bilancio Bonelli

Il bilancio 2021 di Sergio Bonelli Editore (SBE), dopo la fase più critica della crisi Covid, arriva con la ripresa dei fatturati, tornati ai livelli del 2019, e con un ulteriore aumento dei profitti (a livello di EBITDA), ai massimi storici dal 2016, quando abbiamo iniziato queste brevi analisi annuali.

Anche quest’anno, come già il precedente, l’approvazione è arrivata a ridosso dei termini di legge, e il bilancio è stato quindi disponibile solo a estate inoltrata.

 

CONTO ECONOMICO

Il fatturato d’azienda di SBE nel 2021 è stato di €30,4M, in aumento del 9,4% rispetto al valore 2020 di €27,4M e quasi al livello 2019 di €30,6M.

Rispetto al 2020 segnano un incremento sia i periodici (€26,7M, massimo storico degli ultimi 5 anni), sia i libri (€2,2M, in incremento rispetto al 2020 €1,7M, ma non ancora a livello del massimo storico del 2019 €2,6M).

I ricavi da diritti di pubblicazione scendono a €1,3M, lo stesso livello del 2017. Stessa tendenza per il fatturato da merchiandising, che rimane irrisorio sul totale, a €107k.

Se il fatturato ha ripreso vigorosamente, e con una crescita centrata proprio nelle edicole (l’anno scorso ci domandavamo se ci sarebbero riusciti con la chiusura continua delle edicole), va notato (con sorpresa, per quanto mi riguarda) che i conti disegnano una Bonelli tornata ai livelli di 6-7 anni fa, non solo per fatturato, ma anche per profitto e (cosa più sorprendente) nelle quote di incidenza delle fonti di ricavo.
Nell’anno della ripresa, le edicole contano di nuovo per l’88% del fatturato: era successo anche l’anno scorso, ma per riduzione degli altri fatturati, quest’anno succede nella crescita delle principali fonti di ricavo. Il passato è presente.


Significativamente, nel 2021 Bonelli incrementa i costi, e lo fa significativamente per quanto riguarda il personale (+19%), più ancora di quanto aumentano i fatturati (+9%) e i costi in generale (+7%).


Il risultato delle dinamiche sopra descritte è un EBITDA (utili prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e degli ammortamenti) di €4,5M (in ulteriore aumento del 12% dai €4,0M del 2020) e un profitto dopo le tasse di €3,3M (+50% dai già interessanti 2,2M del 2020), con il profitto e l’EBITDA che battono i dati già alti dello scorso anno.
In termini di flussi di cassa, l’azienda incrementa la cassa di €2,1M quest’anno, gonfiando il flusso già positivo di €1,5M dell’anno scorso.

Complessivamente Bonelli ha dimostrato di saper rimbalzare in epoca di ripresa, accelerando nel modo corretto i fatturati e incrementando la struttura di costo a supporto del business.

L’anno scorso esponevo un dubbio su quanto della riduzione di ricavi sarebbe stato recuperato tra il 2021 e il 2022, e dobbiamo concludere che ce l’hanno fatta e bene.

Va notato che dalle relazioni della gestione si evince che il numero delle pubblicazioni 2021 è stato di 273, poco meno delle 276 del 2020, con una vendita di circa 8M di copie, che era lo stesso numero del 2020.
Questo significa che l’incremento dei fatturati dei periodici non è dovuto a incremento delle vendite, ma a incremento del prezzo nominale, al quale però è corrisposta una tenuta delle vendite.
Il mercato dei fumetti si conferma quindi come poco elastico: i lettori (residui) sono generalmente affezionati alle pubblicazioni al punto da continuare a comprare anche in condizioni di ritocco dei prezzi.

È confermato quindi che il mercato dei periodici continua a essere l’unico porto sicuro per Bonelli. Se esso è ancora centrato sul canale delle edicole, sempre più sofferente, è lo stesso bilancio a confermare che esso è sempre più integrato dai canali della GDO (i supermercati) e da internet (nel 2021 lo shop online di Bonelli da solo ha registrato un fatturato superiore a €1M).

Da notare tuttavia che, riguardo dell’apertura di nuovi mercati, sono giunte al non banale ammontare di €10,3M le immobilizzazioni in corso per i progetti multimediali di Bonelli:

  • Film Dampyr
  • Cartone animato Dragonero
  • Software Digital editions
  • Dylan Dog la serie

La relazione di gestione conferma che il film su Dampyr è terminato nel primo semestre 2022, e che il cartone animato Dragonero verrà trasmesso da Rai entro l’inverno.

 

 

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