“Carissimo Sauro, giusta la tua intuizione sullo stile Linus anni settanta. Infatti il tributo della mia storia va al maestro Garcia Mozos a cui mi sono ispirato (nella fattispecie Chicharras)”, ci scrive Lorenzo Maione, del quale segnaliamo che la storia citata è stata appena revisionata graficamente: la si può leggere qui.

“Ti spedisco anche un altro piccolo lavoro di suggestioni: Qualcosa di buono. Sono cinque tavole scorrette che chiudono questa fase di disincanto della mia vita. Siamo fuori tempo. Il fumetto è finito negli anni settanta, come la musica rock. Non parlo di tecnica o ispirazione… parlo di un incantesimo che poteva vivere solo in quel preciso momento e in quel preciso mondo. Un abbraccio e un augurio al ‘qualcosa di buono’ che vedo nel tuo impegno”.
Lorenzo

 

 

Giornale POP (https://www.giornalepop.com/) vorrebbe presentare i nuovi talenti del fumetto pubblicando direttamente i loro lavori. Meglio se sono inediti, ma vanno bene anche fumetti non inediti che hanno “girato poco”. Non prendetevela se non verrete scelti per la pubblicazione: probabilmente i vostri fumetti andranno bene in altre situazioni.
In seguito potremmo realizzare una pubblicazione digitale e una cartacea (tipo Amazon) che ne raccolga una selezione. Magari la chiameremo “antologia del fumetto”, a metà strada tra la rivista e il libro. Gli eventuali guadagni, che immaginiamo comunque molto limitati, potranno arrivare solo dalla vendita (ovviamente tutti i diritti rimarranno agli autori).
Il formato ideale delle tavole è A4. I file vanno inviati come jpg. L’unico limite creativo è che i disegni potranno contenere situazioni erotiche solo decisamente soft, sempre se le si vogliono mettere.
Se siete interessati, inviate i vostri lavori a info@giornalepop.com insieme a quattro righe di presentazione.

 

2 pensiero su “TALENTI POP: MAIONE RICORDA GLI ANNI ’70”
  1. Il fumetto non è finito. Qui c’è qualcosa che non torna: vedo tavole che spaziano tra molte tecniche a livello altamente professionale. Tratto molto elegante, caricature, padronanza assoluta del disegno. Ho l’ impressione che quest’autore si diverte a scrivere certe squallorate prendendo in giro un po’ tutto. Vedo il demonio con la sciarpa arcobaleno, allusioni e caricature che sono tutto un programma. Sembra un caos, ma niente è a caso. Chi c’è dietro? Evviva il fumetto anche se per questo signore è finito.

  2. Caro Enzo, su quello che era il fumetto mezzo secolo fa’ ci sarebbero da scrivere libri su libri. Qualcosa aveva fatto il buon Luca Boschi con Italia Ride.
    Avevo vissuto quell’epoca da giovane, come semplice appassionato. C’erano le vedettes e i manovali, in ogni caso non era facile trovare un editore disposto a pubblicarti, e pagarti soprattutto. Oggi non è meglio quanto a compensi, ma almeno c’è la possibilità di farsi notare, anche da privato su certi siti internet, e Giornale pop cerca di dare una mano.
    Non ti abbattere perciò, ed aspettiamo altre tue gradevoli creazioni.

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