I coniugi Gerry e Sylvia Anderson, che negli anni sessanta avevano prodotto diverse serie di marionette animate come Stingray e Thunderbirds, nel 1969 realizzarono il film Doppia immagine nello spazio per sperimentare una produzione con attori dal vero, il quale ebbe una sorta di seguito ideale l’anno successivo nel telefilm Ufo.

Alle 16.45 di domenica 3 ottobre 1971 sul Programma Nazionale (l’attuale Rai Uno), all’interno della “Tv dei Ragazzi” va in onda la serie britannica Ufo (U.F.O., 1970-1971), ideata da Gerry Anderson e sua moglie Sylvia, insieme al modellista e produttore inglese Reg Hill.
26 episodi co-prodotti dagli Anderson, da Lew Grade’s Century 21 e dalla Itc Entertainment company.

Sulla Televisione della Svizzera italiana (Tsi) la serie era già in onda da venerdì 17 settembre dello stesso anno alle 21.40 con il titolo Minaccia dallo spazio, ed era trasmessa a colori a differenza delle puntate messe in onda dalla Rai che erano in bianco e nero (come tutti gli altri suoi programmi). Inoltre nelle puntate della Rai, essendo trasmesse nella “Tv dei Ragazzi”, alcune scene furono tagliate per non “spaventare” o “scandalizzare” i giovani telespettatori. Molte puntate non furono nemmeno mandate in onda.

In Italia furono presentati anche dei film tra il 1973 e il 1974, che erano in realtà montaggi di scene utilizzate nei vari episodi della serie, con qualche cambiamento nella trama e nei dialoghi per poterle raccordare.

 

La storia di Ufo

In una Terra del futuro (nel telefilm è indicata la data del 1980, quindi dieci anni dopo la prima trasmissione) gli alieni hanno la pessima abitudine di rapire gli esseri umani. Si ipotizza per trapiantarsi i loro organi o usare l’intero corpo per prolungare l’esistenza.

Gli alieni dispongono di un’avanzata tecnologia che gli permette di solcare gli spazi siderali a velocità superiori a quelle della luce, ma possono restare nella nostra atmosfera solo il breve periodo di tempo sufficiente per compiere la loro missione. Le loro navicelle rotanti, dotate di raggi distruttori, possono navigare anche sotto i mari.

Hanno un aspetto umano e sono immersi in un liquido verde all’interno della loro tuta. Hanno anche lenti a contatto, forse per proteggere gli occhi dal liquido che gli permette di sopravvivere durante il lungo viaggio che li separa dal loro pianeta.

Per contrastare queste incursioni aliene i governi della Terra formano un’organizzazione di difesa militare segreta chiamata Shado (sigla di Supreme Headquarters Alien Defence Organisation).
La sede del quartier generale è occultata da uno studio cinematografico a Londra: la Harlington-Straker. I membri della base, che si fingono impiegati dello studio, sono posti sotto il comando di Edward Straker e dei suoi luogotenenti.

La Shado dispone anche di una base sulla Luna (Moonbase), comandata inizialmente dal tenente Gay Ellis e poi dal tenente Nina Barry.

Tutti insieme cercano di ostacolare i piani degli alieni che, oltre a continuare le loro missioni, si danno da fare per far fuori Straker e distruggere la sua organizzazione.

Per la serie era stato previsto un sequel, Ufo: 1999, in cui il comandante Straker faceva realizzare una base lunare più grande, in seguito gli attacchi alieni avrebbero provocato ingenti danni alla Luna e il distacco della base che si perdeva nello spazio. Ma i produttori americani, che erano i maggiori finanziatori, non erano convinti, anche perché negli Usa la serie non ebbe il successo ottenuto in Europa. Pertanto i coniugi Anderson, coinvolgendo anche la Rai in una co-produzione, sfruttarono parzialmente l’idea qualche anno dopo realizzando una serie tutta nuova: Spazio 1999.

 

Mezzi e attrezzature

Tra i mezzi tecnologici a disposizione della Shado c’è innanzi tutto il satellite Sid (Space Intruder Detector). In orbita intorno alla Terra, segnala prontamente l’arrivo degli alieni dallo spazio, per poi seguirli quando penetrano nell’atmosfera terrestre.

Il quartier generale dell’organizzazione è una struttura sotterranea nei pressi di Londra, camuffata in superficie da studio cinematografico. La sala principale, piena di computer, ha diversi tecnici informatici e addetti alle comunicazioni.

Con i sottomarini Skydiver vengono pattugliati gli oceani. Nella parte anteriore di ogni sottomarino è agganciato lo Sky One, un caccia che può staccarsi per intercettare le astronavi ostili nell’atmosfera.

A terra si muovono gli Shado Mobili, carri blindati dotati di cingoli e cannoncino rotante nella parte superiore.

Ci sono anche jeep e aerei da trasporto, jet supersonici e navi. Il comandante Straker ha a sua disposizione un’auto personale.

I viaggi verso la Luna sono garantiti dal Lunar Carrier, che, arrivato al limite dell’atmosfera terrestre, fa partire il modulo lunare in modo che raggiunga il nostro satellite per consegnare attrezzature e rifornimenti.

La Base Luna è composta da una zona centrale e cinque sfere collegate da corridoi, e dispone di una piattaforma di lancio.

I mezzi di difesa sono gli Interceptor, tre aerei intercettori armati con un unico grande missile.

Come ulteriore difesa ci sono i lanciarazzi mobili, dei carri armati con lanciamissili al posto del cannone.

Le Moon-Mobiles sono invece i mezzi utilizzati per il trasporto e la ricognizione sulla superficie lunare. Si muovono come un hovercraft, sorvolando la superficie lunare.

 

I protagonisti di Ufo

Comandante Edward “Ed” Straker (interpretato da Ed Bishop) è un ex colonnello e astronauta americano, che si finge amministratore capo degli Harlington-Straker Film Studios. Il comandante guida i propri uomini con freddezza e professionalità, anche dopo essersi separato dalla moglie e aver perso il figlio, proprio a causa della sua inflessibile dedizione al lavoro.

Colonnello Alec Freeman (George Sewell): vicecomandante della Shado. Braccio destro del comandante nonché suo personale amico. Freeman è meno rigido e più umano di Straker, preferendo affidarsi all’istinto più che ai calcoli. Ed è particolarmente sensibile al fascino femminile.

Colonnello Paul Foster (Michael Billington): ex pilota collaudatore, è un agente della Shado testardo e temerario. Divenuto un valido aiuto nella lotta contro gli alieni, gli vengono assegnati degli incarichi speciali.

Tenente Gay Ellis (Gabrielle Drake): comandante della base lunare nella prima parte della serie, si destreggia al suo meglio nelle emergenze sulla Base Luna grazie alle sue doti di autocontrollo.

Tenente Nina Barry (Dolores Mantez): operativa della base lunare, diventa poi l’ufficiale in comando al posto del tenente Ellis. Molto vicina a Straker, ma non così tanto come alcuni pensano, compresa la ex moglie del comandante.

Colonnello Virgina Lake (Wanda Ventham): primo ufficiale della Shado, specialista dei computer. Abile e determinata, organizza il sistema di tracciamento degli Ufo, per poi diventare anche lei un valido aiuto per il comandante.

Generale James Henderson (Grant Taylor): presidente della Iac (Commissione Astrofisica Internazionale), è un superiore di Straker. Si occupa di racimolare dai governi i fondi necessari per l’organizzazione, questo causa frequenti discussioni con Straker che chiede sempre più soldi, mentre Henderson preferisce “risparmiare”.

Capitano Peter Carlin (Peter Gordeno): primo comandante dello Skydiver e pilota del relativo Sky One. Si è unito alla Shado per ritrovare sua sorella, rapita dopo un attacco degli alieni.

Dottor Douglas Jackson (Vladek Sheybal): ufficale medico della Shado. Esperto soprattutto di psichiatria, tiene sotto controllo l’integrità mentale dei membri dell’organizzazione.

Capitano Lew Waterman (Gary Myers): pilota degli Interceptor, poi comandante dello Skydiver.

Tenente Keith Ford (Keith Alexander): si occupa delle comunicazioni della Shado nella prima parte della serie.

Tenente Ayshea Johnson (Ayshea Brough): ufficiale della Shado responsabile delle comunicazioni.

Signorina Ealand (Norma Ronald): segretaria del comandante Straker, si occupa sia della Shado sia dello studio cinematografico.

Tenente Mark Bradley (Harry Baird): un pilota degli Interceptor.

Tenente Joan Harrington (Antonia Ellis): agente operativo della Base Luna, si occupa dei radar.

 

Lo sfruttamento commerciale

La Dinky Toys era un’azienda di giocattoli con sede a Liverpool specializzata in modellini in metallo pressofuso di veicoli, aerei, navi dal 1939 al 1979. Realizzò agli inizi degli anni settanta i modellini della serie Ufo.

La serie tv ha ispirato un albo a fumetti per ragazzi pubblicato dalla casa editrice Edifumetto di Renzo Barbieri, con i nomi dei personaggi e la trama cambiati per non pagare i diritti. I testi erano di Ennio Missaglia e i disegni del fratello Vladimiro. Furono pubblicati 43 numeri dal 1973 al 1976.

Il fumetto racconta gli attacchi sferrati contro la Terra da parte degli alieni, ai quali si oppone un’organizzazione mondiale chiamata Squadra Ufo, guidata dal capitano Raul Tuis (che fisicamente è uguale al comandante Straker), aiutato dalla segretaria Alma Rogers e dal suo vice, il tenente James Stevenson. Squadra Ufo dispone di intercettori, carri lanciamissili, una stazione spaziale e di un quartier generale in Svizzera.

 

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