L’utilizzo del web è salito enormemente negli ultimi mesi a causa del Covid che ha portato a un lockdown diffuso. Da tempo i numeri sull’uso della rete in Italia sono in continua salita: quello che è successo non ha fatto che aumentare questa tendenza.
Anche perché alcune azioni di carattere quotidiano non erano neanche possibili in tempo di lockdown, se non tramite la rete. I dati relativi ai giovanissimi sul web hanno segnato un piccolo record: le fasce di età infra 12enni hanno registrato un + 94% di connessione a internet, gli adolescenti tra i 13 e i 17 anni un + 102% (numeri sui quali influisce la dad, didattica a distanza, con gli studenti costretti a utilizzare il web per studiare).
In generale quali sono i settori saliti maggiormente, i comparti nei quali si è registrata la più grande crescita in Italia nel mondo virtuale? Vediamoli.

 

I settori del web più in crescita

A parte la formazione, che oltre la dad scolastica comprende i corsi professionali, sono state le esigenze di carattere quotidiano a destare il maggiore interesse. Come nel caso dell’utilizzo dei servizi bancari (in primavera durante il primo lockdown molti istituti sono rimasti chiusi) tramite home banking, o il mondo degli investimenti.
Anche il settore creditizio si è spostato online, soprattutto per quello che riguarda i finanziamenti. Oggi tanti richiedono un prestito veloce direttamente online, sfruttando la rapidità del web per accorciare i tempi necessari nel vedersi erogare un finanziamento.
Ma in epoca di pandemia e lockdown i comparti che hanno lasciato registrare la maggiore crescita sono sostanzialmente due: quello delle news in rete, con i siti di giornali presi d’assalto per la fame di notizie 24 ore su 24 e la difficoltà di acquistare giornali cartacei, e quello degli acquisti online per la chiusura dei negozi fisici.
A crescere sono stati anche gli smartphone, sempre più usati per navigare online, se è vero che oltre il 90% degli italiani li usa per collegarsi alla rete internet (dati Audiweb).
In sostanza la pandemia ha impresso una ulteriore svolta alla proliferazione del web e degli strumenti multimediali. Una dinamica che potrebbe continuare anche quando tutto questo sarà finito.

 

 

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