Dopo l’esordio sul grande schermo nel 2014, Matilde Gioli venne salutata come “l’attrice su cui il cinema italiano scommette” e “l’astro nascente del cinema italiano”. Si scrivono articoli che esaltano i suoi occhi turchesi (secondo alcuni ricorderebbero quelli di Liz Taylor) o che trovano in lei  una somiglianza con Angelina Jolie.
Fino a ora le sono state offerte poche opportunità di essere protagonista di un film importante. Non valorizzare le giovani attrici è una delle peculiarità delle nostre produzioni. Peraltro le stesse attrici ci mettono del loro, accettando ruoli di contorno e spesso banali, nonché dimostrando scarsa determinazione e consapevolezza.
Vediamo qual è stata finora la carriera di Matilde Gioli, tra grande schermo, fiction e la partecipazione a uno show televisivo.

Nata a Milano, Matilde Gioli (il cui vero nome è Matilde Lojacono, Gioli è il cognome materno) arriva alla professione di attrice per caso. Dopo essersi laureata in Filosofia all’Università Statale di Milano, prosegue gli studi e si mantiene con vari lavori, oltre a dedicarsi al nuoto sincronizzato.

 

Un giorno la madre le fa leggere un volantino che ha trovato attaccato a un semaforo, sul quale è scritto che si cercano comparse tra i venti e i venticinque anni per il nuovo film di Paolo Virzì. Matilde si presenta al provino, in mezzo a un gran numero di persone. L’audizione dura pochi minuti e qualche mese dopo viene richiamata. Il regista la sceglie per una parte di rilievo e le chiede di essere se stessa. Entra così nel cast di Il capitale umano, distribuito nel 2014. Film troppo ambizioso, che guarda ai migliori autori europei (dai Dardenne ad Haneke), ma di cui colpisce soprattutto il seno nudo dell’attrice esordiente.
La parte le fa vincere il Premio Guglielmo Biraghi ai Nastri d’argento del 2014. Matilde non si esalta più di tanto. In un’intervista del 2015 (di Vittorio De Agrò) da brava filosofa dice: “Al momento so di avere dei limiti e temo il momento in cui qualcuno si accorgerà che forse non sono poi così tanto fenomeno. Ma sono anche pronta all’evenienza. Penso non sia nemmeno giusto dire: No, non sono brava. Mi aspetto solo che questa cosa si possa sgonfiare”.

 

Subito dopo l’uscita del film, Matilde Gioli viene ospitata in una puntata della terza e ultima stagione del contenitore pomeridiano Occupy Deejay, in onda sul canale Deejay TV.

 

Sempre nel 2014 è protagonista del videoclip girato per il singolo Tonight and Forever, della band piemontese dei Fargo.

 

Nella commedia del 2015 Belli di papà, rifacimento del film messicano Nosotros los nobles, il ricco imprenditore Vincenzo, stanco del modo di vivere dei figli Matteo, Chiara e Andrea, finge di essere in bancarotta e ricercato per frode, in modo da costringere i tre ragazzi a trovare un lavoro e ad assumersi delle responsabilità. Una commedia a tratti divertente nella prima parte, grazie al protagonista Diego Abatantuono, ma che non riesce a evitare i luoghi comuni, in particolare proprio nel caratterizzare il personaggio di Matilde Gioli, Chiara.

 

Nella serie televisiva Untraditional, ideata e interpretata da Fabio Volo, trasmessa in due stagioni nel 2016 e nel 2018 dal canale Nove, Matilde Gioli appare come ospite nell’episodio della prima stagione intitolato I rigori nell’armadio, andato in onda il 7 dicembre del 2016. Il contesto non è dei più brillanti, tuttavia Matilde Gioli nei pochi minuti in cui appare conferma l’attitudine a dare corpo e vivacità alle situazioni.

https://www.youtube.com/watch?v=_qchMYAJqyI

 

Nel 2016 interpreta l’illustratrice Matilde nel quarto episodio, intitolato Voglia di Tenerife, della serie Età dell’oro, realizzata per Discovery Network. La serie, in otto episodi, viene presentata dagli autori del collettivo La buoncostume con la frase di lancio: “I più o meno trentenni di oggi e lo specchio che più li rappresenta: il lavoro”.

 

Lo stesso anno cresce la popolarità di Matilde Gioli, a cui viene data l’opportunità di apparire in un importante programma televisivo come Rischiatutto. La nuova edizione dello storico quiz presentato da Mike Bongiorno è condotta da Fabio Fazio e va in onda su Rai 1 con due puntate speciali il 21 e 22 aprile e con altre nove puntate da ottobre a dicembre su Rai 3. Matilde Gioli partecipa alle due puntate speciali e alla puntata del 27 ottobre. Fazio la presenta così: “Abbiamo cercato di interpretare quello che Sabina Ciuffini rappresentava all’epoca, la voglia di libertà ed emancipazione, e abbiamo puntato su un’attrice giovane, Matilde Gioli”. Contemporaneamente diventa testimonial della Tim e gira gli spot per Tim Smart e Tim Next. Quest’ultimo promuove un contratto che consente di entrare in possesso degli smartphone top gamma più recenti, pagando una rata mensile – variabile in base al modello – per un periodo di 12 mesi, al termine dei quali si dovrà effettuare una delle scelte riportate in apertura.

 

In uno scenario postapocalittico Mati, vestita da sposa, si muove forse alla ricerca di un amore perduto. Estetica da spot d’avanguardia ma anche modaiolo (macchina a mano, primissimi piani, flashback, immagini distorte) e interattività (il finale viene scelto dagli spettatori) per il cortometraggio di Roberto Zazzara Claustrophonia, del 2016, nel quale di sicuro risaltano gli occhi della protagonista, inquadrati sin dall’inizio.

Ormai è una consuetudine che registi e sceneggiatori italiani peschino dalle produzioni estere le storie per i film. Anche 2night, diretto da Ivan Silvestrin nel 2017, è il rifacimento del film israeliano del 2011, che porta lo stesso titolo. L’avventura di una notte di due ragazzi che cercano parcheggio a Roma. Il film ha se non altro il pregio d’essere il primo nel quale Matilde Gioli è protagonista assoluta accanto a Matteo Martari. Il regista in un’intervista rilasciata a Carlo Cerofolini (pubblicata su taxidrivers.it il 24 maggio del 2017) ha raccontato che nell’interpretare il personaggio della giovane donna “Matilde si apre a livello emotivo come mai aveva fatto. Un giorno prima di girare una scena importante mi disse che sarebbe arrivata a dire le battute previste dal copione facendole precedere con parole e pensieri che non c’entravano niente con la storia”.

 

L’emancipazione femminile, almeno secondo le autrici (Cristina Comencini ha scritto il soggetto), è al centro della fiction in quattro puntate Di padre in figlia, diretta da Riccardo Milani. Sostanzialmente si tratta della solita rappresentazione di un tema importante realizzata in perfetto stile Rai 1, che l’ha trasmessa nella primavera del 2017. Ambientata nel Veneto, racconta vari decenni della vita di una famiglia proprietaria di una distilleria. Matilde Gioli è Elena Franza e almeno per quel che riguarda le prime due puntate gli ammiratori della sua bellezza non restano delusi.

 

Matilde Gioli compare già nella prima scena di Moschettieri del re – La penultima missione, diretto da Giovanni Veronese e distribuito nelle sale durante le feste natalizie del 2018. Recita il ruolo di Olimpia, ancella di Anna d’Austria, regina di Francia (Margherita Buy), che nel 1650 chiese a D’Artagnan (Pierfrancesco Favino) di riunire i moschettieri Porthos (Valerio Mastandrea), Athos (Rocco Papaleo) e Aramis (Sergio Rubini) per una missione contro il cardinale Mazzarino (Alessandro Haber).

 

Il corto in bianco e nero Funeral party episode 5, prodotto nel 2018 per promuovere il party di Halloween organizzato da Club House ’80, è girato meglio di molti film italiani contemporanei.

 

Tanto per cambiare, Matilde Gioli in Ricchi di fantasia (2018, regia di Francesco Miccichè), interpreta una figlia, Letizia. Questa volta il padre, Sergio (Sergio Castellitto), è un carpentiere a cui i colleghi fanno credere di essere diventato milionario vincendo alla lotteria. Produce un nome storico del nostro cinema, Fulvio Lucisano, attivo fin dagli anni cinquanta, e infatti il risultato è leggermente superiore alla media.

 

Tifosa della squadra di calcio dell’Inter fin da bambina, Matilde Gioli nel 2019 presta il suo volto per il video che presenta la maglia Inter x Nike 20th Anniversary, creata ispirandosi ai momenti più celebri degli ultimi venti anni di storia nerazzurra e di partnership con la multinazionale statunitense di calzature e abbigliamento sportivo.

 

Ancora uno spot pubblicitario nel 2019 ha come testimonial Matilde Gioli: quello per la crema viso Olaz Regeneris 3 Zone. La campagna del marchio americano, denominata Fearless, punta a “celebrare le donne vere e naturali, quelle che non hanno paura di essere giudicate o considerate eccessive nel loro modo di esprimere se stesse, seguendo la loro strada noncuranti dei giudizi altrui”.

https://www.youtube.com/watch?v=kq78PC9EBr4

 

Come accade sempre più spesso nel nostro cinema, i corti offrono motivi d’interesse che difficilmente si trovano nei lungometraggi. È il caso del fantascientifico Cronache Aliene, che Matilde Gioli interpreta nel 2019 per la regia di Niccolò Valentino (e la supervisione di Silvio Soldini). Nel 1973 Leonardo (Gigio Alberti), aiutato dalla figlia Chiara, si inventa un modo per finire in televisione: fotografare un Ufo, naturalmente finto. Poco più di cinque minuti di buona fattura, prodotti da Officine – Fare e Cinema in collaborazione con Parmigiano Reggiano, che si avvalgono oltretutto della partecipazione del bravo Giuseppe Battiston.

 

Matilde Gioli ha partecipato come guest-star allo show Improvviserai, di cui sono protagonisti Ale e Franz (rifacimento del loro programma Buona la prima!, in onda su Italia 1 dal 2007 al 2017). La puntata, intitolata Te l’arredo io la casa, viene trasmessa da Rai 2 il 22 gennaio del 2020.

 

Nell’ottobre del 2020 è stato girato il video The Wait per introdurre l’intervista fatta a Matilde Gioli da Angelina Corà, pubblicata dal magazine online The Italian Rêve.

 

“Ho un carattere liquido, prendo la forma delle cose che succedono”.

Matilde Gioli

 

 

Un pensiero su “MATILDE GIOLI, L’ATTRICE LIQUIDA”
  1. Da un punto di vista prettamente estetico, Matilde era senz’altro la mia preferita della serie tv “Doc – Nelle tue mani” (trovavo insignificante Sara Lazzaro, e pur essendo carina, a me non piaceva neppure Simona Tabasco; le altre le trovavo insignificanti… aah, dimenticavo, niente male la “stronza” Maria [Bianca Panconi]).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *