Scioperi aerei 2023: cosa fare in caso di volo cancellato

Il 2023 è iniziato come era terminato il 2022 per quanto riguarda il trasporto aereo: con scioperi e proteste delle principali compagnie aeree e sigle sindacali. In più le notizie per quanto riguarda la seconda metà di gennaio e i prossimi mesi non sono incoraggianti per i viaggiatori. Le prime indiscrezioni parlano di un proseguimento delle giornate di protesta (anche se ancora non sono state annunciate le date), con tutto ciò che ne consegue in termini di disagi per i passeggeri aerei.

Una delle sorprese peggiori che potrebbe capitare è la cancellazione improvvisa del volo, ma niente paura. Scopriremo cosa fare se il nostro volo viene cancellato, che diritti abbiamo in caso di cancellazione e come chiedere il rimborso in tempi rapidi.

Quando ho diritto a un rimborso per il volo cancellato?

Iniziamo da un aspetto fondamentale, ovvero capire se e quando abbiamo diritto al rimborso. Per farlo ci aiuteremo con la lettura dei documenti di riferimento, ovvero il Regolamento CE 261 per i voli UE e con la convenzione di Montreal per i voli intercontinentali, e le informazioni che troviamo nelle pagine del sito di AirHelp, società che si occupa di tutelare i diritti dei viaggiatori e li aiuta ad ottenere i risarcimenti di voli cancellati o in forte ritardo.

Partiamo dai casi in cui non ci spetta il rimborso per la cancellazione. Non abbiamo diritto a nessun tipo di compensazione in quattro casi:

  • se la compagnia ci avvisa della cancellazione con 14 giorni di anticipo sulla partenza;
  • se il volo viene cancellato per circostanze eccezionali: tra queste rientrano le emergenze mediche e quelle legate alla situazione politica, le limitazioni del traffico aereo e le condizioni meteo avverse;
  • se il preavviso di cancellazione è compreso tra i 13 e i 7 giorni pre-partenza e in cambio ci viene offerto un volo che parte non più di due ore prima dell’altro e arriva con massimo 4 ore di ritardo;
  • se il preavviso è inferiore ai 7 giorni e il volo sostitutivo parte non più di un’ora prima e arriva non più tardi di due ore dopo.

Se non si verifica una di queste 4 eventualità abbiamo diritto a un risarcimento che dipende dalla nostra decisione o meno di accettare un volo alternativo, dalla lunghezza della tratta e dalla destinazione.

A quanto ammontano i rimborsi per la cancellazione del volo?

Come dicevamo l’entità del risarcimento è legata alla destinazione d’arrivo. La disciplina dei voli interni all’Unione Europea è profondamente diversa rispetto a quella dei voli internazionali. Più nello specifico, ci spetta il rimborso se:

  • il volo ha una tratta inferiore ai 1.500 km e quello alternativo arriva con meno di 2 ore di ritardo rispetto all’altro. In questo caso ci spettano 250 euro di rimborso;
  • il volo ha lunghezza compresa tra 1.500 e 3.500 km e quello sostitutivo arriva con massimo 3 ore di ritardo. In questo caso il rimborso è di 200 euro. Se il ritardo è superiore a 4 ore la cifra sale a 400 euro;
  • per i voli di lunghezza superiore le cifre salgono rispettivamente a 300 euro con ritardo inferiore a 4 ore e a 600 per ritardi più consistenti;
  • se non accettiamo il volo alternativo abbiamo diritto al rimborso del biglietto, alla compensazione economica massima per ogni fascia e a un eventuale biglietto verso la località di partenza.

Per i voli extraeuropei i passeggeri possono chiedere il rimborso soltanto per le spese causate direttamente dalla cancellazione del volo. Ancora diversa la disciplina per i voli USA. In questo caso l’eventuale risarcimento andrà contrattato con la compagnia.

Quali documenti mi servono per chiedere il risarcimento?

Una volta appurato che abbiamo diritto al rimborso dobbiamo mettere insieme la documentazione necessaria per inoltrare la richiesta di risarcimento per cancellazione. Nello specifico ci serviranno la carta d’imbarco, i documenti legati alla conferma della prenotazione e le ricevute delle spese aggiuntive che abbiamo dovuto affrontare nell’attesa del volo aggiuntivo.

Facciamo attenzione anche a documentare gli orari di arrivo e partenza del nuovo volo. Ci serviranno per capire a quanto ammonta il rimborso monetario che ci spetta.

Come richiedere operativamente il rimborso?

Messi insieme i documenti necessari possiamo recarci presso lo sportello aeroportuale della compagnia e inoltrare in prima persona la richiesta di rimborso. In alternativa possiamo chiedere il risarcimento tramite gli appositi form sui siti ufficiali degli operatori. La terza strada praticabile è quella di affidarsi a società che si occupano di diritti e tutela dei viaggiatori come Airhelp, soltanto per citarne una, e far seguire a loro la pratica al posto nostro.

Entro quanto tempo la compagnia mi deve risarcire?

Per effettuare la richiesta di rimborso in caso di volo cancellato abbiamo due anni di tempo per quanto riguarda i voli internazionali e la maggior parte di quelli comunitari. Il consiglio, se voliamo nella UE, è comunque quello di consultare la legislazione statale in quanto il tempo di prescrizione varia da Paese a Paese. Una volta accolta la richiesta l’operatore ha una settimana di tempo per rimborsarci l’ammontare del biglietto. Se non risponde possiamo rivolgerci a ENAC, l’ente responsabile dell’aviazione civile nazionale.