Nel 1991 Chris Claremont lasciò i testi della testata degli X-Men dopo ben 17 anni. Le ragioni sono ormai note: l’editor Bob Harras iniziava a bocciargli sempre più idee, c’era poca coordinazione con le altre serie mutanti e la Marvel era più propensa a dare spazio ai disegnatori come Jim Lee piuttosto che agli sceneggiatori.

Tutta questa serie di motivi spinge Claremont a lasciare il mondo mutante che aveva allestito durante la sua lunga gestione. I fan rimangono sbigottiti e si chiedono “cosa sarebbe successo se Claremont fosse rimasto?”.

Nel 2009 la Marvel pubblica X-Men Forever, una miniserie scritta dallo stesso Chris Claremont in cui si mostra quello che sarebbe accaduto agli X-Men se l’autore non avesse abbandonato la serie nel 1991. La mini avrà un seguito di 16 episodi, nel 2010, chiamato X – Men Forever 2, in cui molte sottotrame vengono portate avanti.

IL CONTESTO

Siamo all’indomani di X-Men vol. 2 n. 1, in cui gli X-Men hanno affrontato Magneto a bordo dell’asteroide M. Il signore del magnetismo perde la vita, salvando però quella dei Xavier e dei suoi allievi. Le azioni compiute da Magneto hanno messo in agitazione il governo degli Usa, che impone la presenza dello Shield e di Nick Fury alla scuola per giovani mutanti.

Diversamente da quanto è avvenuto nella serie classica, gli X-Men non si dividono in Team Blue e Team Gold: Claremont, contraddicendo i primi tre episodi di X-Men vol. 2, congeda alcuni dei X-Men concentrandosi su altri.
Al centro delle trame troviamo infatti Ciclope, Jean, Xavier, Tempesta, Kitty, Nightcrawler, Rouge, Bestia e Gambit, mentre vengono esclusi personaggi come Pyslocke, Banshee, Colosso, Angelo, Uomo Ghiaccio, Forge e Jubilee.

L’ambientazione è ferma al 1991, come si capisce dai testi (si parla della Seconda guerra mondiale come “accaduta 50 anni fa”) e del look dei personaggi. Gli X-Men indossano le uniformi create all’epoca da Jim Lee; Nicky Fury è ancora l’originale, di razza bianca e fumatore di sigari, e non c’è traccia del figlio rassomigliante a Samuel L. Jackson in voga nelle produzioni attuali. Havok e Polaris indossano le uniformi da X-Factor, gruppo governativo di cui facevano parte all’epoca.

Anche i Vendicatori ci aiutano a contestualizzare la storia: ospiti in un paio di occasioni, gli eroi più potenti della terra sfoggiano i costumi del 1991, in cui la Visione era completamente bianca, Occhio di Falco portava la maschera e il costume classico e la Donna Ragno era la rossa Julia Carpenter.

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I nemici ricorrenti di questa nuova linea narrativa appartengono al Consorzio, misteriosa e potente organizzazione anti-mutante composta da alte figure della finanza mondiale e della politica, che si rivela essere il nemico più potente ed organizzato mai affrontato dagli X-Men.

LA MORTE DI WOLVERINE E LA PARENTELA CON SABRETOOTH

Claremont parte subito fortissimo, facendo quello che il lettore non si aspetterebbe mai, ovvero uccidere il mutante più popolare e amato. Mentre sta svolgendo alcune indagini, Wolverine fa una sconcertante scoperta. Qualcuno però se ne accorge e lo uccide, incenerendone il corpo in modo tale che il suo organismo non possa rigenerarsi. Viene ritrovato soltanto il suo inconfondibile scheletro in adamantio.

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Al momento dell’uccisione, Wolverine era in contatto telepatico con Jean Grey. I due avevano finalmente dato sfogo all’attrazione reciproca e la bella rossa, che nella linea editoriale ufficiale ha poi sposato Ciclope, in questa realtà si scopre innamorata del rude canadese.

Si hanno quindi dalle prime pagine dei grossi cambiamenti come l’eliminazione di uno dei personaggi di punta e la rottura di una delle relazioni sentimentali più durature del Marvel Universe.

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Il lutto per la perdita di Logan toccherà tutto il team, in particolare Kitty e Jean, ma soprattutto spingerà Sabretooth, il suo nemico giurato, a stringere una sorta di scomoda alleanza con gli X-Men affinché lui possa aiutarli a trovare e uccidere chi ha assassinato… suo figlio.

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Una rivelazione sconvolgente che fa Claremont nel corso della mini è infatti rivelarci che Sabretooth è il padre biologico di Logan, cosa che nella realtà canonica è stata ampiamente smentita: tra i due personaggi non c’è alcuna parentela. In questa versione, invece, lo sceneggiatore ci mostra quali fossero nelle sue intenzioni originali il legame tra loro.

Fin da Iron Fist n. 15 del 1975 Claremont fece notare, per bocca di Danny Rand, come vi fossero alcune somiglianze tra Wolverine e Sabretooth, che Iron Fist aveva affrontato in due diverse occasioni, suggerendo una qualche parentela.
Dunque Sabretooth prende il posto di Wolverine nella squadra.

Wolverine verrà riportato in vita su X-Men Forever 2 del 2010, da Sinistro, lo usa come suo assassino nella squadra dei Marauders, ora totalmente sprovvisto di umanità e senso dell’onore, per cercare di uccidere i suoi ex alleati, in modo particolare Kitty.

Originariamente Claremont voleva che a resuscitare Logan fosse la Mano, ma dato che questa idea è stata utilizzata poi da Mark Millar in Nemico Pubblico nel 2005, ha optato per Sinistro.

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Un Wolverine irriconoscibile, con gli artigli d’osso, diventa così un nemico ricorrente del team. La sua nefasta figura tormenterà a lungo i sogni di Kitty Pride. Questa sottotrama però non verrà conclusa, in quanto X-Men Forever 2 si concluderà lasciando in sospeso alcune questioni.

IL TRADIMENTO DI TEMPESTA

Altra rivelazione sorprendente è che a uccidere Wolverine è stato un membro degli X-Men, ovvero Tempesta: la donna si rivela una traditrice, membro segreto del Consorzio. Ha ammazzato Logan per non farsi scoprire, cosa resa vana dal legame telepatico tra lui e Jean al momento dell’uccisione.

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Tempesta, una delle eroine più amate della serie, si rivela dunque una traditrice, ma non è l’unica rivelazione sconcertante che Chris Claremont fa su di lei. Scopriamo che esiste una Tempesta ancora adolescente, la piccola Ororo, chiamata da tutti con il diminutivo ‘Ro, che si unisce agli X-Men lasciando il lettore con il dubbio di chi sia la vera Tempesta.

La sottotrama legata alla condizione di Tempesta diventa uno dei fili conduttori della serie, il cui mistero si infittisce nell’arco di parecchi numeri fino. Fino a quando ci viene spiegato come durante la saga Programma Extinzione (pubblicato nella linea ufficiale nel 1990) la Tempesta adolescente è stata clonata in un corpo adulto, che si è poi unito agli X-Men.

A causa di alcune imperfezioni ha poi sviluppato una personalità malvagia, mentre la piccola Ro è caduta prigioniera del Consorzio, che ha fatto esperimenti su di lei scindendola ulteriormente: con la coscienza di Tempesta costretta a vivere in una condizione di “fantasma elettrico”.

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Pertanto la Tempesta risulta divisa tra corpo e spirito mentre il suo clone malvagio è a piede libero, creduta da tutti come quella originale prima di venire sbugiardata da Jean.

Ricercata dagli X-Men e abbandonata dal Consorzio, la Tempesta malvagia trova asilo in Wakanda, alla corte di T’Challa, la Pantera Nera. Seduce T’Challa e lo sposa, per poi assassinarlo e divenire la regina del Wakanda. La prima decisione che prende una volta seduta sul trono è quella di dichiarare guerra a Genosha.

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Alla fine la vera Ororo riesce a ricongiungersi a sé stessa, tornando completa, riunendosi quindi ai compagni di sempre. Nell’ultimo capitolo ci viene mostrato come la vera Tempesta riesca a prendere il posto di quella malvagia alla guida del Wakanda, scongiurando l’inizio della guerra, mentre quella malvagia è tenuta prigioniera degli X-Men.

I CAMBIAMENTI DI KITTY, ROGUE E NIGHTCRAWLER

Altri personaggi subiscono cambiamenti notevoli rispetto alle controparti ufficiali. Kitty Pride verrà parzialmente fusa con Wolverine, prima che questi muoia. In una battaglia Kitty cerca di liberarlo, ma per una combinazione di eventi riceve un artiglio di adamantio nel proprio braccio, oltre a sviluppare poteri e parte della personalità di Wolverine.

Il personaggio di Kitty cambia notevolmente rispetto alla versione classica, diventando una sorta di “sorella maggiore” per la giovane Ororo, ricalcando la figura protettiva che Logan fu per lei nelle storie degli anni ottanta. Kitty diventa l’obiettivo di Logan una volta che questi verrà riportato in vita, ma come abbiamo visto la sottotrama rimane irrisolta.

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Ancora più stravolte dalla nuova versione di Chris Claremont sono Rogue e Nightcrawler. In particolar modo anche Kurt viene riscritto nelle origini: ci viene svelato che la sua madre biologica è Mistyca, la mutaforma che da anni incrocia le armi con gli X-Men e madre adottiva di Rogue.

Al seguito della rivelazione i due iniziano un rapporto di tipo fraterno, reso ancora più stretto quando, in seguito al salvataggio di alcune persone da un incendio, i due si scambiano i poteri: Rogue assume l’aspetto e i poteri da elfo di Nightcrawler mentre Kurt ha ora l’aspetto di un uomo normale, in grado però di assorbire poteri e ricordi degli altri al suo contatto fisico.



Claremont non ci spiega come questo sia potuto accadere e se il processo sia reversibile o meno.



ALTRE DIFFERENZE

Due sono le grosse novità che vengono portare da Chris Claremont. La prima riguarda la presenza del citato Consorzio, potente organizzazione segreta che vorrebbe distruggere i mutanti ed è la costante spina nel fianco degli X-Men.

Altra novità è la decimazione: scopriamo che il gene mutante porti a morire quando si è ancora giovani. Salvo alcuni casi eccezionali, i mutanti non arrivano ai sessant’anni. Trovare la cura a questo deterioramento fisico diventa una priorità per la sopravvivenza.

In particolar modo Bestia, che da scienziato mette tutto se stesso nella ricerca della cura, fa avvertire al lettore la propria frustrazione e il senso di impotenza di fronte a un destino ineluttabile.


Neppure questa interessante idea avrà sviluppi, in quanto come abbiamo detto la serie verrà conclusa nel 2010 dopo 16 episodi.
Tuttavia alcuni elementi ci spingono a pensare che Sinistro, il genetista malvagio nemico degli X-Men, avrebbe potuto avere in ruolo rilevante nello sviluppo di un vaccino, cosa che probabilmente avrebbe spinto qualcuno dei protagonisti a fare una sorta di “patto col diavolo” per la salvezza della specie.

Lo deduciamo dal fatto che in X-Men Forever 2 Sinistro è il nemico dietro le quinte della serie, e che porta alcuni cambiamenti rispetto alla linea narrativa classica.

Infatti, qui Claremont mostra Sinistro non con il solito aspetto minaccioso, un adulto con la pelle biancolatte somigliante a Colosso, ma con le fattezze di un bambino chiamato Nathan, che i fan degli X-Men riconoscono come il compagno di orfanotrofio di Scott Summers.



Anche in questo universo parallelo Sinistro mostra un inquietante interesse verso la famiglia Summers: gli ultimi capitoli della miniserie si concludono con il rapimento del figlio di Ciclope dalla fattoria in Alaska dei nonni.

Il figlio di Ciclope qui non è mai diventato Cable e non è mai stato portato nel futuro, è cresciuto come un bambino normale in Alaska insieme ai nonni e protetto dai Predoni Stellari fedeli a Christopher Summers, padre appunto di Ciclope.

È soprattutto il Consorzio, tuttavia, a essere al centro dei guai che gli X-Men vivono nel mondo di X-Men Forever. Scopriamo che le menti dietro la potentissima organizzazioni sono la moglie e la figlia di Bolivar Trask, il creatore delle Sentinelle, il cui odio verso la razza mutante pare avere radici profonde.

Il Consorzio è talmente potente da sottrarre il controllo dello Shield a Nick Fury e a mettere i Vendicatori in confitto con gli X-Men, costringendo questi a simulare la propria morte e a darsi alla macchia pur di sfuggire al loro controllo, occultando la propria scuola agli occhi del mondo grazie alla tecnologia di Forge.

L’ennesima rivelazione sconvolgente che fa Claremont è che tra i capi del Consorzio ci sono anche Mariko Yoshida, ex fidanzata di Wolverine, e nientemeno che Tony Stark, l’alter ego di Iron Man. Per i lettori è sconcertante vedere uno dei Vendicatori più noti e influenti prendere parte ad una potente e malvagia organizzazione criminale. Scopriremo in seguito che Stark, in realtà, è una spia per conto di Nick Fury, le cui informazioni salvano gli X-Men dalla cattura.



Altri cambiamenti rispetto alla Marvel tradizionale vedono Colosso agire in Russia per la Vedova Nera nel gruppo Guardia d’Inverno, e suo sorella Illyana attingere a un “lato oscuro” diventando la creatura malvagia Black Magik.



Anche il professor Charles Xavier pare piuttosto diverso dalla versione classica. Il professore, che qui collabora a contatto stretto con Nick Fury, occulta parecchie informazioni ai suoi studenti ottenendo la loro sfiducia. In particolare viene accusato di aver taciuto riguardo alla “decimazione”.

Nelle ultime storie di Claremont, Xavier è al centro di una lotta tra gli alieni Shi’Ar e gli X-Men. Che si conclude con la spontanea resa di Xavier agli alieni, i quali lo terranno sotto costudia in quanto accusato di aver violato la loro sicurezza ed essere entrato in possesso di informazioni segrete.



Il professor Xavier lascia la scuola dei mutanti nelle mani di Ciclope, facendo intendere che non tornerà più sulla Terra, idea che riprende quanto abbiamo visto a suo tempo su Uncanny X-Men 200 nel 1985, quando accadeva qualcosa di simile con Xavier in partenza con gli Shi’Ar lasciando tutto in mano a un Magneto redento, ma come sappiamo la dirigenza della Marvel lo costrinse a rivedere i suoi piani.

X-Men Forever è stata una trovata senza precedenti per la Marvel, permettendo a un autore di scrivere le proprie storie in totale libertà rispetto all’universo canonico. È stata una lettura interessante vedere i piani originali di Chris Claremont, assai diversi dalle strade intraprese dai suoi successori.



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