di Lovecraft

Pubblicato da Nicola Pesce Editore a fine 2018, I Luoghi di Lovecraft è una guida turistica, una sorta di Lonely Planet ideata e scritta da Michele Mingrone, qui nella veste niente meno che di Nyarlathotep (“Il Caos Strisciante”), e illustrata da Sara Vettori, che ci porta alla scoperta dei territori e delle località in cui si svolgono i racconti di Howard Phillips Lovecraft.

i luoghi di Lovecraft
Il volume rilegato si presenta come un libro dei tempi passati (per la precisione del 1936, come si evince dalla data apposta alla fine dell’introduzione all’opera, a firma Nyarlathotep, l’autore dell’opera) con la sua copertina cartonata e simil-telata, monocolore scura e con impresso sopra l’effige dell’autore di Providence, il titolo e poche altre informazioni, rigorosamente in color oro.
Anche la scrittura è in perfetto stile con i tempi delle opere di Lovecraft, seppur dotata di una sottile ironia che non risulta mai fastidiosa e rende la lettura nel complesso estremamente scorrevole.

La guida è divisa geograficamente per località, ognuna delle quali è impreziosita dalla relativa cartina geografica e da ottime illustrazioni che aiutano a trasportare il lettore nei luoghi più famosi che Lovecraft descrive nelle sue opere, sia che si tratti di location reali (ovviamente nell’eccezione dell’autore), che di altre scaturite dalla sua fantasia.

Proprio come in ogni guida turistica che si rispetti, per ognuna di esse vengono indicati e descritti i luoghi più rappresentativi che la contraddistinguono, fornendo anche tutte le indicazioni necessarie ai temerari turisti che decidessero di intraprendere un viaggio sulle orme lovecraftiane. Troveremo quindi indicati i migliori alberghi in cui soggiornare, le zone più caratteristiche e rappresentative, i monumenti, i ristoranti in cui poter gustare i piatti tipici, corredati anche da alcune ricette da “provare” a casa, i negozi più interessanti dove fare “shopping” e trovare souvenir più o meno interessanti, a ricordo del viaggio intrapreso.


Innsmouth 
e KingsportDunwich e, ovviamente, Arkham sono località immancabili per chiunque fosse interessato a un viaggio tematico, così come lo sono le loro periferie, ma la guida fornisce indicazioni utili anche per città del New England lovecraftiano come Providence e Salem.

Non mancano consigli e indicazioni anche per luoghi al di fuori del continente americano. Come la misteriosa Città senza nome (che “nessuna leggenda è così antica da risalire fino ad essa per darle un nome, o per ricordare che fu mai viva un giorno”) situata nel deserto della penisola arabica e sognata da Abdul Alhazred, il pazzo poeta autore del Necronomicon. O le Montagne della Follia nella gelida Antartide. R’lyeh, la città sommersa negli abissi dell’Oceano Pacifico e dimora del Grande Antico Cthulhu, dove “morto sogna e attende”. Infine, c’è anche uno sguardo al vecchio continente, precisamente a Parigi e all’abitazione di Erich Zann, il muto suonatore di viola tedesco (in realtà, nel racconto del 1922 “La musica di Erich Zann”, che l’autore considerava uno dei suoi migliori scritti, si parla di una generica città francese, della quale non viene mai fatto il nome – anche se il riferimento alla Ville Lumiere è assai probabile).

La guida ci porta anche nelle Dreamlands, le Terre del Sogno, dandoci come per le precedenti località preziose informazioni culturali e di svago dei luoghi più interessanti da visitare e conoscere. Qui trovano spazio, tra gli altri, luoghi come i Picchi di Throk e l’Altopiano di Leng, la città di Celephais dove è possibile degustare un ottimo Vermut Pnakotico e, naturalmente, Ulthar, città i cui gatti sono sacri, la cui importanza e quantità di luoghi da visitare occupa un’intera sezione della guida.

Alla fine del volume troviamo un piccolo dizionario essenziale in cui sono riportate frasi (più o meno “utili”…) nelle lingue native, un indice ragionato dei luoghi di interesse da vedere e perfino alcune pagine vuote dove apporre le annotazioni del viaggiatore.

Per finire, ai più attenti non potranno certamente sfuggire le molteplici citazioni presenti nella guida, che rimandano o fanno riferimento, più o meno direttamente, agli scritti di Lovecraft come ad altre opere correlate o ispirate (in relazione al Manicomio di Arkham, ad esempio, ne troviamo anche una dedicata al Joker, il nemico di Batman).


I luoghi di Lovecraft 
è un’opera unica nel suo genere, che riesce perfettamente nell’intento di immergerci nelle località descritte nei racconti di Lovecraft, dandoci la reale sensazione di avere tra le mani una vera e propria guida turistica degli anni trenta del secolo scorso.
Questo è dovuto alla bravura degli autori, che sono riusciti nel non facile compito di riprodurre esattamente quello che ci aspetteremmo di vedere e leggere in una guida di quegli anni, reale o meno.


I testi di Michele Mingrone danno la giusta idea di antiquato e, insieme alle fotografie e le bellissime illustrazioni in bianco e nero di Sara Vettori, contribuiscono a rendere l’opera plausibile sotto ogni punto di vista, pur mantenendo, anche grazie alla sua intelligente ironia, un taglio fluido dalla lettura piacevole.
Tutto nel volume è studiato nei minimi particolari e la realizzazione è di prima qualità. Un plauso particolare lo merita Caterina Scardillo, la cui progettazione grafica è pressoché perfetta e riuscita.
Se proprio devo trovare un difetto, l’unico che mi viene in mente è che avrei voluto l’inserimento di più località, tuttavia questo non si può necessariamente definire un difetto (anzi, magari apre le porte a un possibile “secondo volume”, chissà).
I luoghi di Lovecraft è un libro destinato agli estimatori delle opere dello scrittore di Providence, tutti gli altri possono dargli almeno un’occhiata perché potrebbe sorprendere con la sua intrigante e affascinante realizzazione.

Ora scusatemi, ma devo tornare a pianificare il mio fine settimana nella città di Ulthar…

Essenziale per tutti i viaggiatori appassionati di Lovecraft

I luoghi di Lovecraft

ideazione, supervisione e testi: Michele Mingrone
illustrazioni: Sara Vettori
progetto grafico e calligrafia magica: Caterina Scardillo

NPE – Nicola Pesce Editore
pag. 240
bianco e nero
cartonato
2018

 

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