Batman è probabilmente l’eroe dei fumetti con la più variegata galleria di nemici, durante la sua lunga vita editoriale si è battuto con una serie di avversari uno più folle e caratteristico dell’altro. Una sorta di “galleria dei freak” di cui ormai tutti noi conosciamo i nomi, come Joker, il Pinguino, Due Facce, Catwoman… personaggi noti al grande pubblico anche grazie alle trasposizioni cinematografiche.

Eppure in questa lunga lista di nemici ci sono alcuni nomi poco noti, alcuni semisconosciuti e altri caduti in disuso, che però vale la pena conoscere.

RUPERT THORNE

Creato da Steve Englehart e Walter Simonson su Detective Comics n. 469 del 1977

Rupert Thorne è un uomo d’affari e un politico di Gotham City. Sotto l’apparente aria di rispettabilità è, in segreto, uno dei più potenti boss del crimine di Gotham. Simile al Kingpin della Marvel, è anch’esso sovrappeso ed elegante (ma con i capelli bianchi), ne ricalca lo stile e il modus operandi.
Decisamente meno propenso a combattere in prima persona, delega ai suoi scagnozzi le esecuzioni e gli scontri fisici. Thorne cerca di candidarsi a sindaco di Gotham, ma non viene eletto. Finanzia una campagna anti-vigilante contro Batman mettendo in difficoltà il Cavaliere Oscuro, che più di una volta ha intralciato i suoi piani.  

I NEMICI "MINORI" DI BATMAN



Thorne è uno dei criminali, insieme al Pinguino e Joker, che viene invitato all’asta indetta dal dottor Hugo Strange per acquistare la vera identità di Batman. Thorne però, con i tipici modi da gangster, rapisce il dottore e cerca di farsi dare il nome facendolo torturare, ma Strange pare disposto a morire piuttosto che rivelare il segreto (nel celebre ciclo di storie noto come Strane Apparizioni).

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In seguito Thorne riesce a fare eleggere a sindaco il corrotto Hamilton Hill. Insieme destituiscono il commissario Gordon e mettono a capo della polizia Peter Pauling, altro uomo sul suo libro paga. C’è sempre Thorne dietro l’attentato a Bruce Wayne da parte di Deadshot, il celebre cecchino della Dc (Detective Comics 474, 1979).

Rupert Thorne è senz’altro il più temibile boss di Gotham nell’era pre-Crisi. In seguito la sua figura verrà appannata dagli italoamericani Carmine Falcone e Sal Maroni, e di Thorne spariranno lentamente le tracce.

È stato però un personaggio ricorrente nella serie Batman: the Animated Series.



VENTRILOQUO

Creato da Alan Grant, John Wagner e Norm Breyfogle su Detective Comics n. 583 del 1988

Arnold Wesker è un pacifico ometto basso, calvo e con gli occhiali, e allo stesso tempo è uno dei più temuti criminali di Gotham.

È affetto da personalità multipla: in lui alberga anche l’identità di Scarface, uno spietato gangster che fin dal nome richiama il boss del crimine Al Capone.

La caratteristica principale di questo curioso villain è l’essere un ventriloquo che manifesta la personalità violenta e aggressiva di Scarface tramite una marionetta, intagliata dal legno del patibolo del penitenziario Blackgate di Gotham City.

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Wesker dà ordini ai suoi scagnozzi tramite il pupazzo, che a sua volta tratta il suo manovratore come un povero inetto, offendendolo e umiliandolo pubblicamente.

In alcune occasioni la marionetta di Wesker è stata danneggiata provocando in Wesker dei traumi, non potendo più sfogare il proprio lato aggressivo.

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Nella famosa saga Knightfall vediamo come Wesker abbia creato un’altra personalità malvagia utilizzando un calzino chiamato Socko che entrerà in conflitto con Scarface.

Il Ventriloquo apparirà poi solo sporadicamente nei fumetti di Batman, ma è uno dei criminali più presenti nelle serie animate dedicate al pipistrello, ed è apparso anche nella quarta e quinta stagione della serie Gotham.

I NEMICI "MINORI" DI BATMAN

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ANARKY

Creato da Alan Grant e Norm Breyfogle su Detective Comics n. 608 del 1989

Più che un criminale Anarchy ricalca la figura dell’antieroe. Ispirato parzialmente a V per Vendetta, Anarchy è un personaggio assai originale, in quanto si tratta di un ragazzo prodigio di 12 anni di indole filosofica e molto intelligente. Il sui nome è Lonnie Machin, indossa un costume che ne maschera le fattezze e l’età. È un nuovo vigilante di Gotham che prende di mira gli imprenditori che per il loro tornaconto inquinano o danneggiano le classi meno abbienti.

I NEMICI "MINORI" DI BATMAN

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La filosofia anticapitalista e “antistato” di Anarchy aveva affascinato i lettori, in quanto nella sua prima storia prendeva le parti di alcuni senzatetto che stavano per essere cacciati dal loro rifugio da un imprenditore che voleva costruire la sede di una banca.
Batman non può approvarne i metodi, tuttavia pare rispettarne i suoi valori.

Nelle intenzioni originali del suo creatore Alan Grant doveva essere un criminale che compariva solo in una storia in due parti, non avendo le caratteristiche per diventare un nemico ricorrente, ma l’impatto verso il grande pubblico fu tale da proporlo come terzo Robin dopo Jason Todd.

Però gli fu preferito Tim Drake, e allora Anrchy verrà utilizzato come avversario per lo stesso Tim nel suo primo caso da solista (in Detective Comics n. 620 del 1990).

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In seguito è apparso assai sporadicamente nelle storie di Batman, anche se è stato protagonista di una miniserie da solista nel 1997.

DOTTOR PHOSPHORUS

Creato da Steve Englearth e Walter Simonson su Detective Comics n. 469 del 1977

Il dottor Phosphorus fa la prima apparizione in contemporanea a Rupert Thorne. È anch’egli un membro dell’esclusivo Club del tabacco a cui apparteneva l’aristocrazia borghese di Gotham. Il dottor Alex Sartoruis, questo il suo vero nome, aveva investito nella costruzione della nuova centrale nucleare al largo della costa della città.

Una sera va sul posto per vedere come procedono i lavori, ma assiste casualmente alla fusione del nocciolo: riparandosi dietro alcuni sacchi di sabbia irradiata viene trasformato in una creatura di fosforo che brucia costantemente. La sua pelle trasparente e lo scheletro fluorescente tramutano il dottore in una creatura spaventosa.

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Phoshorus ritiene i cittadini di Gotham colpevoli per averlo costretto a costruire la centrale lontano dalla città e decide di vendicarsi. Avvelena con il suo corpo il bacino idrico di Gotham, intossicando alcuni cittadini tra cui Alfred Pennyworth e il commissario Gordon. L’inevitabile scontro con Batman sarà duro, in quando il dottore brucia con il semplice contatto chi gli tocca la pelle.

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Dopo questa doppia storia (Detective Comics n. 269 – 270) il dottor Phoshorus riapparve solo sporadicamente nelle storie di Batman. Ogni tanto fa capolino in altre serie Dc, per esempio in quella dei Teen Titans.

COPPERHEAD

Creato da Bob Haney e Bob Brown in The Brave and the Bold n. 78 del 1968

Nell’universo Dc diversi personaggi hanno assunto l’alias di Copperhead (nome inglese per il serpente velenoso testa di rame). Il più noto avversario di Batman è un uomo dal nome sconosciuto, identificato con lo pseudonimo di John Doe. Appare a Gotham per compiere diversi furti, prima di venire fermato dagli sforzi congiunti di Batman e Batgirl.

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Abile contorsionista con uno squamoso costume da serpente, ricorda per molte caratteristiche il personaggio Marvel di Cobra, avversario iniziale di Thor. Copperhead non diventerà un nemico ricorrente per Batman, apparendo raramente sia nelle sue storie sia in quelle di altri personaggi Dc.

Copperhead sarà un personaggio più popolare nelle serie animate della Dc, come Justice League e Justice League Unlimited.



Una versione femminile del personaggio ha avuto una rappresentazione live action in Gotham, interpretata da Lesley-Ann Brandt.

KGBEAST

Creato da Jim Starlin e Jim Apario in Batman n. 417 del 1988

KGBeast, al secolo Anatoli Knyazev, è un assassino sovietico mandato a Gotham City per uccidere dieci funzionari chiave del progetto “scudo spaziale” degli Stati Uniti. Nonostante l’intervento di Batman, KGBeast riesce nell’intento uccidendo quasi tutti i suoi bersagli. Batman arriva addirittura a dire che stavolta ha incontrato un avversario al suo stesso livello, forse addirittura più bravo.



KGBeast, infatti, riesce a tenere testa al Cavaliere Oscuro nel combattimento e a sfuggire ai suoi tentativi di cattura, arrivando addirittura ad amputarsi la mano e a sostituirla con una protesi con pistola incorporata.

Il sovietico attenterà persino alla vita del presidente Ronald Regan in visita a Gotham. Nel finale di questo trittico di storie (Batman n. 417/420) Batman sembra arrivare a prendere la decisione di ucciderlo, chiudendolo in un condotto fognario senza uscita, quindi seppellendolo vivo.


In storie successive verrà rivelato come la polizia sia arrivata per catturarlo, salvandolo.
KGBeast farà di tanto in tanto capolino negli anni a venire, ma, forse perché legato all’Unione Sovietica che ormai non esiste più, non verrà più caratterizzato come il letale avversario dell’esordio, ma come uno scagnozzo qualsiasi.

KGBeast aveva addestrato un agente noto come NVKDemon, altrettanto letale, che Batman ha incontrato a Mosca, mentre cercava di assassinare Michail Gorbagiov (Batman n. 446/448, 1990)

CATMAN

Creato da Bill Finger e Jim Mooney su Detective Comics n. 311 del 1963

Thomas Blake era un annoiato cacciatore che aveva sperperato gran parte della propria fortuna. Decise allora di reinventarsi come ladro di opere d’arte.

Il suo costume giallo e arancione era stato creato in un tessuto africano che pare fosse stregato, in grado di fornirgli le famigerate “nove vite”. A metà tra Batman e Catwoman, nelle sue prime storie era il classico ladro “a tema”, i cui colpi erano ispirati da opere a tema felino.



Con l’avvento degli anni settanta le storie di Batman diventarono più cupe e realistiche, dunque questo insolito criminale piuttosto piatto non ebbe molte altre apparizioni rilevanti.

Negli anni novanta divenne una macchietta, quasi un auto-parodia. Brad Meltzer lo ha utilizzato brevemente su Green Arrow nel 2003, dipingendolo come un personaggio patetico e in sovrappeso, ormai un criminale di quart’ordine.

Tuttavia, la sceneggiatrice Gail Simone lo ha recuperato nel 2005 nella serie Secret Six, dove Thomas Blake si riprende, fisicamente e moralmente, dopo aver vissuto allo stato brado in Africa combattendo i leoni, riplasmando così il suo corpo e il suo fisico. Talia Al Ghul riconosce in lui un uomo dal vigore simile a quello di Batman.



Catman viene quindi recuperato, riciclandosi più come antieroe che un vero e proprio villain. Incontra Batman raramente e vive avventure con il suo team dei Secret Six. Si è anche rivelato bisessuale.


MAXIE ZEUS

Creato da Dennis O’Neil e Don Newton su Detective Comics n. 483 del 1979

Maxie Zeus è un bizzarro criminale di Gotham, un ex professore di storia che, impazzito in seguito alla morte della moglie, si è autoconvinto di essere il dio Zeus.



Criminale minore che non conta apparizioni rilevanti, la sua più grande opera fu formare un team di criminali ispirati ai miti greci con i quali sfidò il team guidato da Batman: gli Outsiders (Batman and the Outsiders n. 14, 1984).

Nonostante esista il vero Zeus nell’universo Dc, questa circostanza non ha fatto desistere Maxie dalla sua folle convinzione.

Nella saga di Wonder Woman Paradiso Perduto, del 2017, Maxie Zeus pare morire quando le vere divinità Deimos, Phobos ed Eris lo sacrificano per riportare sulla Terra il loro padre Ares. Tuttavia in seguito farà qualche sporadica apparizione, specie nel manicomio criminale di Arkham Asylum, in cui appare tra i detenuti.

DOTTOR TZIN-TZIN

Creato da John Broome e Sheldon Moldoff su Batman n. 354 del 1966

Il temibile dottor Tzin-Tzin è il classico villain di origine cinese ispirato a Fu Manchu. Dopo essere apparso in alcune storie del Batman pre-Crisi, le sue presenze si sono diradate, probabilmente perché ritenuto troppo stereotipato.



Tzin-Tizn era un occultista esperto in magia nera e ipnotismo, piuttosto lontano dai classici villain di Batman legati alla criminalità organizzata.

In quella che probabilmente è la sua storia più celebre, disegnata da Neal Adams su Batman n. 408, Tzin-Tzin rapisce Robin e invita Batman a salvarlo in una villa decrepita piena di trappole, che mettono a dura prova il Cavaliere Oscuro prima che riesca a salvare il suo protetto.

Tzin-Tzin conterà un’altra manciata di apparizioni, prima di venire ucciso in era post-Crisi da Peacemaker.
Il ruolo di criminale esotico a capo di una setta di assassini verrà preso in seguito dal più carismatico Ra’s Al Ghul.

UOMO CALENDARIO

Creato da Bill Finger e Sheldon Moldoff su Detective Comics n. 259 del 1958

L’Uomo Calendario è il classico villain buffo creato verso la fine degli anni cinquanta, in un periodo in cui, a causa delle censure del Comics code, Batman era decisamente più infantile che agli esordi.
Julian Gregory Day, ossessionato dal calendario, divenne un criminale che faceva i propri colpi in relazione alle date importanti, quali festività e ricorrenze.



Non è certo un villain da ricordare, eppure anche lui ha ottenuto il proprio posto di prestigio nella vasta galleria dei nemici di Bats grazie a Jeph Loeb e Tim Sale, che molti anni dopo, nel 1996, lo utilizzarono nel loro celebre ciclo di storie Il Lungo Halloween e Vittoria Oscura.
Qui Julian Day appare un freddo e inquietante criminale stile Hannibal Lecter, rinchiuso all’Arkham Asylum. Batman chiede il suo aiuto quando a Gotham appare un criminale dal modus operandi simile al suo, il killer Holyday, che uccide durante le festività.



Julian Day deduce subito l’identità dell’assassino, ossia Alberto Falcone, ma non la rivela a Batman. Fuggito da Arkham sarà lui stesso a scovarlo, prima facendolo impazzire impersonando il defunto padre Carmine e poi tentando di ucciderlo. Day detestava le attenzioni che i media davano al killer Holyday dimenticandosi di lui.

ROLAND DAGGETT

Infine accenniamo a un curioso caso legato a un personaggio legato alla serie televisiva Batman: the Animated Series, celebre trasposizione animata di Batman in cui ha fatto il suo esordio Harley Quinn.

In diversi episodi un nemico ricorrente è lo spietato affarista Roland Daggett, creato appositamente per la serie e mai comparso nei fumetti.



Proprietario di una industria farmaceutica, avido, ambizioso e senza scrupoli, questo personaggio appare in diversi episodi. Una volta cerca di far scoppiare una pandemia di cui soltanto lui possiede la cura, un’altra distrugge Crime Valley per poi acquistare gli edifici a prezzi stracciati. E la fa sempre franca, in quanto non si riescono a trovare prove del suo coinvolgimento.
L’episodio più rilevante è legato all’esordio di Clayface, dove ricattava l’attore Matt Hagen in quanto era l’unico a potergli fornire la crema con cui curare il suo volto deformato.

Dagget era forse graficamente ispirato al Norman Osborn della Marvel, mentre il modo di agire ricordava quello di Lex Luthor. Nel film di Nolan Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno appare un John Daggett, interpretato dal bravo Ben Medelsohn. Questo rende Daggett in primo personaggio di Batman visto in un live action senza mai essere apparso prima in un fumetto.



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