Dopo l’esordio di Morbius nella serie di Spider-Man, il tema del vampirismo era ormai sdoganato con buona pace del Comics Code, l’organo autocensorio degli editori di comic book che dovette adeguarsi ai nuovi tempi.
La Marvel ritenne opportuno approfondire il discorso con una serie mensile sul più famoso vampiro di sempre, il conte Dracula.

Il personaggio creato dal romanziere Bram Stoker, divenuto celebre con i film interpretati da Bela Lugosi e Christopher Lee, era già apparso in epoca Atlas in Suspense n. 7 (marzo 1951), in una versione differente da quella moderna.
La Marvel volle riproporlo in uno stile più al passo con i tempi su Tomb of Dracula, una serie di comic book uscita dall’aprile 1972 all’agosto 1979.

DRACULA SECONDO LA MARVEL
Tomb of Dracula n. 1, copertina di Neal Adams

 

Fu una delle serie horror più longeve della Marvel, almeno all’inizio ebbe un certo successo di vendite ed è considerata uno dei capolavori della casa editrice.
Le fu presto affiancato una rivista in bianco e nero, Dracula Lives, uscita dal 1973 al 1975, che proponeva storie “più adulte” (cioè con qualche accenno di nudo) non inserite nella continuity del mensile a colori.

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Il comic book Tomb of Dracula venne tenuto a battesimo dallo sceneggiatore Gerry Conway, assistito da Marv Wolfman, che divenne lo sceneggiatore regolare a partire dal settimo numero e fu il vero responsabile del successo. Lo scrisse fino all’ultimo episodio, creando un universo narrativo ricco di protagonisti inquietanti e affascinanti.

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Dracula agiva nel Marvel Universe e le avventure si svolgevano in epoca moderna. Nel fumetto si affermava che non aveva legami con il vampiro creato da Bram Stoker e che quest’ultimo si era, anzi, ispirato a lui per scrivere il suo romanzo.

Dracula era lo spietato Vlad Tepes, un principe della Transilvania realmente esistito, che dopo essere stato ferito nel corso di una battaglia contro i turchi viene vampirizzato da una zingara.
Divenuto un “non morto”, sconfigge Nimrod, il re dei vampiri, e ne prende il posto.

In seguito è sconfitto da Jonathan Harker, ma i suoi resti vengono riportati in vita accidentalmente dal Mostro di Frankenstein, altra creatura della narrativa gotica esistente nel Marvel Universe, e da quel momento Dracula circola nel mondo dei mortali.
Alla fine della prima guerra mondiale, tuttavia, viene messo fuori gioco.

Questi sono comunque tutti aspetti ideati negli episodi successivi, sul comic book e sulla rivista, mentre nel primo numero di Tomb of Dracula vediamo soltanto che il vampiro viene rianimato dando il via alla nuova saga.

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Il fumetto fu caratterizzato da situazioni macabre e terrificanti, sia pure nei limiti di un albo a fumetti comunque sottoposto alla censura del Comics Code. Dracula ebbe a che fare con mostri, licantropi, demoni e, naturalmente, altri vampiri.

Le vicende in genere si svolgevano a Londra e in Inghilterra, come il romanzo di Stoker, ma non mancarono sortite a New York e in altri luoghi degli Stati Uniti. Benché appartenente al Marvel Universe, ebbe pochi incontri con i supereroi, perlomeno nel suo mensile.

Marv Wolfman non collegò le vicende del vampiro con quelle degli eroi in costume, limitandosi a far apparire il Dr. Strange, che, comunque, era più o meno in linea con le atmosfere del comic book, e in maniera più azzardata l’eroe cosmico Silver Surfer, in una storia che rappresenta l’eccezione alla regola.

Nella visione di Wolfman, Dracula è spietato e crudele e non si pone scrupoli di sorta. Ma, come nel caso di tanti protagonisti dei fumetti Marvel, è complesso e sfaccettato. È, innanzitutto, un nobile e ha un proprio codice d’onore al quale cerca di attenersi. In alcune occasioni dimostra di avere una natura malinconica ed è felice della sua condizione.

Capace di provare sentimenti, ricorda con nostalgia la moglie Maria uccisa dai turchi e nel presente si innamora dell’affascinante Domini e la sposa. La donna fa parte di una setta che adora Dracula, ma si scoprirà che è uno strumento usato… da Dio per spingere il vampiro a rinunciare alla sua vita malvagia.

Tomb of Dracula fu una serie corale, poiché Wolfman usò diversi personaggi come co-protagonisti. Quincy Harker, avversario del vampiro, forma un gruppo con l’obiettivo di eliminare Dracula.

Il gruppo è composto da Rachel Van Helsing, figlia dello studioso di vampirismo; Frank Drake, un discendente di Dracula; Blade, un cacciatore di vampiri protagonista anche di serie a lui dedicate (e in seguito di film); e Hannibal King, un detective vampiro che, tuttavia, odia le creature delle tenebre.

Gli ultimi tre divennero in seguito noti con il nome Nightstalkers ed ebbero negli anni novanta un loro comic book.

Grazie a questo cast di personaggi, Wolfman fece di Tomb of Dracula un gioiello narrativo che entusiasmò il fandom. Scrisse testi e dialoghi intensi, lirici. Erano più sofisticati e maturi di quelli degli albi Marvel dell’epoca.

Al successo del mensile diede un enorme contributo Gene Colan, uno dei più grandi disegnatori del fumetto americano dell’epoca, che ebbe il merito di illustrare tutti gli episodi, conferendo alla serie un’identità grafica ben precisa.

Gene Colan era noto per il suo lavoro con Sub-Mariner, il Dr. Strange e, soprattutto, Daredevil. Il suo stile, impreziosito da giochi d’ombra suggestivi, era perfetto per l’horror. Le sue figure eleganti e dinoccolate sembravano muoversi in un mondo impalpabile di ombre, dall’allure gotica.

In pratica, Colan realizzò il suo lavoro migliore raffigurando Dracula con le carismatiche fattezze dell’attore Jack Palance, rendendolo, così, affascinante e nello stesso tempo minaccioso.

Le vendite a un certo punto si abbassarono, forse a causa di una certa ripetitività delle storie, e nel 1979 il percorso editoriale di Dracula si concluse. Molte vicende rimasero in sospeso per essere riprese nei magazine in bianco e nero.

Tuttavia, il re dei vampiri non sparì ed ebbe un ruolo in alcune avventure dei mutanti X-Men. Poi Dr. Strange, recitando la ‘formula Montesi’, eliminò tutti i vampiri dal Marvel Universe, compreso Dracula.

Negli anni novanta le cose cambiarono e nell’effimero clima di revival dell’horror Marv Wolfman e Gene Colan riproposero Dracula in una miniserie.
Il personaggio fu anche protagonista di una bella graphic novel uscita negli anni ottanta. Scritta e disegnata dall’illustratore John J. Muth, adattava in parte il romanzo di Bram Stoker ed era scollegata dal Marvel Universe.

Oggi Dracula interagisce di tanto in tanto con i supereroi. Il suo carisma è intatto, ha ancora parecchie potenzialità, anche se la Marvel non sembra intenzionata a dedicargli una nuova testata.

Il testo è tratto dal saggio di Sergio L. Duma intitolato House of Horror. I fumetti horror della Marvel e della DC  edito da Weird Book, disponibile QUI.

 

 

Un pensiero su “DRACULA SECONDO LA MARVEL”
  1. ci fu una piccola perla su UomoRagno (credo fosse un annual pubblicato su Uomo Ragno Gigante della Corno) ambientato su una nave durante una festa in maschera disegnata da Ross Andru in notevole forma …..

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