Un ambiente freddo, buio, inospitale, dove l’essere umano è in balia della propria fragilità, frequentato da creature ancora sconosciute e potenzialmente ostili. Potrebbe essere la descrizione dello spazio siderale, dove si muove coraggiosamente l’uomo astronauta dei più classici film di fantascienza, a bordo di futuristiche navicelle spaziali. Nel nostro caso, invece, la descrizione non fa riferimento allo spazio cosmico, ma a un altro contesto, anch’esso legato al tema fantascientifico dell’esplorazione dell’ignoto, ovvero quello delle gelide profondità oceaniche. Georges Méliès portò l’uomo di celluloide sulla Luna, ma prima di guardare alla Luna e alle stelle, ci sono ancora molti misteri da svelare qui sulla Terra e congiunti al mondo acquatico sottomarino. La leggenda del kraken e di innumerevoli tentacolati mostri marini, di luoghi misteriosi come il triangolo delle Bermude, di intere civiltà sommerse dalle acque e dimenticate dalla storia. Argomenti che il cinema, nella sua finzione, ha saputo enfatizzare dando vita a un’autentica epopea umana alla scoperta dei misteri degli abissi marini. Di seguito, citiamo in ordine di realizzazione (dal più vecchio al più recente) venti film che riteniamo di rilievo per quel che riguarda la fantascienza cinematografica subacquea.


1 – “20,000 Leagues Under the Sea”, Stuart Paton (1916)

Primo lungometraggio tratto dai romanzi “20.000 leghe sotto i mari” e “L’isola misteriosa” di Jules Verne.
Il film ha fama di essere il primo ad utilizzare riprese subacquee e infatti costò alla Universal 200.000 dollari, cifra astronomica per l’epoca. Il capitano Nemo è interpretato dall’attore statunitense Allen Holubar, trasformato in indiano grazie a un folcloristico trucco. Numerosi i remake successivi.

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2 – “The Mysterious Island”, Lucien Hubbard, Benjamin Christensen, Maurice Tourneur (1929)

Prodotto dalla Mgm, un fantasioso adattamento da “L’isola misteriosa” di Jules Verne. Il capitano Nemo non viene nominato; il protagonista è chiamato semplicemente conte Dakkar ed è un esploratore e uno scienziato. Ad interpretarlo un autentico divo del cinema muto come Lionel Barrymore. Momento clou della pellicola un combattimento sottomarino tra una piovra gigante e un esercito di uomini pesce. Uno dei registi accreditati, Maurice Tourneur, era il padre di Jacques Tourneur (regista di “20.000 leghe sotto la Terra”).

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3 – “Il mostro della laguna nera”, Jack Arnold (Creature from the Black Lagoon, 1954)

Una spedizione si avventura nel cuore dell’Amazzonia per verificare l’autenticità di alcuni avvistamenti circa un singolare mostro anfibio.
Da un soggetto dello scrittore Maurice Zimm vagamente ispirato alla fiaba de “La bella e la bestia”. Il film si svolge sott’acqua solo marginalmente, ma vanta una delle scene subacquee più interessanti del cinema. La bella di turno nuota ignara nelle acque calme del lago, mentre il mostro la segue dalle torbide profondità osservandola voluttuosamente. Il mostro della laguna nera diventò uno dei mostri classici della Universal assieme a Dracula, l’Uomo Lupo, l’Uomo Invisibile, la Mummia ed il mostro di Frankenstein. Fu uno dei primi film girati in 3D e vanta anche due sequel: “La vendetta del mostro” (famoso anche per essere il film d’esordio di Clint Eastwood) e “Terrore sul mondo”.

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4 – “20.000 leghe sotto i mari”, Richard Fleischer (20,000 Leagues Under the Sea, 1954)

Probabilmente l’adattamento maggiormente noto dal romanzo omonimo di Verne. Opera targata Disney, con James Mason nel ruolo del capitano Nemo e Kirk Douglas in quello del fiociniere Ned Land.
Dopo di questo, numerosi altri adattamenti. Solo nel 1997 ne sono stati fatti due, uno con Michael Caine e l’altro con Ben Cross.

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5 – “Il mostro dei mari”, Robert Gordon (It Came from Beneath the Sea,1955)

La costa occidentale degli Stati Uniti è attaccata da una spaventosa piovra gigante. Il compito di difendere gli abitanti di San Francisco spetta all’eroico personale di bordo di un sottomarino militare americano.
Tipico film di mostri anni Cinquanta che si distingue per gli effetti visivi creati dal maestro del “passo uno” Ray Harryhausen.

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6 – “La guerra di domani”, Spencer Gordon Bennet (The Atomic Submarine, 1959)

Nel futuro, una serie di disastri marittimi sulle rotte intorno al Polo Nord mette in allarme il governo americano. Ad investigare viene mandato l’equipaggio del sommergibile nucleare Tiger Shark, che ben presto entra in contatto con un disco volante che si sposta rapidamente nelle profondità oceaniche.
Opera che non deluderà gli amanti della fantascienza anni Cinquanta, nonostante una trasparentissima retorica militarista che oggi appare superata.

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7 – “Viaggio in fondo al mare”, Irwin Allen (Voyage to the Bottom of the Sea, 1961)

Un fenomeno naturale imprevisto incendia le fasce di Van Allen. La temperatura sulla Terra cresce esponenzialmente, le calotte polari iniziano a sciogliersi, l’umanità è nel caos e rischia l’estinzione. L’unica speranza di salvezza per il genere umano è l’ammiraglio Nelson, al comando dell’avanzato sottomarino atomico Seaview. Egli ha studiato una strategia per arrestare il devastante processo climatico in corso e riportare alla normalità la temperatura dell’atmosfera terrestre. Per riuscire nell’impresa condurrà il suo equipaggio in una grande odissea sottomarina attraverso acque minate e contro sommergibili nemici e mostri marini.
Sceneggiatura ingenua e messinscena naif. Personaggi tutti piuttosto sopra le righe, ma resi amabili da un cast di tutto riguardo. L’ammiraglio Nelson è infatti Walter Pidgeon, lo straordinario Dottor Morbius de “Il pianeta proibito”, qui ben assecondato da interpreti del calibro di Peter Lorre e Joan Fontaine.
Le avventure acquatiche del sottomarino Seaview continueranno in una serie televisiva omonima dove il ruolo dell’ammiraglio Nelson viene ripreso dall’attore Richard Basehart.

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8 – “20.000 leghe sotto la Terra”, Jacques Tourneur (The City Under the Sea, 1965)

Un vecchio maniero a picco sul mare riceve le visite di strane e sinistre creature anfibie. In una notte di burrasca, una bella ragazza scompare misteriosamente. Un ingegnere minerario e un eccentrico artista decidono di soccorrerla e attraverso un passaggio segreto viaggiano fino a raggiungere una città sommersa, forse la leggendaria città perduta di Lyonesse. I suoi abitanti branchiati sono gli ultimi discendenti di una civiltà remota e dimenticata.
Opera della American International Picture che rivisita il mito di Atlantide mescolando suggestioni da Verne e da Poe. Esemplare Vincent Price, impegnato in una parte che gli calza a pennello.

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9 – “I conquistatori degli abissi”, Andrew Marton (Around the World Under the Sea, 1966)

Un gruppo di scienziati che viaggiano a bordo di un sommergibile deve salvare la Terra da imminenti eruzioni vulcaniche sottomarine.
Film dalla trama stantia che ricalca troppo opere precedenti e fatica a mantenere vivo l’interesse per i pericoli delle profondità oceaniche. In ogni caso l’opera si avvale di un ottimo cast (Shirley Eaton, David McCallum, Lloyd Bridges) e buone riprese subacquee, per le quali venne reclutato l’esperto Ricou Browning, che aveva indossato il costume del gill-man nel film “Il mostro della laguna nera”.

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10 – “L’invasione – Marte attacca Terra” (Destination Inner Space – Francis D. Lyon, 1966)

Tagliato fuori dalla superficie, l’equipaggio di una stazione sottomarina deve combattere contro un mostro anfibio di origine extraterrestre.
Film divertente, che riprende situazioni da “La cosa da un altro mondo” e da “Il mostro dell’astronave” e le trasporta sott’acqua. Per certi versi un antenato di “Leviathan”.
Un b-movie con trucchi approssimativi, ma simpaticamente efficaci.

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11 – “Il capitano Nemo e la città sommersa”, James Hill (Captain Nemo and the Underwater City, 1969)

Il capitano Nemo soccorre un gruppo di naufraghi e li conduce al sicuro presso una città segreta sul fondo del mare. Qui l’oro abbonda e viene utilizzato come banale materiale da costruzione. Ciò ingolosisce alcuni degli ospiti.
Avventura sottomarina godibile e originale; la presenza di Nemo è l’unico punto di contatto con gli scritti di Verne. Ad interpretare il capitano del Nautilus un eccellente Robert Ryan.

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12 – “La città degli acquanauti”, Irwin Allen (City Beneath the Sea, 1971)

Nel futuro, le riserve di oro e di uranio vengono trasferite presso una prodigiosa città costruita sul fondo dell’oceano. Intanto un meteorite proveniente dallo spazio sta per colpire la Terra con conseguenze catastrofiche.
Irwin Allen torna all’avventura subacquea dopo “Viaggio in fondo al mare” e propone una amabile commistione di generi sorretta da un solido cast (Stuart Whitman, Joseph Cotten, Richard Basehart).

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13 – “L’odissea del Neptune nell’impero sommerso”, Daniel Petrie (The Neptune Factor, 1973)

Il laboratorio sottomarino Oceanlab viene spazzato via da un terremoto. Si tenta di soccorrere gli eventuali superstiti con un nuovo tipo di batiscafo.
Ben Gazzara, Yvette Mimieux, Ernest Borgnine e Walter Pidgeon in una odissea subacquea di buon intrattenimento.

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14 – “Capitan Nemo, missione Atlantide”, Alex March, Paul Stader (The Amazing Captain Nemo, 1978)

Nel 1978, il criminale Waldo Cunningham minaccia di distruggere Washington con la potenza di fuoco del suo avanzatissimo sommergibile atomico. Intanto due sommozzatori militari ritrovano sul fondo del mare il mitico Nautilus e risvegliano dal suo stato di ibernazione il capitano Nemo.
Il celeberrimo Nemo viene proiettato nell’era moderna per nuove avventure acquatiche che strizzano l’occhio addirittura a Star Wars.
Film folle quanto divertente che vanta nel nutrito elenco degli sceneggiatori anche il nome di Robert Bloch. Nella parte di Nemo c’è Josè Ferrer, mentre Waldo Cunningham è interpretato da Burgess Meredith.

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15 – “Le 7 città di Atlantide” (Warlords of Atlantis – Kevin Connor, 1978)

Film noto anche col titolo italiano “I signori della guerra di Atlantide”. Uno scienziato e un ingegnere esplorano il fondo del triangolo delle Bermude all’interno di una batisfera. Dopo gli attacchi da parte di alcuni mostri marini, i due perdono il contatto con la nave base. Incontreranno i cittadini di una società sottomarina segreta, erede della mitica Atlantide.
Ultima di una serie di quattro pellicole dirette da Kevin Connor che sono assolutamente imperdibili per chi ama l’avventura in luoghi segreti e inaccessibili popolati da mostri e da civiltà perdute. Per dovere di citazione, gli altri tre sono “La terra dimenticata dal tempo”, “Centro della Terra: continente sconosciuto” e “Gli uomini della terra dimenticata dal tempo”.

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16 – “Creatura degli abissi”, Sean S. Cunningham (DeepStar Six, 1989)
Operazione intelligente di Sean S. Cunningham, già creatore della saga di Venerdì 13, che recupera temi della fantascienza anni Cinquanta e realizza un film gradevole che fa da apripista a opere cinematografiche quali “Leviathan” o “The Abyss”, simili nella struttura, ma con maggiori ambizioni. Da rivalutare.

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17 – “Leviathan”, George P. Cosmatos (1989)

Una squadra specializzata in estrazioni minerarie sottomarine trova un vascello sovietico adagiato sul fondale oceanico. Alcuni palombari esplorano il relitto e, senza saperlo, introducono all’interno della propria stazione subacquea un agente contaminante molto aggressivo e capace di recare mutazioni genetiche.
All’epoca definito come la versione acquatica di “Alien”. In realtà i protagonisti umani devono lottare contro un mostro con doti camaleontiche e di assimilazione organica, quindi più simile a quello che si vede nel film “La cosa” di John Carpenter. Bravo l’attore protagonista Peter “Robocop” Weller.

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18 – “The Abyss” (James Cameron, 1989)

L’equipaggio civile di una stazione petrolifera sottomarina viene reclutato per soccorrere un sommergibile da guerra colato a picco assieme al suo arsenale nucleare altamente distruttivo. Ci sarà il contatto con forme di vita extraterrestri che lanceranno il loro monito pacifista.
Ottima tensione, effetti speciali all’avanguardia, cast efficace.

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19 – “Sfera”, Barry Levinson (Sphere, 1998)

Una nave spaziale di enormi dimensioni viene rinvenuta sul fondo dell’oceano semisepolta dai coralli. Nell’eventualità di un possibile primo contatto con una civiltà extraterrestre, il governo americano raduna un team apposito composto da uno psicologo, una biologa, un matematico ed un astrofisico.
Da un’opera letteraria di Michael Crichton.

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20 – “Blu profondo”, Renny Harlin (Deep Blue Sea, 1999)

Presso una stazione subacquea, alcuni scienziati stanno effettuando esperimenti sul cervello degli squali per trovare una cura ad alcune malattie neurodegenerative. Qualcuno, però, ha violato il codice etico creando in laboratorio una razza di squali intelligenti.
Ottimo film d’azione che introduce elementi fantascientifici nel filone animal horror. Con Thomas Jane, Saffron Burrows e Samuel L. Jackson.

Un pensiero su “LA FANTASCIENZA DEGLI ABISSI, 20 FILM DA RICORDARE”

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