Murderabilia

Malmö vuole diventare uno scrittore ma, in attesa dell’ispirazione, vive ancora con i suoi genitori. Quando suo zio muore dopo una caduta dalle scale, i due gatti rimasti senza cibo dopo qualche giorno cominciano a mangiargli il corpo.
A Malmö viene l’idea di vendere i due felini come Murderabilia, oggetti appartenuti a serial killer o trovati in scene di grandi crimini.
Trovato un ottimo compratore su internet, Malmö si appresta a portargli i due gatti ma, vista la grande distanza, gli chiede di poter soggiornare da lui la notte e ripartire il giorno seguente.
Consegnati i due gatti, il mattino seguente Malmö si sveglia tardi, perde l’autobus e…


Bao Publishing 
pubblica per la prima volta in Italia un’opera dello spagnolo Álvaro Ortiz. Lo fa con lo straordinario Murderabilia, un fumetto che fa tornare alla memoria i film indipendenti americani, quelli che si svolgono nella profonda periferia rurale, nelle sue cittadine abitate da strani personaggi in bilico tra il gentile e il pericoloso. Graphic novel sorprendente, piena di colpi di scena e pervasa di umorismo nero che non risparmia crudi momenti “deliziosamente” gore, i quali, sebbene possano turbare i lettori più sensibili, sono comunque sempre spiritosi e riescono a strappare qualche sorriso molto vicino alla risata.

Leggere Murderabilia è come spiare dentro a un insolito diario per scoprire la storia di un giovane disoccupato, che dalla sua vita non riesce ancora a trarre quello che si aspetta.
Murderabilia parla delle conseguenze che la morte violenta ha sui vivi e del morboso fascino che su di essi esercita, tanto da volerne collezionare dei souvenir.
La storia, anche nei momenti più concitati e tesi, è piuttosto lenta, ma questa lentezza non risulta fastidiosa e avvince così tanto da farsi “divorare” in un sol boccone dal lettore. Complice sicuramente è l’ambientazione suburbana di una piccola cittadina di provincia, che permette a Ortiz di utilizzare una scena oscura, dai toni per certi versi “sporchi” e inquietanti, fatta di strani personaggi e situazioni “paurosamente” verosimili.
In sottofondo scorre la vita dei personaggi secondari della città, in particolare di un uomo con un’inquietante passione, che gli sguardi e le azioni degli altri condannano inequivocabilmente: il collezionista di murderabilia, oggetti legati a vari omicidi, ognuno a loro volta con una storia da raccontare.

Lo stile di Ortiz è minimalista e “carino”, fatto di curve e colori lievi che, in contrapposizione al tema trattato, rendono la lettura straniante. Ortiz utilizza pagine fitte di piccole vignette, con un effetto “waffel”, dove però sono quasi sempre gli espressivi personaggi a occupare la posizione principale, dando un ampio spazio a quelle che sono le loro emozioni e gli stati d’animo.
Ortiz lascia molto spazio alla narrazione e le sue fitte tavole consistono spesso in vignette prive di dialoghi dove gli eventi sono narrati tramite il racconto del protagonista o anche solo attraverso i suoi comportamenti e le sue azioni.


Bisogna solo sperare che a questo Murderabilia facciano seguito anche gli altri lavori dell’autore spagnolo rimasto, fino ad ora, stranamente inedito in Italia.

Classe 1983, Álvaro Ortiz è nato a Saragozza, in Spagna. Dopo gli studi di graphic design alla Escuela Superior de Diseño de Aragón e quelli di illustrazione alla Escola Massana de Barcelona, partecipa a diversi concorsi di fumetti, vincendo spesso.

Collabora a pubblicazioni collettive e con riviste per le quali realizza illustrazioni e brevi racconti.
Per Edicions de Ponent pubblica nel 2005 Julia y el Verano Muerto, seguito nel 2009 da Julia y la Voz de la Ballena, grazie al quale, nel 2010, viene nominato miglior scrittore rivelazione al Salón Internacional del Cómic de Barcelona.
Sempre nel 2010, durante la sua permanenza in Norvegia presso la dimora per artisti Messen de Alvik, autopubblica il fumetto muto Fjorden (scaricabile gratuitamente o con una piccola donazione, qui). La borsa di studio Alhóndiga Bilbao gli permette di soggiornare alla Maison des Auteurs a Angoulême e di realizzare, tra il 2011 e il 2012, Cenizas, al quale fanno seguito Murderabilia (2014), Rituales (2015), realizzato presso l’Academia de España di Roma e con il quale fu nominato come miglior lavoro di un autore spagnolo al Salón del Cómic de Barcelona del 2016, Dos holandeses en Nápoles e Viajes, (entrambi 2016) editi tutti per Astiberri.

Murderabillia

autore: Álvaro Ortiz

Bao Publishing
pag. 112
colore
cartonato
2019

 

Un pensiero su “MURDERABILIA, UNA STORIA DI GATTI, SANGUE E STRANI HOBBY”
  1. i dialoghi mi sembrano piuttosto deboli, direi legnosi e senza fantasia, la sceneggiatura è piena di luoghi comuni di bassa lega, tipo il ragazzino col porno che dice cinque volte “cazzo” in sette tavole; e i disegni sono carini ma senza vita, da liceale; non mi sembra così strano che fosse rimasto inedito in Italia;

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *