Florence Mary Anderson (1874-1930) 

In quello spazio di tempo che sta tra il 31 dicembre e il giorno del nuovo anno che stava per arrivare se ne è andato Garcilaso Sombra, il poeta di Colle Val d’Elsa che abbiamo conosciuto leggendo alcune liriche su queste pagine.
Forse Garcilaso ha pensato che, dopo gli eventi dell’anno appena terminato, aveva già visto tutto quello che gli bastava per capire che cosa sarebbe stato l’immediato futuro. E forse ha pensato di non nutrire molto interesse alla cerimonia del 2021.
Questo è stato il primo pensiero che mi ha attraversato.
Il secondo è che il suo saluto d’addio poteva essere una sua poesia, libero finalmente di educatamente conversare.

 

 

La cerimonia di esistere

 

Vorrei una pausa
nella guerra aperta del convivere
di una pace vasta
come leggere un lungo racconto
spazioso
di steppe e boschi di betulle
un romanzo russo
ampio del respiro della taiga
con
ventosità innumerevoli
cariche
di erbe
di funghi
di legno resinoso di vita
o
vecchio e solenne di bianco,
far parte
dei sassi
dell’acque e dei ghiacci
dei fiori e delle bacche.
Educatamente
conversare
con dignitosi macigni muscosi
e
con l’aria ruzzare fra gli alberi,
accettando
di giocare il gioco di tutto ciò che non è uomo.
Ma questo
è
per pensieri non antropomorfi
di fate e di maghi
ed io
ho
solo deboli gambe anelastiche
per recitare
l’esigente liturgia dell’esistenza.

 

 

World © di Garcilaso Sombra. All rights reserved

Dal volume di poesie La falce, la cartuccera e la chitarra” di Garcilaso Sombra

LA CERIMONIA DI ESISTERE, DI GARCILASO SOMBRA
Florence Mary Anderson (1874-1930)

 

 

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