Sebbene non sia un supereroe, Rick Jones è uno dei personaggi Marvel dalla vita editoriale più lunga, durante la quale ha preso parte a molte avventure che lo hanno reso uno dei personaggi Marvel più noti ai lettori. Famoso per essere inizialmente la spalla di Hulk, Rick Jones è stato anche molto altro nel corso della sua carriera

RICK JONES LO SPERICOLATO

Essendo stato creato da Stan Lee e Jack Kirby sulle pagine di The Incredible Hulk n. 1 del 1962, Rick Jones è uno dei primissimi personaggi dell’universo Marvel.

Nelle prime pagine della storia d’esordio di Hulk, Rick Jones, un ragazzo cresciuto in un orfanotrofio, supera per scommessa la recinzione di una base dell’esercito nel New Mexico. A sua insaputa, proprio in quel momento si sta effettuando il test di una bomba gamma. Bruce Banner, lo scienziato a capo dell’esperimento, si precipita sul posto per salvare il ragazzo, spingendolo in una trincea, mentre viene investito dalle radiazioni che lo trasformeranno nell’incredibile Hulk.

RICK JONES, EROE SENZA SUPERPOTERI


Sentendosi responsabile per quando accaduto a Bruce Banner, Rick resta al suo fianco assistendo per primo alla trasformazione del timido scienziato nell’ammasso di furia e muscoli che verrà chiamato Hulk. Da quel momento in poi il giovane Rick diventa una presenza fissa nelle storie del Golia verde (che nel primo numero è grigio).

Come abbiamo spiegato QUI, Stan Lee non voleva che i giovani facessero da spalla ai protagonisti, contrariamente a quanto accadeva nei fumetti Dc: Rick Jones rappresenta un’apparente eccezione in quanto aiutante dell’incredibile Hulk, ma in realtà non indossa un costume e non partecipa ai combattimenti.

Oltre ad apparire nelle storie dell’incredibile Hulk, nel 1963 Rick è fondamentale anche nella prima storia di un’altra testata storica per la Marvel, The Avengers. È infatti una richiesta di soccorso da parte di Rick Jones a far sì che Thor, Iron Man, Ant Man e Wasp si incontrino per la prima volta formando i Vendicatori nel tentativo di fermare Hulk (accusato ingiustamente di un disastro ferroviario causato in realtà da Loki, il fratello malvagio di Thor).

Rick Jones diventa la “mascotte” dei Vendicatori, nelle cui storie appare regolarmente per tutto il loro primo anno di vita editoriale.

RICK JONES, EROE SENZA SUPERPOTERI


In particolare, Rick si lega a uno dei membri, Capitan America. Fin da Avengers n. 4 tra il leggendario eroe e il giovane orfano si crea un profondo legame, in quanto il Capitano rivede in lui il suo defunto compagno Bucky Barnes. Questo doloroso ricordo però gli impedisce di prenderlo ufficialmente sotto la propria ala, sebbene Cap gli insegni le tecniche di autodifesa (per esempio su Tales of Suspense n. 60 del 1964).

RICK JONES, EROE SENZA SUPERPOTERI


In soli due anni di vita editoriale, dunque, il giovane Jones ha visto la propria vita legata a quella di alcuni dei più importanti eroi della Marvel.

Dopo gli eventi di Avengers n. 16 (1965), in cui I Vendicatori cambiano formazione e ai testi arriva Roy Thomas al posto di Stan Lee, Rick Jones si separa dagli “Eroi più potenti della Terra” per tornare a far capolino sulle pagine di Incredible Hulk.

STANOTTE MUOIO

Nel 1969 Rick Jones è protagonista di un ciclo che entra nella storia della Marvel.
Quando sulle pagine di Captain America arriva Jim Steranko, Rick Jones assume un ruolo chiave diventando il co-protagonista di questa breve ma intensa run.

Dopo essere sopravvissuto a uno degli scatti d’ira di Hulk, Rick viene trovato privo di sensi da Cap, che lo riporta alla base dei Vendicatori. Qui Rick riesce a convincerlo a dargli la possibilità di prendere il posto del suo vecchio compagno Bucky Barnes (dopo che per anni Cap aveva espressamente rifiutato) e insieme vanno all’attacco di una fazione dell’Hydra guidata dalla spietata e sadica Madame Hydra.

RICK JONES, EROE SENZA SUPERPOTERI


Se all’inizio (Captain America n. 110) Rick sembrava entusiasta della nuova avventura, in seguito (numeri 111 e 113) Steranko descrive le ansie e le insicurezze del giovane, che non si ritiene all’altezza del suo predecessore.

RICK JONES, EROE SENZA SUPERPOTERI

La tavola in cui Rick, drogato dall’Hydra, ha alcune visioni (ispirate dai quadri di Salvador Dalì) è una delle più celebri realizzate da Steranko.
Nel correre al salvataggio dell’amico, Capitan America cade in un’imboscata dove viene apparentemente crivellato di colpi.

RICK JONES, EROE SENZA SUPERPOTERI


Nell’episodio successivo, Rick Jones in preda allo sconforto non riesce nemmeno a partecipare al funerale del suo eroe.
Il confronto finale tra il redivivo Cap, Rick e l’Hydra avviene in un cimitero, in una sequenza in cui Steranko dà il meglio di sé.

RICK JONES, EROE SENZA SUPERPOTERI

Non ci è dato di sapere quali sarebbero stati i suoi piani per il duo, in quanto, non riuscendo a rimanere al passo coi ritmi di produzione della Marvel, Jim Steranko lascia.

Stan Lee decide già nell’episodio successivo di sciogliere il sodalizio tra Cap e Rick, dato che l’eroe e strisce lega il proprio destino a un partner più maturo, Falcon, mentre la strada di Rick incrocerà quella di un altro capitano: Mar-Vell.

ANNI SETTANTA: RICK JONES TRA GLI ALIENI

Sulle pagine di Captain Marvel n. 17 del 1969, scritto da Roy Thomas e disegnato da Gil Kane, Rick Jones entra in possesso della Nega bande, due bracciali dorati che creano un legame telepatico con l’alieno kree chiamato Mar-Vell, ovvero il Capitan Marvel della Marvel lanciato un paio di anni prima con scarsa fortuna da Stan Lee e Gene Colan. Se battute insieme le due Nega bande permettono a Rick di prendere il posto di Capitan Marvel nella Zona negativa in cui era imprigionato, permettendo all’eroe di agire sulla Terra.

Tra i due si crea un legame molto particolare: sebbene non possano agire contemporaneamente, ma ognuno prenda il posto dell’altro, Rick e Mar-Vell diventano amici condividendo lo stesso corpo e quindi lo stesso destino.

RICK JONES, EROE SENZA SUPERPOTERI


Roy Thomas ha sicuramente preso ispirazione dall’omonimo eroe della Fawcett Comics: Capitan Marvel, oggi chiamato Shazam. Il quale urlando proprio la parola “Shazam!” poteva trasformarsi da ragazzino a supereroe e viceversa, sebbene con la sostanziale differenza che Rick e Mar-Vell mantengono le personalità distinte e possono comunicare mentalmente tra di loro.

Una soluzione senz’altro originale, che permette a Rick Jones di essere contemporaneamente la spalla e l’alter-ego del protagonista, pur mantenendo una personalità indipendente che lo contradistingue da Billy Batson (giovanissimo alter-ego di Capitan Marvel/Shazam).

In questo ruolo, tra il 1971 e il 1972 Rick Jones prende parte alla famosa guerra aliena tra i kree e gli skrull, forse la saga più famosa scritta da Roy Thomas, in cui il nostro pianeta viene conteso dalle due principali razze extraterrestri della Marvel, con i Vendicatori messi nel mezzo (Avengers n. 89 – 97)

Rick ha un ruolo cruciale nella guerra quando, all’apice del conflitto, l’Intelligenza Suprema dei kree, il computer senziente che li governa, libera un potere latente in lui chiamato Destiny Force. Grazie a questo Rick evoca dal passato gli eroi della Seconda guerra mondiale per fermare le orde aliene.

RICK JONES, EROE SENZA SUPERPOTERI


In seguito, Rick Jones sfrutta il proprio talento di cantante e chitarrista per girare in tour esibendosi in numerosi locali.

Lui e Capitan Marvel continuano la loro esistenza simbiotica fino a quando vengono separati in Captain Marvel n. 50/51. Riprende così la collaborazione con Hulk, fino a quando non si ricongiunge al capezzale di Mar-Vell, nel famoso ciclo di Jim Starlin che si conclude con la drammatica morte del capitano alieno per intossicazioe da gas nervino (1982).

RICK JONES, EROE SENZA SUPERPOTERI



L’ALLEANZA CON ROM

Per tutti gli anni settanta Rick Jones era stato il co-protagonista della serie di Capitan Marvel, ma con la morte dell’eroe kree il ragazzo rimane “disoccupato”. Rick appare con una certa regolarità sulle pagine di Hulk, ma non nella serie televisiva a lui ispirata, il famoso telefilm reso celebre dall’interpretazione di Lou Ferrigno.

La Marvel gli trova una collocazione nella serie dedicata a Rom the Spaceknight, scritta da Bill Mantlo. Rom è un personaggio creato per una linea di giocattoli di cui la Marvel ottiene la licenza di pubblicare le avventure a fumetti. Dal 1979 al 1986 Rom ha dunque fatto parte dell’universo Marvel per la bellezza di 75 episodi, che dal numero 57 al 70 vedono Rick Jones affiancare l’insolito personaggio.


Con la chiusura di Rom, Rick Jones torna a fare coppia con Hulk, in particolare quando a scriverne le gesta è Peter David. Arrivato quasi in sordina, lo sceneggiatore ne riscrive completamente la mitologia, rinnovando non solo il protagonista ma anche il suo cast di comprimari storici come Betty Ross, il generale Thunderbolt e, appunto, Rick.

La prima run vede Hulk, tornato di colore grigio e per la prima volta intelligente, affrontare un luogo viaggio in America per far fallire il folle piano del Capo (The Leader) di produrre in massa la bomba gamma che lo ha generato. Rick e l’agente dello Shield Clay Quatermain lo accompagnano in quest’avventura durata diversi numeri, che si conclude su Incredible Hulk n. 341/346 del 1988, in cui Hulk rimane apparentemente ucciso in un’esplosione.

Peter David ha in realtà trasportato Hulk in una nuova location di avventure, a Las Vegas, dove nei panni del misterioso Joe Fixit fa il buttafuori in un Casinò. In questa lunga gestione, con un nuovo cast di nemici e comprimari (tra cui la formosa Marlo Chandler, breve flirt amoroso di Hulk), Rick Jones non compare, continuando la sua carriera di cantante. Ci verrà rivelato in seguito che, dopo la “morte” di Hulk, Rick ha scritto un libro intitolato “La spalla”.

Durante il tour del libro fa la conoscenza di Marlo Chandler, che diventa la sua fidanzata, scatenando non pochi imbarazzi quando lui, Marlo, Hulk e Betty Ross si ricongiungono.


Rick Jones torna a far parte del cast di Hulk quando Peter David crea il Professor Hulk, ossia la versione del personaggio che fonde l’intelligenza di Bruce Banner nel corpo di Hulk, tornato verde per l’occasione.

Hulk e Rick si uniscono al Pantheon, un’organizzazione di superumani ispirati agli eroi della mitologia greca, il cui scopo è aiutare la razza umana.

Peter David si mostra a suo agio con il personaggio di Rick, la cui natura scherzosa e ironica ben si sposa con il suo stile. Lo sceneggiatore mette Rick al centro di storie esilaranti, ma anche drammatiche o tristi, come in Hulk vol. 2 n. 388 (1991), in cui Rick incontra l’amico di vecchia data Jim Wilson (che sostituì Rick come spalla di Hulk nelle storie degli anni settanta) e scopre che il ragazzo ha l’Aids, che lo porterà a morire nel n. 420 (1994).

Rick è al centro di un’altra triste sottotrama quando incontra Jackie Shorr (n. 398), una donna che afferma di essere la sua madre naturale, la quale invece si rivela una serial killer psicopatica, che prova a uccidere Marlo.
Marlo sopravvive in stato vegetativo e fa sprofondare Rick nello sconforto, fino a quando guarisce (n. 401/406).

L’addio al celibato di Rick Jones e il conseguente matrimonio (n. 418) sono scritti con uno stile brillante che controbilancia l’atmosfera tetra delle storie precedenti, mostrando l’abilità di Peter David a saper gestire con sapienza dramma e commedia.


Da segnalare in questo periodo la partecipazione di Rick Jones all’inizio di Operazione: Tempesta nella Galassia, un crossover tra le varie serie dei Vendicatori, nel quale gli eroi devono scongiurare una guerra tra i kree e gli shi’ar, in cui Rick Jones questa volta ha un ruolo secondario.

Sarà Rick la scintilla degli eventi che portano Hulk a incontrare la sua controparte malvagia in Futuro Imperfetto (1992). Questa storia scritta dal solito Peter David, ambientata in un futuro apocalittico, vede l’anziano Hulk nei panni di uno spietato tiranno. Il pure anziano Rick Jones invia sua nipote con una macchina del tempo a prendere l’Hulk del nostro presente per fermare la controparte malvagia.

Famosa la splash-page firmata da George Perez in cui l’anziano Rick mostra a Hulk la sua stanza dei cimeli, piena di manufatti appartenenti ai defunti eroi Marvel (1992).


Sempre a proposito di storie ambientate nel futuro, Rick Jones è il protagonista dell’ultima storia di Peter David su Hulk. Una storia ambientata in un possibile futuro in cui un Rick più maturo racconta quello che è accaduto al Bruce Banner di quella linea temporale dopo la morte di Betty Ross.

È una storia amara e ricca di rimpianti, in cui lo sceneggiatore si congeda dal personaggio dopo 12 anni.

Tra il 1998 e il 1999, Rick è tra i protagonisti della miniserie scritta da Kurt Busiek intitolata Avengers Forever, in cui, per fermare il viaggiatore temporale Immmortus, Rick risveglia i propri poteri latenti della Destitiny Force per creare una squadra di Vendicatori provenienti da diverse epoche.


Questa storia, oltre che a riportare in auge il titolo dei Vendicatori, è fondamentale per il proseguo della vita editoriale di Rick Jones: oltre che a guarire da una paralisi (provocata da una ferita ricevuta verso la fine del ciclo di David), Rick si vede costretto a fondere la sua esistenza con nuovo personaggio: Genis-Vell, il figlio nato in provetta di Mar-Vell.

ANNI 2000: DI NUOVO IN COPPIA CON CAPITAN MARVEL (GENIS-VELL)

Il legame tra Peter David e Rick Jones viene ripreso quando allo sceneggiatore viene affidata la serie di Capitan Marvel con protagonista Genis-Vell.

Come negli anni settanta, l’esistenza di Rick e il nuovo Capitan Marvel è legata dalle Nega bande, che porta l’uno o l’altro ad abbandonare la Terra per la Zona negativa.


Ma mentre la convivenza con Mar-Vell aveva di base collaborazione e fiducia, quella tra Rick e l’ingenuo Genis provoca una serie di equivoci e gag esilaranti, spesso legate alle relazioni sentimentali, perché i due possono vedere e sentire quello che fa l’altro.


La prima serie esce dal 1999 al 2002 e una seconda dal 2002 al 2004.

Con la chiusura di Captain Marvel, Rick Jones torna al ruolo di comprimario apparendo sporadicamente su Hulk e altre serie Marvel. Appare al funerale di Capitan America (2005) e assiste alla guerra di Hulk contro gli eroi di New York (World War Hulk, di Greg Park e John Romita Jr.) senza avere un ruolo chiave.

Torna a un ruolo attivo nelle storie di Hulk con l’arrivo ai testi di Jeph Loeb, che crea il misterioso Hulk Rosso (Red Hulk), di cui per un certo periodo l’identità è un mistero.
Alcuni elementi fanno intendere che dietro il colosso cremisi possa esserci Rick, in quanto viene mostrato spesso con gli abiti lacerati in prossimità di catastrofi (proprio come accadeva a Bruce Banner), ma scopriremo che le cose stanno diversamente. Rick non è Red Hulk, ma può anche lui trasformarsi in una mostruosa creatura gamma chiamata A-Bomb.


In questi panni Rick è costantemente presente nella nuova serie di Hulk, prendendo parte alle saghe che coinvolgono il pelleverde e i personaggi a lui legati.

Veniamo a conoscenza del fatto che Rick è stato trasformato in una “creatura gamma” dall’Intellighenzia, un gruppo formato da alcuni scienziati malvagi della Marvel: Modok, Wizard dei Terribili Quattro, il Fantasma Rosso, il Dottor Destino e il Capo. L’intento è di farlo diventare un’arma per uccidere Bruce Banner, ma non riescono a controllare la personalità di Rick.

Nel 2014, dopo ben sei anni di vita editoriale nei panni di A-Bomb, sulle pagine di Hulk vol. 3 n. 8, un Hulk nuovamente intelligente riesce a curare Rick.

SECRET EMPIRE E LA MORTE

Nel 2017 lo sceneggiatore Nick Spencer sconvolge i lettori mostrando un Capitan America agente in incognito dell’Hydra.

Il drastico cambiamento all’interno della psiche dell’eroe sarebbe avvenuto a causa di Kobik, una creatura senziente nata dai frammenti del cubo cosmico in grado di alterare la realtà, cresciuta e manipolata dal Teschio Rosso.

Il nuovo Capitano guida un colpo di stato contro il governo degli Stati Uniti. Nel regime totalitario da lui instaurato si forma una Resistenza composta da numerosi eroi decisi a contrastarlo.
Ad aiutare la Resistenza con informazioni importati c’è un formidabile hacker chiamato Whisperer, che si rivela essere Rick Jones.

Un effetto collaterale della sua guarigione dalla paralisi è quello di apprendere alla velocità del pensiero qualsiasi informazione: con questa nuova abilità è diventato un attivista informatico volto a fermare complotti.
Capitan America riesce a catturarlo e lo invita ad allearsi alla sua causa, pena la morte.


Rick consegna una chiavetta contenete le verità che ha scoperto su Steve Rogers a un altro hacker, Rashuan Lucas, in modo che possa consegnarla alla Resistenza. Poi Rick va incontro al suo destino venendo fucilato pubblicamente. Le sue ultime parole sono “Vendicatori Uniti” (Avengers Assemble), il grido di battaglia di Capitan America.

È una morte eroica per un personaggio protagonista di tante imprese, ma come spesso accade nel mondo dei fumetti, non è definitiva.

È storia recente, infatti, che Rick Jones sia ricomparso sulle pagine della nuova serie del Golia verde, Immortal Hulk, scritta nel 2018 da Al Ewing, di cui non vogliamo dirvi di più per non rovinarvi la lettura.


Inoltre, nel 2022, è stato annunciato il ritorno di Peter David ai testi di una nuova serie dedicata a Genis-Vell, dove riapparirà anche Rick Jones, riformando il vecchio tandem.


Rick Jones è uno dei pochi personaggi a non avere ancora avuto una trasposizione nel Marvel Cinematic Universe, non comparendo in nessuna delle pellicole dedicate a Hulk o agli Avengers, né nella recente serie tv dedicata a She-Hulk.


Rick Jones insieme ai suoi partner storici






Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *