Go Nagai è uno dei mangaka più conosciuti in occidente, grazie soprattutto alle versioni animate dei suoi robot, come Goldrake, Mazinga e Jeeg Robot.
Ma Nagai non è soltanto questo: le sue opere toccano vari generi, facendo di lui un autore poliedrico.

Oltre ai megarobot ha prodotto serie come Scuola senza pudore, una commedia di genere erotico; Cutie Honey con protagonista una giovane donna androide che combatte il crimine; e Violence Jack, su un brutale antieroe che agisce in un mondo postapocalittico.

Ma il suo capolavoro riconosciuto all’unanimità da pubblico e critica è Devilman, un horror dai toni splatter in cui Nagaisi fa interprete di una profonda critica alla società.

IL PRECEDENTE: MAO DANTE

Non ci sarebbe stato Devilman se prima Nagai non avesse creato Mao Dante, opera che ne anticipa tematiche e atmosfere. Pubblicato dall’editore Kodansha nel 1971, Mao Dante (che letteralmente significa “Demone Dante”) parla del giovane Ryo Utsugi, il quale, durante un’escursione in montagna, viene teletrasportato sull’Hymalaya dove scopre un demone tra i ghiacci. Questi, che si rivela essere stato Giuda Iscariota, gli intima di liberarlo e poi ucciderlo.

Ryo Utsugi riesce a fondersi con il mostro facendo prevalere la propria coscienza. Tornato in Giappone, viene attaccato dall’esercito che vede soltanto il suo aspetto mostruoso. Ryo non riesce a comunicare con loro, quindi non viene ascoltato, e infine con rabbia e dolore attacca i soldati mettendo a ferro e fuoco la città.

Viene attaccato anche da un altro demone, Zenon, che lo chiama Dante, affermando di conoscerlo da tempo e di averlo tradito. I due si battono e Zenon muore, affermando di “aver avuto paura di sfidare Dio”, ma lasciando a Dante il compito di farlo. Ryo sempre più confuso torna in forma umana e va a casa.

DEVILMAN, IL CAPOLAVORO DI GO NAGAI



Contemporaneamente, un gruppo di satanisti rapisce una ragazza per celebrare una messa nera, ma viene fermato da un gruppo di religiosi che risponde agli ordini di Kosuke Utsugi, il padre dello stesso Ryo.

L’uomo vuole che il figlio si unisca alla sua associazione, mostrandogli la tortura di uomo che si rivela essere un demone. Ryo in cuor suo prova pena per il demone, diventando sempre più confuso.

Una ragazza di nome Medusa gli rivela la sconcertante verità: lei e Ryo, ovvero Dante, erano originari di Sodoma, un’antichissima civiltà tecnologicamente evoluta che viveva in pace. Un giorno vennero attaccati da una forma energetica senziente aliena nota come Dio. Attaccò Sodoma distruggendola. Dante cercò di opporsi ma venne attaccato da un T-Rex, proprio mentre veniva colpito dall’energia di Dio. L’odio provato verso il tiranno alieno però permise a lui e altri uomini di assorbirne l’energia e tramutarsi in demoni fusi con la natura.  

Dunque gli abitanti di Sodoma divennero dei demoni che si opponevano a Dio guidati da Dante, che però venne sconfitto e imprigionato nei ghiacci. L’altra città biblica, Gomorra, divenne la patria dei satanisti, ovvero coloro che conoscono la verità su Dio e sostengono i demoni nell’opporsi a lui.

Dio allora versò la sua energia nei primati, che nei secoli si evolsero in uomini e conquistarono la Terra. Adesso, dopo millenni, Dante si è risvegliato e formerà il proprio esercito di demoni per combattere Dio l’usurpatore.

Il manga è incompiuto, senza finale (Nagai rivelerà in seguito che sarebbe stato qualcosa di apocalittico come quello che vedremo in Devilman), ma fu un successo, soprattutto per il modo brillante in cui l’autore ha saputo ribaltare i ruoli tra cristiani e demoni, rivelando come i primi siano i malvagi mentre i demoni buoni e innocenti.

DEVILMAN, IL CAPOLAVORO DI GO NAGAI



Go Nagai prese ispirazione dalla Divina Commedia illustrata da Gustave Dorè, dato che da bambino rimase impressionato dall’immagine di Satana intrappolato tra i ghiacci, cosa che ispirerà molti dei suoi lavori (come abbiamo visto anche nell’articolo dedicati ai robottoni di Go Nagai, spesso i nemici sono esseri demoniaci che tornano dopo un sonno durato millenni).

La Toei Animation, rimasta impressionata dal lavoro di Go Nagai, gli commissionò un’opera simile per la televisione. Così Nagai creò Devilman, che nella versione manga vide la luce nel 1972 grazie alla Kodansha.

UNA DISCESA NEGLI INFERI

La storia di Devilman ha come protagonista il giovane liceale Akira Fudo. Ci viene subito mostrato come un giovane timido, pacifico e impacciato, tanto da non riuscire a difendersi da alcuni bulli che importunano lui e la sua amica Miki Makimura, presso la cui famiglia vive dopo che i suoi genitori sono morti.

Un giorno si presenta davanti a lui un suo vecchio amico, Ryo Asuka, che lo invita a seguirlo per fargli una rivelazione sconcertante. Ryo, figlio di un noto scienziato, rivela ad Akira che i demoni, creature mostruose che abitavano la Terra prima dell’uomo, si stanno risvegliando dopo essere rimasti ibernati per millenni.

I demoni sono capaci di fondersi con gli uomini rendendoli sanguinari e violenti. L’unico modo per fermali secondo Ryo è far fondere con essi persone dal cuore puro, in grado di poter imporre la propria volontà e impadronirsi del loro corpo, potendo così utilizzare i loro poteri e combatterli.

DEVILMAN, IL CAPOLAVORO DI GO NAGAI



Per questo motivo Ryo porta il buon Akira a un sabba orgiastico dove gira la droga, in modo da richiamare i demoni e fondersi con loro. Infatti, per permettere la fusione occorre che l’uomo abbandoni la razionalità, abbassando la guardia e agendo istintivamente.

Così, mentre tutti i presenti al sabba vengono posseduti dai demoni, Akira si fonde con Amon, un demonio fortissimo e temuto, e diventato Devilman inizia a fare stragi di nemici. Con Ryo invece la fusione non avviene, e rimane come prima.

DEVILMAN, IL CAPOLAVORO DI GO NAGAI


Ryo comunque userà le sue conoscenze per indirizzare Akira, che benchè abbia mantenuto il suo cuore puro e la ragione di umano, ha preso totalmente la sua apparenza, apparendo più disinibito, aggressivo e incline alla violenza. Si sbarazza facilmente dei teppisti che lo avevano infastidito il giorno prima, facendo invaghire di lui la bella Miki.

Akira nei panni di Devilman inizia a combattere i primi avversari demoni. Particolare risalto hanno gli scontri con Jinmen e Silen. Il primo è uno spietato demone dall’aspetto di una tartaruga: la cosa mostruosa è che le sue vittime vengono fuse con il suo guscio, rimanendo coscienti.

Jinmen divora e assorbe i passeggieri di un vagone della metropolitana, inclusa una bambina amica di Akira, utilizzandoli come scudo contro Devilman. Akira è dunque costretto e uccidere quelle persone per arrivare sconfiggere Jinmen, in un gesto che gli spezzerà il cuore.

DEVILMAN, IL CAPOLAVORO DI GO NAGAI



Invece Silen è un’arpia che attacca Akira mentre è in forma umana, impedendogli di trasformarsi e poter combattere. Qui si ha il primo accenno del colpo di scena finale della storia: in un primo momento Silen ci viene mostrata come un mostro crudele, ma quando Akira si libera e si trasforma inizia a massacrarla e a seviziarla con gusto, dando al lettore l’impressione di stare assistendo a una crudeltà, un ribaltamento di ruoli del tutto inaspettato.

DEVILMAN, IL CAPOLAVORO DI GO NAGAI



Per poter trionfare, Silen si fonde a Kaim, un compagno demone dall’aspetto di rinoceronte. Kaim offre volontariamente la propria vita a Silen pur di darle la possibilità di trionfare su Devilman, in quanto innamorato di lei.
Go Nagai ci offre qui il primo punto di vista particolare, in cui gli spaventosi demoni iniziano a mostrare dei sentimenti. Silen però perirà per le ferite subite. Akira infine vedrà in lei una creatura bellissima.

In questa prima parte, Nagai mostra una storia incentrata su un unico antieroe in lotta contro il male, ma nella seconda parte le cose prendono un’altra piega.

L’INVASIONE DEI DEMONI, LA FOLLIA DEGLI UOMINI

A un certo punto il re demone Zenon si mostra pubblicamente al mondo, rivelando l’esistenza dei demoni e dichiarando guerra all’umanità. Il mondo viene preso dal panico, aprendo l’opportunità alla possessione dei demoni, dato che la paura spegne seppur momentaneamente la razionalità.

Questo permette l’infiltrazione della comunità dei demoni tra gli uomini. Molte persone iniziano a sparire misteriosamente, venendo uccise dai demoni in segreto. Akira intuisce che anche le persone pure di cuore possono venire possedute dai demoni, così come è accaduto a lui, creando dei Devilmen. Akira è deciso a formare il proprio esercito da contrapporre a quello dei demoni.

Ryo invece torna alla villa del padre dove avvenne il sabba che diede i poteri ad Akira, in cerca di ulteriori informazioni utili per la loro guerra, ma qui vi trova dei demoni che lo circondano.

In tutto il mondo si fa largo la paranoia e gli uomini creano un reparto militare dotato di armi tecnologiche per poter uccidere i demoni, però questi caccia-demoni iniziano a compiere arresti di persone innocenti, solo sospettate di essere demoni o collegate ad essi. Anche alcuni Devlimen vengono presi, torturati e studiati. Akira correrà a salvarli, dando loro speranza e uno scopo.



Ryo Asuka va in televisione per rilasciare una dichiarazione: Akira è convinto che rivelerà l’esistenza dei Devilmen come difensori dell’umanità, ma Akira invece dice che i demoni nascono dal rancore sopito degli uomini, intimando di diffidare chi mostri motivi d’insofferenza. Quindi Ryo manda in onda il video del momento in cui Akira viene posseduto, mostrando il timido ragazzo tramutarsi in un demone spaventoso.

La famiglia Makimura reagisce inorridita davanti alla tv, inclusa Miki, ma quando il ragazzo mostra delle sincere lacrime, affermando come il suo cuore sia quello di un uomo, credono al ragazzo e gli permettono di fuggire all’imminente arrivo dei caccia-demoni. Akira si congeda affettuosamente da Miki, promettendo di tornare presto, ma la ragazza ha un cattivo presagio.

I caccia-demoni arrivano a casa Makimura e arrestano i genitori di Mika per il sostegno dato a un demone. Miki, il suo fratellino Tare e alcuni amici rimangono soli a casa.

Akira affronta a viso aperto Ryo, che si rivela essere Satana stesso, il capo supremo dei demoni!
Il suo piano era infondere la paura e il dubbio nel cuore degli uomini, facendo sì che gli uomini si sterminino vicendevolmente, lasciando così la Terra ai demoni, gli originali padroni. Aveva sacrificato il demone Amon solo per permettere ad Akira di sopravvivere all’imminente apocalisse. Akira rifiuta l’offerta di Satana di seguirlo nel suo nuovo mondo.

Devilman si dirige a una base dei caccia-demoni per salvare i Makimura, ma questi, come molte altre persone innocenti, sono stati brutalmente torturati e uccisi dallo staff di scienziati. L’ira di Akira si scaglia su di essi, dicendo che sono loro i veri diavoli.



Go Nagai punta il dito sulla crudeltà degli uomini, capaci di uccidersi tra loro per motivi futili come il denaro, la politica, la razza o la religione.

Il motivo della critica dell’autore è dovuto anche alla reazione che ebbe alla pubblicazione del suo primo manga, Scuola senza Pudore, il quale fu attaccato da alcune associazioni di genitori e insegnati che spinsero l’editore a bloccarne la pubblicazione.

A casa dei Makimura, intanto, la gente del quartiere se la prende anche con Miki e i suoi amici presenti, arrivando a linciarli in modo sanguinoso e impalandone poi le teste.

Akira arriva, ma fa in tempo solo a vedere le persone inneggiare al massacro compiuto in modo selvaggio, suscitando la sua furia, ma ormai è troppo tardi per salvare Miki. Devilman può solo piangere l’amata e giurare vendetta contro Satana.

 



Satana racconta la sua storia. Secoli prima si era opposto a Dio, quando voleva distruggere i demoni che a suo dire avevano infestato la Terra. Satana prese a cuore la loro causa, andando in letargo volontariamente con i demoni. Ma al risveglio sulla Terra si era sviluppata un’altra specie che aveva occupato i loro spazi: l’umanità.

Satana si è dunque mescolato agli uomini assumendo la loro forma per poterne scoprire le debolezze. In quest’occasione Satana, ora nei panni di Ryo Asuka, conosce Akira e se ne innamora. È per amore, dunque, che Satana ha sacrificato il demone Amon, per permettere all’amato Akira di sopravvivere.

Go Nagai stupisce il lettore dando del temibile demonio non l’aspetto spaventoso tipico dei racconti occidentali, niente corna, zoccoli e forcone, ma l’aspetto di uno splendido angelo dotato di entrambi i sessi, senza la personalità sadica e crudele e dotandolo di sentimenti umani. Una figura del maligno completamente diversa da come lo si raffigura solitamente.



L’angelo caduto vorrebbe evitare lo scontro con Akira, ma questo è ormai inevitabile. In una Cina completamente desolata, in cui il genere umano è estinto, l’esercito dei demoni e quello dei Devilmen si scontrano in una lotta di dimensioni bibliche che però Nagai non ci mostra, andando direttamente sul finale, in cui Akira e Satana sdraiati sugli scogli osservano la Luna.

Satana racconta ad Akira di come aveva odiato gli uomini per aver sporcato la bellissima Terra, ma soltanto adesso si rende conto di aver fatto loro lo stesso torto che Dio aveva fatto ai demoni. Si pente e chiede scusa ad Akira, ma lui non può più sentirlo: viene mostrato ormai senza vita, tranciato di netto in due. Satana piange, mentre gli angeli di Dio scendono sulla Terra.

 

UN MANGA DI SUCCESSO

Devilman è stato realizzato insieme per la tv e per i manga, ma seguendo logiche diverse dato che non si poteva offrire al pubblico televisivo situazioni così violente e discutibili, anche dal punto di vista religioso. Di fatto, il Devilman del piccolo schermo era una sorta di supereroe.

Il cartone di Devilman vede il demone Amon prendere posto di Akira Fudo, morto durante una scalata dell’Hymalaya, ma una volta conosciuta Miki Makimura decide di difendere l’umanità dai demoni, similmente a Mazinga e soci.



Devilman è stato pubblicato in Italia da Granata Press nel 1991, in seguito è stato ristampato dalla Dynit nel 1996, dalla D/Visual nel 2005 e dalla J-Pop nel 2013.

Nonostante il tratto di Nagai non sia tra i più sofisticati, specie nei primi capitoli della storia, la sua resa nelle scene horror splatter risulta assai efficace, in tavole e sequenze che ancora oggi vengono citate dagli altri autori.

Di Devilman nel corso degli anni sono usciti vari spin-off sia in manga e in anime, compresi gli Oav che riportano alcuni capitoli della saga.

Nel 2018 su Netflix è uscita la serie Devilman: Crybaby, che riporta fedelmente l’intera storia originale del manga.

 

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