RUGHE, UN FUMETTO DELICATO SULL'ALZHEIMER

Bentornati, impavidi lettori, stavolta parleremo di Rughe di Paco Roca, pubblicato da Tunué.

Rughe è un fumetto che per me ha un valore speciale e personale in quanto parla, tra le altre cose, di una malattia che ho vissuto da vicino con mia nonna: l’Alzheimer. Una malattia spesso sottovalutata e soprattutto mai compresa fino in fondo da chi sta intorno a chi ne è affetto.

Paco Roca ci accompagna con eleganza e sensibilità nel viaggio di Emilio, malato di alzheimer che la famiglia, come spesso accade, decide di affidare a una casa di riposo per anziani, perché troppo difficile o troppo pesante occuparsene. E proprio qui Emilio inizierà la scoperta di questo nuovo microcosmo fatto di anziani, dove la vita scorre lenta e tutta uguale, un’esistenza fatta di ricordi di una gioventù ormai persa e proprio per questo sognata.
Un mondo dove alla fine ti ritrovi a mangiare, prendere le medicine e dormire, con un grande immenso fantasma che aleggia su tutti gli occupanti: il secondo piano, là dove vanno tutti coloro che non sono più in grado di badare a se stessi avendo definitivamente perso la ragione.

Già dalle prime pagine l’autore ci pone senza mezzi termini davanti a un tema importante come quello dell’anzianità. Forse volendo farci riflettere sul nostro rapporto individuale e collettivo (come società) con gli anziani. Anziani che spesso, anche se fortunatamente non sempre, vengono percepiti come un peso, un fardello nelle nostre vite ormai super velocizzate, e quindi vengono parcheggiati in una di queste strutture in cui si va a trovarli per le feste e niente più (e così succede anche per Emilio e la maggior parte degli abitanti del suo nuovo mondo).

RUGHE, UN FUMETTO DELICATO SULL'ALZHEIMER

 

Ma quello di Emilio non è solo un percorso di incontro con la nuova situazione che lo circonda, è anche e soprattutto un incontro con se stesso e la sua malattia. Incontro fatto inizialmente di rifiuto, di rabbia e, infine, di paura. Sentimenti che porteranno Emilio a tentare di reagire alla malattia e forse alla vecchiaia stessa: “Non voglio andare al secondo piano”, dirà al suo amico in un disperato grido di aiuto.

Sì, perché Rughe è anche la storia di un’amicizia tra Emilio e Miguel, un inquilino conosciuto all’interno della casa di cura, che inizialmente si presenta come l’anziano cinico a cui non importa di niente e che si approfitta della malattia degli altri per scopi personali e divertimento. Ma che, vedrete, si riscatterà alla fine con una decisione che vi farà stringere il cuore.

Roca racconta magistralmente il percorso di alienazione di se stessi, di progressiva perdita delle capacità di vestirsi, di parlare, di riconoscere oggetti, aprendo uno spaccato su un mondo, quello degli anziani, sempre più dimenticato. Lo fa senza pesantezza e con quel giusto pizzico di ironia, questo fa in modo che il fumetto arrivi davvero a emozionare il lettore.

Un fumetto che vi consiglio perché oltre a farvi sorridere, un po’ pirandellianamente, con le pazze avventure del duo e dei loro amici, credo e spero vi farà riflettere.

 

(Da Bearded Reading Comics)

 

 

Un pensiero su “RUGHE, UN FUMETTO DELICATO SULL’ALZHEIMER”
  1. E’ stato realizzato anche un film d’animazione (“Arrugas”) nel 2011, per la regia di Ignacio Ferreras. Io l’ho visto ed è stata un’esperienza struggente e indimenticabile.

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