Leggo l’Uomo Ragno (da ora UR) dal ferragosto del 1975. L’UR, lo ricordo con questo nome nelle copertine sfavillanti dell’Editoriale Corno di Luciano Secchi [1], anche se è poi è diventato (per me non senza fastidio) Spider-Man.

Il primo fumetto dell’UR me lo regalò (anzi se ne liberò) mio zio nella torrida giornata di ferragosto nella casa delle vacanze a mare, in un paesino calabrese del Tirreno cosentino. Di ritorno da Napoli, dove all’epoca studiava Medicina, mio zio lanciò nelle mie avide mani di tredicenne curioso una “Raccolta UR” (si chiamavano così i volumi realizzati con le rese). Conteneva la prima epica lotta con lo Scorpione, saga firmata da Stan Lee e Steve Ditko. Mio zio mi disse: «Prendilo, l’ho comprato ma non mi piacciono questi supereroi americani. Sono tipo da Intrepido e Il Monello, io!».

In seguito mi sono appassionato all’UR disegnato da Rostislav Androuchkevitch, in arte Ross Andru (1927-1993) [2]. Era un artista a tutto tondo, a torto dimenticato e decisamente da rivalutare (Avila, 2020).

 

Fig.1 – Due prime pagine dell’Uomo Ragno disegnate da Ross Andru, rispettivamente nel 1974 (colore) e nel 1975 (b/n)


Ross Andru approda alla Marvel nel maggio del 1968 con una storia singola dell’UR pubblicata su Marvel Super-Heroes n. 14, ma debutta come disegnatore titolare con il n.125 di Amazing Spider-Man dell’ottobre 1973 (Saffel 2077, p.66). Dal 1973 al 1978 lavora ininterrottamente ad Amazing Spider-Man, nel decennio che vede lo sviluppo del merchandising (cartoni animati, giocattoli, indumenti, spille eccetera), il quale rende l’arrampicamuri popolare negli Usa e nel mondo, anche a chi non legge i suoi fumetti.

Diverse e complementari le ragioni del mio giudizio positivo su Ross Andru. In primo luogo, assieme a Gerry Conway (sceneggiatore) e Gil Kane (disegnatore), Andru è stato uno dei principali protagonisti degli anni Settanta. Come dimostra il significativo apporto delle chine di Andru ai disegni di Dick Giordano nel primo storico volume di incontri tra personaggi Marvel e Dc: “Superman vs Spider-Man”, pubblicato nel 1976 (Andriola 2017) (fig. 2).

 

Fig. 2 – Ross Andru e Dick Giordano in Superman vs Spider-Man (1976)

 

Secondariamente l’UR di Ross Andru è l’evoluzione grafica frutto della sintesi stilistica tra Steve Ditko (di cui sublima ipercineticità, contorsioni anatomiche e strane posture) e John Romita Sr, da cui Andru riprende la muscolosità delle figure (Wilson, 2016). Ditko e Romita sono due dei principali protagonisti del lancio della Marvel, unitamente a Jack Kirby, al quale si deve la prima copertina dell’UR, mentre la storia fu concepita e disegnata da Steve Ditko sulla base dell’intuizione di Stan Lee.

Questa comunanza stilistica si coglie specialmente nelle splash page: figure in rapide e singolari circonvoluzioni anatomiche, disegnate con un tratto sicuro e originale nella sua irregolarità (fig.3).

 

Fig. 3 – L’UR di Ross Andru contro Tarantula (1976), uno dei nuovi super-criminali co-creati con Gerry Conway [3]
Fig. 4 – L’UR di Andru contro Goblin

 

Inoltre, con la nitidezza del suo irregolare segno, Ross Andru ricaratterizza in modo graficamente efficace non soltanto Peter Parker, ma anche tutti i co-protagonisti (Mary Jane, Gwen) e i comprimari (Flash Thompson, Jameson, Robertson) della sua tumultuosa vita affettiva, familiare e sociale.
In continuità e originalità con il canone quasi ligne-claire fissato da John Romita, Andru disegna i momenti critici della vita di Peter Parker: il matrimonio di Zia May con il Doctor Octopus (fig. 5) e la sua (finta) laurea (fig. 6)

 

Fig. 5 – L’UR di Ross Andru: lo sposalizio di Zia May con Doc Ock. Fig.6 – L’ultimo numero e l’ultima tavola dell’UR disegnati da Andru nel 1993


Lo sceneggiatore Gerry Conway annota: «Ross Andru poteva collocare un personaggio ovunque volesse. Aveva un senso straordinario delle relazioni spaziali; poteva seguire facilmente una battaglia attraverso i tetti da una tavola all’altra. Disegnava alcune grandi sequenze in cui manteneva lo stesso sfondo fisso, un tetto o una strada, per un’intera pagina, ma spostava i personaggi da una tavola all’altra. So che oggi ci sono artisti che lo fanno, ma molti degli artisti di oggi sono orientati alla figura. Lo spazio e il contesto non sembrano così importanti per loro, mentre erano estremamente importanti per Ross. Andava in giro per New York a fotografare gli edifici per poter essere preciso nel collocare l’Uomo Ragno» (tradotto dall’originale inglese, citato in Wilson 2016).

Ross Andru disegna il suo ultimo numero dell’UR (Amazing Spider-Man n.187; Uomo Ragno Editoriale Corno n. 269) (fig.6), quello della “laurea”, prima che un ictus lo stroncasse nel novembre 1993 a soli 66 anni.

In conclusione, l’UR (non solo quello di Ross Andru) continua a crescere e ad evolvere, pur rimanendo sempre fedele alle sue origini. Non manca mai l’umanità dei personaggi e l’approfondimento critico. Storie profondamente radicate nella realtà circostante, dalla lotta pacifista alla guerra in Vietnam del 1968. Non si tratta soltanto di combinare superpoteri, superproblemi e super-responsabilità: c’è molto di più. 

 

Riferimenti bibliografici

ANDRIOLA Matteo Luca (2017), Superman incontra l’Uomo Ragno, «Giornale POP», 9 luglio 2017, disponibile on line al sito web https://www.giornalepop.com/quando-superman-incontro-luomo-ragno/ (ultima consultazione:15.08.2024).

AVILA Mike (2020), Remembering Ross Andru, The Most Under-appreciated Spider-Man Artist, «Skyfire Wire», June, 10, 2020; disponibile on line al sito web: https://www.syfy.com/syfy-wire/remembering-ross-andru-spider-man-artist (u.a:15.08.2024).

MANNING, Mattew K. (2012)”1970s” in Gilbert L. (ed.), Spider-Man Chronicle Celebrating 50 Years of Web-Slinging, London (UK): Dorling Kindersley.

SAFFEL Steve (2007), “An Exploding Icon The 1970s” in Spider-Man Icon: The Life and Times of a Pop Culture Phenomenon, London (UK), p.66 e ss.

SANDERSON P. (2008),“1970s” in L. Gilbert (ed), Marvel Chronicle A year by Year History, Londra (UK), Dorling Kindersley, p.151 e ss.

WILSON Matt D. (2016),The artist’s Spider-man: Ross Andru’s kinetic conistency, «Comics Alliance», March 11 (ultima consultazione:15.08.2024).

 

Note

[1] Luciano Secchi, con lo pseudonimo Max Bunker, è il padre del fumetto nero-horror-satirico italiano: Kriminal, Satanik, Alan Ford e altri ancora.

[2] Ross Andru nasce a Highland Park (Michigan, Usa) il 15 giugno 1927. Cresce con i genitori russi emigrati a Cleveland (Ohio). Fin dagli anni Cinquanta disegna per la casa editrice statunitense Dc (quella dei fumetti di Superman Batman). Nei Settanta si trasferisce alla Marvel. Assieme ad altri disegna FlashSpider-ManWonder WomanThe Punisher, Metal Men. Nel 1976 assieme a Gerry Conway (testi) inchiostra i disegni di Dick Giordano nel primo storico incontro tra personaggi Dc e Marvel, “Superman vs Spider-Man”. Scompare a 66 anni il 9 novembre 1993.

[3] In particolare, i più originali sono forse il Punitore (The Punisher) e lo Sciacallo (The Jackal) (Manning 2012, p. 72).

 

 

Di Pietro Paolo Guzzo

Pietro Paolo Guzzo è dirigente pubblico, già professore a contratto di Sociologia in diversi Atenei italiani. Oltre ai suoi molteplici interessi di ricerca, confluiti in numerose pubblicazioni italiane ed estere, si diletta di fumetti e pittura. Per contatti: p.paolo.guzzo62@gmail.com

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