Oggi più che mai Capitan America e Iron Man godono di grande popolarità. Soprattutto grazie ai blockbuster prodotti dai Marvel Studios, tutti sanno chi sono Steve Rogers e Tony Stark, le loro caratteristiche e il loro rapporto conflittuale.

Anche nei fumetti Marvel le cose stanno così? Quali sono le origini di questo conflitto?
Per rispondere dobbiamo scavare in cinquanta e passa anni di vita editoriale, ma prima di tutto dobbiamo analizzare le differenze tra i due personaggi.

 

Chi sono Capitan America e Iron Man

La prima sostanziale differenza la si può trovare nel periodo storico in cui sono stati creati. Capitan America è un eroe creato nel 1941 da Joe Simon e Jack Kirby, durante quella che viene definita la Golden Age, l’età d’oro degli albi a fumetti americani.
Poco prima dell’entrata degli Stati Uniti nella Seconda guerra mondiale i supereroi venivano presentati come positivi, forti, senza dubbi sulla loro missione, mossi da sani ideali e principi. (Anche se non sempre, se pensiamo a Sub-Mariner).

Invece Iron Man è figlio della seconda generazione, la Silver Age, essendo stato creato nel 1963 dai fratelli Stan Lee e Larry Lieber per i testi, e da Jack Kirby e Don Heck per i disegni, il periodo in cui è esplosa la Marvel Comics con la sua filosofia dei supereroi affetti da superproblemi. Personaggi più vicini all’uomo comune, un po’ meno eroici e perfetti.

Anche la psicologia dei due eroi è differente.
Steve Rogers è cresciuto durante la Grande depressione economica degli anni trenta, figlio della working class, un periodo di povertà negli Stati Uniti e nel mondo. Cresciuto tra mille difficoltà, nella miseria, imparando a fare sacrifici e di necessità virtù, in un ambiente simile a quello descritto da Elia Kazan nel film Fronte del Porto.
Era uno degli “ultimi”, il ragazzo scartato dall’esercito per gracilità, ma che voleva fare la sua parte. Tanto da offrirsi volontario per un rischioso esperimento che gli cambierà la vita…
Tutto questo fa di Steve Rogers un uomo umile, disposto al sacrificio per il bene della propria comunità.

Tony Stark è invece un ragazzo prodigio cresciuto nella ricchezza e nel lusso. Tony non va in Vietnam (o in Afganistan, a seconda del periodo storico in cui sono ambientate le sue origini) per motivi idealistici, ma per curare i propri interessi, visto che aveva fornito le proprie armi all’esercito americano.
Se Steve diventa un supersoldato offrendosi volontario, Stark diventa Iron Man per necessità di sopravvivenza, per sfuggire ai nemici che lo avevano catturato.
Se Steve diventa il campione di una nazione, Stark diventa Iron Man per difendere (almeno inizialmente) le sue industrie dal controspionaggio sovietico: Iron Man era ufficialmente la guardia del corpo di Tony Stark.

Insomma, siamo davanti a due archetipi diversi: il primo per devozione alla causa, dall’indiscutibile etica; l’altro spinto dalle circostanze e da una morale un po’ meno rigida.
Loro malgrado, il destino farà di questi due uomini le colonne portanti del gruppo di eroi più potenti del Marvel Universe: gli Avengers, in Italia noti come i Vendicatori.

 

Vendicatori uniti!

Nella loro lunga militanza tra gli Avengers, malgrado le differenze che abbiamo detto, Cap e Iron Man vantano molti anni di stima reciproca e grande affiatamento.

Stark ha sempre dimostrato rispetto per il coraggio e il carisma di Cap, tanto da avergli dato la leadership in Avengers n. 16, quando lui e i membri fondatori lasciavano il gruppo a una nuova generazione di eroi non convenzionali come Quicksilver, Scarlet e Occhio di Falco.

Capitan America, dal canto suo, ha sempre ammirato il genio di Stark e la sua generosità nell’offrirgli una dimora quando è stato risvegliato dall’animazione sospesa.
Cap ha insegnato a Tony Stark l’autodifesa e a combattere senza l’uso dell’armatura, mentre Stark ha sempre fornito sostegno tecnologico e le sue conoscenze scientifiche quando il Capitano ne aveva bisogno.

Insomma, nel corso del tempo tra i due ci sono state collaborazione e amicizia, ma come in ogni rapporto le divergenze non hanno tardato ad arrivare.
La loro prima disputa, risalente agli anni sessanta in Tales of Suspence n. 58, è causata dal classico scambio di persona che si risolve con una classica stretta di mano: il Camaleonte, nemico dell’Uomo Ragno, aveva messo contro i due eroi travestendosi da Capitan America.

CAPITAN AMERICA E IRON MAN

Per il primo vero diverbio bisogna aspettare il 1978, durante la Saga di Korvac, pubblicata su Avengers n. 167-177, in cui il Capitano, con i nervi a pezzi, dà addosso alla guardia del corpo di Stark (non sapendo che all’interno dell’armatura ci fosse lo stesso Tony) definendolo un mercenario.

CAPITAN AMERICA E IRON MAN

Altri scontri avvennero alcuni anni dopo, durante le due cadute di Tony Stark nell’alcolismo.

CAPITAN AMERICA E IRON MAN
In entrambe le occasioni Cap cerca di dissuaderlo dal bere, venendo però cacciato via.

CAPITAN AMERICA E IRON MAN

La rottura avviene durante la Guerra delle armature, nei n. 225-231 di Iron Man tra il 1987 e il 1988.
Tony Stark viene a conoscenza che alcune armature utilizzate dai criminali sono basate su suoi progetti tecnologici rubati. Deciso a occuparsene personalmente, dà la caccia a chiunque utilizzi impropriamente la sua tecnologia, neutralizzandola.
Tra essi ci sono i Mandroidi dello Shield e soprattutto i Guardiani: guardie carcerarie che lavorano alla Volta, il carcere di superumani del Marvel Universe. Questo porta Iron Man a compiere atti contro il governo, inducendo Capitan America a intervenire.

Paradossalmente, in quel periodo, Steve Rogers era stato degradato dal governo perché aveva rifiutato di lavorare direttamente per loro, costringendolo a consegnare scudo e uniforme di Capitan America.
Utilizzando un costume nero simile al precedente, e adottando il nome di Capitano, Steve Rogers si era rivolto a Stark affinché gli procurasse uno scudo per continuare la propria missione, ma venuto a conoscenza delle sue azioni contro enti governativi, Rogers si era scontrato con l’amico.

CAPITAN AMERICA E IRON MAN

Colpito alle spalle durante la lotta, i rapporti tra Cap e Iron Man si logorano.
Su Captain America n. 341, Steve Rogers va da Stark per restituirgli lo scudo (ritenendolo un tentativo di comprarlo) e cercando di arrestarlo, ma Iron Man gli sfugge.
Tony Stark fa quindi credere al mondo che a compiere quelle azioni sia stato un Iron Man rinnegato, facendola franca. Azione che irrita ulteriormente Capitan America.

 

Tempesta nella galassia

Le divergenze tra i due eroi non si erano del tutto appianate quando scoppia l’operazione Tempesta nella galassia, un conflitto che fa tremare le fondamenta dei Vendicatori.
Pubblicata fra il marzo e il maggio del 1992, vede gli eroi chiamati a far cessare un conflitto tra due imperi spaziali, quello degli Shi’Ar e dei Kree, che mette a repentaglio la sicurezza del nostro sistema solare.

Nel corso della storia, lunga e complessa, in più occasioni Iron Man agisce di testa propria mettendo in discussione la leadership e le decisioni di Capitan America, leader eletto dalla squadra.
La tensione tra i due eroi aumenta fino a spaccare il gruppo, quando gli Avengers si trovano a dover prendere una decisione etica: eliminare o meno la Suprema Intelligenza Kree, che aveva ucciso milioni di alieni con una bomba.

CAPITAN AMERICA E IRON MAN

Capitan America e i suoi sostenitori si mostrano contrari alla pena capitale, Iron Man e soci sono di avviso opposto.
Iron Man dichiara che, essendo un membro fondatore, possa scavalcare la leadership di Cap… cosa senza precedenti, in quanto, sebbene Cap si sia unito al team un poco dopo la  fondazione, è ritenuto da tutti come un membro fondatore.
Ignorando apertamente gli ordini di Cap, presidente eletto dal gruppo, i Vendicatori amici di Iron Man uccidono l’Intelligenza Suprema. La cosa lascia in Cap una profonda ferita, vedendo i suoi ideali calpestati.

La differenza profonda tra i due eroi, in fondo, sta tutta qui: Iron Man crede che il fine giustifichi i mezzi, mentre Cap non violerebbe mai i diritti di qualcuno, neppure di un pericoloso nemico.
Alla fine, nel tentativo di recuperare l’amicizia, Tony raggiunge Steve in un bar, dove, pur non scusandosi né giustificandosi, cerca la riappacificazione.

CAPITAN AMERICA E IRON MAN

Steve vede nel gesto di Tony un atto di coraggio, dato che lui, ex alcolista, lo ha raggiunto in quel luogo pur di aggiustare le cose tra loro.
Nonostante le divergenze, si stringono la mano. Ancora una volta, l’amicizia ha prevalso.

Ma i semi della discordia seminati durante Tempesta nella galassia sono destinati a germogliare.
Alcuni anni dopo un nuovo conflitto vede come protagonisti i due amici: la Guerra civile tra supereroi.

 

Capitan America e Iron Man in Civil War

Gli anni successivi vedono i rapporti tra i due tornare alla normalità, complice anche la distanza. Mentre Cap guida gli Avengers a New York, Iron Man fonda il proprio team, i Force Work, sulla Costa Ovest davanti all’Oceano Pacifico.
I due tornano a combattere fianco a fianco quando si riuniscono nei Vendicatori nel periodo sceneggiato da Kurt Busiek e disegnato da George Perez. Saranno ancora più vicini quando il team verrà spazzato via dalla follia di Scarlet (Vendicatori divisi di Brian Michael Bendis e David Finch). Cap e Tony danno il via a una nuova generazione di Avengers.

Siamo nei primi anni 2000, il titolo dei Vendicatori è uno dei meno venduti della Marvel.
Brian Michael Bendis vuole rilanciare il gruppo mettendo quegli eroi che normalmente agiscono come cani sciolti. Luke Cage, la Donna Ragno e soprattutto le superstar della scuderia Marvel: l’Uomo Ragno e Wolverine. Tutti riuniti sotto l’ombrello di Capitan America e Iron Man.
Ancora una volta, i due leggendari eroi si ritrovano a essere le colonne portanti della squadra.
La serie New Avengers decolla diventando uno dei titoli più venduti della Marvel.

CAPITAN AMERICA E IRON MAN

Ma proprio in questo periodo scoppia la Guerra civile tra supereroi, che spezzerà quasi definitivamente il fragile legame tra i due.
L’evento, scritto da Mark Millar e disegnato da Steve McNiven, è una delle serie a fumetti più discusse degli ultimi tempi.

Un gruppo di giovani supereroi, i New Warriors, partecipa a un reality in cui arrestano supercriminali in diretta. Lo scontro con uno di essi, Nitro, provoca un’esplosione che distrugge la cittadina di Stamford, facendo centinaia di morti, tra cui ottanta bambini.
Il governo a questo punto emana una legge che rende obbligatorio ai supereroi registrarsi e arruolarsi allo Shield, alle stregua di poliziotti o agenti federali, pena l’arresto.

La nuova legge provoca una frattura nella comunità dei supereroi: da una parte i favorevoli guidati da Iron Man, e dall’altra i contrari guidati da Capitan America.
Inutile ogni tentativo diplomatico, le divergenze tra le due fazioni sono inconciliabili e lo scontro inevitabile.

CAPITAN AMERICA E IRON MAN

Dalla parte di Stark ci sono gli eroi della comunità scientifica, luminari come Reed Richards dei Fantastici Quattro, Hank Pym e Doc Samson, o donne in carriera come Miss Marvel, pluridecorata aviatrice e She Hulk, avvocatessa di successo.
Dall’altra gli eroi di strada, spesso rappresentanti delle minoranze e dei quartieri meno agiati, come Luke Cage, Falcon, Daredevil e persino (per breve tempo) il Punitore.

CAPITAN AMERICA E IRON MAN

Si arriva a una battaglia campale nel centro di Manhattan, dove la fazione di Capitan America sta per avere la meglio. Ma quando i poliziotti, i paramedici e i vigili del fuoco difendono Iron Man (l’eroe legittimato dal governo), Cap capisce che sta arrecando danno alla comunità che ha giurato di proteggere, ai cittadini cui ha dedicato la propria vita, e si consegna spontaneamente alle autorità.

Da lì in poi le cose prendono una brutta piega. Cap viene (apparentemente) ucciso mentre va in tribunale per il processo: omicidio commissionato dal suo acerrimo nemico Teschio Rosso. Mentre Iron Man viene visto dalla comunità dei supereroi come un traditore, e i rapporti con alcuni dei suoi più vecchi amici si logora per sempre, portandolo a sentirsi sempre più solo, nonostante sia ora a capo dello Shield e pertanto anche di tutti i supereroi d’America.

Le frizioni tra eroi durano parecchio tempo, tanto che, a seguito di una tentata invasione aliena degli Skrull, Iron Man viene destituito e la sua carica data a Norman Osborn, alias Goblin, il mortale nemico dell’Uomo Ragno.
Il periodo di potere di Osborn, denominato Dark Reign, termina quando Capitan America torna dalla presunta morte e i Vendicatori originali, tra cui anche Iron Man e Thor, si ricompattano, riportando tutti a un relativo “come era prima”.
Sebbene le frizioni tra i due eroi ogni tanto rispuntano fuori, oggi Capitan America e Iron Man sono tornati saldamente alla guida degli Avengers.

 

Capitan America e Iron Man al cinema

La rivalità tra Cap e Iron Man è stata alla base degli ultimi eventi fumettistici, ma ha anche contribuito a fare la fortuna dei film prodotti dai Marvel Studios.
I due eroi, portati sul grande schermo da Chris Evans e Robert Doweny Jr., sono stati al centro di schermaglie presenti in vari film.

In Avengers del 2012, diretto da Josh Whedon, i due hanno dato vita a un siparietto divenuto meme: Cap provoca Tony dicendogli “senza quell’armatura cosa sei?”, Stark risponde “un genio miliardario eroe filantropo”.
Il primo accusa l’altro di egoismo e vezzi da primadonna, mentre il secondo ritiene l’eroe di guerra superato.

Tony, inoltre, è infastidito dal fatto che suo padre (con il quale ha avuto un rapporto complicato) venerasse l’eroe a stelle e strisce, avendo collaborato con lui durante la Seconda guerra mondiale, come visto nel film Captain America – Il primo Vendicatore del 2011.

Anche in Avengers – Age of Ultron, seconda pellicola dedicata agli eroi più potenti della Terra, assistiamo alle divergenze tra i due, nate perché Tony ha creato un’intelligenza artificiale che, sfuggita al suo controllo, diventa una minaccia per la Terra.
Famoso, a questo proposito, il litigio mentre i due raccolgono la legna.


Nel terzo film dedicato a Capitan America, Captain America: Civil War, che prende il titolo dalla saga omonima dei fumetti vista prima, arrivano allo scontro fisico per due volte.
La prima è quando Cap e i suoi rifiutano di appoggiare gli accordi di Sokovia (che, come nel fumetto, obbligano i supereroi a registrarsi presso lo Shield). La seconda è quando Iron Man scopre che il Soldato d’Inverno (alias Bucky Barnes, l’amico fraterno di Steve) ha ucciso i suoi genitori. Cap si erge in sua difesa, perché ritiene che il suo amico non era in sé quando ha compiuto l’omicidio (aveva subito il lavaggio del cervello dai sovietici) e la rottura tra i due è definitiva.

Gli Avengers si sciolgono (“Come i Beatles?” chiede Bruce Banner in Avengers – Infintity War) proprio quando sulla Terra arriva Thanos alla caccia delle gemme dell’infinito.
Gli Avengers divisi cadono e il titano folle riesce nel suo intento: dimezzare la vita nell’universo.


In Avengers: Endgame, ultimo capitolo della saga, Cap e Iron Man si riconciliano dopo cinque anni in cui non si parlavano più. Con la loro riappacificazione, gli Avengers, finalmente uniti, riescono a ideare un piano per riportare in vita le persone fatte sparire da Thanos…


… sebbene a costo della vita di Tony.

Anche sul grande schermo, come nei fumetti, il conflitto tra questi due grandi eroi ha tenuto banco appassionando il pubblico.

 

 

 

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