Crescono i dati riferiti alle truffe sul web, una situazione che sta proliferando purtroppo di pari passo con la crescita dell’utilizzo della rete. Ormai siamo connessi per buona parte della giornata attraverso i nostri pc o con gli smartphone, oggetti diventati indispensabili che stanno a portata di mano per tutta la giornata.

Questo uso continuo della tecnologia multimediale si traduce in un maggiore rischio di andare incontro a frodi.
Quali sono le truffe che vanno per la maggiore in rete? Ce ne sono davvero di tutti i tipi: dalla clonazione di carte di credito ed altri metodi di pagamento, passando per i furti di identità, la diffamazione e perfino i ricatti a sfondo sessuale.

Un universo variegato che implica la necessità di dover mantenere alta la soglia di attenzione quando si naviga in rete. Come si può leggere sul portale E-conomy.it, che si occupa di fornire consigli su tematiche delicate quali investimenti in rete e affini, è proprio quando si vanno ad acquistare prodotti finanziari e asset per investire che i rischi diventano maggiori. Da quando è alla portata di chiunque investire online, le truffe sono aumentate.

Oggi tutti, attraverso il web, possono collegarsi a una piattaforma di trading e iniziare a investire. Il fatto che il prodotto sia alla portata di chiunque fa sì che anche inesperti e improvvisati possano cercare l’occasione d’oro in questo modo. Con tutti i rischi e le conseguenze del caso.

Attenzione anche alle cosiddette truffe sentimentali, anch’esse in grande ascesa. Inizia tutto dalla diffusione, anche qui enorme, dei siti per dating e incontri: questi portali diventano un bacino ricco di utenti al quale criminali e male intenzionati vanno ad attingere alla ricerca di vittime. Evitare quindi di mandare foto o dati personali a utenti appena conosciuti in rete.

Ma sono tante le truffe online che si riscontrano oggi: secondo le statistiche, addirittura il 40% di chi naviga in rete ne rimane vittima. Il consiglio è quello di fare sempre massima attenzione a dove si naviga, a ciò che si lascia in rete, a chi si contatta. Seguendo le indicazioni fornite in tal senso dalla Polizia postale, preposta a trattare reati che hanno il web come terreno di proliferazione.

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