SHE IS BEAUTIFUL… UN THRILLER O UN MANGA YURI?

Chiariamoci subito, un libro non si giudica dalla copertina, ma quando sono in libreria o in fumetteria se la copertina è bella, almeno lo prendo e lo sfoglio… anche se alla fine succede sempre che lo porto a casa. È successo anche con She is beautiful, miniserie in sei volumi dalle tinte thriller, che già dalla copertina promette bene.

In un futuro imprecisato esiste una sorta di istituto chiamato Familia che accoglie bambine senza famiglia, con l’obiettivo di scolarizzarle e prepararle al futuro e alla vita lavorativa. All’interno dell’istituto sono quattro i percorsi che le bambine, alla soglia dei dieci anni, possono intraprendere: Scienze, Belle Arti, Lavoro e Procreazione.

Tra le tante la storia punta i riflettori su Kurumi, una bambina che giunta alla soglia dei 10 anni attende speranzosa il suo futuro e il lavoro che le spetterà. Seppur incapace di danzare o di praticare altre attività creative, Kurumi si impegna al massimo per venir scelta nella categoria di Belle Arti, così da poter stare ancora con la sua migliore amica (per la quale sembra provare un sentimento molto più forte della semplice amicizia).

Però la notte prima del compleanno, la vita di Kurumi cambia per sempre, perché al risveglio si ritrova nel corpo di una ventiquattrenne, sdraiata accanto a una ragazza sconosciuta, che ben presto scoprirà essere Kiyoka, una compagna del Familia che però non era di certo tra le sue preferite. E cosa ben peggiore, Kurumi scopre che a seguito di un incidente ha perso la memoria e ogni giorno si ritrova, con la mente, ferma al giorno del suo decimo compleanno.
Cosa sarà mai successo quel giorno? Come potrà Kurumi ricordare il suo passato? Ma soprattutto perché non è più nel Familia ed è stata affidata alla compagna che meno gradiva? 

Lo ammetto, prima di leggere questo manga non gli avrei dato un punteggio alto, perché mi sembrava una storia come tante, eppure ora, dopo un solo volume, ho l’hype a livelli  davvero alti. Ho apprezzato fin dal primo volume l’ottimo world building che è stato pensato, raccontato e sviluppato, ma ancora di più la caratterizzazione della protagonista, che subisce un brusco cambiamento e che riparte (ogni giorno) da zero.

Lo stato di confusione, l’ansia e l’apprensione di Kurumi sono palpabili  e percepibili, sia per l’ottima struttura narrativa e la costruzione del personaggio, sia per l’altrettanta eccellente rappresentazione del personaggio e della sua mimica facciale. Da subito si entra in empatia e sintonia con la protagonista e non si può fare a meno di pensare, proprio come lei, a cosa sia successo, al perché della perdita di memoria e a chi bisogna davvero affidarsi o fidarsi.

Riuscire in un’impresa simile oggi, dove il panorama manga è davvero vasto non è semplice, eppure Esaka e Totsuno sensei riescono perfettamente nel loro intento, regalando ai lettori una storia interessante e soprattutto fresca. Una ventata di novità che stupisce a più riprese.

Questo primo volume fa un po’ da apripista alla storia: ci presenta Kurumi e il mondo che abita; ci mostra i primi aspetti del Familia e dei personaggi che ci vivono, ma anche il mondo esterno nel quale poi Kurumi si risveglia. I primi indizi vengono disseminati e i primi dubbi sbocciano come i fiori dopo l’inverno. La fiducia svanisce lentamente, evento dopo evento, e la conclusione del primo volume porta con sé numerosi punti interrogativi e domande, che fanno crescere la curiosità del lettore, la qual cosa per un manga del genere è linfa vitale.

She is beautiful non si presenta come uno yuri, ma ha tutte le carte in regola per esserlo. È chiaro l’interesse sentimentale, sin da bambina, di Kurumi per la sua migliore amica, ma anche quello della compagna che veglia su di lei da adulta per la stessa Kurumi. Si percepisce del dolce e delle note romantiche, in una storia che pone le sue basi in qualcosa che non è per nulla romantico e spensierato. Eppure, nonostante questa diversità di genere i due elementi coesistono perfettamente, equilibrandosi nonostante tutto. 

I disegni di Takahide Totsuno hanno un tratto morbido e dolce, che dona alla linea e alle figure rappresentate fascino e una singolare sensualità. È innegabile che le donne rappresentate da Totsuno siano affascinanti e ben delineate, rappresentate con attenzione e minuzia, tanto nel volto (che come dicevo è il principale portatore di emozioni) quanto nelle forme e negli abiti. Il punto forte però, secondo me, è proprio l’eccezionale espressività dei personaggi, che permettono al lettore di immedesimarsi, soprattutto in Kurumi, e vivere la storia da protagonisti.