I giovani eroi quanto tempo possono rimanere tali con il trascorrere inesorabile del tempo?
In un articolo precedente abbiamo visto quali e quante siano le differenze tra l’universo Marvel e quello Dc, tra esse avevamo sottolineato la diversa visione che hanno delle “spalle” degli eroi, i cosidetti sidekick, ma anche gli eroi adolescenti solisti non se la cavano molto meglio.

GIOVANI EROI CERCASI

A prima vista può sembrare paradossale considerare la Marvel poco incline a pubblicare le avventure di giovani eroi quando il suo personaggio di punta, l’Uomo Ragno, all’inizio era un teenager.

Sin dagli albori la Dc ha una forte tradizione di giovani eroi, che inizia nel 1940 con il successo ottenuto dalla spalla adolescente di Batman, il giovane Robin, figura che anche dopo decenni e dopo diverse revisioni ancora oggi accompagna il Cavaliere Oscuro.

Quando nel 1961 la Marvel inizia a dare forma al proprio universo narrativo, ha eliminato completamente la figura del partner: non apparivano alcun “Iron Boy” o “Thor Jr” accanto ai protagonisti. Il Dottor Strange non aveva un apprendista e anche quando è stato recuperato Capitan America dalla Golden Age, si è evitato di resuscitare anche la sua spalla Bucky.

Ant-Man aveva sì una spalla, Wasp, che però in breve tempo è divenuta una figura alla pari e di certo non era un’adolescente.

Questo non significava che non vi fosse spazio per i giovani eroi, anzi: se abbiamo accennato all’età dell’Uomo Ragno è doveroso ricordare anche la Torcia Umana e la prima generazione degli X Men, tutti quanti all’ultimo anno delle scuole superiori.

GIOVANI EROI MARVEL CRESCONO


L’unica eccezione era forse Rick Jones, orfano adolescente che accompagnava Hulk e poi i Vendicatori nelle loro scorribande, senza però mai combattere fisicamente gli avversari.
Per Stan Lee l’adolescente non doveva essere l’aiutante dell’eroe, una figura in secondo piano, bensì l’eroe stesso. La Torcia Umana, per esempio, aldilà della sua esuberanza e i suoi colpi di testa dovuti all’età, era un membro effettivo dei Fantastici Quattro, non aveva un ruolo secondario.

Tuttavia la verde età di Peter Parker, Johnny Storm, Scott Summers e soci è durata poco, in quanto il tempo nell’universo Marvel, contrariamente a quanto accadeva alla Dc, scorreva in modo più rapido. I protagonisti crescevano e già dopo pochi anni di vita editoriale Parker e gli altri si diplomano al liceo per iscriversi all’università. Di fatto, durante gli anni sessanta l’Uomo Ragno era già più grandicello di Robin.

Andando avanti con le pubblicazioni, la carriera scolastica di Spidey progrediva e la sua età procedeva di pari passo, cosa che ai Teen Titans succedeva molto più lentamente.

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Come abbiamo visto nell’articolo dedicato ai Teen Titans, Dick Grayson ha raggiunto i 19 anni solo a metà degli anni ottanta (dopo quindi 40 anni di pubblicazione), abbandonando il ruolo spalla di Batman nelle vesti di Robin per diventare un giovane uomo nei panni di Nightwing.

Comunque, la Dc non ha abbandonato l’idea di affiancare a Batman un socio adolescente, dato che la figura di Robin è entrata nell’immaginario collettivo, ed ecco spuntare nuovi alias: Jason Todd, Tim Drake e persino Carrie Kelly nel futuro alternativo descritto in The Dark Knight Return.

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I GRUPPI DI TEENAGER, UN AMORE MAI SBOCCIATO

Sebbene come abbiamo visto vi fossero nell’universo Marvel alcuni giovani eroi di spicco, non esisteva un team che li raggruppasse e ne narrasse le gesta.

Occorre peraltro ricordare che quella degli originali X-Men non è stata una delle serie di successo della Marvel, tanto che a un certo punto chiuse, ed è stato necessario un cambio generazionale, avvenuto nella seconda metà degli anni settanta, per rendere il titolo un cult.

Nel 1976 la Marvel prova a ricreare la formula vincente dell’Uomo Ragno con Nova di Marv Wolfman, un supereroe adolescente le cui dinamiche erano ispirate al periodo di Lee e Ditko su Amazing Spider Man, ma la sua serie è durata appena 25 numeri, dal 1976 al 1979.

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Occorrerà aspettare il 1982 per rivedere in Marvel una serie dedicata a un team di giovani eroi, ovvero i Nuovi Mutanti (The New Mutants) creati da Chris Claremont come spin off degli X-Men.

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Sulle pagine di X-Men, occorre precisare, uno dei personaggi di punta era l’adolescente ebrea Kitty Pride, che avrà l’onore nel 1984 di una miniserie in coppia con il burbero Wolverine (Kitty Pride and Wolverine di Claremont e Al Milgrom)

Tornando a New Mutants, la serie è durata la bellezza di 100 numeri nell’arco di 9 anni, fino al 1991, dove è stata trasformata in X-Force: quest’ultima serie diventa campioni d’incassi per la Marvel, ma dove le figure di spicco erano il maturo e ipertrofico cyborg Cable, la sexy e misteriosa Domino e il letale Shatterstar, non certo eroi minorenni.

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Negli anni novanta la Marvel torna a puntare sui giovani eroi, ed ecco quindi spuntare Darkhawk (1991), creato da Tom DeFalco e Mike Manley.

Il liceale Chris Powell ottiene dei poteri alieni tramite un misterioso amuleto rinvenuto per caso, e decide di dedicarsi alla lotta al crimine. La sua serie ha avuto 50 numeri in 5 anni, ma l’arrivo del nuovo millennio ha visto scemare il suo appeal divenendo un personaggio di nicchia che compare solo occasionalmente.

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Lo stesso destino è toccato a Jubilee, mutante asiatica teenager che andava per la maggiore negli anni novanta. Elemento di spicco negli X-Men, era spesso presente nella serie personale di Wolverine come spalla non ufficiale, ed è stata il personaggio di punta nella serie animata degli X-Men. La sua popolarità, in ascesa per tutto quel decennio, è calata di colpo in quello successivo nonostante i tentativi di rilancio.

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Sempre a Tom DeFalco si deve un’altra serie dedicata a giovani eroi, i New Warriors.
Creati nel 1990, i New Warriors vengono pubblicati per 6 anni (75 episodi), senza risultare mai tra le serie più rilevanti della Marvel, schiacciati dalla concorrenza interna delle serie mutanti e dai vari gruppi pubblicati dalla Image, in voga in quel periodo.

Ogni tanto la Marvel prova a rilanciarli, ma le loro serie durano sempre poco. Anche i già citati Nova e Darkhawk hanno fatto parte della squadra, specie quando le loro serie personali hanno chiuso.


Meritevoli di citazione anche i Generation X, creati nel 1994 come nuova generazione di mutanti da Scott Lodbell e Chris Bachalo. Nonostante in America siano stati pubblicati sino al 2001, senza mai suscitare troppo clamore, quasi nessuno oggi ricorda questa serie, tanto che in Italia è stata pubblicata solo una manciata di episodi.

GLI YOUNG AVENGERS… NUOVI TEEN TITANS?

Nel 2005 la Marvel, in barba a ogni precedente tradizione, prova a giocarsi la carta della “versione Junior”.
Ecco uscire, su testi di Allan Heinberg e disegni di Jim Cheung, gli Young Avengers, un team di giovani eroi che, all’indomani dello scioglimento dei Vendicatori voluto da Brian Michael Bendis, creano una nuova generazione di eroi pronta a sostituirli.

In pratica i Giovani Vendicatori sono una versione dei Teen Titans, qualcosa che in casa Marvel non era mai stato tentato. I loro membri sono tutti versioni giovanili di eroi consolidati: Patriot è un Capitan America di colore con tanto di scudo; Hulkling, aldilà della pelle verde, è in realtà un mezzo skrull mutaforma; Wiccan è un giovane mago dal look asgardiano, ma dai poteri simili a Scarlet; e c’è un misterioso Iron Lad. Si aggiungeranno una ragazza arciere, Kate Bishop, con il nome di Occhio di Falco; il velocista Speed, che nel look e nei poteri ricorda Quicksilver; e Cassie Lang, figlia del secondo Ant Man, che assume il ruolo di Stature.

Iron Lad, fondatore del gruppo, si rivelerà essere una versione giovane di Kang, il viaggiatore del tempo, che vuole sfuggire al destino di diventare un dittatore. La sua armatura, inoltre, divenuta senziente assume il ruolo di Visione II.

La prima serie degli Young Avengers viene pubblicata per 5 anni, dal 2005 al 2010, mentre una seconda è stata pubblicata tra il 2013 e il 2014.


I protagonisti hanno preso parte a eventi importanti come Civil War e Secret Invasion, e la loro ultima saga La Crociata dei Bambini è stata fondamentale per la continuity relativa a Scarlet, che per tutto il decennio è stata una pietra angolare degli eventi Marvel.

Nonostante la grande visibilità concessa a questi giovani eroi, e nonostante il legame con i celebri predecessori, gli Young Avengers si sono rivelati irrilevanti nel cosmo degli eroi Marvel, con la sola eccezione di Kate Bishop.

Patriot scompare dalle scene, tanto da non apparire più dopo la Crociata dei Bambini, neppure dopo l’esordio di un Capitan America nero (Sam Wilson).

Hulkling, in quanto figlio di una principessa skrull, fa poco più che una comparsata durante l’invasione degli alieni skrull in Secret Invasion, risultando assolutamente inutile per il corso della storia.

Ci si aspettava molto da Wiccan e Speed, una volta scoperto che sono in realtà le reincarnazioni dei figli di Scarlet, visti i danni provocati dalla donna a causa loro, e invece Scarlet è andata per la sua strada, non avendo alcun legame emotivo con i ragazzi. Peraltro lei e Visione, i genitori originali dei gemelli, hanno interagito solo di rado con i due ragazzi.

E a proposito di Visione, la versione adolescente è stata brutalmente dimenticata una volta che l’eroe originale è tornato in vita, quasi come se non fosse mai esistito.

Young Avengers dopo un buon esordio ha fatto discutere soltanto per le tematiche omosessuali in cui sono coinvolti i suoi protagonisti, dividendo i lettori favorevoli e oppositori, che per le storie in sé.


Paradossalmente, i gemelli di Wanda e American Chavez (che ha esordito proprio nelle pagine di Young Avengers vol. 2) hanno avuto un ruolo determinante al cinema nel film Dottor Strange e il multiverso della follia piuttosto che nei fumetti.

Tra il 2010 e il 2012 è la volta di Avengers Academy, una serie dedicata a un gruppo di adolescenti dai superpoteri che entrano a far parte di una scuola in cui vengono addestrati per diventare dei Vendicatori.

Durata 39 numeri, nessuno dei protagonisti ha lasciato realmente un segno, non diventando dei Vendicatori effettivi di una certa importanza.

ALCUNI RECENTI SUCCESSI

Eppure bisogna anche segnalare alcuni casi in cui alcuni giovani eroi della Marvel hanno conquistato il cuore dei lettori, venendo pubblicati a lungo negli ultimi anni.

È il caso dei Runaways, un team di adolescenti figli di alcuni membri dell’organizzazione criminale nota come Orgoglio che, rifiutando il loro retaggio criminale, diventano dei fuggitivi (runaways in inglese), decidendo di usare i poteri in loro dotazione per scongiurare i crimini.

Creati da Brian K. Vaughan e Adrian Alphona nel 2013, originariamente la loro serie doveva durare solo 18 numeri, ma visto le buone vendite e il riscontro avuto con il pubblico sono stati pubblicati fino al 2021, durando quasi 20 anni.

Il successo ottenuto dal fumetto ha fatto sì che il canale Hulu ne producesse un adattamento live action, andato in onda nel 2017 e durato per 3 stagioni fino al 2019


Inoltre bisogna riconoscere come Kate Bishop sia stata l’unica dei Giovani Vendicatori a venire pubblicata regolarmente anche dopo la chiusura della serie, sia come spalla di Occhio di Falco nella serie omonima scritta da Matt Fraction (2012) sia nella serie da solista scritta da Kelly Thompson (2018).


Ancora oggi è ritenuta una delle eroine più importanti della Marvel, resa famosa dalla sua apparizione nella serie tv dedicata all’arciere Marvel, dove è stata interpretata brillantemente da Hailee Steinfeld.


Dopo il successo ottenuto dalla versione Ultimate dell’Uomo Ragno (in cui Brian Michael Bendis ripercorre i primi anni di carriera del Ragnetto in un’ambientazione moderna), nel 2011 la Marvel ha lanciato un giovane Uomo Ragno di colore, Miles Morales (creato da Bendis insieme alla nostra Sara Pichelli).


In poco tempo è diventato un beniamino del pubblico, cosa che lo ha spinto non solo a venire integrato nell’universo Marvel canonico (abbandonando la linea alternativa Ultimate), ma nel 2018 gli è stato addirittura dedicato un film d’animazione stand alone, Spider-Man: un nuovo universo, di cui è in preparazione il sequel.


Film dove compare anche un’altra adolescente beniamina del pubblico, l’adorabile Spider-Gwen, una versione alternativa di Gwen Stacy che ha ottenuto i poteri dell’Uomo Ragno al posto di Peter Parker, a cui sono state dedicate diverse miniserie. Creata nel 2015 risulta ancora oggi una delle eroine più amate dai lettori.


Nel 2013 debutta sulle pagine di Captain Marvel la nuovissima Ms. Marvel, ovvero la pakistano-americana Kamala Khan, una studentessa sedicenne del New Jersey che ottiene i poteri grazie all’esposizione accidentale alle “nebbie terrigene” degli Inumani.

Creata dalla scrittrice musulmana G. Willow Wilson, debutta come serie nel 2014, ottenendo l’anno dopo il premio Hugo Award come “miglior storia grafica”.

Al contrario di molti personaggi descritti in questo articolo, Kamala si è integrata bene con il resto dell’universo Marvel, unendosi sia ai Vendicatori sia interagendo con gli eroi adolescenti (incluso Miles Morales) e partecipando ai grandi eventi Marvel degli ultimi anni.

Anche Kamala Khan ha ottenuto una serie live action su Disney Plus, andata in onda lo scorso anno.


Rimane da vedere se, come è successo negli anni novanta, si tratta di un fenomeno passeggero oppure se questi nuovi giovani eroi riusciranno a lasciare un segno permanente nell’universo Marvel.



2 pensiero su “GIOVANI EROI MARVEL CRESCONO”
  1. Ad eccezione degi numeri 71 – 74, Generation X è stat pubblicata per intero prima su Wiz e poi su X-Men Deluxe!

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