Il primo dicembre la rivista inglese Sight and Sound ha pubblicato la classifica (che ha una cadenza decennale) dei 100 film più belli della storia del cinema, stilata sulla base dei voti di 1639 tra critici e studiosi. È seguita da quella basata sui voti di 480 registi.

Le precedenti classifiche, del 2012, avevano visto al primo posto rispettivamente La donna che visse due volte (Vertigo), diretto nel 1958 da Alfred Hitchcock, e Tokyo Story (Tōkyō Monogatari, 1953), di Yasujirō Ozu.
Nelle nuove classifiche al vertice troviamo Jeanne Dielman (1975), della regista belga Chantal Akerman, per quel che riguarda i critici, e 2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odissey, 1968), di Stanley Kubrick, per i registi.

Naturalmente ognuno può fare qualsiasi tipo di considerazione sul valore effettivo di certe classifiche e, nello specifico, sul primo posto del film della Akerman o sugli altri 99, sul posizionamento di uno o dell’altro.
In ogni caso bisogna tener conto che cento film sono pochi e che tanti titoli non possono che rimanere fuori.

Salta all’occhio, però, nella classifica dei critici la presenza al 95° posto dell’horror Scappa – Get Out, diretto nel 2017 dall’americano Jordan Peele.
Salta all’occhio ma non stupisce più di tanto, dal momento che la prestigiosa rivista francese Cahiers du Cinéma ha messo al terzo posto tra i film più belli del 2022 l’ultimo di Peele, Nope.
Si possono avere opinioni diverse su Jordan Peele, come del resto su Bong Joon-Ho, piazzatosi al 90° posto e al 93° con il suo Parasite, del 2019.

Tuttavia non si può fare a meno di considerare l’assenza da entrambe le classifiche di registi che meriterebbero di avere almeno un film. La lista sarebbe oltremodo lunga, e variabile a seconda dell’idea di cinema che ognuno ha.

Leggiamo, comunque, quello che hanno detto in passato alcuni dei registi rimasti fuori dalle ultime classifiche.

I REGISTI ASSENTI DALLE ULTIME CLASSIFICHE



Howard Hawks

A me interessa innanzitutto l’azione, poi i dialoghi. Se l’azione funziona le parole non servono.



Frank Capra

Perché spendere tanti soldi per grandi set e messe in scena? È ridicolo. Basta poco. Prendi una ragazza e mettila sullo schermo.



John Huston

Non cerco l’inquadratura che metta in valore una parola, cerco una parola e un’inquadratura che mettano in valore un’idea. E se l’immagine è esplicita, mi accontento di una parola, o del silenzio completo.



Otto Preminger

Le persone, i personaggi della storia, il rapporto esistente fra loro, i loro caratteri, queste per me sono le cose più importanti.



Joseph Losey

Sono sempre interessato a una sceneggiatura, un’idea o una situazione di un film in cui sia possibile eliminare le parole.



Manoel de Oliveira

Non credo che il cinema sia più o meno cinema per il fatto di avere più o meno inquadrature o per il fatto di avere più o meno dialoghi. Il cinema non è questo. Il cinema è tutto, è l’assurdità di conservare tutto ciò che esiste.



Don Siegel

Il fatto è che chi non è regista pensa che sia un mestiere romantico, ma per me non lo è affatto. È un lavoro davvero duro.



Jerry Lewis

Io non credo si possa improvvisare di punto in bianco. Bisogna avere una base di partenza e allora è meraviglioso essere elastici, ma sempre a patto di sapere dove si vuole arrivare.



John Boorman

Quando metto in scena non ho sentimenti, né rispetto per lo sceneggiatore che sono, e poi il montatore diventa in me molto critico nei confronti del regista.



Eric Rohmer

L’inquadratura che preferisco è quella ravvicinata, un poco più serrata del tradizionale piano americano, che permette di vedere le mani, il loro gioco. È un’inquadratura fondamentale per me, amo inquadrare i miei personaggi in questo modo.



Marco Ferreri

Le mie immagini non sono traducibili per iscritto, non sono descrizioni di sceneggiature, io ho sempre un’idea visiva e non letteraria dell’immagine; sono comunque immagini che corrispondono e sintetizzano un’idea.



Brian De Palma

Ogni regista che abbia uno stile molto personale tende a entrare nel film con tutto se stesso. E questo è decisivo per essere un buon regista.



George Lucas

Ciò che mi piace è occuparmi della macchina da presa e poi mettere insieme i pezzi della pellicola, meravigliarmi di tutte le combinazioni che si possono realizzare in sede di montaggio.



Wim Wenders

Ciò che mi sta a cuore e mi affascina è la possibilità di fissare una porzione di realtà in un’immagine singola e distinta.



Jean-Pierre e Luc Dardenne

La storia si sviluppa all’altezza del personaggio perché questo è l’unico modo per renderlo protagonista della propria vicenda e perché possa sorprendere con il suo comportamento.



Ja Zhang-Ke

Il non detto è fondamentale, permette agli altri, agli spettatori, di cercare una spiegazione tramite le proprie emozioni. Solo così può crearsi un’interazione attiva con il film.

https://www.youtube.com/watch?v=LTI3FGW62FU



Clint Eastwood

È responsabilità mia essere fedele a me stesso. Se funziona per me, allora va bene. Se inizio a fare scelte sbagliate, allora mi tiro indietro e lascio che ci pensi qualcun altro.

https://www.youtube.com/watch?v=1u92V0FsajY



Michael Cimino

Non sono importanti i mezzi che usiamo, quello che conta è la storia, i sentimenti, i personaggi, l’esplorazione di noi stessi.








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