Chris Claremont è un nome inseparabile da quello degli X-Men. Se è vero che il team originale è stato creato da Stan Lee e Jack Kirby nel 1963 e che la seconda genesi è opera di Len Wein e Dave Cockrum, è altrettanto innegabile che a Claremont si deve gran parte della mitologia legata al mondo mutante, una serie di trovate e di intuizioni su cui gli autori Marvel basano le proprie storie ancora adesso.

Claremont eredita il titolo da Len Wein nel 1975 con una squadra di personaggi appena caratterizzati, praticamente una tabula rasa, a eccezione del Professor X e Ciclope.

Da quel momento X-Chris, com’è stato affettuosamente chiamato dai fan, inizia a sfornare un’idea migliore dopo l’altra rendendo il titolo dei mutanti da fanalino di coda della Marvel a campione di vendite per 17 anni.

Numerose sono le trovate che hanno definito il mondo mutante e tantissimi i personaggi introdotti ancora oggi rilevanti, per non parlare del lavoro fatto nel caratterizzare la personalità dei protagonisti. Chris Claremont li trattava come fossero persone reali, descrivendo in dettaglio le loro debolezze, i difetti e le virtù.

Inoltre, Chris Claremont ha avuto la fortuna di venire affiancato da alcuni dei migliori disegnatori sulla piazza, che hanno contribuito a rendere le sue storie dei cult.

Di questa epopea durata dal 1975 al 1991 abbiamo scelto 10 storie che riteniamo le migliori, letture imprescindibili per chi vuole avvicinarsi al mondo degli X-Men.

1. LA SAGA DI FENICE NERA – Uncanny X-Men n. 129-138, 1980

Disegni di John Byrne

LE MIGLIORI STORIE DEGLI X-MEN DI CHRIS CLAREMONT


La storia

È una delle pietre miliari degli X-Men e di tutta la Marvel. La storia vede la corruzione morale di Jean Grey, sedotta dal potere cosmico di Fenice e manipolata mentalmente dall’illusionista del Club infernale, Mastermind, che la trasforma nella sadica Regina Nera del Club mettendola contro i suoi compagni X-Men.

Una volta liberatasi dal controllo di Mastermind, Fenice ormai inebriata dal potere vola nello spazio dove divora l’energia di un sole alieno provocando la morte di un pianeta che vi orbita intorno, causando così miliardi di morti. Di ritorno sulla terra, Jean viene fermata da Charles Xavier dopo un estenuante duello psichico, che ne blocca il potere facendola tornare quella di prima.

Gli alieni Shi’Ar, avendo assistito allo sterminio attuato da Fenice, ritengono che la donna sia una minaccia troppo pericolosa e decidono di eliminarla. Xavier riesce a ottenere dalla regina Lillandra un duello risolutore, così gli X-Men affrontano la Guardia Imperiale di Shi’Ar per la vita di Jean.

Durante lo scontro Jean capisce che gli ShI’Ar hanno ragione: i poteri di Fenice sono incontrollabili e potrebbero ritornare provocando altri morti. Per la salvezza dell’universo, Jean decide di sacrificarsi, lasciandosi colpire da un cannone laser che ne disintegra il corpo davanti agli occhi dell’impotente Ciclope, costretto ad assistere al suicidio della donna amata.

LE MIGLIORI STORIE DEGLI X-MEN DI CHRIS CLAREMONT

Commento

Chris Claremont, innamorato del personaggio di Jean Grey, l’aveva conferito una potenza cosmica, cosa che il disegnatore e co-autore John Byrne (al quale pure dobbiamo una buona fetta del successo) riteneva desse problemi nello scrivere le storie. Così decisero di renderla malvagia allo scopo di depotenziarla alla fine della run, ma le cose andarono diversamente.

Il direttore generale Jim Shooter riteneva che Jean non potesse continuare a vivere liberamente dopo lo sterminio compiuto. Fece modificare la storia in modo che la donna non sopravvivesse, nonostante le iniziali perplessità degli autori. La scelta però si è rivelata azzeccata, in quanto dava quel senso di perdita e tragedia che contraddistinguerà la serie negli anni a venire.

2. GIORNI DI UN FUTURO PASSATO – Uncanny X-Men n. 141/142, 1982. 

Disegni di John Byrne

LE MIGLIORI STORIE DEGLI X-MEN DI CHRIS CLAREMONT


La storia

In un futuro postapocalittico, in cui le robotiche Sentinelle hanno preso il controllo dell’America e rinchiuso i mutanti in campi di concentramento, agisce un gruppo di ribelli formato dagli anziani X-Men. Decimati nel numero e distrutti nel morale oltre che nel fisico, il gruppo organizza un piano allo scopo di scongiurare l’imminente olocausto nucleare provocato dall’attacco del resto del mondo contro le Sentinelle. Il piano prevede di mandare indietro nel tempo la “psiche” di Kitty Pride per prevenire l’omicidio del senatore Robert Kelly da parte della Confraternita dei mutanti malvagi di Mystica, uccisione che scatenerà la catena di eventi che porterà le Sentinelle al potere.

Ai giorni nostri la Kitty del futuro prende possesso del corpo di quando era giovane e guida gli X-Men nella missione, riuscendo infine a salvare la vita a Kelly, togliendolo dalla traiettoria di tiro di Destiny. La Kitty del futuro poi sparisce, lasciando gli X-Men del presente a chiedersi se la catastrofe sia stata scongiurata o solamente rimandata.

LE MIGLIORI STORIE DEGLI X-MEN DI CHRIS CLAREMONT


Commento
Sebbene originariamente fosse pensata come storia autoconclusiva, la saga è stata ripresa più volte, specie quando alla squadra si unisce Rachel Summers, figlia di Ciclope e Jean Grey, proveniente proprio da quella realtà alternativa. Questa storia, secondo molti, avrebbe anche ispirato il film di Terminator di James Cameron, che si basa su un’idea simile.
“Giorni di un futuro passato” è stata ripresa in altri media, nei cartoon e soprattutto ha ispirato un film degli X-Men, dove a viaggiare nel tempo però è Wolverine al posto di Kitty.

3. LA SAGA DELLA COVATA – Uncanny X-Men n. 161/167, 1982

Disegni di Dave Cockrum (161/164) e Paul Smith (165/167)

LE MIGLIORI STORIE DEGLI X-MEN DI CHRIS CLAREMONT


La storia

Deathbird, sorella e nemica giurata della regina Shi’Ar Lillandra, fa un patto con gli alieni insettoidi della Covata per deporre la sorella e conquistare l’impero. In cambio consegna loro la regina, la sua Guardia Imperiale e gli X-Men, per poter deporre le loro uova all’interno dei loro corpi.

Il processo sarà doloroso e dovrebbe portare alla morte gli ospitanti, solo Wolverine riesce a liberarsi grazie al proprio potere rigenerante. Straziante è lo stato d’animo degli altri X-Men prossimi alla morte, con Tempesta che tenta il suicidio pur di uccidere l’embrione che ha in corpo

Sarà Carol Danvers, con i nuovi poteri di Binary, dovuti agli esperimenti effettuati sul suo corpo dagli stessi alieni, a salvarli eliminando l’infezione. Tuttavia, scoprono che un embrione ha infettato Charles Xavier.

Fortunatamente la tecnologia Shi’Ar permette di salvare il prof, trasferendo la sua psiche e i suoi poteri in un corpo clonato, per di più senza la paralisi alle gambe si cui soffriva.

LE MIGLIORI STORIE DEGLI X-MEN DI CHRIS CLAREMONT


Commento

Questa fortunata saga stellare degli X-Men è evidentemente ispirata al film Alien di Ridley Scott del 1979. La Covata agisce e si riproduce proprio come gli alieni xenomorfi della pellicola.
La caratteristica peculiare della storia è la scrupolosità con cui Chris Claremont descrive lo stato d’animo dei protagonisti davanti all’imminente morte: la paura di Kitty, la rabbia di Tempesta, la fede di Nightcrawler e il senso di impotenza e disperazione di Wolverine nell’essere l’unico sopravvissuto e non poter aiutare gli amici che ritiene ormai spacciati.

4. DIO AMA, L’UOMO UCCIDE – Marvel Graphic Novel n. 5, 1982

Disegni di Brent Anderson

LE MIGLIORI STORIE DEGLI X-MEN DI CHRIS CLAREMONT


La storia

Magneto indaga sull’omicidio di due bambini assassinati dagli uomini del Reverendo Stryker. Costui è un fanatico religioso che odia i mutanti, ritenendoli un’aberrazione di Dio dopo che ha visto suo moglie partorire un bambino mutante deforme. Stryker ha ucciso la donna e il bambino e da allora ha iniziato la sua campagna contro i mutanti.

Dopo un confronto televisivo con Charles Xavier, lo fa catturare sapendo che è un mutante: intende usare i suoi poteri per uccidere tutti i mutanti del mondo tramite un’emorraggia cerebrale. Gli X-Men e Magneto, nemici da sempre, uniscono le forze per salvare il professore e scongiurare il piano di Stryker.

Durante una diretta televisiva Stryker dichiara i suoi piani contro i mutanti, cercando anche di uccidere Kitty Pride, ma viene colpito al petto da una delle guardie quando capisce la sua follia.

Alla fine gli X-Men chiedono a Magneto di unirsi definitivamente a loro, ma questi rifiuta dicendogli che se continueranno nella loro lotta pacifica e non adotteranno i suoi metodi duri gli uomini come Stryker prima o poi avranno la meglio, lasciando persino Xavier nel dubbio.

LE MIGLIORI STORIE DEGLI X-MEN DI CHRIS CLAREMONT


Commento

Concepita inizialmente come una storia non canonica, è poi stata inserita nella continuity. Questa graphic novel è probabilmente l’apice dello spirito che pervade la serie degli X-Men. Se fino a quel momento era risaputo il risentimento che gli umani provavano verso i mutanti perché ritenuti diversi, in questa storia si avverte un vero sentimento di razzismo, mentre i crimini d’odio vengono rappresentati in modo realistico.

Inoltre c’è il primo passo di avvicinamento tra Magneto e gli X-Men. “Dio ama, l’uomo uccide” ha fornito la base del secondo film degli X-Men del 2003, con l’attore britannico Brian Cox nei panni di Stryker.

5. VITAMORTE – Uncanny X-Men n. 186, 1984

Disegni di Barry Windsor-Smith

LE MIGLIORI STORIE DEGLI X-MEN DI CHRIS CLAREMONT


La storia

Assistiamo alla reazione di Ororo, conosciuta come Tempesta, all’indomani della perdita dei suoi poteri. Affidata alle cure del mutante Forge, è inizialmente pervasa da un senso di depressione e rifiuto per la sua nuova condizione.

Sarà proprio Forge ad aiutarla ad accettarsi anche se priva di poteri, raccontandogli della sua esperienza in Vietnam e della perdita della sua gamba, ora sostituita da un arto artificiale. Tra i due inizia a esserci del tenero, Ororo si lascia andare al sentimento, ma casualmente scopre che chi ha creato l’arma che l’ha privata dei poteri è lo stesso Forge. Furiosa, lo ritiene un traditore della razza mutante e fugge via.

LE MIGLIORI STORIE DEGLI X-MEN DI CHRIS CLAREMONT

Commento

Il passaggio dall’autocommiserazione all’accettazione di Ororo, dal suo sentimento di amore per Forge e poi alla rabbia per il suo “tradimento” è uno dei capolavori della scrittura di Chris Claremont, una raffinata descrizione della psiche della ragazza che ci appare quasi reale, in grado di superare un momento di depressione grazie a un lavoro su sé stessa. Il tutto reso indelebile dalle matite di Barry Windsor-Smith, in uno stato di grazia nel rappresentare i tormenti interiori che affliggono Ororo.

6. IL PROCESSO DI MAGNETO – Uncanny X-Men n. 200, 1985

Disegni di John Romita Jr.


La storia

Magneto è stato arrestato a Parigi per i suoi crimini. Qui un tribunale internazionale lo giudicherà, mentre i mutanti Gabrielle Haller e il Professor X lo difenderanno. Nel frattempo i gemelli Strucker, il ragazzo e la ragazza figli del barone nazista nemico di Capitan America e di Nick Fury, organizzano alcuni attentati terroristici per richiedere la liberazione di Magneto, mettendo così in cattiva luce gli X-Men, che nel frattempo cercano di fermarli.

Il professor Xavier accusa gravi dolori fisici, mentre a New York la moglie di Ciclope, Madelyn Pryor, entra in travaglio. Mentre Magneto si difende dalle accuse, gli X-Men scoprono che i terroristi sono solo dei provocatori. I gemelli Strucker attaccano il tribunale cercando di uccidere Magneto e vendicare il loro padre morto per mano sua. Xavier e Magneto riescono a respingere l’attacco, un testimone dell’accusa di Magneto cerca di uccidere Andrea Strucker con un masso mentre è indifesa, ma viene fermato proprio da Magneto, l’uomo che descriveva come un “mostro inumano” al processo.

Il giudice assiste alla scena decretando che spetterà all’opinione pubblica giudicare Magneto. Nel frattempo Xavier ha un attacco di cuore, ma viene salvato da Lillandra degli Shi’Ar, che lo porta sulla sua astronave per le cure. Xavier fa giurare a Magneto di prendersi cura dei suoi allievi, e il signore del magnetismo accetta pur essendo conscio delle difficoltà che lo aspettano.


Commento

Chris Claremont con Magneto compie un capolavoro, facendo compiere alla sua bussola morale un giro di 180 gradi: la nemesi degli X-Men diventa praticamente uno di loro. Magneto viene definito un personaggio dall’etica grigia, dai metodi forse eccessivi ma motivati dal dolore e dalle ingiustizie che ha patito. Non ci viene mostrato malvagio come si pensava, mentre i veri mostri sono quelli che puntano il dito contro la razza mutante. Da lì in poi Magneto diventerà il leader degli X-Men, uno dei personaggi più affascinanti della gestione Claremont. Purtroppo sarà poi costretto dai dirigenti della Marvel a farlo tornare indietro.

7. LUPO FERITO – Uncanny X-Men n. 205, 1986

Disegni di Barry Windsor-Smith


La storia

La piccola Kathy Power, alias Energizer dei Power Pack, incappa in uno scontro tra Wolverine e alcuni misteriosi cyborg. In quel momento Logan è alla stregua di un animale ferito, quasi incapace di esprimersi e in preda a una rabbia feroce.

Seppur terrorizzata dallo stato in cui trova l’uomo, la bambina lo aiuta a nascondersi dai suoi inseguitori in un riparo dalla tormenta di neve che si sta abbattendo sulla città. Il fattore di guarigione fa il suo lavoro, dando a Wolverine il tempo di recuperare aggrappandosi alla dolcezza della bambina per riprendere il controllo e non cedere al suo lato selvaggio.

Logan sconfigge poi i cyborg per scoprire che dietro di loro si cela Lady Deathstrike, figlia di un suo vecchio nemico, Desiderosa di vendetta, ha trasformato il proprio corpo in un’arma pur di poter combattere alla pari contro Wolverine. I due si affrontano in un duello mortale, da cui Logan esce vincitore e decide di graziare la donna.


Commento

La lotta tra il suo lato selvaggio e quello umano è una delle migliori caratteristiche che Chris Claremont ha introdotto in Wolverine. La contrapposizione tra la bestia e l’uomo premuroso che vuole proteggere l’innocenza della bambina è pura poesia, ancora una volta evidenziata dal talento di Windsor-Smith, che ci dà un’anticipazione di quello che vedremo sulla miniserie Arma X del 1991: un Logan sanguinante e sofferente che si batte avvolto in una bufera di neve.

8. LA SAGA DI GENOSHA – Uncanny X-Men n. 235/238 – 1988

Disegni di Marc Silvestri


La storia

Gli X-Men vanno nello stato di Genosha per liberare Madelyne Pryor, prigioniera dai Magistrati del luogo. Qui scoprono che la popolazione mutante è ridotta in schiavitù per essere la forza lavoro che garantisce il benessere degli umani. Molti X-Men vengono catturati, i loro poteri annullati e costretti a subire le angherie degli aguzzini locali.  

Rogue, in particolare, subisce una violenza sessuale e cade in stato catatonico. Liberati i compagni prigionieri, gli X-Men, viste le condizioni disumane in cui vivono i mutanti, decidono di liberarne quanto più possibile scatenando una rivolta. Prima di tornare a casa giurano che se il governo genoshano non cadrà, torneranno per provvedere loro.


Commento

Il tema del razzismo ancora una volta funge da benzina per le storie degli uomini X. Lo stato di Genosha è la metafora dell’appartheid in vigore in Sud Africa durante quegli anni. La condizione dei neri in quel paese si accostava a quella dei mutanti nell’universo Marvel. Particolarmente toccante le dinamiche tra David Moreau, lo scienziato che ha creato la tecnologia per sottomettere i mutanti, e suo figlio Philip, che, innamorato di una mutante, si oppone alla politica del padre.

Straziante la situazione di Rogue, che impossibilitata dalla sua condizione mutante ad avere contatti umani, ha il suo primo rapporto sessuale sotto forma di stupro. È l’ennesima dimostrazione del talento di Chris Claremont, bravissimo del coinvolgere il lettore facendogli sentire il trauma e il dolore provato dalla ragazza.

9. I CAVALIERI DI MADRIPOOR – Uncanny X-Men n. 268, 1990

Disegni di Jim Lee


La storia

La vicenda si svolge su due piani temporali differenti. Nel 1941, nella città-stato asiatica di Madripoor, un Capitan America alle prime armi cerca di salvare un russo dalla setta della Mano. In suo aiuto arriva Logan, e insieme i due vincono lo scontro. I tre poi vanno in un bar, da Seraph, dove il maggiore Ivanovich, il russo che hanno salvato, rivela loro che la Mano e i l’Hydra stanno pianificando un’alleanza, e hanno rapito una bambina affidata alla sua custodia: Natasha Romanoff. I tre corrono al salvataggio della piccola e Logan sembra rimanere ucciso da un colpo di pistola che lo centra al posto della bambina.

Cap e gli altri vanno al consolato americano, ma qui il console li vende ai nazisti e alla Mano. Logan però, ripresosi dalle ferite, arriva in loro soccorso, e unendo le forze sconfiggono i nemici.

Nel presente a Madripoor la Vedova Nera, sotto attacco da parte della Mano, viene soccorsa da Wolverine, Jubilee e Psylocke. Natasha è lì per conto di Nick Fury per evitare che gli eredi di Strucker stringano un’alleanza con la Mano di Matsu’o Tsurayaba, come era successo 50 anni prima.

I quattro si recano a bordo di uno yatch dove dovrebbe tenersi l’incontro, ma scoprono di essere incappati in pista fasulla, perché il vero meeting si è tenuto in un altro luogo.

Commento

In questa storia Chris Claremont racconta il primo incontro tra Capitan America e Wolverine, oltre a seminare alcuni indizi sulle origini della Vedova Nera: bambina nel 1941 e donna di massimo 30 anni mezzo secolo dopo.

Sebbene sia autoconclusivo l’episodio avrà parecchie ripercussioni di continuty, venendo ripreso da diversi autori per integrare altri particolari nelle origini di Logan (Wolverine: Origins n. 16, 2007, di Daniel Way) e di Natasha (Black Widow n. 1, 1999, di Devin Grayson). La storia è impreziosita dalle matite di Jim Lee, che mostrano un Cap particolarmente plastico e dinamico e la cui copertina è stata omaggiata da diversi autori.

10. IL TESTAMENTO DI MAGNETO – X-Men n. 1/3, 1991

Disegni di Jim Lee


La storia

Un gruppo di mutanti raggiunge Magneto nella sua base su un asteroide. Il loro leader, Fabian Cortez, induce Magneto a prendere le armi nucleari contenute in un sommergibile russo inabissato. Gli X-Men cercando di impedirglielo, invano. Magneto in seguito rapisce Xavier, Moira McTaggart e parte degli X-Men.

Scopriamo che Moira ha manipolato la mente di Magneto quando anni prima era stato trasformato in un neonato, scoperta che lo ha mandato su tutte le furie e che gli fa mettere in dubbio le sue scelte fatte da quel momento. Così obbliga la donna a far subire agli X-Men un lavaggio mentale che li costringa ad obbedirgli.

Nel frattempo sulla Terra il resto degli X-Men corre al salvataggio, con la consapevolezza che Stati Uniti e Russia si sono accordati per mandare in orbita un cannone al plasma con l’intento di distruggere l’asteroide e uccidere Magneto. In questa corsa contro il tempo gli X-Men sono costretti a combattere i propri compagni, ma presto questi riprendono il controllo di sé stessi.

A quel punto il cannone al plasma è pronto a fare fuoco e a uccidere tutti, ma Magneto sorprendentemente decide di usare i propri poteri per mettere in salvo i rivali di sempre, andando volontariamente contro la morte.

“Addio vecchio amico, qualunque cosa accada, io e i miei non andremo al macello come agnelli, ma come tigri”, questo sono le ultime parole di Magneto.


Commento

L’ultima, commovente storia di Chris Claremont, prima del suo addio alla Marvel dovuto a dissapori con gli editor, i quali stavano iniziando a bocciargli troppe idee. Più che di Magneto è davvero il testamento di Chris Claremont, che lascia la sua creatura dopo ben 17 anni.

La direzione voleva che Magneto tornasse a essere un villain, Claremont glielo ha restituito in quel ruolo, ma senza fargli perdere l’aria solenne e orgogliosa con cui lui lo aveva contraddistinto durante la sua lunga gestione. La sua scelta di salvare Xavier e i suoi allievi, pur essendo in disaccordo con loro, ritenendoli degli sciocchi idealisti, è veramente toccante.

Nel 2009 Chris Claremont scrive X-Men Forever, una miniserie fuori continuty e non canonica in cui racconta come avrebbe continuato le vicende se non avesse abbandonato la Marvel.

Ma questa è un’altra storia….



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *