Quicksilver è il supereroe più veloce della Marvel: sebbene non raggiunga le medesime velocità, è un po’ il corrispettivo Marvel di Flash. Ma al contrario del velocista scarlatto, che è uno degli eroi più rilevanti della Dc, Quicksilver non è mai riuscito a imporsi del vasto panorama dei personaggi della Marvel, cadendo nell’oblio per lunghi periodi o finendo talvolta utilizzato nella parte dell’avversario. 

DA CRIMINALE A EROE

Quicksilver, al secolo Pietro, esordisce su X-Men n. 4 del 1964, a opera di Stan Lee e Jack Kirby. Come la sorella gemella Wanda, alias Scarlet, Pietro all’inizio è un riluttante alleato di Magneto all’interno della Confraternita dei mutanti malvagi, il team che si oppone agli X-Men di Charles Xavier.

Con un costume verde decorato con un fulmine bianco, Pietro è un mutante con il dono di muoversi a supervelocità, radendo la velocità del suono, tanto da meritarsi il nome di Quicksilver (“argentovivo”).

I due fratelli accompagnano Magneto per alcuni episodi fino al 1965, un anno dopo il loro esordio, quando Stan Lee decide di fargli cambiare bandiera.

QUICKSILVER CORRE DA SOLO


In Avengers n. 16, Stan Lee toglie dai Vendicatori i fondatori Thor, Iron Man, Giant-Man e Wasp, lasciando Capitan America alle prese di una nuova squadra di giovani ex-criminali: Quicksilver, Scarlet e Occhio di Falco, l’arciere nato originariamente come avversario di Iron Man.

L’insolita formazione, passata alla storia come Cap Kooky Quartet (“lo strano quartetto di Cap”) sarà una delle più celebri della squadra per le sue dinamiche interne: Occhio di Falco e Quicksilver contestano più volte la leadership di Capitan America, dando vita a scontri verbali e liti che sono il tipico marchio della Marvel.

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Anche con Roy Thomas subentrato ai testi, Quicksilver rimane un membro del gruppo, elemento quasi fisso per gli anni sessanta e settanta, passando dal costume verde a uno azzurro, più simile al mercurio dal quale prende il nome, che sarà quello definitivo.

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Nati come avversari degli X-Men, dunque, Pietro e Wanda diventato due colonne degli “eroi più potenti della Terra”, partecipando ad alcune delle storie più celebri del team.

A un certo punto viene rivelato che i due mutanti non sono americani bensì originari del Transia, un paese (fittizio) dei Balcani. Sarebbero figli dell’eroe della Seconda guerra mondiale Trottola (Robert Frank), che come Pietro possedeva il potere della supervelocità.

MATRIMONIO E LA RIVELAZIONE DELLA REALE PATERNITA’

I due fratelli sono delle presenze più o meno costanti nei Vendicatori, specie quando Wanda inizia una relazione con l’androide Visione, a cui Pietro inizialmente si oppone, ritenendolo un essere non umano, ma infine darà la sua benedizione al loro amore che sfocerà nel matrimonio.

Anche per Pietro sono previsti fiori d’arancio, in quanto si innamora dell’inumana Crystal, ex fidanzata della Torcia Umana, con la quale convola a nozze su Fantastic Four n. 150 del 1974.

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Nel 1979, Pietro e Wanda vengono a sapere che Robert Frank, l’ex-supereroe Trottola, non è il loro padre biologico, in quanto i due sarebbero invece figli dello zingaro Django Maximoff (Avengers n. 185/187).

Invece nel 1983, nella miniserie Vision & Scarlet Witch di Bill Mantlo e Rick Leonardi, alla nascita della figlia di Pietro, Luna, si presenta Magneto, rivelando di essere il loro padre. Li avrebbe avuti da una donna chiamata Magda, che scappò da lui quando vide i suoi poteri mutanti. Quando Magda muore di parto, i bambini vengono affidati in un primo momento a una donna-mucca creata dal genetista Alto Evoluzionario, e solo in seguito affidati alle cure dello zingaro Maximoff.

La rivelazione rende Pietro ancora più furioso verso Magneto, benché in quegli anni l’ex nemico storico degli X-Men inizi a mostrare segni di redenzione.

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Negli anni ottanta, Quicksilver diventa una presenza meno frequente nelle pagine di Avengers, legandosi alla famiglia reale degli Inumani.

Tra il 1985 e il 1986 Visione e Scarlet sono protagonisti di una seconda miniserie, stavolta scritta da Steve Englehart, in cui compare con Quicksilver, che vedrà la sua vita di nuovo sconvolta.

Nel numero 12 della miniserie, infatti, scopre che sua moglie Crystal ha una relazione extraconiugale con Norm Webster, agente immobiliare e amico di famiglia di Visione e Wanda.
Questo fatto spinge Pietro nella follia e nel rancore, causando alcuni scontri con i Vendicatori, che accuserà, con prove fasulle, di tradimento.

Per due volte Pietro fa arrestare i suoi ex-compagni, su West Coast Avengers Annual n. 1 del 1986 e West Coast Avengers n. 33/35 del 1988, fino a quando la sua follia verrà curata dagli Inumani. Quicksilver era stato indotto a comportarsi in quel modo dalle manipolazioni mentali di Maximus il folle, il malvagio fratello del re degli Inumani Freccia Nera.

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Guarito nella mente, ma non nello spirito, Quicksilver rifiuta inizialmente di riconciliarsi con la moglie Crystal, che si unisce nel 1988 brevemente ai Fantastici Quattro (lo abbiamo visto qui).

ANNI NOVANTA: X-FACTOR

Nel 1991 Peter David prende le redini della serie X-Factor, che fino a quel momento aveva visto come membri i cinque X Men originali (Ciclope, Bestia, Angelo, Uomo Ghiaccio e Marvel Girl). Il governo americano sponsorizza ora una nuova formazione guidata da Havok (fratello di Ciclope), con Polaris (la fidanzata di Havok), Wolfbane (dalla serie Nuovi Mutanti), Uomo Multiplo (comprimario degli X-Men), Forzuto (una new entry) e lo stesso Quicksilver.

La serie è un esilarante sequenza di battute, prese in giro, doppisensi e un mescolarsi di personalità incompatibili scritti in maniera magistrale da Peter David.

In particolare, Pietro ne esce come un personaggio insopportabile.
Nella seduta psicologica con Leonard Samson (su X-Factor n. 87 del 1993) spiega la natura della sua irritabilità dovuta a una conseguenza dei superpoteri, la percezione del tempo: “Immagina di essere in coda a un bancomat e la persona davanti a te non lo sa usare. O in fila alla posta dietro a una signora con venti pacchi che vuole sapere ogni singolo modo in cui può spedirli? Come ti sentiresti?”.

Insomma, per Quicksilver, in grado di risolvere un cubo di Rubik o un puzzle in pochi secondi, il resto del mondo va al rallentatore e questo lo rende impaziente. Il personaggio diventa uno dei beniamini della serie proprio per la sua insofferenza verso tutti.

QUICKSILVER CORRE DA SOLO
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Nello stesso periodo, la moglie Crystal torna a far parte dei Vendicatori, nella gestione della serie curata da Bob Harras, in cui uno dei fili conduttori è il triangolo amoroso tra Crystal, il Cavaliere Nero e Sersi degli Eterni. 
L’infatuazione di Crystal per il compagno di squadra rende impossibile la riconciliazione con l’ex-marito, nonostante alcuni timidi tentativi.

Neanche dopo che gli X-Men e i Vendicatori uniscono le forze contro il folle Fabian Cortez, che ha rapito la loro figlia Luna come ostaggio per evitare l’ira del suo ex-leader Magneto (non sapendo che era stato ridotto allo stato vegetale da Charles Xavier) durante il crossover Bloodties, pubblicato nel 1993 per celebrare il 30esimo anniversario per la creazione dei due supergruppi.

Quicksilver è anche protagonista di una serie omonima a lui dedicata nel 1997-1998, e appare nel rilancio dei Vendicatori curato da Kurt Busiek e George Perez nel 1999.

HOUSE OF M

Come abbiamo detto, Quicksilver non ha avuto una grande fortuna editoriale. Non viene neppure coinvolto quando Brian Bendis fa distruggere i Vendicatori da sua sorella Wanda, divenuta folle, dove fa solo una piccola comparsata.

Tuttavia, è presente quando nel 2005 sempre Bendis scrive House of M, un mega crossover in cui Wanda, sempre più folle e totalmente incapace di controllare i propri poteri, trasforma il mondo in una sorta di utopia mutante in cui Magneto è un temuto e rispettato capo di Stato e dove i mutanti sono la razza dominante, mentre gli homo sapiens vengono perseguitati.

In questa nuova realtà soltanto Wolverine e la ragazzina mutante Layla Miller ricordano il mondo originale, e risvegliando le coscienze dei supereroi attaccano il palazzo di Magneto, dove il Dottor Strange scopre come sia stato proprio Pietro a suggerire a Wanda di riscrivere una realtà in cui tutti i loro amici possano vivere felicemente.


Persino Magneto, sentendosi usato, si ribella scagliandosi contro Pietro. Alla vista dell’amato fratello ferito, Wanda modifica ulteriormente la realtà, pronunciando le fatidiche parole “Basta Mutanti” (No More Mutants), ripristinando la realtà precedente, ma con una riduzione del 90% dei mutanti nel mondo, che vengono depotenziati dall’incantesimo di Wanda.


Questa scelta ha gravi ripercussioni anche su Pietro, che si sente in colpa per quanto accaduto nella miniserie a lui dedicata: Son of M (2006), scritta da David Hine. Quicksilver si ritrova privato della sua velocità e, incapace di accettarlo, decide di rubare dal palazzo degli Inumani i cristalli delle Nebbie Terrigene, la cui esposizione dona superpoteri.

Pietro espone sé stesso e la figlia alle nebbie, donando alla bambina la capacità di percepire e alterare le emozioni altrui, mentre lui ottiene la capacità di evocare duplicati di sé stesso da 14 giorni nel futuro.

Plagiato dal suo doppio, Pietro inizia una campagna di ripristino dei mutanti per compensare la decimazione provocata dalla sorella, recandosi a Genosha, la città dei mutanti, per esporre alle nebbie anche gli altri mutanti depotenziati.

Pietro è ben intenzionato, ma allo stesso tempo sconsiderato e avventato. I poteri generati dalle nebbie sugli umani sono instabili e ingestibili e provocano dolore e disagio. L’uso irresponsabile dei cristalli mette Quicksilver in conflitto con il padre Magneto, sempre in prima linea nella difesa dei diritti dei mutanti, contro Freccia Nera e il governo degli Stati Uniti.

Ancora una volta Quicksilver viene descritto come un personaggio tragico, incompreso e con turbe irrisolte.

DI NUOVO EROE

Pietro torna inspiegabilmente in possesso della sua supervelocità, e con essa ritrova la voglia di essere un eroe e di aiutare le persone. Per l’occasione, sfoggia nuovamente il costume verde della sua gioventù.

Nel 2009 si unisce ai Vendicatori di Hank Pym (Mighty Avengers n. 24 di Dan Slott). Pietro spera di potersi riavvicinare alla sorella, non sapendo che nei panni di Scarlet in quell’occasione c’è il malvagio Loki sotto mentite spoglie.


Quicksilver afferma di essere stato sostituito durante l’invasione degli skrull (Secret Invasion, ne abbiamo parlato qui), incolpando dunque il mutaforma alieno che lo avrebbe impersonato di tutte le sue scellerate imprese: Hank Pym, Jarvis e suo figlia Luna sanno che sta mentendo, ma non lo contraddicono sperando in un suo riscatto. In particolare sua figlia rimane molto delusa.

Pietro ha finalmente l’occasione di riabbracciare sua sorella Wanda, quella vera, nella saga de La Crociata dei Bambini, una storia dei Giovani Vendicatori in cui si viene a sapere che dietro alla follia che ha colpito Scarlet c’erano le manovre del Dottor Destino. 

Nel 2014, Pietro torna anche nelle file della nuova X-Factor voluta da Gambit (All New X-Factor, scritta sempre da Peter David), dove tutti i membri indossano una tuta gialla. Quicksilver riabilita la propria immagine, comportandosi da eroe e assumendosi le responsabilità delle sue azioni passate, dichiarando di aver mentito sulla sostituzione degli skrull, riconquistando così la stima di sua figlia.



IL PADRE CONTESTATO

Nel 2015 la Marvel decide di fare un clamoroso dietro-front riguardo alle origini di Quicksilver e Scarlet.

La causa di questo voltafaccia è il contenzioso dei diritti cinematografici in ballo tra i Marvel Studios e la Fox: i primi producevano film sugli Avengers, mentre i secondi avevano acquisito i diritti sui mutanti per i film degli X-Men, inclusi dunque Magneto e i suoi figli.

La presenza di Pietro e Wanda in due produzioni diverse diventava problematica. La Marvel nel 2015 decide dunque di cambiare le carte in tavola, spiegando nelle pagine di Avengers & X-Men: Axis n. 7 che Magneto non è il loro padre biologico e che i due gemelli non sono nemmeno dei mutanti, come decenni di storie ci avevano fatto intendere, ma i loro poteri deriverebbero dagli esperimenti genetici dell’Alto Evoluzionario.

Chi siano i reali genitori di Pietro e Wanda rimane quindi un mistero ancora da risolvere.

Questo discutibile escamotage ha permesso a Quicksilver di apparire nel secondo film degli Avengers, Age of Ultron, interpretato da Aaron Taylor Johnson.


Nelle pellicole degli X-Men a prestargli il volto è Evan Peters, attore che ha fatto anche un cameo anche nelle serie Wandavision.



E INOLTRE…

Quicksilver ha incontrato Flash in due diversi cross-over tra i personaggi Marvel e Dc. Durante le Battaglie del Secolo e in Avengers vs Justice League: entrambe le volte ha mostrato insofferenza dinnanzi a qualcuno più veloce di lui, e ha provato invidia nel vedere come nell’universo Dc il velocista scarlatto abbia addirittura un museo a lui dedicato, mentre nel suo mondo lui è stato discriminato per la sua condizione di mutante


Lo sceneggiatore inglese Mark Millar ha dato una versione controversa del personaggio nell’universo alternativo Ultimate, in cui Pietro e Wanda sono figli gemelli di Magneto e amanti incestuosi.

La morte di Pietro in quell’universo dà vita all’evento Ultimatum, in cui Magneto distrugge metà di New York provocando uno tsunami manipolando i poli magnetici terrestri.


 

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