IL TATUAGGIO DALLA PREISTORIA A OGGI

Il tatuaggio rappresenta la più antica forma di moda esistente al mondo. Può essere un capriccio estetico, così come un simbolo che rappresenta un aspetto fondamentale della nostra vita. Un valore simbolico ed estetico molto diffuso in Italia, talmente radicato da interessare sia i giovanissimi sia gli adulti.

 

Non solo una moda estetica

Oggi le tecniche per tatuare sono molteplici e prevedono l’impiego di materiali sempre più evoluti, durevoli e resistenti. Non è un caso se in questo momento vanno di moda i tatuaggi multi-color, esistono anche guide e consigli su come curare un tatuaggio a colori per farlo durare più a lungo. I modi e le tecniche con cui vengono realizzati i tatuaggi cambiano negli anni, mentre l’intento per il quale le persone decidono di realizzarli grossomodo resta lo stesso.

 

Quando nasce il tatuaggio?

La parola tatuaggio proviene da Tahiti, dove questa tecnica era nota come tau-tau. Parola onomatopeica che ricorda il picchiettio del legno sulla pelle per colorare la pelle. Si tratta della tecnica di tatuaggio più antica che si conosca.

In realtà i tatuaggi sono ancora più antichi, risalgono alla preistoria, quando venivano eseguiti tramite lo sfregamento del carbone sulla pelle. In Europa il tatuaggio è stato osteggiato dal mondo cristiano, in quanto ritenuto un atto contro la sacralità del corpo e, quindi, una manifestazione satanica.

 

Dall’Asia alla Nuova Zelanda

Nel mondo asiatico ci sono testimonianze antiche del tatuaggio che risalgono almeno al quinto secolo avanti Cristo. Ci sono mummie dell’Asia centrale che presentano motivi animali nello stile artistico degli sciti, forse con un significato magico.
In Nuova Zelanda il tatuaggio è praticato dalla popolazione polinesiana dei Maori, presso cui serve a indicare, tra l’altro, l’appartenenza a una famiglia e la posizione sociale.

 

Il boom in Europa

Il boom in occidente dei tatuaggi inizia a partire dagli anni Venti del Novecento, quando fu inventata la macchinetta con cui realizzarli in maniera semplice e relativamente veloce. È così che inizia la diffusione del tatuaggio a finalità estetiche in Europa e in America. La grande popolarità comincia negli anni sessanta e settanta, quando il tatuaggio divenne un simbolo di ribellione. In seguito vi è stato un continuo aumento della domanda di tatuaggi.

 

Il tatuaggio oggi

Oggi il tatuaggio riprende tutte queste influenze storiche globali, diventando il simbolo di espressione personale e culturale a cui le persone intendono far riferimento. Pertanto i tatuatori lavorano sulla base di correnti artistiche e stilistiche che spaziano da quella cinese o giapponese, a quello tribale o alla Old School, tradizionale e realistica.
Molto diffusi sono poi i tatuaggi lettering, che prevedono delle iscrizioni, e quelli polinesiani, che usano simboli rappresentanti forza, coraggio, spirito e disciplina.

 

 

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