LA STORIA DEI FRATELLI DRACULA

La figura del vampiro dagli affilati canini è al centro di numerose storie dell’orrore. Sin dall’antichità la sua leggenda ha spaventato milioni di persone. Tanti autori hanno intessuto storie su questa figura, ma prima di Cullen Bunn si è parlato poco della famiglia di Dracula, il sovrano dei vampiri.

Nel graphic novel I Fratelli Dracula si esplora il rapporto tra i due giovani fratelli Dracula: Vlad e Radu. Tanto diversi tra loro, eppure simili per la forza del legame che li unisce. Un legame sviluppatosi nel tempo e che, per gli eventi che l’hanno caratterizzato, li porta paradossalmente l’uno lontano dall’altro.

I due fratelli erano sempre uniti, anche nel triste destino che li ha visti passare dalle buie segrete nel palazzo del sultano, a causa del tradimento del padre, alle “prigioni dorate”, le stanze degli ospiti a palazzo. Entrambi i fratelli investiti del ruolo di guardie del corpo del principe.
Un compito duro e incredibilmente pericoloso, poiché i nemici del principe sono gli spietati Vampir, bestie mostruose che uccidono gli uomini per berne il sangue.

Ritrovatisi in questa lotta contro le forze oscure, Vlad e Radu capiscono di pensarla in modo completamente differente. Dove Vlad vede solo lotta, rabbia, ardore e vendetta, Radu vede perdono, riscatto e nuove opportunità.
Mentre il cuore del primo si indurisce, quello dell’altro si apre lentamente.
Risulta affascinante vedere come si possa essere inghiottiti dalla stessa oscurità di chi si combatte furiosamente, e come certe scelte ci allontanino da persone a cui vogliamo bene e di cui credevamo di poterci fidare totalmente.

Risulta fin troppo facile capire quale dei due diventerà il famigerato conte del romanzo di Bram Stoker. Con grande abilità Bunn si spinge, pagina dopo pagina, nel profondo dell’anima del futuro vampiro, che però (attenzione) nasconde fino alla fine il suo status di sovrano delle tenebre.
Dalla prima all’ultima pagina intuiamo che ci sia qualcosa che non va, e del resto lo stesso Radu sin dall’inizio nota nel fratello un colorito strano e inclinazioni piuttosto macabre.
Vlad non rivela di essere diventato un vampiro e questo suo segreto permette al lettore di percorrere meglio la sua via della follia e della brama di sangue (e di potere, perché no).

A rimarcare l’ambientazione gotica e lo stile tipico dei racconti dell’orrore ci pensano i disegni di Mirko Colak. Dal tratto sicuro e preciso, Colak rappresenta tutto con tratti minimi ed essenziali, soprattutto i personaggi.
Ancora prima del tratto di Colak ho amato la sua scelta cromatica e la composizione delle tavole, dinamiche e mutevoli.

Voglio concludere con un off topic. Questo, come altri fumetti del catalogo Saldapress, normalmente non lo avrei letto, ma una volta letto mi ha conquistato con facilità. Dietro una cover e un tema piuttosto noto si nascondono mondi stupefacenti e sensazionali.