L’insonnia è un disturbo comune a molti, che si presenta in quasi tutte le fasce di età rendendo le notti un vero incubo. Il disturbo del sonno è un fastidio che può presentarsi in diverse fasi del riposo: c’è chi ha difficoltà a iniziare il sonno, chi a mantenerlo, chi dorme pochissime ore.

Una condizione di disagio che può alimentare disturbi come ansia, stress, irritabilità, difficoltà a mantenere la concentrazione. Tutti elementi che, a loro volta, possono essere anche alla base dell’insorgere dei disturbi del sonno, in una sorta di circolo vizioso dove non si riesce più a capire quali sono le cause e quali le conseguenze.

Per capire la correlazione dell’insonnia con i momenti di grande stress, è sufficiente guardare la stretta attualità: secondo una indagine condotta dall’Istituto Gaslini di Genova sull’impatto del lockdown, la chiusura per il Coronavirus, quasi il 70% dei ragazzi (la fascia di popolazione più giovane, che dovrebbe avere meno disturbi del sonno) avrebbe mostrato problematiche di questo genere.
La condizione di isolamento ha quindi portato a un forte stress con ripercussioni sulla tranquillità psicologica dei ragazzi, che si è tradotta in una peggiore qualità del sonno.

 

Come combattere i disturbi del sonno?

Anche in tempi di ‘normalità’, non caratterizzati da pandemie che causano stress, sono circa 9 milioni gli italiani che soffrono di disturbi del sonno (dati: Eurodap, Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico).
Quali sono i rimedi?

Occorre andare alla radice del problema, eliminandone la causa principale: chi soffre di stress, attacchi di panico ed affini, dovrebbe intervenire su questi per godere di maggiore tranquillità durante la notte. Ma sono tantissimi anche gli italiani che decidono di virare sui prodotti per dormire: e anche qui ce ne è per tutti i gusti.

Non necessariamente si deve finire sul chimico, con sonniferi e tranquillanti. Esistono tanti rimedi naturali che, se presi con costanza, possono generare effetti benefici. Tra questi, la melatonina negli integratori alimentari, che è forse il più diffuso. Stando attenti a non superare la dose giornaliera consentita di un mg al giorno.

Da segnalare che esiste anche un trattamento di psicoterapia. Trattamento cognitivo comportamentale integrato dell’insonnia, un approccio diversificato a seconda della gravità del problema. Perché si tratta comunque di un disturbo grave, visto che dalla qualità del sonno dipendono tanti fattori, compresa la capacità di concentrarsi sul proprio lavoro (quindi di rendere meglio) e di mantenere relazioni serene con chi ci sta intorno.

 

 

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