百獣王ゴライオン, Hyakujūō Goraion, letteralmente: Golion re delle bestie.

Golion è il canto del cigno dell’animazione robotica giapponese. Non solo, è anche l’ultimo robot giapponese trasmesso dalle reti Mediaset (o meglio Fininvest), prima che scattasse la “censura” che di fatto impediva alle serie robotiche di essere trasmesse sulle reti del Biscione (ma anche della Rai).

La storia racconta di cinque ragazzi, esploratori spaziali, che fanno ritorno sulla Terra dopo lungo tempo per trovarla devastata da una guerra nucleare e occupata dagli alieni del pianeta Galra. I cinque amici riescono a sfuggire alle grinfie degli alieni, e precipitano sul pianeta Althea. Qui vengono salvati dalla principessa Fara, che svela loro il segreto dell’esistenza di Golion, un prodigioso robot formato da cinque leoni meccanici, unica arma in grado di abbattere una volta per tutte la tirannia dell’Impero Galattico di Galra.

Golion è stato prodotto dalla Toei animation nel 1981, ed è sicuramente una delle migliori serie robotiche prodotte dalla casa giapponese. Peccato che, come accaduto per altre serie robotiche giunte nel nostro paese non sia stata doppiata tutta. Golion scompare dalle reti di Berlusconi, ma riappare nel 1986 con il nome “Voltron”. Cos’era successo? L’americana World Events Production acquistò i diritti di Golion e Armored Fleet Dairugger XV: li unì insieme stravolgendo le trame, operando censure, cambiando musiche ed altro per avvicinarsi a presunti gusti occidentali.

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In particolare, la serie Voltron era composta dai 52 episodi originari della serie Hyakujūō Goraion, dai 52 episodi della serie Kikō kantai Dairugger XV, e da altri 20 episodi di Golion realizzati dalla Toei nel 1984 appositamente per il mercato occidentale su commissione della World Events, per un totale di 124 episodi divisi in tre stagioni.

Nei piani dell’editore americano la serie avrebbe dovuto comprendere persino un terzo anime, Kosoku denjin Arubegasu (Arbegas), ma il minore successo di pubblico ottenuto con la seconda stagione della serie, ricavata da Dairugger XV, convinse gli autori a desistere e a commissionare i nuovi episodi di Golion alla Toei. In particolare venne omessa la morte del pilota del leone azzurro, confondendo ancora di più le idee ai telespettatori. Il risultato, come detto, fu un insuccesso, e i vecchi fans di Golion ancora gridano vendetta, dopo tanti anni. Speriamo che, come successo di recente per Mazinga Z e Getta Robot, qualcuno si decida a riacquistarne i diritti e a completarne il doppiaggio, ovviamente della sola serie originale Toei.

La sigla italiana di Golion, intitolata “Go, go, it’s time to go!”, è stata incisa da Rocco Reitano, nipote del più celebre Mino. I doppiatori sono i soliti grandissimi professionisti che abbiamo già visto in altre famose serie giapponesi. Due nomi a caso: Riccardo Rossi e Daniela Gatti.

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