La carriera di Isabella Ferrari si divide in due periodi diversi. Il primo, dove predomina il tono brillante, d’evasione, si conclude alla fine degli anni ottanta. Il secondo è quello drammatico.
L’ultimo periodo è molto più corposo e, al di là di qualsiasi considerazione relativa alla qualità dei lavori, ha richiesto un maggiore impegno nella recitazione.

Si può quindi affermare, rifacendosi alle dichiarazioni dell’attrice (“Ho passato la seconda metà della mia vita a distruggere quello che avevo costruito nella prima”), che nelle scelte professionali di Isabella Ferrari sia possibile riscontrare una significativa evoluzione.

Seguiamone il percorso attraverso alcuni film, serie televisive e spettacoli teatrali.

Isabella Ferrari (il vero cognome è Fogliazza) è nata a Ponte dell’Oglio, in provincia di Piacenza.
Nel 1979, a quindici anni, partecipa al concorso di bellezza Miss Teenager arrivando prima. Ideato nel 1964 da Nunzio Lusso, Miss Teenager è stato il trampolino di lancio per molte ragazze, diventate poi attrici di successo: da Silvia Dionisio a Claudia Gerini, a Laura Chiatti.

 

A diciassette anni Isabella Ferrari anni lascia la casa dei genitori per tentare l’avventura del cinema. Comincia però come attrice di fotoromanzi.
Nel 1981 il regista Gianni Boncompagni la fa esordire in televisione nella prima edizione dello show estivo Sotto le stelle, in onda su Rai 1 il giovedì sera.
In un’intervista del 1982 la Ferrari dice del suo pigmalione: “Di Gianni ho sempre ammirato la straordinaria fantasia”.

https://www.youtube.com/watch?v=2Ao0584CTjM

 

Nello stesso anno incide il disco Canto una canzone, che è anche sigla del programma per ragazzi 3, 2, 1… contatto!. Isabella Ferrari conduce la seconda edizione, trasmessa da Rai 1 dal lunedì al venerdì, insieme all’esordiente Paolo Bonolis.

 

Nel 1982 dichiara di non voler restare una soubrette a vita, anche se la soubrette per eccellenza della tv italiana nello stesso periodo afferma: “Isabella è carina. Come soubrette si farà”.
Isabella Ferrari in realtà sogna sempre il cinema. Per questo motivo Boncompagni, che crede nella possibilità della ragazza di sfondare sul grande schermo, sta pensando di esordire dietro la macchina da presa con un film che ha anche scritto: “Una storia comica e misteriosa”.
Il progetto non si concretizza e la Ferrari approda al cinema grazie a Carlo Vanzina.
Dopo averla vista in Sotto le stelle, il regista la vuole nel cast di Sapore di mare, girato nel 1983.
Ambientato a Forte dei Marmi nell’estate del 1964, il film è incentrato sulle vicende sentimentali di un gruppo di ragazzi, tra cui Selvaggia. Il film ottiene grande successo, grazie a un cast ben assortito (Jerry Calà, Marina Suma, Christian De Sica, Virna Lisi, Karina Huff, Guido Nicheli) e Isabella Ferrari diventa un’icona sexy adolescenziale.

 

Ancora sotto l’egida di Carlo Vanzina e del fratello sceneggiatore Enrico, Isabella Ferrari interpreta insieme a Diego Abatantuono il divertente Il ras del quartiere, uscito nell’autunno del 1983.
Domingo, detto Ras, per un compenso di tre milioni viene incaricato da un padre disperato di cercare la figlia Veronica, scappata di casa. Aiutato da Jena (Mauro Di Francesco), scopre che la ragazza è entrata a far parte della banda del suo acerrimo nemico.

 

Nello stesso anno Renzo Arbore dirige FF.SS. Cioè: …che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?, nel quale lo stesso Arbore, alla ricerca di idee per un nuovo film, trova sotto la finestra di Federico Fellini i fogli di una sceneggiatura inedita del Maestro.
Isabella Ferrari partecipa a una scena ambientata durante il festival di Sanremo.

 

Nel seguito di Sapore di mare, realizzato a ruota e intitolato Sapore di mare 2 – Un anno dopo (1983, regia di Bruno Cortini), tornano alcuni personaggi del primo film, tra cui Selvaggia, e l’ambientazione a Forte dei Marmi. Nella parte finale la storia si sposta nel 1983, quando Selvaggia ritrova l’ex fidanzato Gianni che non vedeva da diciotto anni.

 

Fracchia contro Dracula del 1985 è uno dei migliori film con Isabella Ferrari, diretto da Neri Parenti.
Giandomenico Fracchia (Paolo Villaggio) lavora come impiegato alla Mondial Immobiliare. La sua inettitudine negli affari rischia di fargli perdere il posto, così si reca in Transilvania con l’unico cliente a sua disposizione, il ragionier Filini (transfuga dalla serie di Fantozzi interpretato dal grande Gigi Reder) per acquistare il castello del conte Vlad.
Nelle esilaranti avventure che si susseguono trova posto la Ferrari nel ruolo di Luna, decisa a sterminare i vampiri che hanno ucciso suo fratello.

https://www.dailymotion.com/video/x7v7m9r

 

Isabella Ferrari torna a lavorare con Jerry Calà nell’episodio conclusivo, intitolato A qualcuno piace il calcio, della serie televisiva Professione vacanze, una produzione di ReteItalia per la regia di Vittorio De Sisti, trasmessa da Italia 1 in prima serata nella primavera del 1987.

https://www.youtube.com/watch?v=v294gHnu2S8

 

Isabella Ferrari afferma di voler cambiare registro: “Dopo tanti film vacanzieri, che riempivano i botteghini ma svuotavano il mio entusiasmo per questo mestiere, ho deciso che volevo ruoli diversi in storie diverse, con un po’ di spessore”.
La svolta arriva nel 1988, quando accetta il ruolo di protagonista nel film di Marco Tullio Giordana Appuntamento a Liverpool. Storia di una ragazza che ha perso il padre, ucciso allo stadio Heysel durante la finale di Coppa dei Campioni Juventus-Liverpool, e decisa a vendicarsi.
Come ha spiegato lei stessa, si tratta di “un film di tensione, drammatico, che purtroppo non ha avuto alcun successo, ma che mi ha proposto in una luce tutta diversa, soprattutto agli addetti ai lavori. Infatti tutti si sono complimentati, tutti hanno apprezzato il mio nuovo modo di essere e di recitare”.

 

Nel 1989 esce il tragicomico e favolistico Willy Signori e vengo da lontano, diretto e interpretato da Francesco Nuti.
Nuti interpreta Willy, un giornalista di cronaca nera che una notte viene coinvolto in un incidente d’auto. Un uomo resta ucciso e quando Willy viene a sapere che la fidanzata della vittima, Lucia Ventura, aspetta un bambino, cerca in tutti i modi di prendersene cura.
La Ferrari in un’intervista dell’epoca ha spiegato che il suo personaggio è “un potente centro d’attenzione intorno al quale mi sembra che graviti tutto il film”.

 

Un film passato quasi inosservato è il giallo-rosa Nessuno mi crede, del 1992 (regia di Anna Carlucci).
Due amiche, Mai e Susy (Gianina Facio e Isabella Ferrari), vivono una accanto all’altra. Un giorno Mai scompare misteriosamente.

 

La consacrazione vera e propria giunge nel 1995, quando un grande regista del nostro cinema, Ettore Scola, la dirige in Romanzo di un giovane povero, per di più accanto a un mostro sacro come Alberto Sordi.
Vincenzo (Rolando Ravello) è un giovane laureato che vive con la madre ai limiti dell’indigenza. Un giorno l’anziano vicino di casa Bartoloni gli chiede di uccidere sua moglie in cambio di un compenso. Il ragazzo non accetta ma quando la donna precipita da una finestra, Vincenzo finisce per essere ugualmente accusato di omicidio.
Anche se Scola le dice “sembri sempre uscita da Vogue”, Isabella Ferrari, che ha il ruolo di Andreina, fidanzata di Vincenzo, vince la Coppa Volpi come migliore attrice non protagonista alla 52^ Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

 

Nel 1998 affianca Andrea Giordana nella fiction in tre puntate su Rai 2 Provincia segreta, diretta da Francesco Massaro.
Ambientata in una cittadina dell’entroterra veneto, è incentrata sulle inchieste del magistrato Emilio Girotti, alle prese con oscuri delitti. Isabella Ferrari interpreta la giornalista Raffaella Granelli, che lo aiuta nelle indagini.

 

La partecipazione di Isabella Ferrari al film di Carlo Mazzacurati La lingua del santo (2000), può essere considerata poco più di un cameo: appare per un paio di minuti in tutto.
Interpreta Patrizia, l’ex-moglie di Willy (Fabrizio Bentivoglio), un agente di commercio disoccupato che si è dato ai furti in coppia con Antonio (Antonio Albanese).
La si vede in due scene: quando Willy la guarda da lontano mentre esce dal suo negozio e cammina per strada e poi quando le telefona.

 

Tratto dal romanzo omonimo di Massimo Carlotto, Arrivederci amore, ciao (2006) è diretto da Michele Soavi e vede Isabella Ferrari nel ruolo di Flora, una donna ricattata dal protagonista Giorgio (Alessio Boni).
Sull’interpretazione della Ferrari Maurizio Porro ha scritto (Corriere della Sera, 24 febbraio 2006): “Mini ruolo per un’Isabella Ferrari di grandi intensità e passione”, ma l’atmosfera da noir maledetto del film risulta alla fin fine piuttosto indigesta.

 

Non sono poche le produzioni straniere alle quali ha preso parte Isabella Ferrari. Sia cinematografiche che televisive.
Tra queste ultime spicca Nel bianco, un film per la tv italo-tedesco in due puntate, trasmesso da Canale 5 nel 2009. Tratto da un romanzo del celebre scrittore gallese Ken Follett, offre la possibilità alla Ferrari di tornare a un ruolo d’azione.
È la responsabile della sicurezza di una casa farmaceutica dove vengono sperimentati virus molto pericolosi. Quando una provetta viene rubata, dà la caccia ai ladri.
Follett è rimasto soddisfatto di come il suo romanzo è stato trasposto: “Il set è stato ricostruito perfettamente: sembrava di essere dentro una vera casa scozzese, invece che nei dintorni di Berlino. Anche gli interpreti, benché non fossero fisicamente uguali ai personaggi che avevo immaginato, erano perfetti”.

https://www.youtube.com/watch?v=63FcY5fPWFE

 

Dal 2000 in avanti, Isabella Ferrari ha lavorato in più di un occasione con il regista Renato De Maria (i due in seguito si sono sposati).
Hanno cominciato la collaborazione con la prima stagione della serie televisiva Distretto di polizia (Canale 5). Per il grande schermo hanno girato due film. Il primo è Amatemi, del 2005, che ha per protagonista Nina, una donna abbandonata dal marito (Pierfrancesco Favino). In un primo momento si fa prendere dalla disperazione, poi decide di tornare a vivere e ad amare, forte della propria carica erotica, ma senza legami di sorta.

 

Se esiste un tratto comune all’intera carriera di Isabella Ferrari è la presenza in molti film di situazioni e scene nelle quali la sensualità è più o meno accentuata. Tanto che può essere considerata uno degli ultimi sex symbol del cinema italiano.
Anche lo spot per il reggiseno Yamamay del 2011 intitolato Allo specchio, diretto da Paolo Sorrentino, va in questa direzione. L’obiettivo, secondo l’Ad del marchio di biancheria intima Gianluigi Cimmino, è di “tornare vicini all’anima delle donne”.

 

Nel 2012 Isabella Ferrari vince il premio come miglior attrice al Festival Internazionale del Film di Roma, per il film di Paolo Franchi E la chiamano estate.
Ha detto il regista: “Non riuscivo a trovare l’attrice giusta per questo ruolo e lei ha incarnato con grande disponibilità, con grande coraggio, con grande generosità il personaggio di Anna”.
Nello stesso anno prende parte allo spettacolo teatrale scritto da Marco Travaglio (anche protagonista) Anestesia totale, nel quale legge brani di Indro Montanelli e si esibisce in alcune performance a sorpresa. Lo spettacolo a due voci propone cinque lezioni sulla disinformazione.
Travaglio lo presenta così: “Giornalisti e pubblico oggi sono intrappolati in una cortina anestetica, tra manipolazione delle informazioni, favoritismi, dissimulazione”. Anestesia totale, oltre che in varie piazze italiane, viene portato in tour in tre metropoli europee (Barcellona, Bruxelles e Londra).

https://www.youtube.com/watch?v=4IUa-FKyy2g

 

Due ladri un po’ maldestri, Mirko e Jole (Luca Argentero e Ilenia Pastorelli), dopo aver immobilizzato i proprietari di un cottage, si apprestano a svaligiarlo, ma vengono interrotti dall’arrivo di una coppia, formata da un anziano politico, Romano, costretto sulla sedia a rotelle e dalla giovane amante Nancy (Alessandro Haber e Vittoria Puccini).
Subito dopo arrivano anche Domitilla e Jacopo (Isabella Ferrari e Ludovico Succio), moglie e figlio di un pittore che quando abitava nel cottage vi ha lasciato un quadro.
Succede in Cosa fai a Capodanno?, diretto da Filippo Bologna e uscito nelle sale prima delle feste natalizie del 2018. Un film poco riuscito e un clamoroso insuccesso, nel quale gli attori si sforzano di seguire un copione privo di guizzi. Anche qui non manca una scena erotica, troncata sul nascere, tra Isabella Ferrari e Vittoria Puccini.

 

Nell’agosto del 2020 è tornata sul palcoscenico per recitare nello spettacolo di teatro musicale Arianna, Fedra, Didone, andato in scena al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Tre monodrammi per Attrice, Coro femminile e Orchestra su testo tratto dalle Epistulae Heroidum di Ovidio, con la musica composta da Silvia Colasanti.

 

Ambiziosa? Certo, ma non riesco a bussare alla porta della gente.

Isabella Ferrari

 

 

 

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