Si sapeva che sarebbe accaduto prima o poi. Il reponsabile è un sudafricano residente in Texas, Elon Musk, stimato come l’uomo più ricco del mondo, fondatore di PayPal; proprietario del social Twitter, ora X; della Tesla, specializzata in auto elettriche e pannelli fotovoltaici; dellla compagnia aerospaziale Space X e dei cantieri di costruzioni Boring.

La notizia del giorno, dunque, è che Elon Musk ha fatto impiantare nel cervello di un essere umano un microchip Telepathy della sua azienda Neuralink, che permetterà, secondo le notizie date, di collegare le onde cerbrali con il computer. Lo scopo, principalmente medico, consentirebbe alle persone paralizzate di controllare un cursore o una tastiera con il solo pensiero con tutti i vantaggi che potrebbero conseguire.

Per alcuni critici potrebbe anche succedere l’inverso: da un computer maneggiato da entità esterne potrebbero essere trasmessi dati o anche “ordini” che entrano nel cervello attraverso il microchip.

Da qui alla creazione dell’uomo-robot condizionati da volontà esterne, sempre secondo alcuni critici, il passo potrebbe essere breve. Il nome di un simile umanoide, finora confinato alla fantascenza distopica, è cyborg, parola composta da “Cyber” (= cibernetica) e “Organismo”.

Una simile trasformazione dell’essere umano era stata presentata in un film a cartoni animati del 1968: Vip, mio fratello superuomo, realizzato da Bruno Bozzetto e Guido Manuli, con musiche e canzoni di Herbert Pagani, musicista e cantante d’avanguardia in quegli anni, purtroppo scomparso prematuramente.

Il film ha due protagonisti: Super Vip, simile a Superman con tutti gli ultra poteri, e il fratello Mini Vip, omino del tutto normale, insignificante, debole fisicamente e psicologicamente.

MINI VIP CONTRO ELON MUSK?

Per tentare una cura alla sua depressione, Mini Vip va in crociera. Per sbadataggine finisce fuori bordo in una barchetta, con un individuo camuffato da leone incontrato durante una festa. Quest’ultimo rivela di essere Lisa, una ragazza interessata ai Vip.

I due sbarcano su un‘isola, dove finiscono nelle mani di un’organizzazione creata da una donna di mezz’età, Happy Betty, paralizzata e costretta a muoversi su una carrozzina cingolata. I fini dell’organizzazione sono puramente affaristici.

Per espandere il suo impero commerciale, Happy Betty ha fatto rapire dai suoi sgherri uno scienziato e l’ha obbligato a inventare un sistema di “convinzione globale”. Si tratta di un piccolissimo razzo che viene sparato nella testa degli esseri umani: da questo arrivano gli ordini, specialmente quello di comprare e consumare i prodotti smerciati dalle aziende della magnate.

Intanto Mini Vip riesce a evadere dalla prigione portando con sé Nervustrella, ragazza piccola e imbranata usata come cavia.

Super Vip, cercando il suo fratellino, incontra e libera Lisa. È amore a prima vista, ma la passione lo priva della sua forza, perciò viene rinchiuso facilmente in una specie di grande cassaforte.

Intanto, Happy Betty ha messo al lavoro migliaia di operai giapponesi che producono milioni di razzetti pronti a entrare nelle teste di altrettante vittime. Toccherà a Mini Vip sottrarre la cassaforte e far rinvenire il fratellone.

I missili pieni di razzetti stanno per essere lanciati verso tutte le città del mondo, ma Super Vip li fa tornare indietro per farli esplodere su Happy Betty e i suoi complici. D’ora in poi saranno loro a venire condizionati, si spera a fare cose “buone” invece che imporre il loro folle “consumismo”.

Il film termina con il viaggio dei due Vip felici con le loro donne ideali.

La fantasia di Bozzetto e Manuli aveva previsto cose ormai vicine a noi? E nel caso, ci sarà anche nella realtà qualche Vip, più o meno super, a impedire che gli umani diventino tutti dei cyborg?
Naturalmente queste sono solo vaghe fantasie…


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