I SUPERGRUPPI DELLA DC MENO CONOSCIUTI

La Dc Comics vanta alcuni dei nomi più noti tra i supereroi, come Superman, Batman e Wonder Woman. Nel vasto parco di personaggi di cui dispone, però, ce sono alcuni che hanno avuto minore fortuna e sono meno noti al grande pubblico, soprattutto qui in Italia, dove i diritti per le pubblicazioni Dc sono passati per diversi editori che hanno deciso di omettere le avventure di alcuni di loro.
 


GLI ESPLORATORI DELL’IGNOTO
Prima apparizione:  Showcase n. 6, 1957
 
Noti forse più con il loro nome originale, The Challengers of the Unknown, gli esploratori dell’ignoto sono un gruppo di avventurieri sopravvissuti allo schianto di un aereo che hanno deciso di collaborare tra loro combattendo minacce stravaganti. 

I componenti sono i migliori nel loro campo:  Kyle “Ace” Morgan, spericolato pilota d’aereo; il temerario stuntman Matt “Red” Ryan; il campione di lotta Leslie “Rocky” Davis e il brillante scienziato oceanografo Walter Haley detto “Prof”.

Costruita la base dentro una montagna, indossate uniformi tutte uguali e adottata come simbolo una clessidra (in quanto gli Esploratori ritenevano di vivere del “tempo preso in prestito” dalla morte), questo insolito team affronta minacce legate a misteri fantastici ed esotici, scienziati pazzi e mostri. 

Al team presto si unisce una ragazza, l’archeologa esperta di computer June Robbins, che diviene il quinto “challenger”.

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Creati dal leggendario Jack Kirby, con il contributo non accreditato del suo ex socio Joe Simon, questa squadra vide la luce all’indomani dello scandalo creato dal libro dello psicologo Fredric Wertham, “Seduction of the Innocent”, che mise alla gogna i fumetti horror e violenti. Cercando nuove strade Kirby trasse ispirazione dai B-movie dell’epoca in cui i protagonisti erano personale normali, per quanto eccezionali, come scalatori, pugili, piloti ed esploratori.

Gli Esploratori dell’Ignoto, dopo un’ottima partenza, con l’abbandono di Kirby (cacciato dall’editor per una questione di soldi) persero smalto. Vennero pubblicati fino al 1973 senza mai entrare tra i personaggi di punta della scuderia Dc, anche a causa del ritorno in voga dei supereroi.

Nonostante l’assenza di superpoteri, i Challengers rappresentano un prototipo ripreso dallo stesso Jack Kirby per quelli che diventeranno il primo grande successo della Marvel, ossia i Fantastici Quattro. Costoro, infatti, proprio come i Challengers, sono sopravvissuti a un incidente (il volo nello spazio, nel loro caso).
Reed Richards si rifà al prof Haley, Susan Storm a June Robbins, il burbero Ben Grimm/la Cosa a Rocky Davis e lo spericolato Johnny è Matt Ryan, come lui appassionato di corse.

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I SUPERGRUPPI DELLA DC MENO CONOSCIUTI
In questo episodio uno dei personaggi acquista dei superpoteri temporanei che poi verranno riutilizzati per i Fantastici Quattro


Sebbene ancora oggi la Dc non sembra puntarci molto, gli Esploratori dell’Ignoto sono sopravvissuti all’epurazione di Crisi sulle Terre Infinite e occasionalmente appaiono in alcune miniserie, come quelle del 1991 a opera di Jeph Loeb e Tim Sale e in mega eventi come The New Frontier di Darvin Cooke.

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DOOM PATROL
Prima apparizione: My Greatest Adventure n. 80, 1963
 
Quando si parla di Doom Patrol oggi il pensiero va alla run di Grant Morrison di fine anni ottanta, con la squadra composta da Robotman, Crazy Jane (affetta da 64 personalità e altrettanti superpoteri), Dorothy Spinners (in grado di dar vita a tutto ciò che immagina), Rebis (il primo supereroe transgender) e il quartiere senziente Danny the Street.

Un fumetto folle, fuori dall’ordinario, con passaggi da metafumetto, ricco di trovate innovative che hanno dato fama allo scrittore scozzese. Ma quella non è la versione originale della Doom Patrol.

La prima formazione, sfortunata e da molti dimenticata, è stata creata molti anni prima, nel 1963, da Arnold Drake e Bob Haney per i testi e l’italiano giramondo Bruno Premiani per i disegni (gli ultimi due in seguito hanno creato anche i Teen Titans).

Il concetto, insolito per l’epoca, vedeva un team formato da alcuni disadattati, dei freak temuti dalla gente che però lottavano per il bene dell’umanità.
I protagonisti erano tutte persone sopravvissute a spaventosi incidenti.

Cliff Steele è un pilota di Formula uno il cui corpo è stato fatto a pezzi in un incidente durante una corsa. Il suo cervello è stato messo dentro un corpo robotico, tramutandolo di fatto in un uomo-robot, Robotman appunto. Questa sua nuova natura non gli permette contatti umani, isolandolo dal resto del mondo.

Larry Trainor è un pilota d’aereo che durante un volo sperimentale è venuto a contatto con un campo radioattivo, contaminandolo. A seguito di questa esposizione Larry può proiettare una sagoma oscura di energia negativa fuori dal proprio corpo (il Negative Man), ma per la sua incolumità e quella di chi gli sta attorno deve costantemente rimanere bendato con delle garze particolari che ne contengono la radioattività, rendendolo simile a una mummia.

Rita Farr (Elastic Girl) era un’attrice di successo che, mentre girava un film in Africa, venne accidentalmente a contatto con del gas di natura ignota sprigionato da alcuni crateri, il quale la rese in grado di ingrandire e rimpicciolire il proprio corpo. 
All’inizio non sapeva controllare questo potere e la cosa le chiuse le porte del cinema stroncando la sua carriera.

Tutti loro vengono contattati da Niles Caulder, il Capo, uno scienziato costretto su una sedia a rotelle che dà loro un nobile scopo, ovvero quello di utilizzare i loro insoliti talenti per il bene della collettività. 

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Successivamente a loro si unisce Mento, il miliardario Steve Dayton, marito di Elastic Girl. Usa un elmetto speciale che gli dona poteri mentali come telecinesi e telepatia, e Beast Boy, alias Garfield Logan, un ragazzino a cui un esperimento ha reso la pelle verde e dato la capacità di tramutarsi in qualsiasi animale.

Se il concetto di eroi freak riuniti da un disabile in carrozzina vi fa suonare qualche campanellino, è normale. La prima Doom Patrol è concettualmente molto vicina agli originali X-Men di Lee e Kirby, e i due gruppi sono apparsi per la prima volta insieme nel 1963. Non è chiaro se le somiglianze siano casuali, tanto più che le storie della Doom Patrol erano più vicine a quelle dei Fantastici Quattro (per le mete esotiche e le dinamiche interne al gruppo) che a quelle degli adolescenti di Xavier.

Quello di un gruppo di eroi “deformi” che si autocommiserano per la loro condizione era in effetti un concetto molto più vicino alla Marvel che alla Dc. Il gruppo tra alti e bassi sopravvive per circa 5 anni, quando nel 1968 la Dc chiese il titolo con il numero 121. Cosa molto particolare, Arnold Drake decise di uccidere i membri della sua squadra (a eccezione di Beast Boy e Mento) in un’esplosione per salvare un villaggio di pescatori.

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Nel 1977 la Dc prova a rilanciare il titolo con nuovi personaggi. Oltre a Robotman (sopravvissuto all’esplosione e ricostruito), la nuova formazione comprende la cosmonauta russa Valentina Vostok, posseduta dallo spirito negativo di Larry Trainor e divenuta Negative Woman; l’indiana Celsius, moglie di Niles Caulder, in grado di manipolare le energie fredde e calde; e l’afroamericano Tempest, alias il reduce del Vietnam Joshua Clay, in grado di volare ed emettere raggi dalle mani.
Anche questa formazione ebbe vita breve, e Garfield e Layton traslocano sulle pagine di New Teen Titans. 

Come abbiamo visto, una nuova formazione verrà formata ex novo da Grant Morrison: sarà questa nuova incarnazione a rendere il gruppo un cult.
Da Doom Patrol è stata ricavata una serie televisiva di ottima fattura, trasmessa in Italia da Prime Video, che fa un mix tra la serie di Morrison e quella originale di Arnold Drake.

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HAWK & DOVE
Prima apparizione: Showcase n. 75, 1968
 
Hawk & Dove, in italiano Falco e Colomba, sono stati creati da Steve Ditko, il papà dell’Uomo Ragno, con l’aiuto dello sceneggiatore Steve Skeates.
Gli autori presero ispirazione dalle divergenze politiche di quegli anni, tra i favorevoli alla guerra in Vietnam, i falchi, e contestatori pacifisti, le colombe, per creare due personaggi dalle caratteristiche opposte che dovevano imparare a collaborare tra loro. 
 
Hank Hall e suo fratello Don sono i figli di un giudice. Sportivo, arrogante e aggressivo il primo; studioso, timido e riflessivo il secondo. Quando vedono il padre rapito dai criminali i due ragazzi esprimono il desiderio di salvarlo: una voce misteriosa gli concede dei superpoteri, permettendogli di diventare due essere forzuti semplicemente pronunciando ad alta voce il loro nomi di battaglia, appunto “Hawk” e “Dove”. 

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Insomma, due eroi agli antipodi con personalità e metodologie opposte che collaborano per combattere il crimine. C’erano tutti gli elementi per un titolo interessante, invece l’albo di questo insolito duo ebbe vita breve. Presto i due traslocano sulle pagine di Teen Titans, facendo qualche sporadica apparizione in altri titoli Dc tra gli anni settanta e ottanta. 
 
La tragedia si compie su Crisi sulle Terre Infinite: nelle pagine dell’ultimo capitolo della maxisaga, Dove viene ucciso mentre mette in salvo un bambino sotto gli occhi di Hawk. 



Nel 1986, Karl e Barbara Kesel scrivono una miniserie disegnata da Rob Liefield per rilanciare il duo. Alla morte di Don Hall i poteri di Dove sono finiti a Dawn Granger, che contatta Hawk chiedendogli di formare una nuova coppia.
Dopo alcune resistenze da parte di Hawk, creano un sodalizio che tra alti e bassi (tra cui la momentanea sostituzione di Hawk con Holly, la sorella di Dawn) dura tutt’oggi.


 
Nel 2011, con il reboot dell’universo Dc New 52, il duo viene rilanciato in una miniserie di 8 numeri, nuovamente disegnata da Rob Liefield. 
Nonostante il nuovo universo, la morte di Don Hall pare definitiva e l’aver dato il ruolo di Dove a Dawn Granger sembra la soluzione più gradita ad autori e fan.
 
Sebbene le vendite di Hawk e Dove non riescano a decollare tra i titoli Dc, la loro è una presenza fissa nella serie Titans della Hbo, dove Hawk è interpretato da Alan Ritchson e Dove da Minkha Kelly. 


 

GLI OUTSIDERS
Prima apparizione: The Brave and the Bold n. 200, 1983
 
Oggi Batman and the Outsiders è una serie quasi dimenticata, ma che negli anni ottanta era piuttosto nota in America. Sfruttando la popolarità del Cavaliere Oscuro, questa serie ha lanciato alcuni nuovi personaggi come Geo Force, Katana e Halo, e ne ha rilanciato altri la cui popolarità era in caduta libera, come Metamorpho e Black Lightning.
 
Scritto da Mike W. Barr e disegnato da Jim Aparo, il team si forma casualmente nello Stato (fittizio) di Markovia, in cui era in corso una guerra civile perché il barone Bedlam aveva usurpato il trono del re Viktor.
Batman è a Markovia insieme a Black Lightning per salvare Lucius Fox, rapito dal barone. Lì trova gli altri personaggi e insieme uniscono le forze per far cadere Bedlam. Quindi decidono di rimanere insieme. 


 
Stabilitosi a Gotham City e finanziati da Bruce Wayne, in ogni episodio degli Outsiders vengono approfondite le origini e le psicologie dei protagonisti.
In quei primi anni ottanta la Dc puntava molto sui team di supereroi: si pensi al lancio di The New Teen Titans di Wolfman e Perez e alla Legione dei Supereroi.
 
Gli Outsiders sopravvissero all’abbandono di Batman, cambiando la testata in The Adventure of the Outsiders dal numero 33 nel 1986. Il Cavaliere Oscuro torna nella Justice League mentre gli Outsiders traslocano a Los Angeles, finanziati dal regno di Markovia (di cui Geo Force è il principe). Il titolo chiuse definitivamente un anno dopo, nel 1987. Venne riproposto, sempre su testi di Mike Barr, nel 1993 per due anni ancora.
 
Nei primi anni 2000 gli ex Titans Arsenal e Nightwing formano una nuova squadra degli Outsiders, che include nuovi personaggi come Thunder (la figlia di Black Lightning) e Jade (la figlia di Alan Scott, l’originale Lanterna Verde).
Anche Batman in alcune occasioni ricrea la squadra, ma nessuna nuova incarnazione ha avuto il successo di quella originale. 


 
Alcuni membri degli Ousiders sono apparsi in diverse serie televisive Dc, ma il team non ha mai fatto alcuna apparizione ufficiale, salvo una trasposizione non propriamente fedele nella serie live action di Black Lightning.
 

INFINITY INC.
Prima apparizione: All Star Squadron n. 25, 1983
 
Creato da Roy Thomas, grande amante degli eroi della Golden Age, e disegnato da Jerry Ordway e Mike Machlan, questo originale team vedeva nella propria formazione figli e pupilli della originale Justice Society, le cui avventure, in epoca pre-Crisi, si svolgevano su Terra-2.
A farne parte era una nuova generazione di eroi che per certi aspetti possiamo considerare la versione alternativa dei Teen Titans. 
 
I componenti della squadra sono la bionda amazzone Fury, figlia di Wonder Woman e Steve Trevor; Jade e Obsidian, figli della Lanterna Verde Alan Scott; Silver Scarab, figlio di Carter Hall/Hawkman; Nuklon, il figlioccio di Al Pratt, l’Atom originale; Northwind, ibrido umano-uccello, protetto anch’esso di Hawkman.

A loro si uniranno in seguito Power Girl, cugina di Superman di Terra 2; Cacciatrice, la figlia di Batman e Catwoman di questa terra; e Brainwave jr., che invece è figlio di un ex criminale. 
La squadra decide di formarsi quando la loro richiesta di unirsi alla Jsa viene respinta.



Grazie a Star Spangled Kid (che presto cambierà nome in Skyman), un eroe adolescente al tempo della Seconda guerra mondiale, il gruppo si trasferisce a Los Angeles, dove vive le avventure.

Nel primo episodio Infinity Inc. si scontra proprio con la Jsa, in quel momento controllata mentalmente da un criminale, mostrando così di avere la stoffa per fare i giustizieri in costume

La serie regolare inizia nel 1984 e si conclude nel 1988. Infatti, Infinity Inc. sopravvisse alla rielaborazione dell’universo Dc avvenuta con Crisi sulle Terre Infinite. Una nuova versione rivisitata della squadra apparve anche nel nuovo universo Dc, sebbene molti dei personaggi rividero riscritte le proprie origini. In questo nuovo universo, non esistendo più Superman, Batman e Wonder Woman di Terra Due, i personaggi di Fury, Power Girl e Cacciatrice non potevano più essere imparentati con loro. La riscrittura dei personaggi cancellò il legame con la Justice Society.


 
Al loro posto Roy Thomas introduce nuovi personaggi come Yolanda Martinez, Rick Tyler e Beth Chapel, che diventano gli eredi rispettivamente di Wildcat, Hourman e Dottor Midnight.
 
Con i ranghi rivisitati Infinity Inc. prende a tutti gli effetti il posto della Justice Society, che nel periodo post-Crisi era rimasta rinchiusa in un limbo temporale, sia a livello narrativo sia a livello editoriale, in quanto i dirigenti Dc non sanno cosa fare con questo eroi. 

La Justice Society viene riproposta nel 1991, in una serie che li vede finalmente tornare nel mondo e riadattarsi alla vita. 
Con il ritorno in azione degli eroi della Golden Age, molti dei loro eredi scompaiono dalle serie Dc, altri invece vengono riciclati in altre serie, a volte con altri alias (come nel caso di Nuklon, divenuto noto come Atom Smasher).

I vari reboot della Dc hanno visto la riscrittura di questi personaggi e il loro riutilizzo in altre serie in diverse vesti, ma la loro funzione di “nuova generazione di eroi” è stata lentamente dimenticata, in quanto nella nuova continuity Dc i membri della Justice Society non hanno più discendenti diretti. 
 


JUSTICE LEAGUE DETROIT
Prima apparizione: Justice League America Annual n. 2, 1984
 
Dicendo Justice League inevitabilmente si immagina la formazione composta dai pesi massimi della Dc Comics: Superman, Batman, Wonder Woman, Aquaman, Flash e Lanterna Verde. 
Dal 1960 a oggi la Jla è stata la “Nazionale dei supereroi”. Ma c’è stato un biennio, dal 1984 al 1986, in cui non era affatto composta dagli eroi più importanti. Al contrario la loro formazione vedeva alcuni personaggi poco noti di varie etnie.

La Dc aveva notato che i gruppi formati da personaggi nuovi, spesso con componenti di varie etnie, andavano per la maggiore, come i loro Teen Titans e gli X-Men della rivale Marvel.

Così, nell’intenzione di rivitalizzare il titolo della Justice League, viene composta una formazione che comprende la gitana Gipsy, il sudamericano Vibe, l’africana Vixen e il patriottico Steel, che si uniscono a Martin Manhunter e Aquaman, membri storici della squadra. Più la maga Zatanna e il detective allungabile Elogated Man. Il tutto sceneggiato da Gerry Conway.


La sede della squadra si trova ora nella città di Detroit, non in un satellite orbitante intorno alla Terra ma in una ex fabbrica. Questa scelta fu fatta per dare alla squadra un aspetto più “urbano” e meno “divino”. Il taglio con il passato fu netto, infatti la squadra ricordava più una formazione dei Vendicatori della Marvel che la Jla classica.


I risultati non furono però quelli sperati, e la serie continuava a perdere lettori. Alcuni dei personaggi nuovi, come Vibe, Gibsy e Vixen, risultavano stereotipati. Invece di essere coinvolgenti i personaggi ne escono quasi delle macchiette.



Il periodo di Detroit è il punto più basso della vita editoriale della Jla.
Poco dopo Crisi sulle Terre Infinite il gruppo viene completamente riformato. Se ne occupano J.M. De Matteis e Keith Giffen, che, all’indomani della saga Legends, fanno piazza pulita della vecchia formazione, mantenendo soltanto Martian Manhunter e includendo eroi come Blue Beetle, Mister Miracle, Capitan Marvel e la nuova Lanterna Verde Guy Gardner, che formano la nuova Justice League International, una delle serie di maggior successo del nuovo corso Dc.




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