Maria Nives Manara
nasce l’8 agosto 1952 a Bardolino, sulla riva veronese del lago di Garda. Ultima di cinque figli, suo padre è un impiegato comunale attivo in diverse amministrazioni, e con una certa frequenza la famiglia Manara deve cambiare residenza.

Cresciuta, la ragazza si trova alle prese con l’arte del fumetto, che il suo fratello maggiore Maurilio, conosciuto come Milo, inizia a esercitare, seppure con semplici motivazioni di guadagno, non essendo per lui la pittura molto redditizia.

Nives si sposa e ha una figlia, Diana. Segue il marito, architetto, che lavora anche in lontani paesi, come gli Emirati arabi e lo Zambia in Africa.

Alla fine si separa dal coniuge e alleva da sola la bambina. A volte lavora dentro i  negozi, ma non perde l’occasione di aiutare il fratello disegnatore che la aiuta finanziariamente per ciò che può. Iniziano perciò a vedersi certi personaggi e certi sfondi nelle storie del fumetto di Jolanda de Almaviva disegnati da Maria Nives Manara. Il tascabile della piratessa Jolanda era scritto da Roberto Renzi, che aveva già inventato il personaggio di Tiramolla, e disegnato dal fratello Milo.

Con il tempo il fratello acquista sempre più fama, mentre Nives rimane nell’ombra. L’occasione per uscire con il suo nome arriva con l’uscita nelle edicole del mensile Corto Maltese. Hugo Pratt sta lavorando con Milo nella lunga storia della “Estate indiana”, e intuisce le capacità della sorella. Usciranno due storie nel 1984: la Donna delle nevi e I love you Sinta. La firma è solo il nome: Nives, perché non si vuol toccare l’esclusività del cognome Manara.

La direttrice Fulvia Serra non stima molto Nives, e pensando una continuazione qualsiasi le affida le sceneggiature di Franco Ressa (il sottoscritto). Conoscendosi, i due capiscono di avere molto da dire e da fare insieme. Nel 1986-87 vengono pubblicate otto loro storie, tuttavia la Serra non vuole raccoglierle in un albo, e la collaborazione finirà.

Nel frattempo, Ressa ha l’idea di ridurre a fumetti la storia della sua regione, il Piemonte. Volenterosamente Nives ne realizza 240 tavole, che verranno distribuite a dispense dal quotidiano La Stampa di Torino nel 1993. Presentandone l’esordio in una sala di conferenze, Oreste Del Buono, scrittore, critico e già direttore di Linus, afferma: “Nives è un Manara dal volto umano”.

Milo Manara è adesso il maggior artista erotico in Italia e all’estero. A Franco e Nives balza l’idea di una rivalsa. Vengono realizzate 60 pagine di Alis, eroina fantasy-sexy, che vive avventure umoristiche e femministe. L’albo di Alis verrà presentato al salone di Angoulême nel 2019.

Nel 2015-16 sul settimanale Miracoli appare ogni settimana una pagina dedicata a un diverso santo cristiano, e l’insieme degli episodi, 60 in tutto, verrà autoprodotto nel 2021 in un volume

Nives, animalista e femminista, crea donne fornite di uno spessore, sia grafico sia psicologico, come le eroine storiche di Patreon, la patriota del risorgimento Colomba Antonietti o le vittime della violenza maschile. Vedremo alcuni esempi in un successivo articolo.

Qui sotto viene mostrato un inedito adatto alla ricorrenza del 4 ottobre: un chierico vagante medievale incontra Francesco d’Assisi, come si vede in un affresco di Giotto nella chiesa superiore del santo patrono dell’Italia (proteggila dal volerla far entrare in guerra). Il chierico vagante accenna a Umberto Eco e al suo libro Baudolino, questione originata dalla storia del Piemonte a fumetti

Chi volesse vedere un’intervista a Nives Manara, vada a https://www.youtube.com/watch?v=7jQeH38H_i4

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *