Minivoltura auto usate

Il mercato dell’auto usata sta vivendo un periodo molto positivo, con gli italiani che tendono a preferire sempre di più l’acquisto di un veicolo di “seconda mano” rispetto a quelli nuovi appena usciti dalla fabbrica. Le motivazioni sono essenzialmente riconducibili a un minor potere di acquisto conseguente all’impennata dei prezzi e i relativi livelli di inflazione.

Come rileva Aci nel report di settembre 2023, i passaggi di proprietà sono aumentati del 6% rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2022, con la percentuale che sale al 6,6% tenendo conto dei primi nove mesi dell’anno in corso.

Dall’altro lato, per chi volesse vendere il proprio mezzo evitando di dover attendere troppo tempo o di doversi interessare in prima persona all’offerta verso i potenziali acquirenti, esistono diverse soluzioni più rapide ed efficaci.

Tra queste, ovviamente la più diffusa è quella della permuta, attraverso la quale poter prendere possesso di un veicolo nuovo con un prezzo ridotto nella misura del valore assegnato dal concessionario alla propria auto vecchia, oppure attraverso la sottoscrizione di una procura speciale a vendere da parte del venditore verso il concessionario, che si occuperà della vendita a terzi e trattenendo una quota per l’espletamento della pratica.

Infine, si può optare per un’ultima procedura, la quale sta avendo successo anche da noi, che prende il nome di minivoltura.

Cos’è la minivoltura

Con il termine “minivoltura” si intende quella pratica che prevede la presenza di un privato che decide di vendere il proprio veicolo usato al concessionario.

Tale servizio viene offerto con l’obiettivo di semplificare il processo di vendita dell’auto usata, e prevede, solitamente che il cliente porti il mezzo presso il concessionario per una valutazione. In questa sede, un esperto analizzerà l’auto in base a diversi fattori, tra cui l’anno di produzione, il chilometraggio, le condizioni generali, il servizio di manutenzione e il mercato attuale per quel particolare modello, per poi proporre un’offerta di acquisto all’interessato. Se quest’ultima viene accettata, il concessionario procederà all’acquisto e al trasferimento della proprietà. Come dicevamo, questa procedura può essere utile per coloro che desiderano sbarazzarsi rapidamente del proprio veicolo senza doversi preoccupare di trattative o di trovare un acquirente privato.

In questo contesto, è importante notare che l’offerta del concessionario potrebbe non essere la più alta possibile, poiché deve essere preso in considerazione il costo di rivendita. Allo stesso modo, le condizioni e i dettagli specifici possono variare a seconda dell’interlocutore con cui ci si interfaccia e, per questo, se si è interessati alla minivoltura è consigliabile valutare ogni fattore e comparare il prezzo proposto con quello rilevato sul mercato e sulle tante piattaforme dedicate alla vendita di auto usate, per verificare la convenienza o meno dell’accordo presentato.

La minivoltura rappresenta una fetta sempre più consistente dell’intero settore delle auto usate in Italia, in particolare per alcune tipologie di alimentazione, come quelle diesel che rappresentano circa il 50% del totale delle vendite al concessionario, e per alcune Regioni della Penisola, come la Toscana, nella quale sono aumentate radicalmente le ricerche online di concessionari che offrono il servizio di compro auto usate Firenze.


I documenti per effettuare la minivoltura

Configurandosi essenzialmente come un passaggio di proprietà, non tra privati, ma tra privato e concessionario, anche per la minivoltura esiste una procedura standard da seguire. Il soggetto che intende procedere a questa pratica, infatti, deve registrare il passaggio di proprietà allo STA (Sportello Telematico dell’Automobilista), presentando i seguenti documenti:

  • Certificato di Proprietà
  • Carta di Circolazione
  • Atto unilaterale di vendita
  • Fotocopia Documento di identità
  • Nota di presentazione al PRA

In alternativa al certificato di proprietà e alla carta di circolazione si può presentare il DU (Documento Unico) che sostituisce i due precedenti.

Nella minivoltura, inoltre, non è previsto il pagamento dell’Imposta provinciale di Trascrizione (IPT) e gli emolumenti da corrispondere all’ACI sono ridotti del 50%.






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