La casa editrice americana TwoMorrows ha pubblicato, nel 2017, una bella monografia di Roger Hill dedicata al disegnatore di fumetti Reed Crandall. Tra le tante cose, viene ricordato un episodio del tarzanide Kaänga realizzato nel 1943 per la Fiction House. A questa storia è legata una delle tante leggende del mondo dei fumetti a cui Hill, nel libro, non fa cenno, ma che si può trovare riportata nella prefazione del volume 15B della collana della Nbm “Tarzan In Color” (1996).

Autocaricatura di Reed Crandall con i personaggi che ha disegnato nella sua carriera

 

Nella prefazione, Robert R. Barrett parla delle tavole domenicali di Tarzan disegnate dal portoricano Ruben Moreira (sotto la firma “Rubimor”) tra il 1945 e il 1947, quando sostituì temporaneamente Burne Hogarth.
Secondo questo aneddoto, Moreira sarebbe stato scelto per disegnare le avventure dell’uomo scimmia a causa di un banale equivoco.

Ma andiamo con ordine. Reed Crandall legò la propria carriera a diverse case editrici, in ordine cronologico alla Quality, alla Ec, alla Pflaum e alla Warren. Tuttavia, l’artista realizzò occasionalmente storie anche per altri editori.
Tra queste spicca l’avventura “Kaänga in Master Of The Moon-Beasts” sul n. 42 di “Jungle Comics” (Fiction House, giugno 1943).

Copertina disegnata da Dan Zolnerovich e inchiostrata da Ruben Moreira

 

La storia fu pubblicata con la fittizia firma aziendale di “Frank Riddell”. Secondo un’abitudine risalente alle pulp magazine tutte le storie di Kaänga, indipendentemente dall’autore, erano firmate con un identico pseudonimo. (Come i romanzi di Doc Savage erano pubblicati sotto la firma “Kenneth Robeson”, anche se scritti da Lester Dent, creatore del personaggio e autore della maggior parte delle storie).

Se oggi è impossibile attribuire la sceneggiatura di questo fumetto, non ci sono dubbi che matite e chine di “Master Of The Moon-Beasts” furono realizzate da Reed Crandall.

Come Barrett ricorda nella sua prefazione, quando la United Feature Syndicate (agenzia di distribuzione dei fumetti per i quotidiani) ruppe con Hogarth e si mise alla ricerca di un nuovo disegnatore per Tarzan, la prima cosa ovvia fu di rivolgere lo sguardo verso i numerosi “tarzanidi” dei comic book. Sarebbe quindi stata notata e apprezzata la storia di Crandall per “Jungle 42”.

Interrogati su chi avesse fatto Kaänga, i redattori della Fiction House avrebbero indicato non Crandall (l’occasionale autore del 1943), ma il disegnatore regolare Moreira. Secondo un’altra versione, Moreira sarebbe stato scambiato come disegnatore della storia in quanto inchiostratore della copertina di “Jungle 42” .
In qualunque modo sia andata, secondo questa leggenda la Ufs avrebbe assoldato Ruben Moreira credendo di prendere Reed Crandall.

A dire la verità lo stesso Crandall dubitava di questa leggenda, anche perché risulta che la Ufs avesse provinato più disegnatori invece di buttarsi alla cieca su Moreira.
Sia la realtà o no, questa storia è abbastanza divertente e mi piace ricordarla perché, parafrasando il finale di un film di John Ford, “se la leggenda diventa realtà, vince la leggenda”

Reed Crandall ebbe comunque l’occasione di disegnare Tarzan negli anni sessanta, anche se non illustrando le tavole domenicali dei quotidiani bensì la collana di romanzi di Burroughs rieditati dalla Canaveral Press.

Per chi avesse la curiosità di leggere “Master Of The Moon-Beasts”, eccola integralmente riprodotta (chiedo venia per il frettoloso adattamento in italiano).

 

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