Quasi tutti hanno conoscenze particolari in qualche settore, per motivi professionali, di passione personale, o per caso. Sono conoscenze spesso conservate con noncuranza, neppure condivise per solitudine culturale o per l’idea che tanto non interessano a nessuno.

Giornale POP è uno spazio multivoce particolare, forse unico nella rete italiana, è uno spazio aperto a chiunque abbia qualcosa da raccontare e soprattutto da far sapere. Non esistono schemi da seguire, argomenti privilegiati, temi inopportuni, solo la politica attuale è lasciata fuori: per quella esistono migliaia di altri siti e giornali.

Mi rivolgo a tutte quelle persone che tutto sommato vorrebbero raccontare al mondo le loro peculiari conoscenze, cui farebbe piacere scoprire che a qualcuno interessa la loro conoscenza dei coleotteri o i loro studi sui tombini dell’ex Iugoslavia (i tombini storici sono un argomento affascinante!). Perché anche i lettori di Giornale POP sono particolari, sono curiosi, aprendo il sito si aspettano di sapere qualcosa di nuovo cui non avevano mai pensato prima, o di trovarsi pronti su piatti d’argento approfondimenti chiari e appassionati su argomenti conosciuti solo distrattamente.

Se vi interessa, potete considerare fin d’ora Giornale POP un vostro spazio. Non ha molta importanza che siate o meno buoni scrittori, Giornale POP dispone di redattori professionisti prestati dal mondo editoriale che possono rimettere a posto qualsiasi testo, l’unica clausola è che non ci restiate male se il vostro scritto viene magari ristrutturato.

Mettete in conto che qualche lettore criticherà, magari con toni inopportuni, quello che avete raccontato per un motivo o per l’altro, ma i commenti li potete anche cancellare a vostro piacere, o potete rispondere e soprattutto far spallucce.

Su Giornale POP c’è chi ha potuto finalmente raccontare della sua passione per le cabine elettriche, raccontare storie vere quanto strampalate su fumettisti arrabbiati e gommisti, descrizioni dettagliate della troposfera. Quasi tutti quegli autori non hanno neanche domandato in quanti avevano letto i loro pezzi, se erano piaciuti, non piaciuti, sapevano di aver fatto del loro meglio con del buon materiale e questo bastava. Volevano far conoscere al mondo alcuni argomenti per loro interessanti: qualche lettore avrà tirato dritto alla seconda riga, altri avranno pensato: “ma dai?!”, forse qualcuno avrà voluto approfondire comprandosi un libro sull’argomento, chi lo sa. E che importa?, in fondo per millenni le cose hanno funzionato così, con i libri.

Pensateci e mandate i vostri scritti. Possono essere anche autobiografici, ma in quel caso vi chiediamo di agganciare episodi della vostra vita a fatti sociali, per farvi un’idea di come funziona potete leggere gli articoli di Angela Ravetta, che è un esempio di perfetto equilibrio tra personale e pubblico.

Molti lettori di Giornale POP amano i fumetti, se ne sapete dateci dentro, allegando le immagini (600dpi) relative.

Attenzione, non è che pubblichiamo qualsiasi cosa acriticamente, il pezzo deve avere dei buoni contenuti, ma siamo certi che saprete essere autocritici abbastanza da evitarvi delusioni.

Vi aspettiamo.

 

(Foto di apertura: il manoscritto delle “Storie” di Thomas Müntzer, 1520).

 

 

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