La dottoressa Amy Tenant, figura di spicco nel campo delle nanotecnologie, è famosa per essere riuscita a curare la popolazione da un attacco chimico avvenuto nello stato totalitario del Kindar. Cinque anni dopo questi terribili fatti, la Tenant è a capo di un progetto segreto della Kensington Corp che prevede l’utilizzo di nanomacchine per scopi medici. Mentre sta per incontrare un gruppo di finanziatori, nella metropolitana di Londra una donna comincia a vomitare sangue. L’incidente ha tutta l’aria di essere un attacco terroristico con agenti biologici, le cui caratteristiche sembrano portare proprio alle ricerche della Tenant. Rimasta chiusa in un laboratorio sotterraneo della Kensington Corp, la dottoressa dovrà capire cosa lega la fondatrice della Kensinton Corp, Nathalie Kensington, con l’attacco terroristico e il regime totalitario del Kindar. The Complex, è un thriller fantascientifico interattivo in Fmv (Full Motion Video), tecnica che impiega file video pre-registrati per mostrare l’azione, basato su scelte multiple di Wales Interactive, già responsabile di una serie di altri giochi realizzati con la stessa tecnica come il thriller Late Shift (2017), il noir soprannaturale The Shapeshifting Detective (2018) e l’horror psicologico The Bunker (2016), tutti reperibili via Steam. Il gameplay di The Complex è semplice. Non prevede l’interazione con oggetti da utilizzare o combinare tra loro, non ci sono enigmi ambientali di sorta e neanche momenti d’azione giocati direttamente o tramite Qte (Quick Time Event: azioni da eseguire mediante la pressione di tasti predefiniti e indicati a schermo, nella giusta sequenza e nel tempo prestabilito). La “difficoltà” di The Complex sta tutta nel prendere le decisioni che riteniamo più corrette in quel momento e nel più breve tempo possibile, cioè nei quattro secondi che avremo a disposizione. Già in prima battuta ci verrà dato un esempio di cosa dovremo affrontare nel proseguo della storia, di quali saranno le decisioni che saremo chiamati a prendere. Le decisioni da prendere non saranno poche, cosa che garantisce un certo grado di attenzione verso la storia e controbilancia, almeno parzialmente, tutte le non poche fasi di gioco in cui saremo chiamati a essere semplici spettatori della storia. In base a come ci comporteremo e alle decisioni che prenderemo, andremo a influenzare i rapporti con gli altri personaggi del gioco, in positivo e in negativo, condizionando direttamente lo svolgimento della storia e del finale. Allo stesso modo, saranno condizionati anche i cinque parametri relativi alla personalità del nostro personaggio (coscienziosità, apertura mentale, empatia, neuroticismo ed estroversione) ai quali verrà assegnato un punteggio al termine di ogni sezione di gioco, che poi determineranno il risultato finale. Questo, unito ai colpi di scena presenti e a una buona quantità di scelte da fare che si susseguono a un ritmo abbastanza sostenuto, riesce a rendere la storia più interessante e a garantire un buon grado di rigiocabilità, dato dalla possibilità di esplorare varie strade per giungere a uno degli otto finali diversi, con differenti risultati di punteggio più o meno soddisfacenti. Purtroppo, non mancherà la sensazione che alcune situazioni si evolveranno in un dato modo o tramite un certo personaggio indipendentemente da quello che decideremo di fare, secondo uno script ben preciso stabilito a priori da chi ha curato la sceneggiatura. La cosa, non capitando spessissimo (anche se sempre più di quanto avremmo voluto), non “disturba” più di tanto l’esperienza finale del giocatore. Del resto questo è uno dei problemi “storici” che questo tipo di giochi porta nel proprio dna, anche se decisamente migliorato rispetto agli inizi. A livello tecnico si tratta di una produzione di ottimo livello nel genere, con una sceneggiatura scritta da Lynn Renee Maxcy, già tra gli autori della pluripremiata serie televisiva (vista anche in Italia) The Handmaid’s Tale, interpretata da attori come Michelle Mylett (Bad Blood, Letterkenny), Al Weaver (Grantchester) e Kate Dickie (Game of Thrones, Star Wars: The Last Jedi, Prometheus). Qualche rara caduta di tono non compromette comunque la qualità generale della recitazione e della scrittura. Purtroppo non si può dire lo stesso per la localizzazione in italiano, che consta dei soli sottotitoli per i dialoghi. Troppo spesso con errori di vario tipo, dai verbi al plurale invece che al singolare a riferimenti al maschile per soggetti femminili. Niente che possa realmente pregiudicare l’esperienza di gioco, ma che a volte ne compromette il ritmo creando momenti di perplessità, in particolare in merito al personaggio di cui si sta parlando. The Complex è una prova intrigante. Come un film, il gioco si sviluppa per la maggior parte senza incertezze, anche se non sempre riesce a tenere il passo, mostrando il fianco dal punto di vista del puro gameplay. Cosa che accomuna tutti i giochi che si basano sul Full Motion Video, fin dai primi titoli commercializzati nei primi anni ottanta. Un punto critico di The Complex risiede nella credibilità di alcuni personaggi, che danno adito a qualche dubbio per stereotipi e realismo, come Amy Tenant, troppo giovane per essere un medico specializzato con varie esperienze in zone di guerra nel mondo. O Parker Caplani che, pur essendo un architetto nonché genio della Security Lab Alpha, pare non essere più in là dei trent’anni. Per il resto il gioco riesce a regalare momenti interessanti, pur con tutti i limiti del caso. Nel complesso si tratta di un’esperienza positiva. Nonostante le buone intenzioni, The Complex non fa gridare al miracolo e non diventerà la pietra angolare del genere, ma per il tempo che dura (non molto, va detto: circa 80 minuti, ma con otto finali differenti la rigiocabilità è assicurata) regala buoni momenti a un prezzo contenuto. The Complex: promosso anche se imperfetto The Complex è disponibile per PC e Mac su Steam a 12,99 €, salvo eventuali offerte e variazioni future, e sugli shop digitali di Playstation 4, Xbox One e Nintendo Switch. Il gioco è completamente in inglese con sottotitoli in italiano. A favore Buona rigiocabilità con otto finali differenti Le relazioni tra i personaggi contano Decidere velocemente può essere difficile Alcuni momenti molto interessanti È un film interattivo Contro Breve Qualche incertezza tra le scene Sottotitoli con qualche problema Ritmo non sostenuto È un film interattivo In sintesi Genere: Avventura Lingua: Inglese – interfaccia e sottotitoli in italiano Numero giocatori: 1 Data di rilascio: 31 marzo 2020 (Steam) Publisher: Wales Interactive Sito web: https://www.walesinteractive.com/thecomplex Requisiti minimi di sistema (come da scheda su Steam) Windows Windows 7 32-bi Processore: Core i3 / AMD A6 2.4Ghz Memoria Sistema: 2 GB di RAM Scheda Video: NVIDIA GeForce GTX 460 / AMD Radeon HD 5750. OpenGL 3.3 DirectX: Versione 11 Spazio disponibile su HD: 11 GB Mac OS X Mac OS X 10.12 64-bit Processore: Core i5 2.4Ghz Memoria Sistema: 4 GB di RAM Scheda Video: NVIDIA GeForce GTX 260 / AMD Radeon HD 5750. OpenGL 3.3 Spazio disponibile su HD: 11 GB / Raccomandato SSD Navigazione articoli LA RICERCA DELL’AVVOCATO SI SPOSTA IN RETE PROMUOVERE UNA ATTIVITÀ ONLINE. L’IMPORTANZA DEL MARKETING