Gli anni settanta sono stati molto intensi dal punto di vista dei cambiamenti sociali e da quello dell’industria dell’intrattenimento.
La Marvel ha costruito molte delle sue storie e dei suoi personaggi tastando il polso di quanto avveniva nella società, e tenendo conto dal consenso di pubblico ottenuto da certe pellicole, ispirandosi a esse per le nuove testate.
Per questo motivo lanciò diverse serie horror e creò personaggi come Shang Chi e Iron Fist, ispirati al boom delle arti marziali dei film di Bruce Lee. Infine, ispirandosi al genere blaxploitation, girando pellicole in cui i protagonisti erano tutti neri, la Marvel pubblicò Luke Cage, eroe a pagamento.

Delle origini di Luke Giornale POP ha parlato qui.  Oggi analizzeremo l’evoluzione che il personaggio ha avuto nel corso degli anni.

 

ANNI SETTANTA: NASCE LUKE CAGE

Luke venne creato nel 1972 dallo sceneggiatore Archie Goodwin su richiesta del direttore Roy Thomas, nella scia del detective Shaft cinematografico. Il suo aspetto grafico, creato da John Romita Sr, richiama esplicitamente la moda del momento: capelli afro, camicia di seta aperta sul collo, pantaloni di pelle. Fisicamente somigliante a Mohamed Alì, Luke è un personaggio figlio dei suoi tempi.

Nel primo episodio il protagonista viene accusato ingiustamente di essere uno spacciatore e rinchiuso del carcere di Seagate, dove viene seviziato dalle guardie.
Pur di avere la pena ridotta e l’opportunità di riabilitare il proprio nome vendicandosi, Carl Lucas (questo il nome originale di Luke) accetta di sottoporsi a un esperimento scientifico che finisce per renderlo superforte e a prova di proiettili.

 LUKE CAGE

Abbandonando il vecchio nome per quello di Luke Cage, il possente afroamericano utilizza i propri poteri come “eroe a noleggio”, ovvero lavora per chiunque sia disposto a pagarlo.
Questa sua scelta non ha nulla a che vedere con l’assenza di principi o con l’avidità, semmai sottolinea la difficile condizione degli afroamericani e di chi ha precedenti penali.

All’inizio lo stesso Uomo Ragno, altro eroe in precarie condizioni economiche, cercò di usare i propri poteri per arricchirsi nello show business.
Luke, in realtà, preferisce rinunciare a un lauto incarico se trova che l’offerta non sia etica oppure dà i suoi guadagni a chi è in difficoltà, come vedove e orfani.

I primi numeri della serie vedono Luke Cage muoversi in una New York decisamente più sporca e degradata rispetto a quella mostrata negli altri albi Marvel. Anche i criminali con cui ha a che fare sono decisamente più autentici, dagli spacciatori ai ladri di auto.

Il regista Quentin Tarantino, rimasto colpito da quelle atmosfere, ha affermato di essere stato vicino a fare un film su Luke con Laurence Fishburne come protagonista, ma il progetto è poi naufragato (chissà se oggi, visto il gran successo dei film Marvel, non potrebbe tornare sui suoi passi).

Mano a mano che la serie va avanti le ambientazioni diventano più tradizionali, tanto che Luke inizia a scontrarsi con il Dottor Destino, Iron Man e altri tipici personaggi del Marvel Universe.
Cambia addirittura il nome con il più supereroistico Power Man, dopo aver battuto un criminale omonimo. Si spera così che la serie diventi più accattivante per i lettori anche dopo il declino del genere blaxploitation.
Per evitarne la cancellazione, viene deciso di accoppiarlo con un altro eroe in crisi di vendite, Iron Fist.

 

POWER MAN & IRON FIST, LA STRANA COPPIA

Nel 1978, quindi, Luke ha un nuovo compagno che lo affianca anche nel titolo della serie. Non erano gli unici casi: verso la metà degli anni settanta la Marvel era solita usare questo stratagemma per cercare di non perdere lettori, accadde con Captain America and the Falcon e Daredevil and the Black Widow.

Iron Fist, nato sulla scia dei film di arti marziali, vede la sua popolarità in calo quando il pubblico perde interesse per questo genere di pellicole.
La mossa di affiancare questi due personaggi così diversi tra loro si rivela abbastanza azzeccata, dato che il titolo sopravvivrà per altri otto anni, sia pure senza fare scintille, fino al 1986.

 LUKE CAGE

Scritta inizialmente dalla sceneggiatrice Jo Duffy, la serie con i due personaggi diventa un classico buddy movie ricco di umorismo.
La Duffy punta soprattutto sulle differenze tra i suoi due: Luke è un ragazzo nero del ghetto che si è dovuto sudare ogni cosa, mentre Iron Fist, nei panni di Danny Rand, è un ricco ragazzo bianco erede di una grossa compagnia.
Tuttavia il ragazzo è cresciuto tra sacrifici e spiritualità nella città mistica di Kun L’un, e per capire cosa significhi guadagnarsi le cose, congela i propri beni e assieme a Luke dà via alla società degli “Eroi in vendita” gestita dal suo avvocato/manager Jerry Hogarth.

Quando ai testi arriva Jim Owsley la testata è ormai prossima alla chiusura. Owsley la fa concludere con la morte di Iron Fist, ucciso da un ragazzo che non in grado di gestire i propri superpoteri. Luke Cage è in fuga perché sospettato dell’omicidio dell’amico.
Power Man & Iron Fist chiuderà così, in modo frettoloso e avventato.

Owsley si è sempre giustificato dicendo di aver voluto provocare uno shock, perché la morte è realmente così, improvvisa, violenta e insensata, ma i lettori non hanno gradito.

 

ANNI NOVANTA: LA NUOVA SERIE DI CAGE

Sulla propria pagina Facebook, lo sceneggiatore David Micheline recentemente ha raccontato di avere proposto nel 1988 una nuova versione del personaggio come “cacciatore di taglie”, elaborata insieme a Bob Layton, che però era stata respinta dalla direzione della Marvel.

L’idea di Micheline e Layton si basava sul ritorno in attività di Luke dopo un periodo di acuta depressione.
Ormai Luke ha perso tutto, credibilità e fiducia in sé stesso. Vive a Miami e si mantiene come buttafuori in uno strip club, finchè un giorno un uomo, dopo averlo riconosciuto, gli chiede di aiutarlo a recuperare suo figlio, rapito da una setta.

Luke accetta, convinto che si tratti di un lavoro semplice, ma scopre che la setta in questione è in realtà un’accademia criminali di Taskmaster. Lo scontro che ne consegue vede Luke, fuori allenamento, venire battuto malamente e costretto a scappare.

Dopo aver toccato il fondo, Luke decide di rimettersi in forma attraverso un regime fisico degno di Rocky Balboa. Per riprendersi una rivincita andando a liberare il ragazzo. Viene però a sapere che il gruppo con cui si era battuto è stato assunto per commettere una rapina dal Dottor Octopus.

Luke è inizialmente spaventato all’idea di affrontare un supercriminale, fisicamente ha recuperato, ma gli manca ancora la fiducia in sé stesso. Tuttavia, capisce che quello è un momento decisivo della sua vita, e che se si fosse ritirato dallo scontro avrebbe passato il resto della sua vita come un fallito.

Grazie alla sua caparbietà e testardaggine, alla fine il nostro eroe risulta vittorioso. Recuperato il rispetto di sé stesso, decide di intraprendere la carriera di cacciatore di taglie, i cui obiettivi sono i supercriminali latitanti.

L’idea era quella di mettere questa storia in uno one-shot, per poi lanciare una serie regolare.
Purtroppo dopo una serie di discussioni l’idea non andò in porto e della nuova serie di Luke, che sarebbe dovuta uscire nel 1988, non se ne fece nulla.

 LUKE CAGE

Nel 1990, sulle pagine di Namor the Sub Mariner, John Byrne, autore nei suoi primi lavori di Iron Fist, rivela che a morire non fu Danny Rand, ma un dopplanger di un’altra dimensione. Questo avvenne a causa di un piano orchestrato dal suo vecchio nemico Master Khan, piano che però viene mandato in fumo grazie all’intervento di Namor, che riporta in vita il vero Iron Fist.

E Luke? Con la resurrezione del suo vecchio socio le accuse vengono a cadere e il nostro non è più costretto a darsi alla macchia.

L’eroe afroamericano deve però attendere il 1992 per riavere la ribalta: del rilancio se ne occupano lo sceneggiatore Marcus McLaurin e il disegnatore Dwayne Turner, che cancellano ogni riferimento agli anni settanta.

LUKE CAGE

Luke abbandona il nome Power Man e il vecchio look: adotta un nuovo taglio di capelli, più corto e rasato ai lati (in quegli anni usato da molti giocatori Nba e dall’attore Will Smith) rinunciando alla camicia gialla e alla tiara per indossare un giubbotto di pelle nera (molto utilizzato dai personaggi dei comics in quel periodo), entrando così definitivamente negli anni novanta.

 LUKE CAGE

Cage, come ora viene chiamato, agisce a Chicago come detective. Sono molte le guest star che appaiono nella serie, come il Punitore (numero 3), i Vendicatori della Costa Ovest (7 e 8), Hulk (10), Iron Fist (12) e Silver Sable (15 e 16).

 LUKE CAGE

La serie porta nuove rivelazioni sul passato di Luke, come la presenza di un padre e di un fratello con i quali è in cattivi rapporti, perché lo credono ancora il criminale che è stato arrestato per spaccio nel primo numero della serie originale.

Questa serie del 1992 ha vita breve: chiude con il numero 20.

 

ANNI 2000, IL RILANCIO DI LUKE CAGE CON BENDIS

La Marvel prova a rilanciare la coppia di Luke e Iron Fist a metà degli anni novanta con gli Eroi in Vendita, un superteam che vede i due insieme a ex Vendicatori come She Hulk, Ant Man e il Cavaliere Nero, ma anche quest’operazione si rivela un buco nell’acqua.

 LUKE CAGE
Sembra che non ci sia più nulla da fare, fino a quando arriva lo sceneggiatore Brian Michael Bendis.
Bendis è l’autore che rilancia i Vendicatori, trasformandone completamente la composizione e il modo di agire.

Utilizzando lo stratagemma della follia di Scarlet ne sfascia la squadra dall’interno, poi ne approfitta per rifondarla con i Nuovi Vendicatori (New Avengers).
Il nuovo gruppo include, oltre a due colonne della serie classica come Capitan America e Iron Man, anche l’Uomo Ragno e Wolverine (i personaggi di punta della Casa delle Idee) e due eroi degli anni settanta quasi finiti nel dimenticatoio: la Donna Ragno e lo stesso Luke Cage.

Cage subisce un completo cambiamento di look. La testa è rasata a zero, ha il pizzetto e indossa spesso ampie felpe con il cappuccio, come i rapper. Sfoggia una maglia gialla come richiamo alle sue origini, quando indossava la camicia del medesimo colore.

Bendis ha un debole per l’ex “eroe in vendita” e lo fa diventare il compagno di vita della cinica detective Jessica Jones, creata da lui stesso.
I due hanno una figlia, chiamata Danielle in onore di Danny Rand, e si sposano nei primi numeri dei New Avengers.

Da quel momento Luke Cage è un punto fermo per la serie e per l’intero Marvel Universe, in quanto con il maxi evento Civil War diventa il leader della fazione di ribelli che hanno visto i supereroi di New York dividersi in due schieramenti, una a favore dell’atto di registrazione e uno contraria.


Dal 2005 (esordio dei New Avengers) al 2010 (termine del Dark Reign), Luke è il capo dei Vendicatori ribelli, di cui fa parte anche Iron Fist (anch’egli beneficato da una operazione di rilancio a cura di Ed Brubaker).
Il nuovo decennio vede Luke non più come cane sciolto ma marito, padre e spesso leader.

Per un lungo periodo è leader dei Thunderbolts, una serie che lo vede guidare una squadra di ex criminali ora al servizio del governo, e spesso appare come guest star in altre serie come Daredevil, Avengers e Black Panther.

Nel 2016 la Marvel ha rilanciato brevemente anche la storica accoppiata con Iron Fist nella mini Eroi in Vendita scritta da David Walker e disegnata da Sandford Greene, una serie brillante pubblicata in Italia in appendice alla testata di Devil.

Sempre Walker ha scritto nel 2017 una miniserie stand alone su Luke Cage.

 

LA SERIE TV DI LUKE CAGE

Nel 2016 Luke Cage è stato protagonista di una serie televisiva prodotta da Netflix, interpretato dall’attore Mike Colter.
La serie aveva tra i protagonisti anche attori del calibro di Mahershala Ali e Rosario Dawson, e ha avuto una seconda stagione nel 2018.
Inoltre Luke è stato coinvolto nella serie The Defenders (che ha avuto anche una versione nei comic book), sempre prodotta da Netflix, fino a quando i diritti del personaggio sono tornati ai Marvel Studios.

Attualmente il live action di Luke Cage è in fase di stand by, congelato fino al momento in cui gli autori lo inseriranno nel già ricco cast del Marvel Cinematic Universe.

C’è da aspettarsi un rilancio per questo eroe nato negli anni settanta, e siamo sicuri che anche i fumetti lo vedranno nuovamente protagonista.
Chissà se subirà l’ennesimo cambio di look per stare al passo coi tempi…

 

 

 

 

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