Sentient di Jeff Lamire e Gabriel Walta è disponibile, al momento, solo nell’edizione originale in lingua inglese.

La Uss Montgomery è una nave spaziale che trasporta alcune famiglie verso una nuova vita su un pianeta da poco colonizzato. Ma il viaggio non sta andando nel migliore dei modi e, quando l’astronave entra in una zona dove le comunicazioni non sono possibili, succede qualcosa di tragico quanto inaspettato: l’improvvisa morte di tutti gli adulti lascia sulla nave solo i bambini.
Questi però non sono soli: Valerie, l’Intelligenza Artificiale della nave, si prende cura di loro, cercando di portarli a destinazione mentre i piccoli cercano di superare il trauma subito. Ognuno a modo suo, al meglio delle loro possibilità.

SENTIENT, GLI ORFANI NELLO SPAZIO DI LEMIRE

Jeff Lemire concentra la narrazione sul significato di essere e fare il genitore, su quello che questo significa, oltre alle naturali relazioni puramente biologiche. Così Valerie, pur essendo una IA diventa a tutti gli effetti una madre, per il “semplice” fatto che i suoi comportamenti diventano come quelli di una madre, comportandosi con gli orfani come si comporterebbe una mamma in carne ed ossa.
Non c’è bisogno di dire che lo è, non servono dichiarazioni o annunci a riguardo: lo fa e basta. È così che si forma una nuova famiglia, dove è possibile avere l’appoggio gli uni degli altri anche nei momenti più difficili. Anche da chi non te lo aspetteresti.
Sullo sfondo della storia principale, lo sceneggiatore canadese costruisce un affresco sociopolitico esauriente e credibile, che mette in risalto l’inadeguatezza del governo e i suoi fallimenti, lo stato in cui il pianeta versa, il futuro della colonia e altro.
Situazioni che da sole potrebbero dare lo spunto per grandi storie, ma che invece sono magistralmente utilizzate come un “semplice” sottofondo alla storia più individuale, quasi privata, che Lemire raccontata.

SENTIENT, GLI ORFANI NELLO SPAZIO DI LEMIRE SENTIENT, GLI ORFANI NELLO SPAZIO DI LEMIRE SENTIENT, GLI ORFANI NELLO SPAZIO DI LEMIRE SENTIENT, GLI ORFANI NELLO SPAZIO DI LEMIRE SENTIENT, GLI ORFANI NELLO SPAZIO DI LEMIRE

La parte artistica (intesa come i disegni) è affidata al tratto (quasi) grezzo di Gabriel Hernández Walta, già visto sulla bellissima maxi-serie Marvel di 12 numeri The Vision (2016), su testi di Tom King.
L’artista spagnolo è perfetto per questa storia. Le sue linee e il suo tratto fanno sembrare tutto molto reale. La tecnologia futuribile è credibile, priva di quella patina di lucida e sterile “perfezione” vista molto spesso nei comics. Le strutture rappresentate sono vissute, l’estetica è molto “industrializzata”, sporca e unta quanto basta per dare l’impressione di essere realmente vissuta. Come lo sono le comuni macchine da lavoro, come è la Montgomery: non una lussuosa nave da crociera, ma un pratico e utile mezzo di trasporto.
Walta dà vita a personaggi credibili, dando forza e potenza specialmente alle espressioni dei bambini, che colpiscono e trasmettono emozioni e paure reali. Allo stesso modo, riesce a tratteggiare i momenti di violenza, cruda e inevitabile, senza perdere di vista la storia nel suo insieme.

Merita un plauso anche il lettering di Steven Wands, che crea momenti visivi perfettamente amalgamati con i disegni di Walta, dando una marcia in più alla narrazione. Amplificando e evidenziando, dove necessario, il pathos e le emozioni.

Sentient è un interessante racconto di fantascienza. Il gesto violento della madre di uno dei bambini, che porta alla morte dei genitori, è il risultato di un’azione atta a rendere la nuova colonia libera dall’influenza del vecchio potere terrestre, lasciando i giovani protagonisti alle cure di un sorvegliante senza faccia (letteralmente). Può essere vista come riflessione sulla necessità di proteggere i figli e i bambini, sulle opposizioni tra movimenti antigovernativi e ordine costituito e molto altro ancora.
Con Sentient, vediamo un’ulteriore prova delle capacità di Lemire nel costruire un mondo credibile, così come Walta dimostra tutte le sue molteplici e versatili doti artistiche.
Sentient è un thriller fantascientifico teso e ben strutturato che si segue d’un fiato fino all’ultima pagina.

Da leggere!

 

Sentient

sceneggiatura: Jeff Lemire
disegni e colori: Gabriel Hernández Walta
lettering: Steve Wands

TKO Studios
pag. 160
brossurato
colore

TPB
(mini di 6 numeri)
2019

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *