In un articolo precedente (qui) abbiamo parlato di come Devil, l’eroe cieco della Marvel, abbia impiegato diversi anni per raggiungere la propria dimensione narrativa e lo status di eroe di prima fascia.
Questo forse è stato dovuto anche per la galleria dei suoi nemici, in genere piuttosto strambi.

Stan Lee, maggiormente predisposto al lato rosa delle trame e alla psicologia dei personaggi, non è riuscito a dare a Devil degli avversari all’altezza, facendolo scontrare spesso con nemici presi da altre serie (Electro, il Bue, Hyde e il Cobra, lo Scarabeo e in un occasione il Dottor Destino) o dandogli dei nemici ricorrenti poco riusciti.
Insomma, senza il contributo di un co-autore creativo come Jack Kirby e Steve Ditko, Stan Lee non riesce a caratterizzare gli avversari in maniera interessante.

Tra personaggi mal gestiti, altri incompresi e alcuni francamente stravaganti, gli antagonisti tipici di Cornetto non risultano essere tra i più celebrati dell’Universo Marvel.
Alcuni di essi verranno rivitalizzati da altri autori negli anni a venire, in numero maggiore spariranno dalla circolazione.
Vediamo qualche esempio.

 

IL GUFO

Creato da Stan Lee e Joe Orlando. Prima apparizione: Daredevil n. 3, 1964.
Il primo, vero super-avversario affrontato da Devil è il Gufo, il “sinistro signore del crimine” come lo definisce il titolo della storia in cui esordisce.

I NEMICI PIÙ BIZZARRI DI DEVIL

Spietato e corrotto mago della finanza di Wall Street, Leland Owlsley alias il Gufo ha costruito il proprio impero criminale grazie a evasione fiscale e frode, spesso mettendo nei guai suoi impiegati innocenti. Uno dei quali si suicida per la disperazione.
La cosa spinge la polizia a indagare sul Gufo, che, per difendersi, si rivolge allo studio degli avvocati Foggy Nelson e Matt Murdock.

Nel corso della storia il Gufo rapisce Karen Page, segretaria di Murdock. Attraverso di lei cattura anche Devil (alias Matt Murdock), imprigionandolo in una voliera gigante, e alla fine riesce a sfuggire grazie alla sua capacità di planare sfruttando le correnti d’aria.
Ci sono tutti gli ingredienti per un villain di prim’ordine, spietato e tenebroso al punto giusto, eppure non ci siamo.

I NEMICI PIÙ BIZZARRI DI DEVIL

Forse ispirato dal Pinguino di Batman, Stan Lee (o più probabilmente Joe Orlando, che non è solo un disegnatore) crea uno dei primi “signori del crimine” della Marvel, ma non sembra crederci troppo.
Alla sua seconda apparizione, nella storia che vede esordire Gene Colan ai disegni, il Gufo fa rapire un giudice che l’aveva incriminato per sottoporlo a un processo-farsa prima di ucciderlo.

Il Gufo fa anche catturare Matt Murdock affinchè si occupi della sua difesa, e fa portare entrambi su un’isola deserta. Qui, con la scusa di cercare dei testimoni, Murdock si defila e torna come Devil (si, un cieco su di un’isola deserta in cerca di testimoni) senza che nessuno sospetti nulla.
L’aspetto più debole del criminale sta forse nel suo sconclusionato modo d’agire.

Nemmeno le successive apparizioni del Gufo sono memorabili, dopo il buon esordio “co-sceneggiato” con Joe Orlando.
Con il trascorrere del tempo i nuovi sceneggiatori danno al Gufo maggiore spessore, facendolo scontrare anche con altri eroi come l’Uomo Ragno, ma non riuscirà mai a ritagliarsi un posto di rilievo nella mitologia dei villain Marvel, venendo oscurato da figure come Kingpin.

 

KILLGRAVE, L’UOMO PORPORA

Creato da Stan Lee e Joe Orlando. Prima Apparizione: Daredevil n. 4 (1964).
Dopo il Gufo, fa il suo esordio il secondo nemico di Devil, l’Uomo Porpora, un essere dalla pelle viola, ottenuta a causa dell’esposizione accidentale di un gas sperimentale. Il suo potere è quello di soggiogare chiunque al proprio volere.

I NEMICI PIÙ BIZZARRI DI DEVIL

Killgrave svaligia una banca in pieno giorno, semplicemente chiedendo al cassiere di dargli il denaro… poi, passeggiando liberamente in strada, viene arrestato dalla polizia (perché non usa il suo potere per farli desistere e fuggire?).

Per la sua difesa il giudice chiama Matt Murdock, che va in tribunale assieme alla bella Karen Page, ma non appena arriva sul posto l’Uomo Porpora chiede gentilmente di essere rilasciato e a Karen di seguirlo. Nessuno nelle vicinanze è immune al suo potere di persuasione.

Indossato il costume, Devil cerca di fermarlo, ma la folla intorno obbedisce a Killgrave e glielo impedisce. Devil, a quanto pare, è l’unico in grado di resistere al suo potere.
Dopo aver impedito a Karen di gettarsi da un palazzo, come ordinatole da Killgrave, Devil riesce a fermare l’insolito avversario semplicemente avvolgendolo con un telo e consegnandolo alla polizia.

Dopo questo esordio senza infamia né lode, per Killgrave non si aprono le porte della notorietà, finendo rapidamente in disuso.
Stan Lee e Joe Orlando creano un personaggio potenzialmente invincibile, ma forse troppo avanti per il tempo.

Un uomo in grado di piegare totalmente la volontà altrui è in grado di compiere qualunque tipo di atrocità e violazione, anche la più perversa, cosa impensabile in un fumetto americano degli anni sessanta.
L’Uomo Porpora deve aspettare anni prima di trovare la giusta collocazione all’interno del Marvel Universe.

In epoca più recente il personaggio è stato valorizzato grazie alla maggiore libertà degli sceneggiatori.
Killgrave viene rappresentato come un uomo privo di scrupoli, in grado di spingere il prossimo al suicidio solo per averlo guardato male.

Il suo potere è stato sfruttato da supercriminali come il Dottor Destino (nella graphic novel Emperor Doom) e da Kingpin (in Marvel Team Up Annual n. 4, scritto da Frank Miller).
Nella serie Alias di Brian Bendis scopriamo come l’Uomo Porpora ha piegato psicologicamente Jessica Jones, costringendola a vivere con lui, umiliandola e sottomettendola in vari modi, lasciandole per queste esperienze profondi traumi.

I NEMICI PIÙ BIZZARRI DI DEVIL

Killgrave ha anche compiuto una strage, costringendo le persone nei paraggi a non respirare.
Questo aspetto tragico e oscuro del personaggio viene ripreso nella serie Netflix di Jessica Jones, in cui Killgrave è interpretato dal bravo attore scozzese David Tennant.

 

IL MATADOR

Creato da Stan Lee e Wally Wood. Prima apparizione: Daredevil n. 5 (1964).
Il Matador arriva nel primo numero di Devil disegnato dal’ottimo Wally Wood.
La storia in sé è piacevole: Devil si trova ad affrontare il Matador dopo che ha rapinato un portavalori, ma non riesce a fermarlo. Il Matador sfugge anche una seconda volta, approfittando della folla che a un party manda in confusione il “senso radar” di Devil.

I NEMICI PIÙ BIZZARRI DI DEVIL

Il Matador è Manuel Eleganto, il miglior torero di Spagna. Data la sua crudeltà e brutalità il pubblico gli era però diventato ostile, e proprio mentre veniva contestato un toro lo aveva travolto.
Giurando vendetta verso l’umanità (addirittura?) Eleganto si trasferisce negli Stati Uniti e si dà alla carriera criminale.

Per sconfiggerlo Devil lo attira con uno stratagemma nello studio del suo alter ego Matt Murdock, dove lo affronta in combattimento. Il duello sulle scale antincendio fino al tetto è un balletto avvincente, magnificamente illustrato da Wood.

Il Matador risulta poco convincente già dal look, con la mantellina, i pantaloni a pinocchietto e il foulard al collo, ma pure le sue motivazioni sono strambe, e il suo stile di combattimento puerile.

Stan Lee recupera questo poco minaccioso criminale in altre sporadiche occasioni, insieme agli Emissari del Male (una versione “sfigata” dei Sinistri Sei dell’Uomo Ragno, che comprende anche altri personaggi che vedremo di seguito) e a Man Bull, letteralmente uomo-toro, ma non riuscirà mai a risultare un avversario credibile.

Con il tempo il Matador cade nel dimenticatoio, facendo qualche fugace apparizione in cui pare convinto a redimersi.
Da segnalare la comparsa nel 2006 di un altro Matador, tale Juan, a opera di Ed Brubaker. Costui, in tutto e per tutto simile al precedente, fa il sicario per Vanessa Fisk, moglie di Kingpin, che si trova in Spagna, ma si tratta di un’unica apparizione.

I NEMICI PIÙ BIZZARRI DI DEVIL

 

MISTER FEAR

Creato da Stan Lee e Wally Wood. Prima apparizione: Daredevil n. 6 (1964).
Mister Fear è un personaggio dalle buone potenzialità che Stan Lee e i suoi successori non hanno saputo sfruttare. Aveva tutto per risultare un buon villain: un costume accattivante e un potere temibile, quello di infondere la paura nei suoi avversari tramite un gas.

I NEMICI PIÙ BIZZARRI DI DEVIL

Lo stesso potere dello Spaventapasseri (o Spauracchio), uno dei più celebri nemici di Batman, ma Mister Fear non riuscirà a sfondare. Soprattutto perchè sotto la spaventosa maschera si sono avvicendati troppi alias, e nessuno veramente convincente nel ruolo di minaccia.

Il primo Mister Fear è Zoltan Drago, il proprietario di un museo delle cere sulla via del fallimento che, allo scopo di trovare una pozione in grado di dar vita alle sue statue (decisamente ambizioso…), scopre accidentalmente un gas in grado di incutere terrore a chiunque lo inali.

Con un costume terrificante e ribattezzatosi Mister Fear, Drago inizia a commettere furti in città spalleggiato dall’Anguilla (un nemico della Torcia Umana) e dal forzuto Bue (il bruto dei Duri, avversari dell’Uomo Ragno).
Inutile dire che Devil si oppone al trio riuscendo a farlo ingabbiare.

Mister Fear scompare dai radar, non c’è più traccia di lui per quasi 50 numeri, quando riappare improvvisamente nel 54 (1969), a cinque anni di distanza.
Non si tratta di Zotlan Drago, stavolta, ma di Starr Saxon, un altro nemico di Devil, di cui parleremo più avanti.

Starr Saxon era un avversario astuto e freddo, che, nella storia d’esordio, era riuscito a scoprire la vera identità di Devil e a farlo quasi impazzire. Ricattandolo, Saxon riuscirà a non farsi arrestare… per poi tornare appunto nei panni di Mister Fear, dopo aver assassinato Drago e avergli sottratto l’equipaggiamento.

Nella nuova identità Saxon non sfrutta la conoscenza dell’identià di Devil, ma cerca di distruggere la sua reputazione facendo in modo che appaia come un codardo.
Nel duello finale Fear/Saxon cade dalla piattaforma volante su cui stavano combattendo, andando incontro al proprio destino.

Quando Devil si trasferisce a San Francisco, lo sceneggiatore Gerry Conway tira fuori un terzo Mister Fear, che si rivela per Larry Craston, ex compagno d’università di Matt, che lo invidia e lo odia e cerca di ucciderlo assumendo il manto del criminale.

Nel 2007 Ed Brubaker ripesca il personaggio, rivelando che è sopravvissuto allo scontro precedente dove apparentemente moriva. Lo rende un villain perfido e terrificante, un astuto criminale che riesce a torturare Devil/Murdock e a fare in modo che sua moglie Milla Donovan venga ricoverata in manicomio dopo averla condotta sull’orlo della pazzia.

I NEMICI PIÙ BIZZARRI DI DEVIL

A onor di cronaca è esistito un quarto Mister Fear, Alan Fagan, nipote di Craston, apparso per la prima volta nel 1980 su Marvel Team Up n. 92, ma è stato un avversario dell’Uomo Ragno e non di Devil (e neppure lui ha goduto di grande celebrità).

 

STILT-MAN

Creato da Stan Lee e Wally Wood. Prima apparizione: Daredevil n. 8 (1964).
Stilt-Man, letteralmente uomo-trampolo, è uno dei più ricorrenti nemici di Devil tra quelli “classici”.
Grazie a un’armatura composta da gambe pneumatiche allungabili, Stilt-Man raggiunge l’altezza di circa 250 piedi (circa 76 metri), cosa che gli permette di derubare gli elicotteri portavolori spostandosi agevolmente tra i palazzi di New York.

I NEMICI PIÙ BIZZARRI DI DEVIL

Negli stessi giorni lo scienziato Wilbur Day fa causa al proprio capo Carl Kaxston, accusandolo di voler appropriarsi dei brevetti delle proprie invenzioni, e per questo assume l’avvocato Murdock.
Tutti gli indizi portano a pensare che Kaxton sia Stiltman, ma scopriamo alla fine che il criminale è in realtà proprio Day, che si era impossessato delle gambe telescopiche di Kaxton.

Stilt-Man è l’unico dei personaggi della “prima ondata” a diventare ricorrente, comparendo di frequente nelle storie di Cornetto, da solo o con altri criminali, per esempio i citati Emissari del Male.
Nonostante l’uomo dentro l’armatura sia cambiato più volte nel corso degli anni, ancora oggi torna a fare la sua comparsa, troppo spesso però in ruoli da commedia.

Stilt-Man, infatti, può venire facilmente battuto avendo nelle gambe non solo il suo punto di forza, ma anche debole: basta legargliele insieme o farlo cadere in un tombino.

I NEMICI PIÙ BIZZARRI DI DEVIL

 

PREDONE MASCHERATO

Creato da Stan Lee e da John Romita Sr. Prima apparizione: Daredevil n. 16 (1966).
Il Predone Mascherato esordisce durante il secondo incontro tra Devil e l’Uomo Ragno, episodio che serve a John Romita per prendere confidenza con il Tessiragnatele, disegnato qui per la prima volta da lui, e di cui diventerà in seguito il disegnatore regolare.

I NEMICI PIÙ BIZZARRI DI DEVIL

Il potere caratteristico del Predone è un raggio in grado di paralizzare i nervi oculari, causando una temporanea cecità (che si rivelerà inutile contro il cieco Devil).
Il suo scopo è quello di rubare un prototipo di motore automobilistico, da poter rielaborare come arma.

Per impedire all’Uomo Ragno di sventare il suo piano, trova un modo per farlo scontrare con Devil. Dopo una spettacolare scazzottata, i due si uniscono contro il criminale mandando all’aria i suoi piani.

I NEMICI PIÙ BIZZARRI DI DEVIL

Stan Lee non ci svela il nome dell’uomo sotto la maschera: cerca di fare con Marauder quello che fa con Goblin sulle pagine dell’Uomo Ragno, creando un mistero attorno alla sua identità, ma poi la faccenda non viene sviluppata nel migliore dei modi.

Marauder torna a tormentare Devil affiancato da Tri-Man (un androide di sua creazione) e poi dal Gladiatore (di cui parliamo sotto) e da Stilt-Man. Senza mai riuscire a suscitare l’interesse dei lettori.

Nel numero n. 27 apprendiamo che sotto la maschera si nasconde Frank Farnum, il proprietario dell’edificio dove sorge lo studio di Nelson & Murdock.
Farnum rapisce i due avvocati e la segretaria Karen Page trasportandoli su un elicottero, intuendo che tra loro e Devil c’è una connessione, ma poi precipita dal velivolo.

Il Predone, che in realtà non è morto, viene ripreso da altri autori, senza mai diventare protagonista di storie memorabili.
Da segnalare un team up tra Devil e l’Uomo Ragno in cui il Predone rende temporaneamente cieco il Ragnetto, scritto da Bill Mantlo e con i disegni di Frank Miller.

 

IL GLADIATORE

Creato da Stan Lee e John Romita Sr. Prima apparizione: Daredevil n. 18 (1966).
Il Gladiatore è un altro personaggio che, usato in altra maniera, avrebbe potuto ambire a una posizione più prestigiosa nell’universo Marvel.
Aveva tutte le caratteristiche per essere un villain vincente: un aspetto imponente e minaccioso e un nome che incuteva timore, invece si è rivelato solo un bruto con poco cervello.

Il problema del Gladiatore non è nell’aspetto o nelle caratteristiche di lotta, ma nella personalità e nelle motivazioni.
Stan Lee non ha dato il meglio di sé, quando ne ha scritto le origini e la caratterizzazione.

Nel tentativo di far credere alla segretaria Karen Page di essere Devil, Foggy Nelson va in un negozio per ordinare un costume di Devil.
Il sarto, un gigante di quasi due metri, calvo e dell’aria truce, gli consiglia di inscenare una recita per rendere più plausibile l’inganno, dove lui gli farà da complice. Foggy accetta, pur di far colpo sulla bella Karen.

Il sarto, Melvin Potter, nutre un profondo rancore verso i supereroi (nonostante il suo negozio sia pieno dei loro costumi), li odia a causa della sua natura invidiosa. Per questo motivo decide di uccidere Nelson in modo da attirare l’attenzione del vero Devil.

Potter si costruisce un’armatura potente e originale. Una sera, al porto, attacca Foggy/Devil, davanti a Karen. A combatterlo è però il vero Devil, che ha preso il posto del goffo amico.
La storia gode dei magnifici disegni di Romita, a proprio agio con il personaggio, ma la trama si basa su motivazioni infantili.

Dopo questo esordio il Gladiatore cerca in altre occasioni di avere la meglio su Cornetto, in compagnia del Predone Mascherato o degli Emissari del Male, ma si rivela poco più di un rozzo picchiatore.
La sua psicologia non viene sviluppata, le motivazioni che lo spingono sono banali, e nonostante il look accattivante neanche al Gladiatore riuscirà la scalata nella classifica della popolarità.

Con il tempo Melvin Potter si ravvede e decide di ritirarsi dal crimine. Torna al negozio di costumi e le sue apparizioni si faranno sporadiche.
Potter fa una piccola apparizione in Rinascita, la saga definitiva di Frank Miller, in cui deve fare, controvoglia, un costume da Devil commissionato da Kingpin.

In seguito, salvo una comparsata nel ciclo di Brubaker, non si segnalano più attività rilevanti del Gladiatore.

 

FROG LA RANA

Creato da Stan Lee e Gene Colan. Prima apparizione: Daredevil n. 25 (1967).
Leap Frog, così il suo nome in originale, è un ladro travestito da rana con due molle sotto le scarpe. Un personaggio francamente fuori luogo in una serie realistica. Anche in mano al miglior sceneggiatore del mondo sarebbe comunque apparso ridicolo.

Stanco di lavorare come inventore di giocattoli, Vincent Patillio decide di darsi al crimine costruendosi delle scarpe a molla che gli consentono di fare balzi enormi. Indossando un costume da rana inizia a commettere furti, ma Devil lo sconfigge senza troppi patemi.

La sua storia d’esordio è anche quella in cui appare per la prima volta Mike Murdock, altra trovata controversa di Stan Lee e Gene Colan. Si tratta sempre di Matt Murdock, che finge di essere il suo fratello gemello (immaginario) per sviare qualsiasi collegamento tra lui e Devil, facendo credere che ci sia lui sotto la maschera dell’Uomo senza Paura.

Frog insieme ad altri personaggi di cui abbiamo parlato (Matador, Stiltman e Gladiatore) viene coinvolto da Electro per formare gli Emissari del Male, team che include alcuni dei nemici meno riusciti di Devil.

Il costume di Frog passa in seguito a suo figlio Eugene, che prova a intraprendere la strada del supereroe con risultati pessimi, dando vita a siparietti comici: indimenticabile la storia dell’Uomo Ragno in cui forma un trio di sfigati insieme e Toad e a Ragno-Kid.

Forse il personaggio più ridicolo uscito dalla penna di Stan Lee, che, come abbiamo visto, su Devil non ha dato il meglio di sé nel creare criminali. Con Frog la rana si tocca veramente il fondo.

 

JESTER

Creato da Stan Lee e Gene Colan. Prima apparizione: Daredevil n. 42 (1968).
Jester è un criminale colorato come un giullare che utilizza armi-giocattolo. Si tratta del tentativo di Lee e Colan di riprodurre il successo del Joker di Batman.

Jonathan Powers è un attore che per migliorare le proprie performance ha studiato scherma, ginnastica e curato la forma fisica, ma il pubblico continua a ritenere ridicole le sue esibizioni.
La cosa risulta insopportabile per il suo smisurato ego, e per questo decide di darsi al crimine (davvero, il motivo è proprio questo).

Dopo aver commesso diversi furti, Jester viene assunto dal candidato a sindaco Richard Raleight per fare in modo che Foggy Nelson ritiri la propria candidatura a procuratore distrettuale (ovvero pubblico ministero, che in Usa è una carica elettiva).

Il che porta Jester a scontrarsi con Devil. Cercherà di incastrare Devil per omicidio simulando la propria morte, ma viene smentito in diretta televisiva.

Nel corso degli anni le apparizioni di Jester si fanno sempre più sporadiche, soprattutto quando la serie inizia ad assumere toni noir allontanandosi dalle atmosfere leggere della Silver Age.

Nel corso degli anni in un paio d’occasioni Jester pare venire ucciso (in Civil War, per esempio, sembra morire per mano del Punitore dopo che aveva attaccato l’Uomo Ragno per ordine del governo), ma poi puntualmente ritorna, essendo sopravvissuto in qualche modo.

Sembra che nessun autore voglia puntare su di lui, magari in chiave dark, facendone un killer spietato proprio come il Joker.
Forse il motivo sta proprio in questo, nel voler evitare l’effetto di “già visto”.

 

STAR SAXON

Creato da Roy Thomas e Gene Colan. Prima apparizione: Daredevil n. 49.
Di Star Saxon abbiamo accennato nel paragrafo dedicato a Mister Fear, ma è giusto soffermarsi su quello che potenzialmente poteva essere un grosso personaggio e che invece ha preso tutt’altra strada.

Star Saxon è un brillante esperto di robotica, che utilizza sofisticati automi come sicari per commettere omicidi su commissione.
Assoldato dal boss Biggie Benson per eliminare Devil, Saxon programma un robot affinché possa rintracciare l’eroe ovunque sia.

Lo trova nell’appartamento di Matt Murdock, dove tra i due avviene uno scontro dal quale Devil sopravvive a stento. Saxon ricostruisce a ritroso il percorso del robot, andando a scoprire l’identità segreta di Devil.

Grazie a questa preziosa informazione rapisce Karen Page e tortura psicologicamente Murdock, in una brillante storia illustrata da un Barry Windor-Smith alle prime armi, il cui stile ricorda un misto di Jack Kirby e di Jim Steranko.

Alla fine Saxon la fa franca, ridendo in faccia a Devil: se provasse a incriminarlo rivelerebbe la sua identità segreta.
Saxon scompare durante una nevicata sghignazzando, lasciando Devil a osservarlo impotente mentre se ne va.
Un finale inatteso in cui il villain trionfa.

Barry W. Smith ha dichiarato che Star Saxon era gay, pur non non essendoci nella storia nessun elemento in questo senso. Forse era un’idea del disegnatore accantonata da Roy Thomas.
Essendo difficile gestire un criminale a conoscenza della vera identità di Devil, Thomas fa morire Saxon subito dopo, sbarazzandosene in fretta nella storia in cui assume il manto di Mister Fear.

Un vero peccato, perché fra tutti gli avversari apparsi nei primi 50 numeri di Devil, Saxon sembrava essere quello dotato di maggior acume, perfidia e carisma.
Negli anni ottanta viene rilanciato nel ruolo del robot vivente Machinesmith da Roger Stern e John Byrne su Capitan America, per poi unirsi alla crew del Teschio Rosso sotto la gestione di Mark Gruenwald.

Machinesmith diventa un nemico ricorrente del Capitano, uno dei più temibili, purtroppo però non incrocerà più la strada di Devil.

 

STUNT-MASTER

Creato da Roy Thomas e Gene Colan. Prima apparizione: Daredevil n. 58 (1969).
Le cose per Devil non vanno meglio con Roy Thomas ai testi.
Il successore di Lee crea, per esempio, Stunt-Master, un avversario su cui c’è poco da dire: non dispone di superpoteri o di una tecnologia futuristica. Fa semplicemente acrobazie con la moto, come suggerisce il nome.

George Smith è uno stunt che non gode di buona notorietà nell’ambiente. Decide per questo di accettare l’offerta del boss Crime Wave (alias il procuratore distrettuale Mason Hollis), che gli offre del denaro per uccidere Devil.
L’esito della lotta vede come sempre Devil vincente.

Nel pieno degli anni settanta, quando l’America scopre di amare le due ruote, Stunt-Master viene riciclato come avversario occasionale di un altro centauro, il demoniaco Ghost Rider, ma la sua fortuna non decolla.
Caduto nel dimenticatoio, di recente Mark Waid lo ha ripreso in una storia di Devil (Daredevil vol. 4 n. 12), ma si è trattato di un episodio unico, quasi un omaggio.

 

ANGAR L’URLATORE

Creato da Steve Gerber e Gene Colan. Prima apparizione: Daredevil n. 100 (1973).
Negli anni settanta Devil si trasferisce dalle strade di New York a quelle di San Francisco, e dal punto di vista della galleria degli avversari le cose addirittura peggiorano.
Molti nemici comparsi in questo periodo risultano ancora più dimenticabili di quelli precedenti, non presi più in considerazione dagli autori Marvel nel corso del tempo.

Si deve a Steve Gerber la creazione di Angar l’urlatore, un personaggio decisamente trash.
David Hangar è un hippie e attivista radicale. Gli hippie sono un movimento pacifista, contrario alla violenza, ma il nostro decide di accettare l’offerta dell’avvocato Kerwin J. Broderick di sottoporsi a un esperimento con macchinari alieni (fornitogli da Dragoluna), che gli dà la capacità di emettere un urlo sonico in grado di provocare allucinazioni a chiunque sia a portata d’orecchio.

Con questi nuovi poteri attacca Devil e la Vedova Nera, che in quel periodo lavorano in coppia.
In seguito si scontra con altri supereroi, come Iron Fist e la Donna Ragno, risultando quasi sempre poco convincente.

Su Angar l’urlatore c’è poco da aggiungere, per lui parlano il suo aspetto “tamarro” ormai datato.
Non c’è da stupirsi se pochi autori si sono voluti cimentare con il personaggio.

 

IL SEMINATORE DI MORTE

Creato da Steve Gerber e Bob Brown. Prima apparizione. Daredevil n. 113 (1974).
Si tratta di un personaggio tendenzialmente interessante, uno di quelli che se utilizzati in altro modo potevano riscuotere successo.

Phil Sterling aka lo Sterminatore, creato da Lee e Colan su Daredevil n. 39 nel 1968, parte come criminale minore e finisce per essere ucciso da un macchinario di raggi T (dove “T” sta per “Tempo”) con il quale aveva cercato di eliminare Devil.
L’ennesimo criminale anonimo di cui nessuno avrebbe sentito la mancanza e di cui nessuno o quasi avrebbe avuto memoria.

Gerber lo recupera rivelando come il macchinario abbia sfasato le molecole del suo corpo, mantenendole su due piani di realtà diversi. Per questo motivo ora è intangibile e in grado di dare una sensazione di freddo paralizzante a chi viene toccato.

Rubato un paio di guanti artificiali dall’Aim (l’organizzazione criminale produttrice di armi fantascientifiche), che gli consentono di uccidere chiunque con il suo tocco, Sterling si fa chiamare Seminatore di Morte (Death Stalker in originale) e decide di vendicarsi di Devil.

Il Seminatore di Morte ha un aspetto inquietante, sempre vestito di nero e in penombra, che gli dona un certo fascino noir.
Battuto da Devil, viene utilizzato come avversario anche in altre serie, come Ghost Rider o i Difensori, ma nonostante questo il criminale non riesce a “sfondare”.

La storia in cui muore mentre lotta contro Cornetto in un cimitero (Daredevil n. 158, 1979) passa alla storia per essere la prima disegnata da Frank Miller, autore che da lì a poco rivedrà completamente il personaggio, consacrandolo definitivamente.

La serie di Devil, di Miller e dei suoi successori, ospita avversari ben diversi, come Kingpin, Bullseye, Elektra, la setta della Mano, Typhoid Mary…

Dopo Frank Miller i personaggi bizzarri saranno solo uno ricordo sbiadito.

Il fascino del Seminatore di Morte è rimasto nel cuore dei lettori, tanto che Tito Faraci ne fa l’antagonista in un episodio di Devil e Capitan America realizzato per l’Italia, con i disegni di Claudio Villa

 

 

 

Un pensiero su “I NEMICI PIÙ BIZZARRI DI DEVIL”
  1. Bell’articolo. Concordo col parere dell’autore. I nemici del diavolo non avevano lo spessore di quelli dell’uomo Ragno o dei F.Q. e sicuramente perché mancava il supporto dei coautori. Indubbiamente il Decano era magnifico nel disegno ma in quanto a creatività il suo contributo era decisamente poco efficace. Però agli occhi del ragazzino che ero Il Gufo, Stilt-Man, Frog la rana, per non parlare poi dell’Uomo Porpora o del Matador, erano tutt’altro che ridicoli, anzi. Certo, visti oggi fanno un po’ tenerezza ma ricordiamoci che il target dei fumetti di allora erano i ragazzi e non certo gli adulti. Nelle mani del Decano diventavano fior di supercriminali, soprattutto quelli dei primi 50 numeri. Io continuo a ritenere Devil uno dei personaggi più interessanti del panorama super-eroistico e forse il meno sfruttato in quanto a potenzialità. La nuova serie di Zdarsky-Checchetto è molto interessante e mi ha fatto voglia di riprendere a seguire una serie (ormai compro solo raccolte). A chiudere onore al Decano che faceva diventare anche un tipo come Frog la rana un avversario degno di questo nome.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *