FAR DURARE UN TATUAGGIO NEGLI ANNI

Andare dal tatuatore per farsi un tatuaggio è solo il primo passo. Molti sono inibiti dall’idea che resterà inciso sulla propria pelle per sempre, altri temono di non poter tollerare il dolore fisico, altri ancora non sanno qual è la cura migliore per il tatuaggio e temono non possa valerne la pena, perché tanto poi scolorirà.

In realtà si tratta di remore infondate, perché con la giusta accortezza e le cure più opportune il proprio tatuaggio guarirà e potrà splendere per molti anni, senza bisogno di ritoccarlo.

Tutti i tatuaggi, esattamente come ogni altra opera d’arte, con il tempo tendono a sbiadire, perdendo il loro splendore.

Per questa ragione molte persone dopo un certo numero di anni “ripassano” il loro tatuaggio, sostenendo ulteriori spese e rivivendo tutte le fasi tipiche della prima realizzazione.

Come si può evitare tutto questo? Con alcuni semplici accorgimenti che vi riportiamo di seguito.


Tipo di pelle

Spesso la buona guarigione di un tatuaggio e il suo mantenimento nel tempo dipendono dall’attenzione che si dedica all’aftercare, utile da una parte a non esporre la parte tatuata a infezioni e irritazioni e, allo stesso tempo, a far sì che si conservi nel migliore dei modi. Tante altre volte, però, il fatto che il tatuaggio sbiadisca con il passare degli anni è una questione di pelle.

Le persone che possiedono un incarnato molto chiaro noteranno che il tatuaggio tenderà a perdere definizione con il tempo e i bordi a sbiadire, questo perché il loro tipo ti pelle è particolarmente morbido e la struttura tende a modificarsi tra i diversi strati.


Propendi per colori scuri

Al di là del tipo di pelle che si ha, la durata di un tatuaggio dipende anche dal modo in cui viene eseguito.

Piccolo o grande che sia, se è stato realizzato esclusivamente con colori molto scuri, come il nero, tenderà a durare di più rispetto a tatuaggi che impiegano altri colori per creare sfumature e contrasti, come l’arancione, il rosa, il bianco o il giallo. Questi ultimi, di solito, tendono a durare addirittura la metà del tempo, rispetto ai primi, e necessiteranno prima o poi di un ritocco.


La parte del corpo può fare la differenza

Con il trascorrere degli anni e l’avanzare dell’età anche i tessuti della pelle si trasformano e perdono tonicità. In maniera diversa, se si è uomini o donne, si tende ad accumulare peso, soprattutto in specifici punti del corpo, possono comparire segni di smagliature, cellulite, rughe, la pelle tenderà ad aggrinzirsi. Tutti fattori che vanno messi in conto quando si sceglie la parte del corpo da farsi tatuare. Un tatuaggio effettuato su mani, polsi, caviglie, polpacci, avrà certamente una tenuta maggiore rispetto a uno inciso su pancia, cosce o glutei.


Evita esposizione al sole e cloro

Ci sono due grandi nemici dei tatuaggi: il cloro e i raggi UV del sole o delle lampade abbronzanti. L’esposizione a entrambi i fattori o anche solo a uno di questi, con il tempo, porterà sicuramente a uno scolorimento e una perdita di definizione del tatuaggio.
L’esposizione al sole tende a seccare molto la pelle e creare microlesioni che faranno perdere definizione al tatuaggio, meglio quindi utilizzare creme ad alta protezione. Mentre il cloro provoca lo sbiancamento dei tatuaggi, per cui l’unico rimedio è ridurre il più possibile i bagni in piscina.  

    

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