Iron Fist è uno dei personaggi Marvel nati sotto l’influenza del genere cinematografico delle arti marziali esploso in America negli anni settanta attraverso i film di Bruce Lee.
La vita editoriale di Iron Fist è fatta di alti e bassi: dopo prolungate assenze, nel 2006 è stato reintrodotto nell’universo Marvel.

IL CAMPIONE DI ARTI MARZIALI

Creato nel 1974 da Roy Thomas e Gil Kane, è uscito per la prima volta su Marvel Premiere n. 15. Marvel Premiere era un albo senza personaggio fisso utilizzato per lanciare nuovi personaggi e rilanciare quelli vecchi che avevano perso la propria testata. Nei primi due numeri avvenne il lancio di Warlock, seguirono una dozzina di numeri con il rilancio di Dottor Strange e poi toccò, appunto, a Iron Fist, che su Marvel Premiere rimase per 11 numeri, prima di avere una testata propria. In seguito Marvel Premiere presentò diversi personaggi di scarso successo, per chiudere con il numero 36.

L’ispirazione per Iron Fist venne a Roy Thomas dopo aver visto il film di kung fu Cinque dita di violenza, in cui appariva la “cerimonia del pugno di ferro”.
Thomas, già editor di Shang-Chi Master of Kung Fuera convinto che un altro campione di arti marziali avrebbe funzionato nell’universo Marvel e, anche se esisteva già un eroe con la parola Iron (Iron Man), ha deciso di chiamarlo Iron Fist.

Altra fonte di ispirazione, esplicitamente nominata, è stato Amazing-Man, un personaggio creato nel 1939 da Bill Everett (il padre di Sub-Mariner e Daredevil) per la casa editrice Centaur, la cui storia vede un ragazzo occidentale allevato in Tibet per anni allo scopo di diventare un formidabile guerriero. Del resto Thomas è sempre stato appassionato dei fumetti della Golden Age.


Grazie ai disegni di Gil Kane, Iron Fist prende così vita.

Danny Rand è un bambino di 9 anni unico sopravvissuto della sua famiglia che viene cresciuto nella città mistica di K’un-L’un, luogo appartenente a un altro “piano astrale” che appare solo una volta ogni 10 anni nel nostro mondo.

Il padre di Danny, Wendell, uno dei pochi ad aver visitato in gioventù la città, aveva organizzato una spedizione tra i monti dell’Himalaya insieme alla famiglia e al socio in affari Harold Meachum.

IRON FIST DAGLI ANNI '70 A OGGI


Meachum, per avidità e gelosia, decide di sabotare la spedizione, mandando Wendell incontro a morte certa. Danny e sua madre vengono poi assaliti da un branco di lupi, e solo il sacrificio della donna riesce a permettere al bambino di giungere alle porte di K’un L’un.

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Danny viene allenato da Lei Kung il Tonante a una ferrea disciplina marziale, di cui, con la sua dedizione, apprende tutti i segreti. A 19 anni Danny decide di affrontare la prova di Sho Lau, il drago mortale, che custodisce il segreto per apprendere la tecnica del pugno d’acciaio.

Il ragazzo supera la prova, durante la quale il suo petto viene marchiato con una cicatrice a forma di drago.

Immergendo il cuore della bestia nel fuoco ottiene il potere del Pugno D’Acciaio, che consiste nel concentrare il proprio chi (l’energia spirituale contenuta nel nostro corpo) nel pugno, grazie al quale riesce persino a frantumare il metallo.

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Dopo anni di addestramento, consumato dal desiderio di vendetta, Danny decide di tornare sulla Terra per farla pagare ad Harold Meachum, indossando un costume cerimoniale di K’un L’un.

Dopo il primo numero, che abbiamo appena riassunto, i testi passano a Len Wein e poi a Doug Moench.

Il seguito è chiaramente ispirato al film L’Ultimo Combattimento di Chen, l’ultimo film di Bruce Lee prima della sua prematura morte. Danny, come Lee, deve risalire lungo i piani di un grattacielo alla ricerca di Meachum, e a ogni piano affronta agguerriti avversari sempre più letali.

Alla fine Danny trova Harold Meachum ridotto sulla sedia a rotelle privo di gambe, a causa all’assideramento avvenuto durante la spedizione in cui morirono i suoi genitori.

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Mosso dalla compassione Danny rinuncia alla sua vendetta, ma un misterioso ninja uccide Meachum, e la colpa ricadrà proprio su Iron Fist, da quel momento marchiato come Kung Fu Killer.

Il proseguio della serie vede l’esordio di alcuni dei personaggi fondamentali per la mitologia del personaggio, come la nippo-americana Coleen Wing, esperta spadaccina samurai, e Misty Knight, detective afroamericana di cui si innamora il nostro eroe dandole uno dei primissimi baci “interraziali” apparsi nel mondo dei fumetti.

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I principali nemici di Iron Fist diventano il sicario Warhawk, il misterioso Master Kahn e Steel Serpent alias Davos, figlio di Lei Kung il Tonante e rivale storico di Danny.

Intanto a occuparsi della serie sono arrivati Chris Claremont e John Byrne, il duo che da lì a poco realizzerà alcune delle storie più belle degli X-Men.

Da segnalare come Claremont faccia esordire sulle pagine di Iron Fist n. 14 (1977) lo spietato assassino Sabretooh, personaggio che, come Deathbird e Mystica, sono stati creati dall’autore sulle pagine di altre serie per poi riprenderli negli X-Men, dove si affermeranno tra gli avversari più importanti dell’universo Marvel.

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Non mancano gli incontri con altri eroi Marvel, come gli X-Men, Iron Man, Capitan America e l’Uomo Ragno.

IRON FIST DAGLI ANNI '70 A OGGI
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La serie di Iron Fist dura fino il numero 64. Per poter continuare a raccontare le imprese del personaggio, la Marvel decide di unirlo a un altro eroe in crisi di vendite: Luke Cage.

GLI EROI IN VENDITA

Nato anch’esso sulla scia di un genere cinematografico, la Blaxploitation (polizieschi violenti con protagonisti di colore) a un certo punto Luke Cage aveva assunto il nome supereroistico di Power Man con la speranza di coinvolgere maggiormente i lettori, ma neppure così la sua serie decollava. 

Nei numeri 48-50, indagando sul rapimento dell’amica Claire Temple, Luke Cage viene costretto con il ricatto da un boss ad attaccare Iron Fist. 

I due eroi alla fine dell’episodio uniscono le forze e decidono di iniziare una collaborazione, dando vita nel 1978 agli “Eroi in vendita: Power Man & Iron Fist”, una nuova serie scritta con toni più leggeri da Jo Duffy, una delle prime sceneggiatrici Marvel.
Con la collaborazione dall’avvocato Jeryn Hogart, i due mettono le loro capacità al servizio del miglior offerente.

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Sebbene non potessero essere più diversi, il ragazzo bianco, ricco e filosofo zen, e il duro nero del ghetto danno vita a una solida amicizia. La serie dura fino al 1986, quando lo sceneggiatore Jim Owsley la chiudere in modo tragico.

Owsley aveva introdotto il misterioso Capitan Hero, un dodicenne in grado di trasformarsi in un possente supereroe ispirato chiaramente al Capitan Marvel della Fawcett (l’attuale Shazam).

Il ragazzino soffre di una malattia degenerativa e Luke e Danny si prendono cura di lui.

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Una sera, mentre Danny si trova al suo capezzale, il ragazzo si trasforma e in preda a un raptus di follia lo colpisce nel sonno, uccidendolo. Del suo omicidio verrà accusato Luke, che dovrà darsi alla macchia.


La serie Power Man and Iron Fist chiude così dopo quasi 10 anni, con il numero 125, che vede Luke Cage fuggiasco e Iron Fist morto, non in circostanze eroiche ma in modo improvviso.
I fan rimangono delusi, ma Owsley sostiene che la morte è spesso assurda.

Iron Fist “rimane morto” per circa cinque anni, fino a quando John Bryne si occupa di lui.

Byrne nel 1991 sta realizzando la serie Namor the Sub Mariner, dove mostra il ritorno di Danny Rand nel numero 18, rivelando però alla fine che a impersonare il defunto eroe è in realtà l’alieno Super Skrull.
Nel numero 23 recupera il vero Iron Fist, spiegando che a venire ucciso fu un dopplanger creato da K’un L’un, mentre l’eroe era in uno stato d’animazione sospesa per curare un avvelenamento da radiazioni.


Iron Fist fa dunque ritorno nell’universo Marvel, anche se, come altri eroi nati negli anni settanta, fatica a imporsi (vedi Nova, Son of Satan, Shang Chi e lo stesso Luke Cage). Vengono fatti alcuni timidi tentativi di rilancio con alcune miniserie e di ricostruire gli Heroes for Hire con lo storico duo in compagnia di eroi come She-Hulk e il Cavaliere Nero, ma senza sviluppi apprezzabili, tanto che molto di questo materiale è rimasto inedito in Italia.

Occorrerà attendere il nuovo millennio, affinchè Iron Fist torni a essere protagonista nelle pagine delle serie Marvel.

L’IMMORTALE IRON FIST

Del rilancio dell’eroe si occupa inizialmente Ed Brubaker, sceneggiatore in voga nei primi anni 2000, in cui stava rilanciando anche Capitan America e Devil.

Brubaker fa tornare Danny Rand, facendogli indossare il costume di Devil mentre Matt Murdock si trova in carcere, allo scopo di confondere le voci che sotto la maschera si celasse l’avvocato cieco.
Infatti è Danny Rand il Devil che vediamo durante Civil War, il mega evento Marvel del 2006.

Brubaker, poi, con i disegni di David Aja, nel novembre 2006 lancia la serie Immortal Iron Fist, in cui rivede e approfondisce tutta la mitologia legata al personaggio.


Nel corso della serie, durata tre anni per 27 numeri, scopriamo che ci sono stati diversi Iron Fist nel corso della storia, e che Danny è solo l’ultimo di una lunga dinastia di armi umane.

Vediamo Danny Rand rifiutare la vendita di alcuni treni ad alta velocità progettati dalla propria compagnia a un imprenditore cinese, sospettando che dietro si nasconda l’Hydra.

Inizia così una serie di eventi che lo portano a conoscere Orson Randall, il suo predecessore e maestro di suo padre, un riluttante eroe che agiva negli anni venti (Brubaker si rifà ai personaggi pulp come Doc Savage), che ha voltato le spalle ai suoi doveri di Iron Fist e a K’un L’un.


La serie, che ha toni da kung fu movie con tornei di arti marziali e combattenti dagli insoliti poteri, si rivela un successo e riporta in auge il personaggio. Il quale si ritrova anche a far parte della nuova formazione dei New Avengers di Brian Bendis.


Insieme ai nuovi compagni, Iron Fist è al centro di quasi tutti i mega eventi Marvel, da Secret Invasion a World War Hulk, da Feart Itself ad Avengers vs X-Men.

Nel 2011 c’è stato anche un simpatico rilancio di Heroes for Hire a cura di David F. Walker e una miniserie scritta da Larry Hama, Iron Fist: Heart of the Dragon.


Recentemente è arrivata la notizia che la Marvel ha lanciato un erede di Danny Rand, il cinese Lie Lin, che è diventato il nuovo Iron Fist nel febbraio 2022.




LA SERIE NETFLIX

Iron Fist è stato protagonista di una serie omonima prodotta da Netflix durata due stagioni, in cui Danny Rand è interpretato dall’inglese Finn Jones, noto ai più come Loras Tyrell in Games of Thrones.


Nonostante il crossover con gli altri eroi Marvel un tempo gestiti da Netflix, nei Defenders, e un finale aperto per una terza stagione, la serie di Iron Fist non è stata confermata e, ora che i diritti sono tornati alla Disney, non ci sono voci su un nuovo progetto dedicato al personaggio. Non è da escludere che presto o tardi verrà coinvolto nel Marvel Cinematic Universe.




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