Con Jack Of All Trades parleremo di quando Sam Raimi e Bruce Campbell applicarono la formula di Hercules allo swashbuckling, cercando anche di far rivivere la magia di Brisco County Jr.

JACK OF ALL TRADES, LA SERIE INEDITA DI SAM RAIMI
Jack of All Trades

 

Nella stagione televisiva dell’anno 2000 la moda dei telefilm fantasy fatti con pochi soldi e tanta ironia, che avevano spopolato in tv nella seconda metà degli anni novanta, era ormai agli sgoccioli. Xena – Principessa Guerriera, esempio più celebre del genere, sarebbe durato fino al 2001, ma Hercules, capostipite del filone, aveva chiuso i battenti l’anno prima.

Sam Raimi, produttore di entrambe le serie, decise di colmare il vuoto in palinsesto lasciato da Hercules con quella che lui chiamava Back2Back Action Hour, cioè due telefilm d’avventura molto diversi tra loro della durata di mezz’ora scarsa ciascuno.

Il primo, giunto anche da noi, sarebbe stato il fantascientifico Cleopatra 2525, nel quale un’oca bionda, ibernata durante un lifting, si risveglia in un futuro in cui deve lottare contro robot alieni invasori che hanno costretto gli umani a rifugiarsi nelle viscere della terra.
Insomma, un minestrone di Matrix, Terminator, Xena, e girl power alla Spice Girls. All’epoca era tutta roba trendy.

La seconda serie, purtroppo mai doppiata né trasmessa in Italia, sarebbe stata Jack of All Trades, classica avventura di cappa e spada con protagonista Bruce Campbell.

Purtroppo, anche questa esperienza da protagonista di una serie tv avrebbe avuto vita breve per Bruce: solo 22 episodi. Nondimeno gli permise di regalare ai fan un’altra interpretazione nella tipologia di personaggio che l’ha reso celebre: l’eroe action coatto e casinista.

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C’è pure un pappagallo vestito, tra un po’ ci arriviamo…

 

Anno 1801: Jack Stiles (Bruce Campbell) è un agente segreto statunitense, veterano della Guerra d’indipendenza americana, che viene incaricato dal presidente Thomas Jefferson di trasferirsi a Palau-Palau, un’isola dell’arcipelago malese sotto il dominio francese.

Il suo compito sarà di collaborare con un collega britannico (già di stanza da alcuni anni) per intralciare i piani di Napoleone Bonaparte, il quale intenderebbe iniziare proprio da quell’isoletta la conquista del mondo.

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Appena giunto a destinazione, Jack scopre che il suo contatto inglese è una donna, una giovane vedova di nome Emilia Rothschild (Angela Dotchin, attrice neozelandese formatasi nelle soap e apparsa anche in Xena).
La donna ha una compagnia di import-export che usa come copertura per le sue attività di spionaggio. Jack dovrà spacciarsi per il suo nuovo assistente tuttofare.

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Questo era l’episodio con il marchese De Sade


Emilia è divenuta molto amica del governatore Croque (Stuart Devenie, il reverendo-ninja di Splatters – Gli Schizzacervelli di Peter Jackson), fratello vanesio e stupido di Napoleone, e del suo braccio destro, il perfido capitano Brogard (Stephen Papps).

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Per quanto i due siano molto diversi (lei inglese precisina e ligia all’etichetta, lui yankee spaccone e donnaiolo) formano una squadra vincente.
Jean-Claude, un pappagallo vestito di tutto punto, riferisce loro le missioni da compiere. Emilia ricava le informazioni dal governatore, e Jack passa all’azione nei panni del Drago Impavido, un fuorilegge mascherato simil-Zorro ispirato a una figura del folclore locale.

JACK OF ALL TRADES, LA SERIE INEDITA DI SAM RAIMI
Drago Impavido

 

Napoleone in persona appare in quattro episodi, interpretato da Verne Troyer, il Mini-Me di Austin Powers. Questo interprete potrà farvi mugugnare e alzare gli occhi al cielo, o entusiasmarvi come la più geniale scelta di casting di sempre. Dipende dai gusti e dalla predisposizione d’animo.

JACK OF ALL TRADES, LA SERIE INEDITA DI SAM RAIMI

Tra le guest star ci sono Michael Hurst (Iolao in Hercules e Xena) nei panni di Nardo Da Vinci, pronipote schizoide del celebre Leonardo, e Hori Ahipene (Lezioni di Piano, Rapa Nui) in quelli di un pirata Barbanera flatulento e dall’alito lanciafiamme.

JACK OF ALL TRADES, LA SERIE INEDITA DI SAM RAIMI

Emilia è pure una scienziata e un’inventrice, in ogni episodio mette a punto qualcosa di utile alla missione: la prima corda elastica, il primo sottomarino, il primo giubbotto antiproiettile…
Dato che lei e Jack sono agenti sotto copertura, le invenzioni rimangono segrete: verranno re-inventate e brevettate anni dopo da altri senza che il contributo dei nostri eroi alla Storia venga ricordato.
Da qui si spiega il titolo, dato che Jack of all trades, master of none, but oftentimes better than a master of one (“Jack di tutti i mestieri, mastro di nulla, ma spesso migliore di chi è maestro in una sola cosa”) è un’espressione inglese che indica una persona che si arrangia a fare un po’ di tutto senza eccellere particolarmente in nulla.

Forse proprio questa faccenda delle invenzioni anacronistiche fece sì che molti snobbassero la serie, vedendovi un tentativo fallimentare di ricreare l’atmosfera de Le Avventure di Brisco County Jr.

In realtà le somiglianze tra le serie finiscono qui.
I due protagonisti sono estremamente diversi. Brisco è un Indiana Jones del selvaggio west: un eroe scanzonato, ma che all’occorrenza sa mostrare i modi da gentiluomo di un James Stewart o di un Cary Grant.
Jack è invece Ash di Evil Dead catapultato in epoca napoleonica: una caricatura di John Wayne talmente antipatico nella sua natura coatta e sbruffona da fare il giro del mondo e diventare un eroe simpatico e fighissimo, sempre vincente malgrado i guai che combina.

Anche i toni sono differenti: Brisco County Jr ha una comicità da sit-com per famiglie, mentre Jack Of All Trades va dalla comicità acrobatica e demenziale delle comiche del muto e dei cartoon fino ai doppi sensi non proprio per piccolissimi.

Tirando le somme: avventura d’ambientazione storica (con un numero incredibile di licenze), scazzottate slapstick, satira del machismo yankee e della grandeur francese, battute taglienti e la consapevolezza d’essere un prodotto cazzaro che vuol solo divertire. Puro Raimi/Campbell style, insomma.

Se avete amato L’Armata delle Tenebre ed Hercules, provate a cercare questa serie in lingua originale, ne varrà la pena.
In ogni caso vi innamorerete della sigla, giustamente candidata agli Emmy.

In Eighteen-Hundred-One
The Revolution had been won
And Uncle Sam’s favourite son
Had a job he needed done

Which brought Jack to a lady
Both beautiful and smart
Who found his mix intriguing
A scoundrel with a heart!

From the halls of Montezuma
To the shores of Tripoli
There was never a leatherneck braver
A Daring Dragoon is he

He’ll halt the whole advance
Of Napoleon’s attack
There ain’t a French or Pirate rogue
Who don’t know Jack

From the halls of Montezuma
To the shores of Tripoli
Sailing around the bloody world
To defend democracy

And when you need fightin man
You trust to watch your back
Just ask the bloke right next to ya. (Damn right!)
It’s Jack!

La mia fan-art esclusiva che omaggia le due serie di Sam Raimi la trovate in vendita QUI.

(Immagini prese dal Web: © degli aventi diritto).

 

 

 

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