Un settore di fondamentale importanza, in quanto funge come una sorta di termometro per capire lo stato di salute dell’economia di un paese, è il comparto creditizio: prestiti e finanziamenti. Quando questo è fiorente l’economia gira e aumenta la produttività di una nazione. Quando invece gli enti preposti a concedere il credito, soprattutto le banche, iniziano a chiudere i rubinetti, è segno di una congiuntura economica non propriamente favorevole. Prestiti e finanziamenti sono tanti, al punto che è complesso muoversi all’interno della platea di strumenti offerti dalle finanziarie o dagli istituti bancari. Quali sono le principali tipologie di finanziamento e quali i parametri che devono essere presi in considerazione? Tipologie di finanziamenti Iniziamo da una macro distinzione: prestiti finalizzati e prestiti non finalizzati. I primi vengono erogati esclusivamente per acquisto di un prodotto o un servizio, che il richiedete deve esplicitamente indicare: si pensi, per esempio, al finanziamento per una nuova automobile. Mentre i prestiti non finalizzati sono somme di denaro che vengono concesse al richiedente, il quale potrà farne poi l’uso che ritiene più opportuno. Da qualche anno è uscito sul mercato un prodotto che ha riscosso notevole successo, la cessione del quinto: come riporta il sito del Sole24ore, si tratta di una tipologia di finanziamento che piace molto agli italiani. Il meccanismo è piuttosto semplice: si chiede il finanziamento che verrà poi rimborsato tramite trattenuta di 1/5 della pensione o dello stipendio, direttamente a monte. Nel primo caso sarà quindi l’ente previdenziale a trattenere il 20% della pensione, nel secondo caso il datore di lavoro. L’importo della rata non può mai superare proprio la soglia del 20% (da cui il nome di cessione del ‘quinto’). Prestiti per lavoratori o pensionati pubblici Una menzione a parte meritano i finanziamenti per pensionati o dipendenti pubblici: si parla di prestiti Inpdap, anche se nel concreto oggi è gestita dall’Inps. L’Inpdap, ente per previdenza e assistenza dei dipendenti dell’amministrazione pubblica, è stato soppresso nel 1993 e le sue funzioni trasferita proprio all’Inps. Tuttavia per convenzione si usa ancora il suo nome per indicare finanziamenti di questo settore. Nel concreto, lavoratori e pensionati del pubblico settore godono di un canale privilegiato: detto in altre parole, un prestito Inpdap conveniente può avere una durata molto limitata e un tasso di interesse estremamente vantaggioso se rapportato ai finanziamenti ordinari dei privati. In sostanza, grazie alla convenzione sottoscritta tra l’ente di previdenza ed il sistema creditizio, i prestiti Inpdap per lavoratori e dipendenti pubblici sono a tasso di interesse molto agevolato. Navigazione articoli IL MERCATO DELLE AZIONI: GUIDA PER PARTIRE DA ZERO WORKATION: IL LAVORO AGILE OVUNQUE TU VOGLIA