Uno dei volti femminili più rappresentativi dei Vendicatori è quello di Wanda Maximoff, alias Scarlet (in originale Scarlet Witch: Strega Scarlatta). Cercheremo di ripercorrere la sua complessa vicenda dalle origini a oggi.

 

Anni sessanta, da criminale a vendicatrice

Creata dal vulcanico duo Stan Lee e Jack Kirby nel numero 4 degli X-Men (marzo 1964), Scarlet è l’elemento femminile della Confraternita dei mutanti guidata da Magneto. Insieme al fratello gemello, il supervelocista Quicksilver, al secolo Pietro Maximoff. Non ci viene detto molto delle loro origini, neppure il loro cognome, che verremo a scoprire in seguito.

SCARLET, VENDICATRICE DALLE TROPPE PERSONALITÀ
Sappiamo solo che fanno parte del gruppo criminale per gratitudine verso Magneto, che li ha salvati. Wanda e Pietro non appaiono minacciosi come gli altri due membri della Confraternita, Toad e Mastermind, ma quasi costretti contro la loro volontà ad affrontare gli X-Men.

SCARLET, VENDICATRICE DALLE TROPPE PERSONALITÀ SCARLET, VENDICATRICE DALLE TROPPE PERSONALITÀ

Fin dall’aspetto i due personaggi appaiono gradevoli e con tratti nobili, di loro conosciamo solo la provenienza europea. Sono originari del Paese fittizio della Transia, nome che richiama la regione romena della Transilvania. Per quanto riguarda i superpoteri, mentre quelli di Pietro sono chiarissimi, dato che può muoversi alla velocità del vento, quelli di Wanda non sono ben definiti.

In inglese si chiama Scarlet Witch, cioè Strega Scarlatta o Rossa, perché i poteri appaiono come magici, anche se sono originati dal suo Dna mutante. La ragazza agita le mani ed eventi insoliti accadono: una corda prende vita, un muro crolla, il terreno cede e così via. A un certo punto si cerca di spiegare i poteri affermando che la sua capacità mutante consiste “nell’alterare le probabilità”, ovvero far accadere eventi improbabili a suo vantaggio.

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Nel 1965, Stan Lee rifonda gli Avengers, creati un paio di anni prima, sostituendo tre eroi con altrettanti ex criminali redenti. L’arciere Occhio di Falco, preso dalle pagine di Iron Man, e i due gemelli mutanti che, liberati dal giogo di Magneto, possono finalmente intraprendere una vita onesta.

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Wanda e Pietro si uniscono quindi ai nuovi Vendicatori guidati dal carismatico Capitan America. Inizialmente unica donna all’interno del team, Wanda appare sempre calma e remissiva, sottomessa all’iperprotettivo fratello, infatuata del bel Capitano e concupita dal ribelle Occhio di Falco.

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Come quasi tutti i personaggi femminili dell’epoca è un po’ l’elemento debole della squadra, la prima a cadere nelle trappole e da soccorrere.

 

Anni settanta, il matrimonio con Visione

Come elemento femmine della squadra, Scarlet è soggetta alle attenzioni dei maschi, Occhio di Falco in primis. Tutti però sono scoraggiati dalla presenza ingombrante del fratello, che la protegge e ne ha cura. Molto diverso era, invece, il rapporto tra i fratelli Susan Storm e Johnny dei Fantastici Quattro, dove semmai era la seconda a essere protettiva nei confronti del primo.

Se gli uomini dei Vendicatori le sono indifferenti, l’arrivo dell’androide Visione in squadra, introdotto dallo sceneggiatore Roy Thomas nel 1968, non è senza conseguenze per Scarlet. Soprattutto quando subentra Steve Englehart ai testi, che rende Wanda più indipendente, facendola innamorare, ricambiata, dell’apparentemente freddo androide. Il fratello Quicksilver si oppone all’unione, non potendo accettare che sua sorella ami una macchina, mentre il respinto Occhio di Falco lascia la squadra.
Wanda e Visione convolano a nozze su Giant-Size Avengers n. 4, del giugno 1975.

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Alla fine degli anni settanta uno zingaro, Django Maximoff, rivela a Wanda e Pietro di essere loro padre. In precedenza erano stati indotti a pensare di essere figli di due supereroi degli anni quaranta: il velocista Whizzer e Miss America.
Nel frattempo un demone di nome Chthon si impossessa di Scarlet, scatenando tutto il suo potere contro i Vendicatori. Grazie al sacrificio del sopraggiunto Django le cose sembrano tornare alla normalità, ma non sarà l’ultima volta che Wanda uscirà di senno.

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Anni ottanta, Scarlet diventa mamma

Separatasi dal fratello gemello, Wanda porta avanti la sua vita coniugale con Visione. Sono una coppia affiatata e solida, ma Wanda ha scambiato semplicemente una figura maschile per un’altra, passando da “Quicksilver e Scarlet” a “Visione e Scarlet”. Wanda è una moglie devota, segue il marito in tutto e per tutto. Sempre in pena quando viene danneggiato e senza il minimo tentennamento o dubbio riguardo la decisione di sposarlo. Un rapporto molto diverso da quello burrascoso di un’altra coppia Marvel, Hank Pyn e Janet Van Dyne (Ant-Man e Wasp).

Oltre a vivere le avventure insieme ai Vendicatori, Visione e Scarlet hanno due “serie limitate” in coppia. Una mini di quattro numeri del 1982, scritta da Bill Mantlo e disegnata da Rick Leonardi, e una maxi di 12 del 1985, scritta da Steve Englehart con disegni di Richard Howell. Entrambe portano sviluppi sconvolgenti nella vita di Scarlet.

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Nella prima viene rivelato che neppure Django Maximoff è in realtà il padre biologico di Wanda e Pietro, ma che in realtà lo è Magneto, l’uomo che li aveva fatti entrare nella Confraternita. Magneto avrebbe messo incinta una certa Magda. La donna, spaventata dai poteri del mutante, era scappata sul monte Wundagore, sede dell’Alto Evoluzionario, un folle genetista che creava ibridi tra umani e animali. Magda era morta di parto e la balia, la donna-mucca Bova creata dall’Evoluzionario, non sapendo cosa fare con i due piccoli umani, li aveva dati a Robert Frank, alias il supereroe Whizzer. Quest’ultimo, caduto in depressione per la morte della moglie Miss America, aveva rifiutato i bambini, che quindi erano stati cresciuti nel campo rom dei Maximoff. Ma quando i giovani avevano manifestato i loro poteri e la folla era andata per linciarli, Magneto era intervenuto salvandogli la vita e prendendoli con sé.

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La seconda serie è invece più lieta per Wanda e la Visione, in quanto, dopo varie vicissitudini, decidono di avere un figlio. Utilizzando il potere di Wanda di alterare le possibilità secondo le quali una donna umana non potrebbe rimanere incinta di un uomo artificiale, la coppia ha due gemelli, Thomas e William. Gli anni ottanta finiscono quindi con una gioia inaspettata per la coppia.

 

Anni novanta, senza marito e figli

Quando John Byrne scrive e disegna la serie West Coast Avengers, uno spin-off dei Vendicatori, basa il proprio arco narrativo sulla distruzione della felicità della coppia Visione e Scarlet.
Prima di tutto fa letteralmente distruggere Visione.


Dopo essere stato ricostruito in laboratorio, Visione perde ogni tipo di sentimento umano, diventando una fredda macchina senza emozioni.


Wanda è praticamente diventata vedova e, come se non bastasse, a questo si aggiunge il fatto che i suoi figli… non esistono.


Thomas e Billy non sono reali, sono un costrutto magico legato a un altro demone, stavolta Mephisto, che porta i Vendicatori a combattere il diavolo stesso. L’unico modo per salvare Wanda è cancellare dalla sua memoria l’esistenza dei figli.

La psiche della mutante è messa a dura prova: John Byrne inserisce Wanda al centro di ogni sua trama, fino allo sconvolgente climax. La donna perde la sanità mentale trasformandosi in Scarlet Nera (Dark Scarlet Witch in originale), una versione oscura della mutante che, ormai priva di freni inibitori, non pone limiti ai suoi poteri praticamente senza portata e ai suoi impulsi. In una tavola di John Byrne, poi modificata dalla Marvel, pratica un rapporto orale al compagno di squadra Wonder Man, segretamente innamorato di lei.

Nella tavola originale di John Byrne, Wanda abbassa la testa per praticare una fellatio a Wonder Man davanti agli altri Vendicatori
Nella versione modificata della Marvel, la testa di Wanda non scompare verso il basso e Wonder Man grida per i graffi che gli fa sul corpo

L’idea di Byrne è quella di cambiare radicalmente Wanda, fino a quel momento “tutta casa e famiglia”, ma la cosa non trova il consenso dei dirigenti della Marvel. Byrne lascia la serie e al suo posto arriva il veterano Roy Thomas, che termina la storia riportando la Wanda di sempre, spiegando come fosse stata manipolata segretamente dal crono-criminale Immortus.

 

Anni novanta, leader dei Vendicatori Ovest

Senza più marito, senza più fratello e senza neppure più figli, nel decennio successivo Wanda diventa totalmente indipendente. Un personaggio che non è più la spalla di nessuno, nominata pure leader dei Vendicatori Ovest. Ha un nuovo look, più sexy e alla moda, senza tiara e cappa. Ha un nuovo flirt con Wonder Man e quando la sua squadra viene sciolta, nel numero 102 della serie, batte i pugni sul tavolo facendo la voce grossa.

Scarlet viene messa al centro di un nuovo team Marvel, i Force Works, che prendeva gli ormai sciolti Vendicatori Ovest e dava loro nuovi obiettivi.

La serie si rivela un flop commerciale (come il nuovo look di Wanda) e, appianate le divergenze, Scarlet torna in pianta stabile nei Vendicatori.

 

Anni duemila, Scarlet scatena il pandemonio

Il nuovo millennio non sorride affatto alla strega scarlatta. Brian Micheal Bendis, lo sceneggiatore chiamato a rilanciare i Vendicatori, mette Wanda al centro di un pandemonio che scuote alle fondamenta l’universo Marvel.
Bendis si concentra su due aspetti del personaggio: per prima cosa, i poteri. Qual è la loro portata, per la precisione? Fino a dove si possono spingere? Bendis rivela che non si tratta di semplice “alterazione delle probabilità”, ma di una vera e proprio modifica della realtà. Wanda può modificare la realtà a seconda del suo volere.
Il secondo aspetto che tratta Bendis è l’equilibrio precario della donna: abbandonata da piccola, senza una figura paterna, “vedova”, privata dei figli di cui riprende ad avere memoria, figlia di un terrorista mutante… Wanda ha un esaurimento nervoso, un collasso tale che la porta a colpire i Vendicatori, facendo anche alcune vittime illustri, come l’ex marito Visione e l’amico di sempre Occhio di Falco. Poi, cambiando totalmente la realtà, trasforma il mondo in una utopia mutante, in cui il padre Magneto è il leader assoluto.

Alla fine Wanda, davanti ai supereroi uniti contro di lei, vedendo suo padre non ancora soddisfatto e ormai moralmente distrutta, ripristina la realtà. Dichiara che se suo padre li ha abbandonati per seguire la causa dei mutanti, non ci saranno più mutanti. No more mutants: la razza mutante viene decimata e non nascono più mutanti.

La mente di Wanda, non potendo tollerare tutto ciò, si rifugia nell’amnesia. La donna si trasferisce in un paesino sperduto nella Transia, senza alcun ricordo di quanto accaduto.
Il redivivo Occhio di Falco la ritrova, ma vede che della vecchia Wanda non è rimasto più nulla. La lascia tra le montagne, lontana dai supereroi e il loro pazzo mondo.


Può la Marvel rinunciare a un personaggio storico come Scarlet? A quanto pare no. Nella saga La Crociata dei Bambini lo sceneggiatore Allan Heinberg cerca di fare un po’ di chiarezza, spiegando che a rendere folle Wanda e a scatenare tutto sia stato in realtà un piano orchestrato dal Dottor Destino…

Wanda, recuperata la memoria, si sente comunque in colpa e, seppur notevolmente depotenziata, cerca di annullare “l’incantesimo” sui mutanti. In questo modo alcuni di essi recuperano i poteri e nuovi mutanti riprendono a nascere nel mondo.
Scopre anche che i suoi figli si sono reincarnarti in Billy Kaplan e Tommy Shepard, due dei Giovani Vendicatori! Wanda abbraccia i ragazzi felice di saperli vivi, ma dopo tutto questo putiferio decide di dedicarsi un po’ a se stessa. Vuole scoprire chi è veramente.

 

Scarlet oggi

La paternità di Pietro e Wanda Maximoff è stata un lungo susseguirsi di rivelazioni sconvolgenti, ritrattazioni e ribaltamenti di scena. Forse per ripicca verso la Fox, che deteneva i diritti cinematografici dei mutanti, la Marvel ha modificato nuovamente le origini di Quicksilver e Scarlet. Non solo invalidando la paternità di Magneto, ma addirittura il loro appartenere alla razza mutante. Infatti, in nessun film dei Marvel studios si fa riferimento a essa. Wanda e Pietro sarebbero semplicemente degli esseri “geneticamente modificati”. Questo dettaglio è stato ripreso nei fumetti e reso canonico. Nella miniserie Avengers & X-Men: Axis n. 7 del 2014, scopriamo che Magneto non è il padre biologico di Pietro e Wanda, come ci è stato fatto credere per 40 anni. I poteri dei due gemelli deriverebbero da esperimenti del già citato Alto Evoluzionario. Inoltre Django Maximoff sarebbe effettivamente il loro vero padre, cosa che la miniserie del 1985 aveva escluso.

In questi anni, per la prima volta dopo molti anni di vita editoriale, Scarlet affronta la vita da sola. Lo sceneggiatore James Robinson, con i disegnatori David Aja e Marcos Martin, ha dato il via alla prima serie personale di Scarlet. La mutante, accompagnata dallo spirito della sua mentore Agatha Harkness, viaggia per il mondo combattendo creature sovrannaturali alla ricerca di se stessa.

Scarlet, proprio grazie ai film dei Marvel Studios dedicati agli Avengers, gode un momento di popolarità. Portata sullo schermo da Elizabeth Olsen, attrice brava ma forse poco somigliante, è uno di quei Vendicatori che ha subito meno cambiamenti nella trasposizione, anche se i suoi poteri, almeno fino a ora, non appaiono molto chiari (sembra avere una sorta di telecinesi). Ma la sua personalità, il legame con Cap, con Clint e sopratutto con Visione sono stati trattati piuttosto fedelmente, rendendola simile al personaggio delle origini. Sebbene sia comprensibilmente più moderna sotto molti aspetti.

Scarlet, anzi, Wanda, perché il suo nome in codice non viene mai usato nei film, sarà presto protagonista della serie WandaVision su Disney Plus.
Avrà anche parte nel secondo film dedicato al Dottor Strange: staremo a vedere quali aspetti della sua intricata storia verranno trattati.

 

 

3 pensiero su “SCARLET, VENDICATRICE DALLE TROPPE PERSONALITÀ”
  1. Infatti come ho già commentato su il signor Byrne, post-Alpha Flight il successo gli ha dato alla testa. Come ha rivelato Shooter, Byrne era proprietario di Alpha Flight per l’1%, inaudito per la Marvel o la DC, sia prima che dopo. E Shooter gli ha dato un assegno di 32 mila dollari di sole royalites per un solo albetto, Alpha Flight n. 1, oltre a quello che già prendeva (Shooter: Byrne made $32,000 in royalties for Alpha Flight #1. P.S. He also got paid top rates for writing and art, amounting to some thousands of dollars in addition to the royalty. Pretty good for one issue of one comic book). Da li in poi, parlo dei disegni visti su Hulk, non mi è più piaciuto. Non penso sia un caso. Ricordo anche che Byrne veniva definito all’epoca dalla stampa di settore, come Midas (Mida)… tutto ciò che toccava diventava oro. Il problema è che ci ha creduto.

  2. La luccicanza stocastica di Wanda mi piaceva un frappo da bimbo. Avevo l’età per restare affascinato dai super- poteri che si allontanavano dal ” canone ” ( gli iper-sensi di Daredevil, il campo di forza in un solo senso ed automatico di Unus l’Intoccabile, il percepire il punto debole di persone e cose di Karnak ) ed il fatto che la Strega Scarlatta portasse da zero a cento la probabilità che qualcosa succedesse mi colpiva. Ricordo che i suoi poteri ogni tanto facevano ciao ciao. Una volta sono ritornati dopo il passaggio della barriera dimensionale che divideva il mondo di Arkon ( proto Conan nel distico Avengers nn. 75/76 ) dal nostro, ma era già successo in gg in cui il posto dei fratelli mutanti era stato preso da Giant-Man e Wasp ( le storie in cui i Vendicatori fronteggiano per esempio i Figli del Serpente ed il Laser Vivente al loro esordio ).
    La fase Byrne mi perplime ancora oggi. La saga di Fenice Nera ovviamente richiamava alla memoria quella di Fenice Nera, ma aveva un suo punto di perno nel fatto che Visione era una macchina e che le macchine non diventano papà nemmeno se la mamma è stocastica in un multiverso ripieno di mutanti, dei , alieni e cyborg. Io credo di essere meno conservatore di Byrne, ma ammetto che non ho mai digerito il concetto di un androide che diventa immateriale, anche se capisco che il personaggio si richiamava sia al personaggio Golden Age collo stesso nome sia al Martian Manhunter della DC che aveva un controllo totale di mente e corpo. Il fatto che i bimbi sparissero quando Wanda non pensava a loro a me piaceva. Una critica ad una maternità troppo esclusiva ? Un fumetto alla Vertigo come potrebbe pensarlo Ann Nocenti calato nel mainstream della Marvel di fine anni ottanta? Chissà.
    Segnalo solo per completezza i Wanda e Pietro degli Ultimates – non tanto quelli di Millar e Hitch quanto Ultimates 3 di Loeb/Madureira – e la loro relazione incestuosa che lascia di sasso lo scongelato di fresco Steve Rogers e che culmina colla morte della strega mutante. In seguito il concept di un fratello ed una sorella che si amano siccome sposi anche dopo la morte sarà ripreso da Ellis e Deodato jr nella loro run di dodici numeri dei Thunderbolts via le figure di Fenris , cioè i due figli mutanti di Von Strucker ( già apparsi in tanti albi degli X-Men fin dai tempi di Claremont ).
    Sono disposto a scommettere le mie tavole originali di Avengers n.102 con Wanda che non risponde al bacio di Clint Barton e gli spiega che ama Visione che, prima o poi, Wanda tornerà ad essere mutante e magari figlia di Magneto o forse la reincarnazione di una Lilith di un altro universo che si è ribellata ad Adamo ( un altro Adam Warlock creato da un Alto Evoluzionario posseduto da un Plasmatore di Sogni impazzito ) o forse la Particella Fantasma annientata da quello che aveva combinato tanto tempo da quando il tempo non era ancora. Occorre giustificare i suoi illimitati poteri… Mai la fine. Ciao ciao

  3. In realtà però non fu di Roy Thomas l’idea della manipolazione di Immortus, era già Byrne che ci mostrava Immortus guardare Wanda o cancellare linee alternative (ad esempio quella dove Lincoln si salva etc)
    A me quell’idea piaceva, mi ha sempre dato l’idea che Immortus abbia pianificato sempre tutto, che fosse Wanda la Madonna Celeste e non Mantis (idea ripresa parzialmente anche nella Traversata, basti pensare a Tobia e Malachi) ma anche Avengers Forever sposa l’idea, visto che Immortus alla fine voleva preservare la realtà.
    Per il resto concordo ma la personalità di Wanda è sempre stata mutevole (almeno da fine anni ’70) continua a muoversi tra luce e ombra.
    Poi gli scrittori danno la colpa a Magneto, Destino, Immortus o a chi che sia, ma la realtà è che Wanda probabilmente è un mix di bene e male.

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