Ryo Saeba e la sua assistente Kaori Makimura sono una coppia che gestisce l’agenzia City Hunter, i due accettano casi che li impegna come investigatori e guardie del corpo. Nonché come killer di malavitosi…

City Hunter è un manga scritto e disegnato da Tsukasa Hojo (autore anche di Occhi di Gatto), pubblicato in Giappone dal 1985 al 1991 sul settimanale Shonen Jump della casa editrice Shueisha. In Italia è stato pubblicato nella collana Starlight della Star Comics dal 1996 al 1999 e in seguito ristampato dalla Panini.
I 140 episodi dell’anime, per la regia di Kenji Kodama, sono stati trasmessi in Giappone dal 1987 al 1991. In Italia sono arrivati nel 1997: la prima metà degli episodi è stata trasmessa da Italia 7 e la seconda da Tv Junior.

Nella serie animata di volta in volta viene mostrato un caso che coinvolge la coppia di investigatori e il loro cliente, che nel 90% delle volte è una donna bellissima verso la quale Ryo nutre un evidente interesse sessuale. Mentre Kaori (segretamente innamorata di lui e altrettanto segretamente corrisposta) cerca di preservare la virtù della malcapitata dal partner, dando vita a gag spesso tratteggiate nello stile super deformed che assumono i personaggi.

RYO SAEBA, I SEGRETI DEL PROTAGONISTA DI CITY HUNTER

Il fumetto, invece, ha anche alcuni capitoli che approfondiscono il passato dei protagonisti, fornendoci alcuni pezzi della vita di Ryo avvenuti precedentemente del primo episodio.

In questo articolo cercheremo di ricostruire il passato di Ryo Saeba cercando di mettere in ordine cronologico tutti i dettagli che l’autore Tsukasa Hojo ha fornito nei vari episodi.
Per i riferimenti ci affideremo alla prima edizione pubblicata in Italia dalla Star Comics.

 

Le avventurose origini di Ryo Saeba

Dei primi anni di vita di Ryo ci viene detto solo che è giapponese e che da bambino si trova a bordo di un aereo con la sua famiglia, quando questo precipita nella giungla dell’America Centrale.
Ryo è l’unico sopravvissuto. Il trauma gli causa un’amnesia e una duratura fobia per gli aerei (Starlight n. 27 e 28).
Il bambino viene trovato da un gruppo di guerriglieri che combatte contro il governo locale (Starlight n. 26 e 27).

Viene adottato dai guerriglieri, dai quali apprende, dalla più tenera infanzia, a usare le armi e le tecniche di guerriglia.
Questa particolare formazione permette a Ryo, una volta diventato adulto, di combattere il crimine organizzato. Acquista una mira infallibile, un’eccellente abilità nel corpo a corpo e nell’uso delle armi bianche, sente il rumore di un’arma che viene caricata da una distanza notevole, sa disinnescare ordigni e ha la capacità di avvertire un’imboscata o un’arma puntata.

RYO SAEBA, I SEGRETI DEL PROTAGONISTA DI CITY HUNTER

Durante gli anni nella giungla Ryo si lega a due uomini. Un americano dal nome sconosciuto, che noi conosciamo solo come padre della piccola Rosemary Moon che da grande diventerà Bloody Mary (amica e collega del Ryo adulto). E soprattutto Shin Kaibara, un mercenario giapponese che fa da consigliere militare ai guerriglieri: Ryo lo considera il suo vero padre (Starlight n. 37).

RYO SAEBA, I SEGRETI DEL PROTAGONISTA DI CITY HUNTER
Shin Kaibara

Il governo sta vincendo il conflitto con i guerriglieri, portando Kaibara verso una crisi di nervi. Per capovolgere le sorti il giapponese propone una tattica estrema, quella di usare la polvere d’angelo, una droga che fornisce forza disumana e immunità al dolore, al prezzo di una dipendenza che porta alla follia.

I guerriglieri bocciano l’idea, ma Shin Kaibara, per dimostrarne l’efficacia, fa assumere la droga a Ryo a sua insaputa, approfittando della fiducia che ripone in lui.
La polvere d’angelo trasforma Ryo in una spietata macchina da combattimento. Da solo elimina un intero battaglione di mercenari governativi, uccidendoli in modo spietato (Starlight n. 37 e 38).
Durante questo scontro avviene il primo incontro tra Ryo e Umibozu, l’ombroso gigante che in seguito diventa una presenza fissa nel cast di City Hunter.

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Umibozu

Umibozu è un killer abile e letale tanto quanto Ryo. Indossa perennemente occhiali da sole a causa di una ferita agli occhi causatagli da Ryo durante il loro primo incontro, quando cerca di ucciderlo dopo il massacro.
Questa ferita gli ha portato una certa acredine, nonostante nel tempo diventino alleati e amici.

A causa della droga ingerita Ryo ha una terribile crisi di astinenza che lo porta a un passo dalla morte, ma grazie alle cure del medico dei guerriglieri riesce, non senza fatica e dolore, a uscirne (Starlight n. 37 e 38).

Questo medico, presentato semplicemente come il Professore, è un curioso personaggio con gli occhiali che diventa un prezioso aiuto per Ryo una volta tornato in Giappone. Non sono poche le volte in cui Ryo gli chiede aiuto, date le sue vaste conoscenze.

RYO SAEBA, I SEGRETI DEL PROTAGONISTA DI CITY HUNTER
Il Professore

L’aver approfittato di quello che tutti consideravano suo figlio porta all’allontanamento di Shin Kaibara dal gruppo di guerriglieri, che da lì a poco viene definitivamente sconfitto dalle forze governative.

Shin Kaibara torna in Giappone, dove fonda il cartello criminale Unione Teope, divenendo il principale trafficante di polvere d’angelo dell’Asia.

 

Killer negli Stati Uniti

Dopo questi tragici avvenimenti Ryo Saeba segue il padre senza nome di Rosemary Moon negli Stati Uniti, che gli insegna le tecniche e i segreti del mestiere per diventare un sweeper (letteralmente: spazzino), gergo utilizzato per indicare i killer a pagamento.

Non ci viene detto molto riguardo a questo periodo, ma sappiamo che il padre di Mary è il primo partner di Ryo, con il quale rimane in America diversi anni facendo il killer.
Il secondo partner di Ryo è Kenny G. Field (Starlight n. 31 e 32), un uomo con un occhio sfregiato, padre di una ragazzina di nome Sonia.

RYO SAEBA, I SEGRETI DEL PROTAGONISTA DI CITY HUNTER
Sonia e il padre Kenny G. Field

Fra i tre si crea un forte legame affettivo, che viene a spezzarsi solo quando Kenny riceve l’incarico da una cosca mafiosa di assassinare il socio Ryo, pena l’uccisione della figlia Sonia.

Kenny sfida Ryo a duello, che viene però vinto dal secondo. In punto di morte Kenny chiede a Ryo di allontanare Sonia dal loro pericoloso mondo, dicendogli di riferirle di essere morto in un incidente stradale.

RYO SAEBA, I SEGRETI DEL PROTAGONISTA DI CITY HUNTER

Ryo onora le ultime volontà dell’amico morente, ma Sonia una volta cresciuta viene a sapere che a uccidere il padre è stato Ryo e intraprende il mestiere di assassina professionista per vendicarsi.

Anni dopo, Sonia va in Giappone per vendicarsi di Ryo. Lo scontro finisce in parità e quando Sonia viene a sapere tutta la verità sulle circostanze che hanno portato alla morte del padre e della promessa che ha fatto fare a Ryo, abbandona l’ambiente dei bounty killer.

In seguito ci viene detto che Ryo assume per breve tempo come assistente Rosemary Moon, la figlia del suo mentore “senza nome” incontrato nella giungla centroamericana e che poi lo aveva portato negli Stati Uniti. In seguito la ragazza diventa una sweeper affermata, ma non sono stati forniti molti dettagli su questo periodo (Starlight n. 26 e 27)

Rosemary Moon alias Bloody mary

Tempo dopo Ryo fa coppia con un altro sweeper, Mick Angel (Starlight n. 36). Una sorta di doppione di Ryo, altrettanto abile e ugualmente attratto dalle donne. I due instaurano una sorta di amicizia/rivalità.
Sarà con lui che Ryo fonda per la prima volta, in America, l’agenzia City Hunter.

Ryo e il socio Mick Angel

Mick viene presentato ai lettori solamente nell’ultima parte del manga. Quando viene ingaggiato dall’Unione Teope di Shin Kaibara per uccidere Ryo, ma, innamoratosi di Kaori, rifiuta l’incarico.
Kaibara, l’uomo che aveva fatto da “padre” a Ryo nella giungla, per punire Mick del rifiuto prima tenta di ucciderlo. Poi lo scaglia contro Ryo utilizzando su di lui la polvere d’angelo, che lo tramuta in uno zombie omicida.
Grazie all’aiuto di Ryo, e soprattutto all’affetto di Kaori, Mick sopravvive alla brutta esperienza e viene aiutato dal Professore a superare le crisi d’astinenza (Starlight n. 36, 37 e 38).

 

Ritorno in Giappone

Dopo gli anni trascorsi negli Stat Uniti, Ryo torna alla terra natia (come abbiamo visto in alcune anticipazioni più sopra) per continuare l’attività di sweeper. Si trasferisce nel quartiere di Shinjuku di Tokyo, dove riapre l’agenzia City Hunter. Per contattarlo basta scrivere nella lavagna delle stazioni della metropolitana le ultime lettere dell’alfabeto XYZ.

A fare da partner a Ryo all’inizio c’è Hideyuki Makimura, un ex investigatore della polizia di Tokyo. Makimura non potrebbe essere più diverso da Ryo, essendo serio, educato, pudico e timido. Eppure i due legano bene, uniti da un forte senso della giustizia.
Makimura aveva lasciato la carriera nella polizia quando aveva visto alcuni criminali sfuggire alla legge grazie al loro denaro o alle scappatoie fornite dal sistema legale.

Ryo e Hideyuki Makimura

Del passato di Hideyuki Makimura ci vengono forniti alcuni dettagli all’inizio della serie (Starlight n. 1 e 2). È figlio di un poliziotto che un giorno gli porta a casa una bambina rimasta orfana dicendogli “da oggi lei è tua sorella”. Quella bambina è Kaori.


Dopo la morte del padre nel compimento del suo lavoro, Hideyuki ne segue le orme  arruolandosi in polizia, dove conosce la bellissima agente Saeko Nogami, figlia del capo della polizia (che sfoggia una particolare abilità nel lancio dei coltelli).
Tra i due comincia una relazione che non termina neppure dopo che Hideyuki ha lasciato la polizia.
La donna addirittura collabora con Hideyuki e il socio Ryo fornendo informazioni preziose per i loro casi o depistando le indagini della polizia sul loro conto.

Saeko Nogami

Saeko inizia a provare dei sentimenti anche verso Ryo, che però non sfociano mai in niente di più di una forte amicizia a causa della presenza di Makimura e in seguito per quella di Kaori.
Hideyuki Makimura muore prima di rivelare a Kaori, ormai grande, che suo padre era stato ucciso dagli uomini dell’Unione Teope (cosa che comunque la ragazza sa già).

La morte di Hideyuki Makimura

Kaori da quel giorno diventa la partner di Ryo in sostituzione del fratello, diventando a tutti gli effetti la coprotagonista della serie (Starlight n. 2). Ci viene rivelato in seguito che quello non era il primo incontro tra i due.

Kaori infatti racconta a Mick, il vecchio socio di Ryo, che il primo incontro con Ryo è avvenuto ai tempi del liceo (Starlight n. 36). In un flashback veniamo a sapere che Kaori, avendo per caso letto nell’agenda del fratello di un ingaggio per compiere un omicidio, decide di marinare la scuola per seguirlo. In un parco vede Hideyuki e Ryo avvicinati da un uomo losco, che gli commissiona l’omicidio di un giornalista.
Pensando che il fratello sia incapace di compiere un tale crimine, decide di seguire Ryo ritenendolo in qualche modo responsabile di quelle azioni.

Nel corso della storia Kaori scopre che Ryo e suo fratello avevano rifiutato l’incarico per cui erano stati avvicinati perché lo ritenevano immorale. Invece i due avevano incontrato la figlia del giornalista che avrebbe dovuto eliminare, preoccupata perché il padre era stato ferito, promettendole di aiutarla.
Questa esperienza non solo fa guadagnare il rispetto di Kaori verso il fratello, ma la fa anche innamorare di Ryo.

Ryo e Kaori vanno avanti nel corso degli episodi tra alti e bassi, incapaci entrambi di dichiarare i sentimenti che ognuno prova per l’altra. Ryo non si apre perché spaventato dal fatto che se i suoi nemici sapessero del suo amore per Kaori potrebbero colpirla per vendetta, e per questo motivo a volte l’allontana.
Di conseguenza Kaori diventa sempre più insicura, oltre che gelosa perché lui non perde occasione di fare il cascamorto con le altre donne.

Questa altalena di sentimenti, ricca di equivoci, fraintendimenti e successivi chiarimenti sarà il filo conduttore di tutta la serie. Fino a quando, alla conclusione della lotta contro l’Unione Teope, i due riusciranno a dichiararsi il reciproco amore. Nella conclusione, Ryo sfida Shin Kaibara riuscendo a ucciderlo e con lui anche i propri demoni interiori.

Ryo e Kaori, finalmente innamorati ufficiali, riprendono a battersi contro l’ingiustizia e i prepotenti.

 

 

 

 

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