Fare impresa in Italia non è facile, tutt’altro. Basta esaminare i tanti rapporti elaborati al proposito e gli appelli lanciati dalle associazioni che radunano gli imprenditori italiani, a partire da Confindustria, per capire le difficoltà che deve affrontare chi abbia intenzione di mettersi in proprio.
Se periodicamente si propone a giovani e meno giovani che non riescono a trovare un’occupazione stabile di investire sulla propria persona varando un’azienda, nella realtà gli ostacoli sulla realizzazione di questo sogno si rivelano ardui da superare.

 

Una burocrazia sfiancante

Il primo grande problema con cui si trovano a convivere gli imprenditori del nostro Paese è la burocrazia. Un problema affrontato anche nel primo rapporto dell’Osservatorio Cna sull’impatto della burocrazia nei diversi settori produttivi, ma che è ormai di vecchia data.
Basti pensare che soltanto per aprire e gestire in maniera efficiente un esercizio commerciale occorre rispettare quasi novanta adempimenti, con il risultato di dover perdere tempo che invece potrebbe essere utilizzato in maniera molto più proficua al lavoro, e di dover anticipare soldi sottratti allo sviluppo dell’attività intrapresa.

 

La mancanza di ascolto da parte del sistema creditizio

Per le piccole aziende un altro grande problema è rappresentato dal rapporto con il sistema creditizio. Come si può leggere sul sito Portaleimpresa24, nel corso degli ultimi anni, in particolare per il problema dei crediti deteriorati, ovvero i prestiti contratti e non ripagati dagli utenti, ha spinto banche e finanziarie ad attuare una stretta creditizia nei confronti dell’economia reale, ovvero verso imprese e famiglie.
Ciò ha portato un gran numero di imprenditori a rivolgersi agli usurai, con conseguenze personali spesso gravissime, non solo a livello economico. Soltanto nel corso degli ultimi mesi il credito è tornato a funzionare con una certa regolarità, ma non per le piccole imprese.

 

Tasse troppo alte

L’aspetto che indispone maggiormente gli imprenditori italiani è il livello di tassazione troppo elevato. Anche questo è un problema di vecchia data, che tarpa le ali alle nostre imprese creando uno svantaggio competitivo rispetto a quelle di altri Paesi, dove le tasse da pagare sono non soltanto meno corpose, ma anche meno numerose.
Vari governi hanno provato a intervenire tagliando il cuneo fiscale, ovvero il totale delle imposte che gravano sul costo del lavoro, senza però mai ottenere risultati decisivi. Un problema che spinge molte imprese a delocalizzare, danneggiando ulteriormente il sistema Paese, mentre sono poche quelle estere che scelgono l’Italia, preferendo investire altrove.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *