Assieme ai giocattoli degli anni ottanta, la serie televisiva animata He-Man and the Masters of the Universe della Filmation è sicuramente il prodotto che ha contribuito a rendere epici e iconici i Dominatori dell’Universo.
Il suo debutto si ebbe il 5 settembre in Inghilterra, ma è con la prima visione americana datata 26 settembre 1983 che il mito prese effettivamente forma.

Se il il 1982 era stato l’anno del debutto dei giocattoli, ma anche quello dei minicomics e dei fumetti Dc Comics, il 1983 segna la nascita del cartone animato dedicato a He-Man.

LA SERIE FILMATION DI HE-MAN



IL POTERE DELLA TV
Perché proprio un cartone animato fece da supporto alle action figures?
Pare che la questione nasca dalla necessità di avere un prodotto che lavorasse in sinergia con i giocattoli: è vero che nelle confezioni di questi ultimi era allegato un minifumetto (QUI), come è anche vero che la Dc stava pubblicando degli albi con nuove storie, ma non tutti i bambini sapevano o amavano leggere.

Quindi si pensò di sfruttare la televisione, uno strumento accessibile a chiunque: i piani iniziali prevedevano uno special animato che presentasse i personaggi dei giocattoli, poi si optò per una vera e propria serie, quando la Filmation di Lou Scheimer decise di investire sul prodotto.

LA SERIE FILMATION DI HE-MAN



LA FILMATION
La Filmation aveva già avuto un precedente con He-Man, quando nel 1982 la Mattel commissionò all’azienda di Scheimer uno spot animato, quello del Castello di Grayskull.


Inoltre la casa di produzione, che da anni si occupava di cartoni animati, non era nuova a serie di tipo space-fantasy con eroi nerboruti, visto che nel 1981 aveva prodotto i 13 episodi di lackstar (QUI ).


CAMBIAMENTI E CONFERME

Non fu possibile per motivi economici mantenere la qualità delle animazioni e dei dettagli presenti nello spot del 1982: bisognava trovare delle semplificazioni per risparmiare.
Vennero ordinati dalla Mattel 65 episodi di He-Man and the Masters of the Universe. La serie avrebbe presentato delle difficoltà se si fosse mantenuto il tono dei minicomics originali o comunque dell’idea dietro ai giocattoli: troppa violenza per le regole che vigevano nelle reti televisive americane.

Scheimer e il suo team attraverso le modifiche confezionano dunque qualcosa di nuovo, canonizzando un’estetica e un’atmosfera ben precise.
La “bibbia” della serie viene scritta da Michael Halperin, che conferma la trasformazione di Adam in He-Man e di Cringer in Battle Cat come visto nei fumetti Dc.

LA SERIE FILMATION DI HE-MAN
La “bibbia” della serie: si notano elementi poi scartati


Sono altresì confermate la presenza della famiglia reale e la provenienza terrestre della regina Marlena, visti nei fumetti Dc.
Non viene per nulla presa in considerazione la storia (immediatamente abbandonata anche dalla Mattel) di un He-Man barbaro in lotta contro il demone extradimensionale Skeletor.
Restava il concetto della conquista del Castello di Grayskull, quale luogo di sconfinati poteri.
Gli aspetti di alcuni personaggi cambiano, ma anche alcuni luoghi, come la Montagna del Serpente, risultano diversi da come si vedranno in versione giocattolo.

LA SERIE FILMATION DI HE-MAN



PRODUZIONE

La Filmation utilizzò la tecnica del rotoscopio, ossia la ripresa dei movimenti di attori in carne e ossa, sui quali venivano disegnati i modelli dei personaggi. Tante scene erano ripetute, riciclate di episodio in episodio, sebbene con accorgimenti particolari (come cambi di colore di fondali) che comunque non facevano pensare a una povertà di mezzi.

La casa di produzione riciclava anche situazioni riprese dal precedente Blackstar. Il personaggio di Orko venne chiamato così per permettere di posizionagli una O sul petto, lettera “ribaltabile” in modo che si potessero avere anche animazioni speculari.

Iconica è l’opening della serie, che racconta a grandi linee chi siano He-Man e gli altri personaggi principali, spiegando anche la situazione dell’identità segreta e di chi ne è al corrente (non esiste, infatti, un episodio introduttivo iniziale).


La sigla e tutta la colonna sonora vennero realizzate da Shuki Levy e Haim Saban, che confezionarono delle musiche perfette per la serie, restituendo un po’ di quell’atmosfera tetra o misteriosa che rischiava di andare perduta a causa delle direttive di alleggerimento dei contenuti.
In realtà anche i fondali e gli ambienti mantennero un tono molto particolare: si pensi al tipico cielo eterniano, violaceo e blu, oppure agli interni di Grayskull e della Montagna del Serpente.



Sicuramente non venne edulcorato troppo l’aspetto di Skeletor. Il quale, benché smorzato nei toni (si arriverà a volte a renderlo quasi ridicolo) restava senza dubbio inquietante per molti bambini.



Particolarità della serie animata (ne verrà ordinata una seconda stagione di altrettanti episodi, che si vedrà dal settembre del 1984) è che gli sceneggatori (tra cui J. Michael Straczynski) non si limitarono a mettere in scena le battaglie di He-Man contro Skeletor: ampliarono subito il mondo dei Masters, esplorando diversi aspetti di Eternia, posizionando sul campo nuovi avversari e nuove situazioni.

Si pensi a Shokoti o Lord Masque, oppure a Evilseed, Zilora e il Conte Marzo, ma anche ad artefatti e luoghi come la Ruota dell’Infinito, che oggi sono parte integrante della storia completa (QUI).



Dato il tono comunque space-fantasy e ricco d’azione dell’opera, la Filmation con il professor Donald Roberts pensò di integrare in ogni episodio una “morale” finale, ossia una scenetta a se stante dove i personaggi (buoni, ma anche cattivi) spiegavano l’insegnamento che si poteva trarre da quanto era appena andato in onda.
Si toccavano le tematiche più disparate, ma sempre quotidiane e comprensibili dai bambini, anche quando erano piuttosto delicate.



LA STORIA, GLI EPISODI
La serie è composta da episodi autoconclusivi, solo uno è diviso in due parti; non è presente una trama in divenire sebbene esista una flebile continuità costituita da alcuni elementi.
Ci sono personaggi che ritornano dopo la loro prima apparizione o situazioni che fanno riferimento a qualcosa avvenuto in episodi precedenti: si tratta però di casi rari, la serie è fruibile senza tener particolarmente conto dell’ordine di trasmissione delle puntate.

Non c’è un vero e proprio inizio (come nel remake del 2002, vedi QUI): Adam può già diventare He-Man. Al massimo c’è una “prima puntata trasmessa” (Diamond ray of disappearance, in realtà “quarto episodio prodotto”) che funge da introduzione ai nemici del protagonista, con Skeletor che li raduna attorno a sé.

Non c’è nemmeno un episodio finale, sebbene ne esista ovviamente uno trasmesso per ultimo (The cold zone), ma soprattutto uno da “finale ideale” (The problem with Power, vedi QUI).
Inoltre, la storia di He-Man prosegue con la serie spin-off She-Ra, la principessa del Potere, che analizzeremo in futuro.



ELEMENTI FONDAMENTALI
Nonostante la scarsa continuity, He-Man and the Masters of the Universe propone diversi momenti emblematici. Se in alcuni casi certe storie sono riadattamenti di quanto visto nei minicomics, il più delle volte si tratta di vicende originali che magari raccontano il passato di certi personaggi (Cringer, Sorceress, Teela, Marlena…) o, come nei casi di Modulok e Re Miro, scrivono una piccola epopea che finirà anche nella serie di She-Ra.

Nella ripetitività dello schema narrativo, non mancano comunque episodi particolari o situazioni speciali, come quando si lascia intuire che la regina conosce il segreto di suo figlio (il che potrebbe anche essere letta come metafora di altro, a ben vedere).

L’episodio su Sorceress anticipa di fatto la serie She-Ra, che si vedrà un anno dopo



PROTAGONISTI
Non tutti i personaggi sono ripresi dai giocattoli Mattel: la Filmation ne presenterà tanti altri, alcuni fondamentali.
Sorceress, per esempio, eliminerà l’ambigua figura iniziale di Teela / Dea, pur mantenendo un forte legame con quest’ultimo personaggio. Orko è la mascotte della serie, pensato come elemento infantile in cui far rispecchiare i telespettatori più giovani.

D’altra parte la compagnia di Scheimer non utilizzò nemmeno tutti i giocattoli disponibili: se alcuni personaggi vengono visti pochissimo, con una o due apparizioni (come Roboto, Spikor, Jitsu, Fisto…), altri sono completamente assenti (Stinkor, ma anche tutti quelli realizzati dopo la fine della serie televisiva).

Alcuni saranno recuperati con She-Ra (due uomini serpente e soprattutto gli Horde).
Il cartoon finì comunque per contaminare anche i futuri minicomics e la linea di giocattoli, nella quale verranno resi disponibili personaggi come Adam, Orko e Sorceress (QUI).



In Italia la serie sarà trasmessa dal 1984 (QUI), ma questo è un anniversario che ricorderemo a tempo debito…



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