Rambo, dal 1982 un nome, una leggenda. ‘Na leggenda che, nonostante i settantatré anni suonati di Sylvester Stallone, di posare arco e coltello e andare in pensione non se ne parla proprio. Il 19 settembre 2019 uscirà Rambo: Last Blood, quinto film della saga il cui titolo fa tanto eco a quel First Blood uscito quasi quarant’anni fa.

Pertanto mi sono detto, perché non fare una cosetta leggera e buttare un occhio a…

… dieci curiosità che forse non sapete su Rambo.

RAMBO DOVEVA ESSERE INTERPRETATO DA TERENCE HILL

 

Rambo, il cui titolo originale è First Blood, è l’adattamento cinematografico del romanzo omonimo Primo sangue (First Blood, appunto) di David Morell.

C’è un particolare piuttosto rilevante nel romanzo di Morell completamente glissato nel film: il background dello sceriffo Teasle. In pratica, Rambo arriva in questa ridente cittadina alla ricerca dei vecchi commilitoni, no? Alla fine non trova nessuno, ma incontra Teasle, lo sceriffo della città. Che da subito si dimostra estremamente aggressivo nei suoi confronti.

 

Nel film non è chiaro il perché dello sclero, mentre nel romanzo le motivazioni dello sceriffo son ben spiegate. Teasle schifa a pelle Rambo in quanto pure lui è un veterano. Un veterano della Guerra di Corea. Il risentimento che prova nasce dal fatto che di quelli come lui e della guerra che hanno combattuto non è mai fregata una beata mazza a nessuno.

Teasle trova ingiusto che l’attenzione mediatica dell’epoca sia stata totalmente monopolizzata e riversata sui reduci del Vietnam. Come se quelli fossero stati gli unici uomini a combattere una guerra e a sacrificarsi per il proprio paese.

RAMBO DOVEVA ESSERE INTERPRETATO DA TERENCE HILL

 

Nel film, l’unico riferimento al suo passato è quando Teasle torna nel suo ufficio convinto che Rambo sia morto nella miniera. Nella cornice sul mobile dietro di lui ci sono la Silver Star, la Purple Heart e la Distinguished Service Cross Medals. Queste medaglie fanno capire che pure Teasle è stato un eroe di guerra.

Una cosa piuttosto interessante è la lunga lista di nomi presi in considerazione per il ruolo di Rambo. Seriamente, vennero tirati in mezzo Steve McQueen, Robert De Niro, Clint Eastwood, Paul Newman, Michael Douglas. Addirittura Al Pacino e Terence Hill. Sì, Terence Hill.

Per un motivo o per l’altro tutti diedero forfait. Per esempio, Steve McQueen aveva espresso interesse per interpretare Rambo, ma fu costretto a rinunciare: vista l’età, non era proprio cosa. Al Pacino pure voleva farlo, ma la sua idea di Rambo sbroccato tipo Tony Montana non piaceva. Mentre Terence Hill decise di rinunciare in quanto considerava ruolo e film “troppo violenti”.

 

E qui arriviamo al secondo fatto interessante. Dalla sua uscita al cinema, Rambo venne etichettato come film estremamente violento. In realtà, l’unico a morire in tutto il film è il secondo di Teasle, il sergente Arthur “Art” Galt. Che tra l’altro manco viene ucciso, ma muore cadendo dall’elicottero per aver perso l’equilibrio mentre dava la caccia a Rambo.

E durante la fuga dalla stazione di polizia, quando Rambo si mette a distribuire schiaffi aggratis ai poliziotti, ricordate? In una delle scene di stunt, Stallone si fece prendere un po’ la mano. Risultato: rottura del setto nasale di un attore causata da una gomitata.

Infatti, nel corso del film, l’agente acciaccato ricompare più volte con fasciatura e medicazioni facciali. E no, quello non era trucco. Strano comunque che sul set questo sia stato un incidente non previsto, ma nel romanzo accade esattamente la stessa cosa.

 

A proposito di poliziotti e compagnia cantante: Il simpatico agente Mitch, pacioccone, pel di carota, quello che prova a tener fermo Rambo prima della fuga, presente? Ecco, Mitch è un giovane David Caruso. Il futuro Horatio Caine di CSI: Miami.

RAMBO DOVEVA ESSERE INTERPRETATO DA TERENCE HILL

 

Chiusa la parentesi saranno famosi, passiamo ad altro. Uno degli aspetti più iconici di Rambo sicuramente è il suo coltello. Quell’affare, prima della realizzazione del film, non era mai esistito. La produzione voleva che il personaggio avesse una sua arma peculiare. Multiuso e funzionale stile coltello svizzero, ma più “aggressivo”. Più macho.

Quindi, contattarono Jimmy Lile, uno dei più famosi produttori di coltelli dell’Arkansas, chiedendogli di realizzare il “John Holmes” dei coltelli. Così Lile modificò la lama di un pugnale da combattimento Bowie, attaccandola a un manico impermeabile e cavo, in cui poter infilare alcuni oggetti.

Altro elemento caratteristico del personaggio, almeno nel primo film, è quella schifezza di telone sudicio che Rambo indossa per tutto il tempo. Non è un costume di scena. Durante le riprese della fuga nei boschi Stallone lo trovò tra i rifiuti e decise di utilizzarlo come abito. Così, giusto per dare un tocco di credibilità in più. Ah, se lo portò pure a casa alla fine delle riprese.

 

Ci sono molte differenze tra romanzo e film, molto probabilmente la più grande riguarda proprio Rambo come personaggio. Nel romanzo Rambo è uno spostato che fa letteralmente una strage. Altro che sergente Galt che inciampa. Alla fine si rende conto di essere diventato un mostro totalmente incapace di vivere una vita normale. Perciò decide di farla finita, chiedendo al colonnello Trautman di sparargli.

Per il film vennero girati due diversi finali: nel primo, più fedele al romanzo originale, durante l’assedio della polizia Rambo muore. Ucciso da Trautman alla fine del monologo. Però, siccome a Stallone (che tra l’altro aveva contribuito a scrivere la sceneggiatura smorzando i toni) ‘sta cosa di Rambo morto non piaceva, iniziò a fare pressioni per avere un finale positivo.

Alla fine ebbe ragione lui. Dopo una proiezione di prova il pubblico non apprezzò per niente la morte del protagonista. Perciò fu rigirato il finale che conosciamo.

RAMBO DOVEVA ESSERE INTERPRETATO DA TERENCE HILL

 

Mai sentito parlare di un certo Audie Murphy? No? Bene. In pratica, ‘sto tipo è il “vero” Rambo. Il soldato a cui Morell, autore di First Blood, si ispirò per il suo personaggio. Murphy combatté in ventisette battaglie diverse durante la Seconda guerra mondiale. Partecipando anche allo sbarco in Sicilia.

Collezionò ben trentadue medaglie al valore, tra cui la prestigiosa Medal of Honor. Divenne una leggenda quando, letteralmente da solo, distrusse sei tank tedeschi e, barricato su uno dei rottami armato di mitragliatrice calibro .50, riuscì a respingere un’intera truppa di fanteria uccidendo la bellezza di duecentoquaranta nazi.

Dulcis in fundo, dopo aver combattuto da solo per oltre un’ora, facendo un massacro totale, all’arrivo dei rinforzi, anziché tornarsene a casa, guidò il contrattacco spazzando via il resto delle truppe tedesche. Terminator gli spicciava casa, praticamente.

In John Rambo del 2008, la scena finale in cui Rambo salta sulla camionetta e fa una strage con la mitragliatrice è un omaggio all’impresa di Murphy.

Ultima cosa, che non poteva mancare perché strana forte, è la questione del nome. Cioè, sappiamo che il nome di battesimo del personaggio è John James. Solo che, per il cognome, Morell non sapeva che pesci prendere. L’illuminazione arrivò quando la moglie tornò a casa con la busta della spesa.

Quel giorno aveva comprato le mele. Mele di una particolare varietà chiamata, appunto, Rambo. Et voilà! Eccoti il cognome per il protagonista.

Ebbene, detto questo credo sia tutto.

Stay Tuned, ma soprattutto Stay Retro.

 

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