Fantastic 4 (2015) di Josh Trank è stato un flop ed è talmente brutto che rischia di far rivalutare Batman & Robin con George Clooney. Abbiamo quindi pensato di parlarvi non dell’ultimo film dei Fantastici Quattro, ma del primo prodotto e mai uscito in sala.

All’inizio degli anni novanta si sparse la voce che fosse in lavorazione un film sui Fantastici Quattro, e che la pellicola avrebbe avuto come executive producer Roger Corman.

Corman (Oscar alla carriera nel 2010) si fece apprezzare come regista negli anni sessanta con adattamenti dei racconti di Edgar Allan Poe: Il Pozzo e il Pendolo e La Maschera della Morte Rossa, entrambi con Vincent Price. Ma è passato alla storia del cinema come produttore di film a basso costo.

Avete presente quei vecchi B-Movies indipendenti dove si vede la cerniera sulla schiena del mostro, o dove i dischi volanti sono due piatti di alluminio attaccati insieme ed appesi a un filo? Ecco, Roger Corman è il sinonimo vivente di quel modo simpatico e artigianale (o cialtronesco in senso buono) di fare cinema.

Molti iniziarono ad attendere il film non solo per la gioia di vedere i loro quattro supereroi in carne e ossa, ma anche per capire come Corman avrebbe reso dal vivo i loro poteri utilizzando i suoi soliti budget risicati.

I FANTASTICI QUATTRO, UN FILM FATTO PER NON USCIRE

Terminate le riprese, nella primavera del 1993, per cast e troupe iniziò un tour promozionale che toccò anche il San Diego Comicon. Il 19 gennaio 1994 il film fu proiettato in anteprima in un centro commerciale di Minneapolis. Dopodiché il silenzio. Il film non fu mai distribuito nelle sale.

Anzi, pare che il film fosse stato girato apposta per non uscire. Facciamo un salto indietro.
I diritti dello sfruttamento cinematografico dei Fantastici Quattro erano in mano dal 1983 al produttore tedesco Bernd Eichinger (La Storia Infinita, Il Nome della Rosa, Resident Evil).

Prima che i diritti scadessero, il 31 dicembre 1992, Eichinger si decise a iniziare i lavori pur non avendo trovato i finanziamenti necessari, prevedendo di terminare per il 1994.
La Marvel si guardò intorno: in quell’anno sarebbero usciti al cinema Il Corvo, The Mask e L’Uomo Ombra, due film basati su fumetti di case editrici minori e un terzo su personaggio semidimenticato delle pulp, ma tuttavia trasformati in pellicole ad alto budget. Stan Lee, Avi Arad e gli altri boss della Casa delle idee temettero che un film “poverata da due soldi” sui Fantastici Quattro avrebbe gettato cattiva luce sui fumetti Marvel.

Bernd Eichinger pensò di affidare i lavori alla Concorde, la factory di Roger Corman, che avrebbe terminato il film in fretta ed economia con 1.400,000 $. Sarebbe stato così brutto che nessuna società si sarebbe mai offerta di distribuirlo.
In questo modo Eichinger avrebbe conservato i diritti, dato che da contratto si sarebbero rinnovati con la realizzazione del film, mantenendoli così per un futuro e più sostanzioso adattamento: quello del 2005.

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I Fantastici Quattro del 2005, quelli del primo film “ufficiale”

Tutto ciò i fan non potevano saperlo, e i nerd di tutto il mondo attesero che il film trovasse un distributore finché non persero la speranza.

Nonostante il produttore Avi Arad si fosse premurato di bruciare tutte le copie della pellicola, alcuni bootleg illegali iniziarono a circolare in videocassetta, vendute per posta o alle convention, per poi essere caricati sul web.

 

I Fantastici Quattro era davvero un film orrido?

Uhm… partiamo dalla trama. Reed Richards e Victor Von Doom sono due studenti universitari. Stanno preparando un acceleratore di particelle che sfrutterà l’energia della cometa Colossus, prossima alla Terra.

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Qualcosa va storto e Victor, orrendamente ustionato, viene dato per morto. In realtà, essendo il sovrano del regno di Latveria, viene curato in patria dai suoi sudditi.
Dieci anni dopo, Colossus sta per avvicinarsi nuovamente al nostro pianeta.
Stavolta Reed decide di “accalappiarne” l’energia avvicinandosi con un missile che avrà a bordo lui, il suo amico Ben Grimm, e i fratelli Susan e Johnny Storm.

Ma il Gioielliere (un criminale ispirato all’Uomo Talpa dei fumetti) sostituisce nottetempo il diamante che alimenta il razzo di Reed e soci. Ciò provoca un incidente che espone i quattro ai raggi della cometa, conferendo loro i poteri che conosciamo.

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Precipitati nello Stato di Latveria, i nostri vengono imprigionati da Victor, divenuto nel frattempo Dottor Destino, per studiare i loro poteri. Fuggiti con facilità dal laboratorio, i quattro tornano a New York, dove Ben si separa dal gruppo, amareggiato dal fatto che il suo aspetto non gli permetterà di avere una vita normale.

Vagabondando nei bassifondi, Ben/la Cosa viene portato da alcuni barboni al cospetto del Gioielliere. Il quale tiene prigioniera Alicia Masters al fine di farne la sua regina del sottosuolo, scultrice non vedente di cui Ben si era innamorato a prima vista poco prima del viaggio nello spazio.
A questo punto il Dottor Destino irrompe nel covo impadronendosi del diamante e rapendo Alicia. Allora Ben si riunisce ai suoi amici, e insieme partono per Latveria.

I FANTASTICI QUATTRO, UN FILM FATTO PER NON USCIRE
Destino intende usare il diamante per alimentare un laser in modo da conquistare il mondo, e al contempo vuole usare Alicia come esca per sottrarre ai Fantastici Quattro i loro poteri.

Ovviamente il suo piano fallisce: Reed riesce a sconfiggere l’ex-amico, Johnny con le sue fiamme annulla il raggio laser e Ben salva Alicia.
Il film termina con il matrimonio di Reed e Sue.

Insomma, la trama non è particolarmente originale, ma ha tutto ciò che ci si aspetta da una origin story. Il problema è che certe cose accadono troppo velocemente, risultando forzate e involontariamente comiche. Una su tutte: all’inizio Ben si scontra con Alicia, l’aiuta a rialzarsi e i due si innamorano a prima vista, malgrado lei sia pure cieca!

La caratterizzazione dei personaggi è quella classica, tranne forse per la torcia Umana e il Dottor Destino.
Il primo, nella smania di apparire una testa calda sembra Johnny Rotten sotto tranquillanti.

Dottor Destino, da villain tragico e ricco di sfumature, diventa una parodia dei cattivoni di 007, tanto che riflette sui propri piani di vendetta ad alta voce stando da solo.

Gli effetti speciali sono ovviamente il punto più basso: una roba da telefilm anni settanta, tanto che non si riesce a credere che il film sia stato girato un paio d’anni dopo Terminator 2.
Reed che si allunga sembra uno scherzo di carnevale.


Sue sparisce con una banale dissolvenza.


Johnny avvolto dalle fiamme è realizzato con una Cgi da videoclip scrauso anni ottanta.


Ben, ricoperto di una gomma che dovrebbe essere roccia, sembra… beh, un tipo ricoperto di gomma. Ma in fondo il risultato non è stato tanto migliore con Michael Chiklis nel film del 2005. Mentre la Cosa interamente in Cgi dell’ultimo film della serie sembra fatta di materiale friabile.

Gomma vs Pastafrolla

Promosso invece a pieni voti invece l’accompagnamento musicale di David ed Eric Wurst. Molto presente, epico e romantico, chiaramente derivato dalla lezione di John Williams e James Horner.

 

Il film è quello che è, ma paragonato al fumetto?…

Beh, i fans di Christopher “tristone” Nolan possono farsi la bocca larga e predicare ai quattro venti che occorre verosimiglianza per coinvolgere lo spettatore, che certe cose che funzionano su carta paiono ridicole se riprodotte fedelmente dal vivo.

Ma se il film low budget dei Fantastici Quattro mi serve sotto al naso l’iconografia classica con costumi in spandex aderente, Reed con le tempie bianche, Sue con la capigliatura e i modi da casalinga da tv anni cinquanta, e il Dottor Destino sovrano teutonico con mantello e armatura, cose che i successivi kolossal miliardari non mi hanno voluto/saputo dare… allora per me la “poverata” vince a mani basse.

 

P.S.: Che fine hanno fatto?

Curiosamente, il flop della pellicola non ha stroncato la carriera del regista e degli attori, che hanno continuato a lavorare tra cinema e tv.

Oley Sassone, regista scelto da Roger Corman per dirigere la pellicola, proviene dal mondo dei videoclip. In seguito ha diretto alcuni episodi di Hercules, Xena, Sentinel e di altre serie meno famose.

Alex Hyde-Whire
(Mr. Fantastic) è apparso in Dexter, The Mentalist e Criminal Minds.

Jay Underwood (Torcia Umana) era già stato protagonista de Il ragazzo che sapeva volare, piccolo classico per ragazzi anni ottanta. Dopodiché lo si è visto in E.R. e X-Files. Oggi è pastore a tempo pieno della Prima chiesa battista di Weaverville (California).

Rebecca Staab (Donna Invisibile) ha avuto apparizioni sporadiche in Nics e Csi. Nel 2008 ha preso parte alla soap Febbre D’Amore.

Michael Bailey Smith (Ben Grimm in versione umana) è stato uno dei cannibali nel remake de Le Colline Hanno gli Occhi, e lo skinehead in My Name Is Earl.


Carl Ciarfalio
(La Cosa) è uno stuntman presente in Fight Club e mille altri film.

Kat Green (Alicia Masters) non ha più recitato, ma ha composto la colonna sonora del cartoon Disney American Dragon.


Joseph Culp
(Dr. Destino), figlio di Robert Culp (Bill Maxwell di Ralph Supermaxieroe), è apparso in vari episodi di Mad Men.

Phillip Van Dyke (Johnny Storm da bambino, all’inizio del film) ha doppiato il principe Ivan in Batook il Magnifico, sequel drect-to-video di Anastasia.


Merceds Mc Nab
(Sue Storm da ragazza, sempre all’inizio del film) è nota per il ruolo di Harmony Kendall in Buffy ed Angel.

 

(Immagini trovate su internet: © degli aventi diritto).

 

 

 

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