Come tutti sanno, è arrivato nelle sale italiane uno dei film più attesi dell’anno con l’eroe di Stan Lee e Steve Ditko: Spiderman Homecoming, diretto da Jon Watts.
Chi scrive gestisce un negozio in cui vende roba nerd di vario tipo, compresi i fumetti americani. L’uomo Ragno è un’icona che ha saputo interpretare le diverse epoche a generazioni di lettori: i miei clienti, ragazzini imberbi o nerd della vecchia generazione, mi hanno fatto riflettere su questo aspetto.


Il film è stato amato o odiato, forse più amato che odiato. Le diverse opinioni sono degenerate spesso nel fanatismo, soprattutto nei gruppi di facebook.

Comunque, i giovani nerd che frequentano il negozio si sono identificati nell’ultimo film dell’Uomo Ragno. Si riconoscono nelle gag e nella rappresentazione dei personaggi di contorno, oltre che in Peter Parker. Prima di parlare di Spiderman dovremmo parlare di Peter, provando a non preoccuparci delle questioni “filologiche” (in effetti il film si discosta parecchio dai fumetti).


Peter è un ragazzino che insegue il sogno di diventare un Avenger, un ragazzino con alcuni superpoteri che sta imparando a gestire come per gioco. Infatti, di nascosto si riprende con la videocamera mentre viene convocato da Tony Stark per partecipare alla battaglia di Civil War, parlando e commentando come fosse uno youtuber. Il continuo “blaterare” dell’Uomo Ragno durante gli scontri, marchio di fabbrica che lo contraddistingue da sempre, restituisce allo spettatore quell’ironia spensierata che i nerd di vecchia data si aspettavano da lui (e qui la parlantina del doppiatore Alex Polidori si dimostra azzeccatissima).

Questa rappresentazione di Peter nel film precedente ha fornito gli elementi che in Spiderman Homecoming vengono approfonditi senza rappresentare da capo le origini e quanto ne consegue (la morte dello zio Ben e i poteri da cui derivano grandi responsabilità).
Ha fatto molto discutere lo svecchiamento di zia May. I giovani clienti apprezzano il fatto che perfino una milf (acronimo del gergale Mother I’d Like to Fuck) possa rappresentare il candore di quella zia/madre da difendere a ogni costo. Peter decide di non togliersi la maschera, rendendo altrimenti pubblica la propria identità, proprio per non mettere in pericolo zia May, quella donna rimasta vedova per colpa sua.

I nerd della vecchia guardia, invece, non apprezzano la convocazione della giovane e bella Marisa Tomei nel ruolo della zia May, dato che il suo aspetto non c’entra niente con il personaggio originale. Così come hanno criticato il Flash Thompson che da biondo muscoloso è diventato un indiano piccoletto, e Ned Leeds, in origine biondo pure lui, trasformato in grassoccio e asiatico.
Anche l’Avvoltoio, pur essendo ottimamente interpretato da Micheal Keaton, ha poco o niente a che fare con il personaggio originale.
Per non parlare del ruolo di Tony Stark, assente nei primi fumetti, e di tutta una certa idea di America che rappresenta.

C’era un modo per mettere d’accordo vecchi e nuovi nerd, cioè realizzare un film con personaggi aggiornati senza però stravolgere le loro caratteristiche originali?
Probabilmente sì, ma non sembra questa la tendenza scelta dai film Marvel.
Almeno per ora.


(Per un confronto con i fumetti originali di Stan Lee e Steve Ditko vai qui).

 

 

6 pensiero su “IL NUOVO SPIDERMAN PIACE AI NERD”
  1. Zia may non può essere definita milf perché non ha figli…. Ha più senso la zia May quarantacinquenne del film, che la zia May ottuagenaria dei fumetti, anche perché se Ben era il fratello del padre di Peter, non potevano lui e May essere troppo anziani! 😉

  2. Per me non è importante lo svecchiamento di may. Marisa tomei è bella , intensa e abbastanza “vecchia ” da essere credibile . il fatto è se influisce sull’economia del racconto .il film è influenzato dalla sua presenza a parte il gigioneggiare di Tony stark. Per la trama è essenziale o si sarebbe potuta sostituire con il nulla ,come in Charlie brown? Si è detto che questo film scarseggia in pathos ,forse la colpa è anche del ruolo ininfluente dato a may.

  3. La zia May Tomei è la ragione per cui tanti papà hanno accompagnato i loro cuccioli – come ho fatto io con Crepascolino – all’appuntamento con il terzo Spidey di questo secolo . Ho letto da qualche parte che a Cinelandia si sta ragionando seriamente di uno spin off con la Marisa. No kiddin. La probabilità di vedere un film sulla Vedova Nera sono + basse delle minime da Belgrado in un inverno del 20mo secolo dopo il floppissimo di Ghost in The Shell, ma potremo seguire prima o poi la zia May impegnata in un flirt con il bel Tony Stark. Una commedia. A meno che Michael Batbirdman in arte The Vulture non esca dal gabbio anzi tempo e mesmerizzi la signora May Tomei come il doc Ock dei comics dei miei tempi di bimbo. Non male come sviluppo. In fondo Keaton si sente defraudato dai vari tonystarks che vendono armi e sono ricchi e famosi e lo relegano a fondo scala a papparsi le briciole: quale vendetta migliore di soffiargli il love interest ?

  4. Tutti quelli che ho sentito lamentarsi di Homecoming hanno detto la stessa cosa: troppo diverso dal fumetto originale.
    Personalmente, odio lo Spider-man di Holland perché ritengo che il regista non abbia capito per davvero il rapporto Spider-man/Responsabilità, limitandosi esclusivamente all’aspetto adolescenziale.
    Per me il personaggio più stravolto é stata MJ: l’hanno trasformata in una mezza dark che sembra la figlia di Fantozzi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *